Roma, 29 dic. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato che gli Stati Uniti hanno proposto per l’Ucraina garanzie di sicurezza per 15 anni e che lui ha chiesto un impegno su 50 anni, per scoraggiare future aggressioni russe. L’annuncio segue l’incontro di ieri sera tra Zelensky e il presidente statunitense in Florida, dove Donald Trump ha dichiarato che “Ucraina e Russia sono più vicine che mai a un accordo”.
Tuttavia, il Cremlino ha ribadito oggi la posizione massimalista rispetto alla questione territoriali: “Se Kiev vuole la pace, deve ritirare le truppe dal Donbass”, ha avvertito il portavoce Dmitri Peskov, aggiungendo che, in mancanza di un accordo, l’Ucraina perderà ulteriori territori.
Peskov ha in realtà alzato la posta. Ha infatti confermato che “si parla del ritiro delle forze del regime ucraino dal Donbass”, senza escludere che la richiesta possa estendersi alle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, attualmente parzialmente occupate dalla Russia. “Se Kiev non firmerà un accordo, la situazione peggiorerà”, ha detto, citando indirettamente le parole di Trump secondo cui “l’Ucraina potrebbe perdere altri territori nei prossimi mesi”. Il Cremlino ha evitato di commentare ipotesi su zone economiche speciali nel Donbass o sul futuro della centrale nucleare di Zaporizhzhia, liquidando il tema come “inopportuno”.
I negoziati su cui sia Donald Trump che le parti russa e ucraina mostrano ottimismo, restano bloccati su tre questioni chiave: i territori occupati dalla Russia, lo status legale di questi territori nel dopoguerra e la presenza di truppe straniere per monitorare il cessate-il-fuoco.
Il presidente ucraino, in un messaggio ai giornalisti, ha ribadito che “senza garanzie di sicurezza realistiche, questa guerra non finirà”. Secondo Zelensky, il piano presentato agli Usa e articolato in 20 punti deve essere approvato con un referendum nazionale, ma per organizzare una consultazione generale servirebbe un cessate il fuoco di 60 giorni, ha detto. Ad oggi, il presidente Putin ha ipotizzato una breve tregua in caso di elezioni presidenziali.
Zelensky ha anche rivelato che, in base al piano presentato, le garanzie dovranno essere ratificate dal Congresso Usa e dai parlamenti degli altri Paesi coinvolti.Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un vertice a Parigi all’inizio di gennaio per definire i contributi concreti degli alleati al piano di sicurezza.Peskov ha invece confermato che Putin e Trump si consulteranno “a breve”, ma nessun dialogo diretto è previsto con Zelenskyy.
La Russia controlla attualmente un quinto del territorio ucraino, inclusa la Crimea annessa nel 2014, il 90% del Donbass, il 75 per cento delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson, e porzioni di Kharkiv, Sumy, Mykolaiv e Dnipropetrovsk. Secondo molti analisti, anche vicini al Cremlino, Putin sarebbe pronto a restituire i territori fuori dal Donbass e dalle oblast di Zaporizhzhia e Kherson, ma non vi è possibilità di compromesso sulle quattro regioni dichiarate parte integrante della Federazione russa.

