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mercoledì, 27 Agosto, 2025
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C’è saggezza tra i democratici cristiani? Allora bisogna fare unità

Ritrovare il senso della buona politica per costruire ponti tra le generazioni e superare il declino del bi-populismo. La necessità di guide disinteressate. Un invito senza nostalgie ai “liberi e forti”.

In un tempo in cui la politica sembra smarrita tra slogan e semplificazioni, è urgente che chi ha vissuto stagioni più complesse e ricche di senso torni a offrire la propria voce. Questo è un appello ai democristiani saggi, a coloro che hanno conosciuto la Prima Repubblica, che hanno studiato, praticato e respirato la cultura politica della mediazione, della responsabilità, della costruzione paziente.

Le nuove generazioni, cresciute nel frastuono della Seconda Repubblica, hanno bisogno di guide che non impongano, ma che condividano. Serve che chi ha ricevuto tanto dalla politica — incarichi, prestigio, relazioni — restituisca oggi qualcosa, in modo disinteressato, per arginare il declino del bi-populismo che sta svuotando il dibattito democratico e polarizzando il Paese.

Oltre le nostalgie, il coraggio del presente

Non è tempo di nostalgie né di improbabili ricomposizioni tra tutti gli eredi della Democrazia Cristiana. È tempo, invece, di coraggio e discernimento. Occorre unire i Popolari di Centro, gli autentici eredi di Sturzo e De Gasperi, capaci di superare il bipolarismo forzato e di dialogare con i liberali e i riformisti che hanno già scelto il Centro come spazio politico e culturale.

Questo appello è rivolto ai “liberi e forti”, a chi non vuole restare a guardare mentre la politica si svuota di senso. È un invito all’incontro, alla costruzione, alla generosità. Perché la saggezza non è solo memoria: è responsabilità verso il futuro.

Un circolo per la buona politica

Per questo, senza pretese e senza clamori, propongo la nascita di un circolo culturale-politico dei liberi e forti. Uno spazio aperto, sobrio, dove ritrovare il senso della buona politica, coltivare il pensiero critico, e costruire ponti tra generazioni e sensibilità diverse. Un piccolo passo, certo, ma nella direzione giusta: quella del dialogo, della responsabilità, della speranza. Perché il futuro non si attende: si prepara insieme.