Nell’ambito dell’African Investment Forum 2019 di Johannesburg, il lancio dell’iniziativa di Cdp coniugata al Piano per gli investimenti esterni della Commissione europea per la crescita del lavoro nei Paesi in via di sviluppo. Il programma, che sarà realizzato in partnership con l’African Development Bank (AfDB), ha come finalità la crescita dimensionale delle imprese africane, favorendo l’interconnessione con il mercato italiano ed europeo.

Il progetto si articolerà in due fasi: in un primo momento verranno selezionate le imprese a maggiore potenziale per accedere alle iniziative altamente qualificate di formazione manageriale, facilitando la creazione di una rete di rapporti di natura commerciale con l’Italia e con l’Europa. In un secondo step, le imprese più virtuose potranno avere accesso a fonti di finanziamento innovative come i Basket bond, recentemente lanciati in Italia da Cdp. Per Cassa depositi e prestiti si tratta in assoluto della prima garanzia ottenuta con accesso diretto alle risorse del bilancio dell’Unione europea. Cdp e AfDB svilupperanno strumenti finanziari innovativi dedicati alle migliori aziende selezionate nella piattaforma Archipelagos, anche grazie all’attivazione di 30 milioni di garanzie concessi dalla Commissione europea nell’ambito del Piano per gli investimenti esterni. Queste risorse permetteranno di mobilitare 150 milioni di investimenti pubblici e privati, potenzialmente undici Paesi africani, a supporto di oltre 1.500 Pmi locali, contribuendo alla creazione di 50.000 nuovi posti di lavoro, molti dei quali per i giovani.

Archipelagos contribuirà al raggiungimento di sei obiettivi di sviluppo sostenibile, primo tra tutti quello di porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo. Vi è poi quello legato alla volontà di “raggiungere la parità di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”; la promozione di una “crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, con la piena occupazione e un lavoro dignitoso per tutti”; la promozione di “infrastrutture resilienti, industrializzazione sostenibile e innovazione”; la “riduzione delle disuguaglianze”; il rafforzamento “dei mezzi di attuazione degli obiettivi rinnovando il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”.

Per quanto riguarda il Piano per gli investimenti esterni sappiamo che è stato proposto per la prima volta nel 2016 dal presidente Juncker e che è poi stato formalmente varato nel 2017 dando il via a centinaia di miliardi di investimenti in Europa. Adattato alle specificità dei Paesi partner in Africa e del vicinato dell’Ue, il Piano mira a promuovere la crescita inclusiva, la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo sostenibile, affrontando così alcune delle cause profonde dell’immigrazione irregolare. Il piano si articola in tre pilastri: quello finanziario, con il suo Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile per un valore di 4,1 miliardi di euro; l’assistenza tecnica per aiutare i beneficiari a sviluppare progetti finanziariamente bancabili e realizzabili; nonché il dialogo politico, per contribuire a migliorare il clima degli investimenti e il contesto imprenditoriale nei paesi partner.
L’accordo sui primi programmi di garanzia riguarda il pilastro finanziario dell’EIP; le istituzioni finanziarie ammissibili, utilizzeranno le garanzie dell’Ue per finanziare nuovi progetti di sviluppo e attirare ulteriori investimenti privati. Le garanzie di Bruxelles ridurranno alcuni rischi specifici d’investimento in progetti nei Paesi partner dell’Ue in Africa. Anche questo dato potrà contribuire a implementare gli investimenti privati in settori in cui l’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) da solo non sarebbe sufficiente ad avviare nuovi progetti.