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Addio Nicoletta

Il ricordo personale della “Signorina buonasera” per eccellenza, Nicoletta Orsomando. Uscita dalla scena televisiva seppe mantenere integra la sua riconosciuta eleganza e discrezione. Non mancava di ironia. È stata una presenza importante, non solo per chi l’ha conosciuta da vicino.

 

Silvia Costa

 

Una donna deliziosa e ironica, intelligente ed elegante. È stata la prima e più familiare annunciatrice televisiva. La ricordo personalmente benissimo perché mio padre è stato uno dei pionieri della Rai Tv (veniva da Radio firenze) e curava le prime trasmissioni (i programmi culturali, la prosa, la rivista ) fin dai primi anni ‘50.

 

Con mia sorella ed altri bambini partecipai a uno dei primi programmi della Rai dedicati all’infanzia: “Giochiamo insieme”, naturalmente in diretta pomeridiana, di Anna Maria Romagnoli. In un angolo, sullo sfondo di una pesante tenda beige drappeggiata alle spalle, c’era lei, Nicoletta Orsomando, con il suo sorriso accattivante, impeccabile e  graziosa. Era per noi una presenza materna.

 

Da allora ci siamo incontrate tante volte in questi decenni. Negli ultimi anni ci vedevamo alla messa domenicale in Santa Maria in Trastevere dove con l’amato nipotino non mancava mai. Sempre con elegante discrezione, la stessa con cui era uscita dalla scena televisiva.

 

La “signorina buonasera” per eccellenza aveva uno speciale guizzo negli occhi, una dizione perfetta, una esemplare disinvoltura unita al senso della misura con un pizzico di umorismo e di leggerezza .

 

Il contrario dello stereotipo della valletta o della donna oggetto: una signora dello schermo che ci ha accompagnati per le diverse età della nostra vita, rassicurante e serena .

 

Addio Nicoletta.

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