Nell’ultima enciclica di papa Francesco, Fratelli Tutti, appare netta la critica di ogni forma di chiusura e di pregiudizio, e l’opzione per una cultura del dialogo e della solidarietà. Tuttavia credo che occorra una certa cautela nel valutarne l’impatto sulla politica, soprattutto da parte di quanti continuano ad intenderla in termini di mero bipolarismo. Perché l’impegno per il superamento dei limiti che ostacolano un vero e pieno dialogo sociale, è una questione che riguarda non solo tutti gli schieramenti politici manche tutti i gruppi sociali. È questo che impedisce che “i vari settori si posizionino comodi e autosufficienti nel loro modo di vedere le cose e nei loro interessi limitati” (203).

Rischio che invece si è materializzato nell’economia. La Fratelli Tutti ripropone la medesima denuncia formulata nella Laudato Si’ sulla mancata risposta alle distorsioni che determinarono la crisi finanziaria del 2008. Non solo la reazione della politica è stata inadeguata di fronte alla necessità di riforma del sistema economico e finanziario globale, ma, constata il Pontefice, “pare che le effettive strategie sviluppatesi successivamente [alla suddetta crisi, ndr] nel mondo siano state orientate a maggiore individualismo, minore integrazione, maggiore libertà per i veri potenti, che trovano sempre il modo di uscire indenni”(170).

Proprio questo mi pare costituisca il messaggio principale dell’enciclica, che suona essenzialmente come un ammonimento di impatto universale, che rischia di essere più chiaramente compreso solo alla luce degli avvenimenti che potrebbero accadere nei prossimi anni a causa dello smarrimento del senso della fraternità fra le persone, le categorie sociali e le nazioni. La Fratelli Tutti esprime una visione molto meno irenica, direi quasi lacerante come fu del resto la vita spirituale di San Francesco, tormentata e ben diversa dagli armoniosi stereotipi da cui è stata ricoperta. Solo l’impegno di ciascuna persona di buona volontà può aiutare a costruire insieme un mondo dove siano tangibili i frutti della fraternità.