20.9 C
Roma
martedì, 28 Ottobre, 2025
Home GiornaleNozze d’interesse: il Campo largo ai tempi di Elly & Giuseppi

Nozze d’interesse: il Campo largo ai tempi di Elly & Giuseppi

Tra caricature e metafore politiche, un racconto satirico sulle acrobazie del centro-sinistra italiano, dove i protagonisti sfidano test e matrimoni forzati nel nome del “Campo largo”.

Se le epiche fatiche di Ercole hanno condito la mitologia di storie esilaranti.

Non minori appaiono le peripezie di Elly – un fidato reporter me le ha passate confidenzialmente – che nell’incessante ricerca di una famiglia politica allargata, definita orgogliosamente “Campo largo”, aveva adocchiato l’inossidabile Giuseppi, così affettuosamente chiamato anche da Donald Trump, nell’idea di farla finita con tutte quelle forze e movimenti che, allettati dal grande balzo, come era successo nel 2022 al partito della Meloni, non fanno male al che disperdere, nel bacino della sinistra ideologica, radicale e massimalista,voti e consensi di piazza, senza una visione d’insieme.

Le ”lievi” (si fa per dire) sfumature in cultura e tradizioni, con il partner principale, benché rodato da un pregresso incarico di premier, caduto come manna dal cielo, inaspettatamente, mentre si divideva tra accademie e corti; e certa disinvoltura nelle alleanze di governo, allegramente, una volta con i guelfi, una volta con i ghibellini, imponevano al vagheggiato partner una prova predittiva, come metafora del buon governo nell’eterno dilemma tra ambizioni personali e bene comune.

I giudici mascherati: facce note dietro i costumi

L’estrema formalità del rito esigeva solennità anche nel vestiario dei componenti la commissione.

Con l’Intermediazione del Club degli “Smodati” la giuria veniva così composta:

Presidente, Vittorio Gaudente, emerito rappresentante del circolo degli affamati.

Egli si distingueva per un parruccone, tipico dei Grand Jury britannici,come li vediamo descritti nei tabloid inglesi, mentre a tergo indossava una mantellina dalla fattura pregiata, di martora siberiana, specie molto rara dei laghi canadesi.

Giudici a latere:

Sauro Scannavacca, che non smetteva di ostentare orgogliosamente medaglie di ogni tipo a testimonianza della sua lunga carriera di buongustaio e assaggiatore di piatti e vini d’annata, mentre da una pettorina rosso porpora pendevano catenine di ogni tipo con appuntati cavatappi e cucchiarelle per l’uso estemporaneo di assaggi professionali e per le degustazioni di ogni genere di bevanda alcolica, rendendoci ad ogni suo movimento un polifonico stridio di campanacci, non dissimile dall’omonimo tintinnare delle mucche maremmane;

Rossello Scacciacani che sembrava Banderas, primo periodo,con un grosso Avana in bocca, un papillon dai colori sgargianti ed ammalianti ed un tacco da flamenco da fare invidia alle migliori seduttrici; Veruska Dolores era, come al solito, piena di charme, con un look alla Evita Peron e un’abito con lo strascico da matrimonio (le era stato confezionato per delle nozze che poi si son dovute rinviare, a nuovo fidanzato);

Salma Maiallegra, chiusa nella sua proverbiale ritrosia e riservatezza, e non adusa a reprimere il suo naturale sentimento di donna caritatevole e benevolente, guardava già con commiserazione, tanto da averne lucidi gli occhi, il povero Giuseppi, così forte era la sofferenza che lo stesso le aveva suscitato al momento dell’inchinarsi, avvolto in un sudario, al saluto di presentazione, davanti al Gran Maestro…

Fortemente gravava però sull’identità di quei giurati il sospetto che sotto quelle generalità […] si nascondessero i veri promotori dell’improprio coniugio…

La prova del fuoco (e soprattutto del cibo)

Al solenne cenno del Gran Maestro che invitava l’ambito sposo a disvelarsi, il povero Giuseppi emergeva dal fondo della cantina […] luogo notoriamente freddo e umido dove si conservano vini e derrate deperibili…

Così orrendamente conciato […] capovolto, legato a funi elastiche, in salsa messicana su un letto di farina, ondeggiante come una pignatta umana tra pietanze proibite.

L’intrepido veniva poi legato a due funi elastiche…

Il poveretto, terreo… cominciava a dare segni di agitazione incontrollata.

Il via vai dei camerieri con le succulenti portate era inarrestabile…

Non era infrequente qualche indisciplina… stroncata dai bodyguard.

Ebbrezza senza vino, canti folkloristici e caos totale

Al momento della mescita dei vini…

si scatenava il finimondo.

Il nostro, già alticcio senza bere, iniziava a cantare liriche e tarantelle…

Il supremo organismo irritatissimo.

L’irruzione di Elly e la difesa del promesso sposo

Si era quasi alla fine quando irrompe Elly, in modalità “piratessa furiosa”.

Accuse, aramaico moderno, minacce ai “nemici del campo largo”:

  • Pina Picierno
  • Delrio
  • Calenda (che “non decide mai da che parte stare”)
  • I federatori mancati: Ruffini, Merlo, Onorato…

e persino il PPE di Merz e Weber, accusato di bellicismo e arroganza.

Si scatenava un parapiglia, rosario compreso, invocando Madonne da Compostela a Medjugorje.

Elly libera Giuseppi dai lacci, lo porta via come un bimbo 

e annuncia querele, ristori e risarcimenti.

Lieto fine (per ora…)

Il Gran Maestro, notando la prova d’amore senza precedenti,

dichiara superata la prova a pieni voti

e concede il placet alle nozze.

Sipario