Ancona, 4 ago. (askanews) – Tutto, almeno nella forma, è impacchettato come un evento che più istituzionale non si può. C’è pure la voce fuori campo che dà pomposamente il via ufficiale alla cerimonia. Eppure tutto nell’evento organizzato alla Mole vanvitelliana di Ancona per la “presentazione degli interventi del governo nelle Marche” grida ‘campagna elettorale’. A poco serve lo sforzo della premier Giorgia Meloni di evitare qualsiasi riferimento alle elezioni in cui, a fine settembre, il ‘suo’ Francesco Acquaroli, si gioca una importante riconferma. Riesce a trattenersi anche Antonio Tajani, che festeggia il compleanno come ricorda la presidente del Consiglio dal palco (per lui anche l’omaggio di una torta e dolci tunisini nel viaggio fatto insieme in elicottero da Roma). Si ‘tradisce’ un po, invece, Matteo Salvini che in videocollegamento – dopo aver annunciato di essere bloccato al ministero perché al lavoro in vista dell’approvazione mercoledì del progetto definitivo per il Ponte sullo Stretto – si dice convinto che il centrodestra vincerà perché ha governato bene e non certo per le inchieste che hanno coinvolto Matteo Ricci.
Ma il tempismo, in politica, è tutto. E a meno di due mesi da quel ‘voto Ohio’ che può far pendere a favore del centrodestra la bilancia delle prossime regionali, i vertici del governo piombano ad Ancona per annunciare con la massima solennità che nel pomeriggio il Consiglio dei ministri avrebbe approvato il disegno di legge per allargare la Zona economica speciale anche a Marche e Umbria, il che vuol dire accesso ad agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative al momento riservate a sud e Isole. “Abbiamo scelto di dare a questo territorio, alla sua vita produttiva, alla sua gloriosa tradizione industriale e artigianale un’opportunità in più”, dice Meloni.
Quanto ci sia di campagna elettorale in questa giornata, lo dimostra anche quello che succede poco dopo la conclusione della cerimonia. La premier vola via con lo stesso elicottero con cui è arrivata per andare a tagliare il nastro dell’avvio dei lavori della Pedemontana Sud, ma Antonio Tajani si trattiene per oltre mezz’ora. E tra un buon compleanno e l’altro, canzoncina compresa, è tutta una processione per scattare foto con il segretario, da usare anche nei santini. A fare da ‘vigile’ è il responsabile Organizzazione del partito, Francesco Battistoni: ‘Ora la foto con quelli della provincia di Fermo, poi quella con i giovani’, e via discorrendo.
D’altra parte, le Marche sono l’unica regione – con l’aggiunta della new entry Calabria che va al voto per la decisione di Roberto Occhiuto di dimettersi causa inchieste – in cui il centrodestra ha già schierato il suo candidato. Per il resto, si prende tempo pure in quelle situazioni come la Toscana, in cui non ci dovrebbero essere dubbi sulla corsa del sindaco di Pistoia, il meloniano Alessandro Tomasi.
Persino il nuovo round del vertice di maggioranza, pur annunciato dai leader l’ultima volta che si sono visti chez Meloni, sembra essere al momento uscito dall’agenda. “C’è tempo”, rassicura Tajani. Ma la composizione del rebus sembra sempre più in stallo. E se il nodo principale resta sempre quello del Veneto, al quale la Lega non vuole rinunciare ma che Fdi rivendica e a cui si aggiunge l’incognita del futuro di Luca Zaia e della presentazione di una sua lista, la situazione sembra complicarsi anche in Puglia e Campania. Nell’una sembravano ormai fatti i giochi per l’azzurro Mauro D’Attis, nell’altra si attendono le mosse del centrosinistra ma i meloniani mettono sul piatto il nome forte del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. La Lega però non sembra intenzionata a stare a guardare.
Per domani è stata convocata una conferenza stampa alla presenza tra l’altro del vice segretario federale, Claudio Durigon e dei coordinatori del partito nelle due Regioni, Giampiero Zinzi e Roberto Matri. Il primo, appena qualche giorno fa, aveva rilanciato in una nota per la Campania la corsa del ‘civico’ Giosy Romano, gradito anche a Forza Italia. Il secondo, ha nelle scorse settimane ammonito: “Anche la Lega ha candidati forti per la Puglia”.