Molte “tradizioni” non sono poi così antiche
Dalla gastronomia alla politica, pullulano le “tradizioni inventate”. Pare un ossimoro, ma esprime una profonda verità: non pochi fenomeni che tendiamo ad attribuire alla tradizione (etimologicamente, a quel che viene trasmesso, tramandato, talora dalla notte dei tempi) sono in realtà “costruzioni” recenti. O, come nel caso di Halloween, trasposizioni di eventi da luoghi lontani, reinterpretazioni ed echi di altri motivi. E non c’è da esserne troppo risentiti: “è il villaggio globale, bellezza!”, direbbe qualcuno.
Un’occasione ecumenica?
Però un “correttivo” vi sarebbe, per le ricorrenze a cavallo tra ottobre e novembre. Un correttivo ecumenico, per dir così. Oggi come oggi, in questi giorni il mondo cattolico commemora i santi e ricorda i defunti, il mondo protestante celebra la Giornata della Riforma: l’affissione, sul portale della chiesa del Castello di Wittenberg, alla vigilia di Ognissanti del 1517, delle 95 Tesi contro le indulgenze da parte di Martin Lutero. Ecco, perché non rievocare congiuntamente i due momenti? Quasi fossero due dei volti della cristianità. Naturalmente, ciascuna delle due confessioni (non a caso chiamate anche tradizioni) resterebbe se stessa. Però in ambito cattolico, ad esempio, quel frate agostiniano di impronta tardo-medioevale di certo continua a dar da pensare.
Tempo di condivisione
E già nell’ormai lontano 1999 luterani e cattolici hanno sottoscritto una Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, alla quale hanno in seguito aderito altre denominazioni cristiane. Le differenze restano, e talora sono rilevanti. Tuttavia le prossime ricorrenze potrebbero farsi portatrici di dialogo e condivisione, anziché rappresentare il promemoria di vecchie lacerazioni.

