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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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AgenSIR | “L’AI non diventi un oracolo”. Intervista a Don Pasqualetti.

“Il vertiginoso progresso che abbiamo vissuto come umanità in campo tecnologico, non ha avuto una crescita parallela dal punto di vista umano”. Riportiamo di seguito un ampio stralcio dell’intervista.

Riccardo Benotti

“L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è inevitabile, andiamo verso una società che sarà sempre più integrata da sistemi di IA. Ma che idea di relazione sociale avremo? Quali saranno i concetti di libertà e di democrazia?”. Don Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana e consultore del Dicastero per la Comunicazione, riflette sul messaggio di Papa Francesco per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali sul tema “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”.

 

Lintelligenza artificiale sta modificando le basi della convivenza civile?
I cambiamenti sono in atto. Già con la prima ondata di IA, abbiamo sperimentato le contraddizioni dei social: produzione di fake news, polarizzazione, eco chamber, radicalizzazione del pensiero. La seconda generazione amplifica gli effetti. Pensiamo a ChatGPT e a come abbia hackerato il linguaggio umano: ci troviamo davanti a una macchina di calcolo che interagisce attraverso la lingua. Che conseguenze avrà sulle persone, in particolar modo su quelle più sprovvedute che già tendono ad empatizzare con gli oggetti? Il rischio è che diventi un oracolo.

 

Il Papa invita a partire dalla sapienza del cuorein unepoca ricca di tecnica e povera di umanità”…
La sapienza del cuore è la capacità di ricollocarci al posto giusto. Il vertiginoso progresso che abbiamo vissuto come umanità in campo tecnologico, non ha avuto una crescita parallela dal punto di vista umano. Se guardiamo un prato di fiori, quanta diversità vediamo? E quella diversità è la bellezza.

Noi, invece, siamo ancora qui a parlare di razze, di nazioni, di confini. Non riusciamo a comprendere che facciamo parte di un immenso organismo che è il cosmo, di cui noi esseri umani siamo una componente. Dovremmo fare di tutto per collaborare e unirci per un mondo migliore, invece siamo soltanto capaci di fare la guerra.

La sapienza vede il dettaglio ma sa collocarlo nell’insieme, riconosce le contraddizioni ma apprezza le differenze. La sapienza non è esclusiva di qualche religione, è sapienza del cuore dove avviene l’incontro con Dio. E rende consapevoli dei limiti.

 

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https://www.agensir.it/chiesa/2024/01/24/intelligenza-artificiale-don-pasqualetti-ups-serve-trasparenza-dei-sistemi-di-ia-no-alla-disintermediazione-e-si-al-buon-giornalismo/