“L’organizzazione mi sta chiedendo di rimanere impegnato sicuramente con compiti di ricerca, studio, elaborazione e anche di recupero di un pezzo importante del patrimonio storico-documentale che la nostra organizzazione ha sviluppato negli anni. L’idea è proprio quella di costruire e realizzare una fondazione CISL che vorremmo anche dedicare e ispirare alla figura di Franco Marini…”.
Così dichiarò alla stampa l’ex segretario generale della CISL e attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luigi Sbarra, il giorno prima di lasciare l’incarico in via Po 21.
Tra annunci e silenzi: che ne è stato della Fondazione?
Da quel giorno abbiamo cercato di seguire da vicino il lavoro, le elaborazioni e gli studi di questa istituzione culturale della CISL, dedicata – nelle parole dello stesso Sbarra – a “un grande uomo della Repubblica, un grande sindacalista, un grande uomo di partito, un grande uomo delle istituzioni”.
Un impegno significativo e carico di riconoscenza verso una figura così centrale per il sindacalismo di ispirazione cristiana e per il cattolicesimo democratico e sociale.
Per questo, legittimamente, ci saremmo aspettati che qualcosa si muovesse intorno alla Fondazione Franco Marini. Invece, da allora, il nulla assoluto.
Una nomina, ma ancora nessun segno di vita
In un nostro articolo pubblicato su Il Domani d’Italia il 19 giugno scorso, disponibile a questo link, in occasione dell’ingresso di Sbarra nel Governo Meloni, auspicammo che la CISL individuasse una figura capace di garantire l’eredità di Marini, rappresentando “la tradizione culturale, politica e sociale che lui ha testimoniato per tutta la vita”.Ora, nella riunione del primo Consiglio Generale successiva al Congresso confederale CISL della scorsa settimana, la segretaria generale ha proposto – con voto unanime – la nomina di Ugo Duci a Presidente della Fondazione Franco Marini. Duci, già segretario generale della CISL Lombardia fino a febbraio, era stato successivamente “parcheggiato” presso Bibliolavoro, la biblioteca-archivio della CISL lombarda.
Non entriamo nel merito della nomina né della persona designata. Attendiamo però che qualcosa si muova, e che la Fondazione cominci finalmente a dare segni di vita e di attività, a partire dalla costituzione di un Comitato Scientifico di qualità.
È fondamentale recuperare e valorizzare la storia di Franco Marini e la tradizione che ha rappresentato nella vita politica e sociale del nostro Paese. “È ciò che merita la Fondazione ma, prima ancora, è ciò che merita Franco Marini”. Queste, appunto, le conclusioni del già citato nostro articolo del 19 giugno scorso.