Scuola: Il servizio di pulizie passa allo stato

Nuovo scossone nel mondo della scuola. Dove la nuova finanziaria prevede  che da gennaio il servizio di pulizie sarà gestito direttamente dallo Stato.

Nuovo scossone nel mondo della scuola. Dove la nuova finanziaria prevede  che da gennaio il servizio di pulizie sarà gestito direttamente dallo Stato.

Infatti come previsto dalla legge di Bilancio 2019, dal 1° gennaio il servizio non sarà più svolto, come avviene ora, da dipendenti di aziende e cooperative esterne, ma da personale assunto direttamente dallo Stato.

Però rispetto agli attuali 16mila posti, la legge prevede la stabilizzazione di 11.263 lavoratori, creando quindi un esubero di 4.700 addetti circa.

I criteri scelti per selezionare gli 11mila che, assunti dallo Stato, potranno continuare a svolgere il proprio lavoro, sono essenzialmente tre: essere in possesso di un’anzianità di servizio, nel settore, di almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi; avere conseguito un diploma di scuola media; non avere carichi penali pendenti.

Tuttavia stando alle simulazioni effettuate dalle aziende e riportate in un dossier di Confcooperative, sarebbero almeno 7mila gli addetti non in possesso di questi requisiti.