È una gioia votare in un Paese libero e democratico. In molti Stati si rischia la vita fuori dai seggi elettorali. Votiamo e facciamo votare per una patria delle patrie: più Europa sarà anche più Italia, più coesa, solidale, ricca. Votano contemporaneamente tutti i cittadini Europei (circa 400 milioni): siamo molti di più dei cittadini USA e dei Russi (solo l’India è la democrazia più grande del mondo).
Putin a EST e Trump a OVEST preferiscono trattare con un paese alla volta piuttosto che con una Europa Unita, il cui PIL e il cui sistema di Welfare sono primi al mondo. Ricordiamo cosa sta rappresentando la Brexit per gli Inglesi e, al contrario, con gli enormi sacrifici sopportati, la volontà di restare in Europa dei Greci.
Bisogna votare per potenziare il Parlamento Europeo, che dovrà affrontare importanti riforme per dare potere ai rappresentanti dei popoli, più che ai governi. Infatti il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo, finora, ha portato a Bruxelles gli interessi ‘sovranisti’, invece che quelli dell’Unione. La prossima legislatura europea segnerà il futuro delle nuove generazioni. Negli ultimi 60 anni i popoli europei hanno conosciuto solo la pace, perché si sono uniti per dire basta alle guerre che avevano insanguinato l’Europa. Vogliamo lasciare la stessa eredità di pace alle generazioni future. Siamo europei e votiamo!
I parlamentari europei italiani saranno 76. Si vota ponendo una croce sul simbolo della lista prescelta. Si possono esprimere tre preferenze purchè alternando il genere: si scrive sulla scheda il nome del candidato o candidati prescelti. Si vota donna uomo donna, oppure uomo donna uomo. Se si scegliessero candidati dello stesso sesso, sarebbe considerata valida soltanto la prima preferenza.