Roma, 29 dic. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un lungo scritto sul proprio canale Telegram, ha rappresentato la road map dei prossimi giorni di negoziati, annunciando che “se tutto procederà passo dopo passo, ci sarà già un incontro, in un formato o in un altro, con i ‘russi'”.
“Nei prossimi giorni vogliamo un incontro a livello dei consiglieri per la sicurezza nazionale. Rustem Umerov ha già preso contatto con tutti i consiglieri, americani ed europei. E penso che questo incontro si terrà in Ucraina”, ha scritto Zelensky.
In seguito, ha proseguito il leader ucraino, si prevede “un incontro a livello dei leader europei, dapprima con l’Ucraina in una composizione ampia: la ‘Coalizione dei volenterosi plus'”. Di questo incontro Zelensky ne ha già parlato sia con il presidente francese Emmanuel Macron, sia con il presidente statunitense Donald Trump.
“In questo incontro concorderemo i documenti a livello dei leader. E poi prepareremo un incontro con il Presidente Trump e con i leader europei”, ha chiarito Zelensky, aggiungendo che “tutti siamo seriamente intenzionati a fare in modo che questi incontri si svolgano a gennaio. E dopo di ciò, se tutto procederà passo dopo passo, ci sarà già un incontro, in un formato o in un altro, con i ‘russi'”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi, in un lungo scritto sul proprio canale Telegram, ha affermato la propria volontà di sottoporre a Referendum il piano di pace di 20 punti delineato con gli Stati Uniti e i partner europei, nonostante l’ostilità russa a questa opzione.
Il piano in 20 punti debba essere approvato tramite referendum”, ha scritto Zelensky, sottolineando che questa “sarebbe la firma storicamente più forte che conferisce forza a questo documento, e vorremmo davvero farlo”.
“Naturalmente, non tutti hanno un atteggiamento positivo verso questa idea, perché porta inevitabilmente a una manifestazione di volontà aperta non di una sola persona, non di 450 persone, ma di milioni di persone”, ha sottolineato Zelensky, evidenziando che “l’atteggiamento dei russi nei confronti del referendum non è positivo, perché un referendum richiede un’infrastruttura di sicurezza. Ciò significa che è necessario un cessate il fuoco, e i russi non vogliono concederci un cessate il fuoco per il numero di giorni necessari a svolgere il referendum. Si tratta di 60 giorni. È una questione molto complessa, e la Russia vuole continuare a fare pressione su di noi prolungando la guerra, con missili, artiglieria e così via. Per questo stiamo lottando”.Per il leader ucraino “è molto importante che questa sia l’espressione della volontà del popolo ucraino, che la nazione ucraina accetti questa pace e sostenga questo piano. Per questo il referendum è uno strumento potente. Gli ucraini, che hanno sofferto più di tutti in questa guerra, devono essere felici della fine della guerra e del formato di questo accordo. Questo è ciò che si intende per pace giusta”.

