24.8 C
Roma
mercoledì, 30 Luglio, 2025
Home GiornaleLe sorelle Meloni, potere di famiglia e propaganda

Le sorelle Meloni, potere di famiglia e propaganda

Il racconto di un’Italia sospesa, tra red carpet, parole vuote e una realtà sociale che nessuno vuole guardare in faccia.

Nessuno ne parla. Il Paese è tenuto in pugno dalle sorelle Meloni e dal loro ristretto clan familiare.

Il primo ministro gira il mondo come una trottola, i suoi bauli di vestiti e di scarpe di solito la precedono. Ciò che conta è apparire, sorridere, ripetere sempre le stesse cose. La Rai pensa a fare il resto con riprese ultrapanoramiche, sempre sul red carpet, con giornalisti dedicati che raccontano e amplificano sempre presunti successi e vittorie in ogni angolo del pianeta.

Il piano Mattei e la realtà africana

Tra le cose più ridicole vi è l’invenzione di un piano Mattei per l’Africa, quando Enrico Mattei non si è mai occupato di Africa nera o sub-sahariana. L’unica vera iniziativa è quella dei miliardi spesi in Albania per costruire prigioni dove gettare i migranti africani sopravvissuti e scampati alle prigioni libiche.

Ma la sfrontataggine di Giorgia non ha limiti, come quella di certi personaggi delle borgate pasoliniane.

Il duce, arcaico mentore delle sorelle Meloni, grande impostore del novecento italiano ed europeo, è stato chiuso in soffitta, ma anche Berlusconi è ampiamente superato nella menzogna più incallita. Il modello delle sorelle Meloni è ormai quello di Donald Trump. Un personaggio che costruisce sistematicamente enormi bugie, che aggredisce ogni cosa, che elimina dalla visibilità mediatica ogni avversario o dissenso politico.

Uno che in pochi mesi ha squassato il mondo e prodotto danni con effetti duraturi.

Arianna, la regia nella cucina del potere

Ma di recente anche Arianna ha ripreso a parlare pubblicamente, forse presagendo qualche scricchiolio e non fidandosi molto dei suoi compagni-ascari, fratelli d’Italia.

Arianna è stata nominata capo della segreteria politica nella cucina di casa Meloni. Da quel momento tiene la regia del potere, nomine, incarichi, affidamenti, progetti, interessi.

Le sorelle parlano entrambe solo con il plurale maiestatis. Forse solo perché sono in 2. “Abbiamo il Governo della Nazione” è il loro ritornello che le rende sicure. Solo Arianna però è intervenuta per esaltare la copertina di Time con la foto di Giorgia. Nessuno nella sua area politica. Una rivista da tempo in ombra, che aveva anche dedicato una copertina a Salvini. Gli italiani migliori.

Arianna sta facendo campagna elettorale, specie nelle Marche, dove sperano di confermare il loro scialbo presidente uscente.

Il Paese reale: crisi, emigrazione, immobilismo

Il paese reale è altrove. I nuovi dazi americani, uniti alla svalutazione del dollaro, mettono in crisi le nostre esportazioni. Non è facile aprire nuovi mercati per sostituire quelli tradizionali.

Le nostre filiere produttive sono sempre più sgangherate, senza politiche industriali adeguate, e senza politiche del lavoro per le nostre forze lavorative.

Milioni di giovani italiani laureati e diplomati vanno all’estero. Qui non ci sono prospettive.

Il paese è bloccato nella natalità e sono chiuse le frontiere per l’immigrazione, anche di quella qualificata o qualificabile.

I veri nodi dei ritardi nella spesa del PNRR verranno al pettine fra pochi mesi, quando bisognerà sperare di ottenere una robusta proroga per spendere oltre il 40% delle risorse ancora ferme. Cosa non semplice o scontata.

Mito, propaganda e fine di un ciclo

Le sorelle Meloni hanno letto solo un po’ della fantasiosa mitologia di Tolkien, hanno messo nel loro pantheon il mite Borsellino ma non Falcone, invocano Mattei, ma non sono in grado di riconoscere la Palestina.

Le sorelle d’Italia, sovraniste e protezioniste, in realtà subalterne ad ogni potere significativo al di fuori della loro cucina, stanno esaurendo la loro carica.

Appena verrà il momento saranno travolte dalla realtà e in breve dimenticate, come è giusto che sia per tanti dei partecipanti al festival degli sconosciuti.