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martedì, 22 Luglio, 2025
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La vittoria della Kisscam: cronaca di un licenziamento

Il bacio della morte: quando la privacy viene tradita in diretta. Due manager licenziati dopo un momento di affetto ripreso e diffuso da una telecamera.

In tempo d’estate le notizie da raccontare devono avere una loro levità. Sulla spiaggia o in montagna guerre e omicidi corrono il rischio di andare di traverso al lettore che in vacanza si vuole rilassare. Sarà per questo che, durante un concerto dei Coldplay, due furtivi amanti sono stati beccati da una telecamera mentre si abbracciavano entusiasti per la gioia della musica che ascoltavano.

La Kisscam è una telecamera che inquadra, a sorpresa, spettatori di un evento e li proietta sui maxischermi all’interno di quella location. Questa volta la tecnologia è servita invece per raffreddare i bollenti spiriti della coppia entusiasta per la musica in corso. Del resto, “Coldplay” potrebbe tradursi in una sorta di fredda esecuzione di un destino preso di mira dalla curiosità del web con occhi tecnologici a corredo.

L’uomo e la donna erano ovviamente ignari della faccenda, una specie di improvvisa ghigliottina sopra le loro teste, convinti di essere in quel momento ignoti all’umanità, confusi nella folla presente al concerto.

Andy Byron, il Ceo di Astronomer, insieme a Kristin Cabot, Capo del dipartimento delle risorse umane, sono stati messi fuori dalla porta dalla loro Società per aver contravvenuto al codice di condotta, in sostanza per aver tradito i valori e la cultura di quella struttura che oltretutto scoraggia ogni forma di relazione tra dipendenti della stessa realtà.

Il bacio che infrange le regole

L’Astronomia è la legge delle stelle ma le regole della terra sono molto più severe e inflessibili. La questione non è se Byron abbia tradito la moglie, quanto piuttosto avere sgarrato al manuale di comportamento della Astronomer.

Se sia giusto o meno esecrare questo o quell’aspetto della vicenda a ciascuno la sua valutazione.

Il fatto che meriterebbe più attenzione è invece il diritto alla privacy. E’ una parola che ha più di una sfumatura. Può tradursi, ad esempio, sia in riservatezza che in intimità che è proprio di uno spazio all’interno di una persona ed è l’opposto della estimità, un neologismo che indica la pubblicizzazione di ogni aspetto della propria vita.

La riservatezza è anche ciò che va custodito nell’ambito della sfera personale e che non dovrebbe conoscere oltraggi da chicchessia.

Eppure, la moda antica e corrente è quella di farsi gli affari degli altri. Nella vita si potrebbe avere anche il giusto diritto di scomparire o di amare semplicemente nel nascondimento o ancora la possibilità di tradire senza che nessuno lo sappia. Ci sono giornali e trasmissioni televisive che campano solo indagando su un prossimo che desidererebbe l’anonimato e almeno essere lasciato in pace.

Il voyeurismo come cultura dominante

La domanda potrebbe essere se a questo mondo sia possibile lasciar traccia di sé senza che qualcuno possa smascherarti, osteggiando il tuo desiderio. C’è un singolare accanimento anche sui cittadini al di sopra di ogni sospetto che non lascia ben sperare per una controtendenza.

Si indaga senza indugio, l’importante è fare tana alla vittima designata e strappare un po’ di consenso dal mondo dei tanti guardoni annoiati dalla loro esistenza, che ti mordono più della presa di un molosso.

Quella dei due licenziati di fama è qualcosa che richiama in modo simile ed opposto la Cronaca dei poveri amanti del buon Prezzolini. In quel testo si legge di amori intrecciati, non tutti legittimi, dentro un mondo di proletariato oppresso dalla dittatura fascista.

Qui invece i protagonisti non vivono di stenti ma patiscono un’altra dittatura che è quella della esternazione delle loro faccende sentimentali contro la loro volontà.

Quello della Kisscam, e non solo, è il bacio della morte.