Parte la vacanza alternativa di chi sceglie di passare una o più settimane insieme a chi non avrebbe avuto la possibilità di farlo. E dimostra che esiste un’Italia generosa e solidale. Perché anche l’estate – e non solo l’inverno per il freddo – è per molti poveri un momento difficile: il caldo intenso, la diminuzione delle occasioni di incontro nelle città che si svuotano, i servizi ridotti, accentuano l’isolamento e divengono un vero fattore di rischio anche per la salute di molti tra loro. Soprattutto per i più fragili, l’estate non è sinonimo di vacanza, ma di solitudine. Un fenomeno in crescita, che riguarda soprattutto gli anziani, considerando che sono milioni gli italiani over 65 che non si allontanano da casa nemmeno per un giorno durante i mesi estivi.

Per questo, durante l’estate, in tutte le città italiane dove è presente, la Comunità di Sant’Egidio non interrompe la sua presenza accanto ai poveri, mantenendo aperte le mense e i centri di aiuto, ma propone anche delle vere e proprie vacanze con chi accompagna durante tutto l’anno: una settimana al lago, al mare, in collina, in montagna, in modo autogestito e autofinanziato. Un’occasione non solo per allontanarsi dal caldo delle città ma anche per uscire dalla solitudine, incontrare gli altri e far crescere l’amicizia. Si tratta di una vera e propria vacanza: i volontari, giovani e adulti, a volte con le loro famiglie, trascorrono questi giorni con i bambini delle Scuole della Pace (minori in difficoltà delle periferie), gli anziani, le persone con disabilità, i senza dimora e i migranti, tra i quali anche alcuni venuti con i corridoi umanitari. E’ la vacanza alternativa e solidale che ci piace e che vede crescere ogni anno l’adesione dei volontari che intendono viverla con il loro impegno libero e gratuito.


A queste iniziative si affianca, tra la fine di luglio e inizio di settembre, la Summer School of Peace, che coinvolgerà in attività di sostegno scolastico ed educativo 80 bambini rom di Roma, passo fondamentale per la loro inclusione sociale, resa possibile grazie a una rete di centinaia giovani di tutta Italia che si alterneranno durante le vacanze.
 

Infine decine di studenti universitari di varie città italiane trascorreranno alcune settimane in Africa, impegnati in missioni di solidarietà, nell’ambito del programma DREAM per la cura dell’AIDS e delle distribuzioni di aiuti alle popolazioni del Malawi e del Mozambico, colpite il marzo scorso dal ciclone Idai.