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Francia, Dombrovskis: servono "misure consistenti" su conti 2026

Roma, 9 ott. (askanews) – La Francia deve adottare “consistenti misure” sul risanamento dei conti pubblici per centrare gli obiettivi fissati sul prossimo anno e “speriamo” che, una volta chiarita la situazione del governo, “sarà in condizioni di intervenire con misure necessarie per crescita e finanze pubbliche sostenibili”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.

“Ho avuto un primo incontro con il ministro Roland Lescure per discutere della situazione politica e dei prossimi passi, così come del lavoro sulla preparazione del bilancio. E’ chiaro che per il 2026 servono misure consistenti di risanamento – ha detto Dombrovskis – e sottolineo l’importanza di attenersi agli obiettivi di medio termine”.

Il processo di formazione del governo è in corso, così come quello di preparazione del bilancio. “Daremo la nostra valutazione formale nel pacchetto di autunno e speriamo – ha concluso – che presto la Francia sarà in condizioni di intervenire per fare quanto serve a crescita sostenibile e finanze pubbliche sostenibili”.

AXA Italia partner fondatore della 4 edizione Dolomite Conference

Venezia, 9 ottobre 2025 – Nella sede di Rai Veneto di Palazzo Labia a Venezia si tenuta la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione della Dolomite Conference su Global Governance del Climate Change and Sustainability, un incontro che si pone come fornitore di idee alla conferenza delle Nazioni Unite (COP) che si terr a novembre a Belm, in Brasile.

Ad aprire l’evento, organizzato in collaborazione con il CEBRI (Centro Brasileiro de Rela es Internacionais) e una rete di altre importanti istituzioni accademiche e di ricerca, stato Francesco Grillo, Direttore del Think Tank Vision e Docente presso l’Universit Bocconi: “Rispetto alle edizioni precedenti che si sono tenute a Trento, la conferenza si tiene quest’anno a Venezia: una citt unica per il suo posizionamento sulla questione del cambiamento climatico. La conferenza tiene conto dei grandi cambiamenti politici che ci sono stati negli ultimi dodici mesi negli Stati Uniti e in Europa, ma si rafforza l’evidenza che ciascuno di noi pu misurare con un termometro l’accelerazione del cambiamento climatico e quindi la necessit di ridisegnare quest’agenda”.

Partner fondatore della Dolomite Conference il Gruppo AXA Italia, tra i leader mondiali nel settore della protezione. Intervenuta nel corso della conferenza, la Chief Customer & External Communication Officer di AXA Italia Letizia D’Abbondanza ha ribadito come la compagnia assicurativa abbia creduto fin dall’inizio nella bont del progetto, volto a mettere al centro del dibattito la scienza e la voglia di trovare soluzioni concrete al cambiamento climatico. La sostenibilit tra i pilastri del piano strategico di AXA Italia, con la volont di unire all’ambito assicurativo una serie di strumenti che rendano i clienti consapevoli dei rischi.

D’Abbondanza ha infine sottolineato la necessit di aggiornare lo story telling inerente il cambiamento climatico, traducendo le evidenze scientifiche in strumenti quotidiani, utili a persone e aziende per prendere consapevolezza sull’approccio al tema.

Manovra, Dombrovskis: pareri Commissione Ue il 23 novembre

Roma, 9 ott. (askanews) – La Commissione europea presenterà le sue valutazioni sui piani di bilancio dei paesi Ue sul 2026 il prossimo 23 novembre, con il “pacchetto di autunno”. Lo ha riferito il commissario europeo all’REconomia, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, ricordando che i suddetti piani andranno notificati entro il 15 ottobre.

“Mantenere finanze pubbliche solide, investendo in sicurezza e difesa sarà cruciale nel periodo in avanti – ha detto -. La Commissione è pronta a esaminare i piani per il 2026 entro il 15 ottobre, abbiamo ricevuto quelli di Olanda e Finlandia”. Bruxelles, ha ricordato, valuterà in particolare l’andamento futuro della spesa netta.

“I Tavoli del Mare 2025”: a Fiumicino il grande summit nazionale

Roma, 9 ott. (askanews) – All’Hilton Rome Airport Hotel di Fiumicino terza edizione de “I Tavoli del Mare”, l’appuntamento nazionale dedicato allo sviluppo della Blue Economy e alla costruzione di un modello di intermodalit integrata tra portualit, fiume Tevere, aeroporto e rete ferroviaria.

Con il sottotitolo “Dove il mare incontra il cielo”, l’evento – patrocinato da Regione Lazio e Comune di Fiumicino – si proposto come un momento di confronto strategico tra istituzioni, imprese, universit e operatori del settore, con l’obiettivo di definire soluzioni concrete per rafforzare i collegamenti tra mare e hinterland e trasformare il territorio in un hub europeo della mobilit sostenibile e dell’economia blu.

Alla sessione istituzionale hanno preso parte il Ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, la Vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, e il Sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, insieme ai vertici di Aeroporti di Roma (ADR), Ferrovie dello Stato, Fiumicino Waterfront, RAM, ENAC, oltre a rappresentanti del settore della cantieristica, della nautica, della pesca e a numerosi stakeholder istituzionali e territoriali.

I tavoli di lavoro hanno visto il contributo di rappresentanti dell’Universit della Tuscia, della Fondazione Portus, della Fondazione Catalano, della Fondazione Fiumicino 3000, della Capitaneria di Porto e dell’Autorit Portuale, insieme a operatori del settore pubblico e privato.

Per Angelo Perfetti, direttore de ilfaroonline.it e ideatore della manifestazione, “Il confronto sull’intermodalit oggi cruciale: porti, aeroporto e Tevere non devono essere realt separate, ma parti di un unico sistema integrato. Il Tevere, che fu l’antica via di collegamento tra Roma e il Mediterraneo, pu tornare ad avere un ruolo anche in chiave turistica, collegando la Capitale al suo mare e alle sue eccellenze. La sfida sviluppare infrastrutture e servizi che facilitino i flussi di merci e persone senza dimenticare il rispetto dell’ambiente. Solo con soluzioni sostenibili potremo valorizzare davvero la nostra identit marittima, generando nuove opportunit economiche e culturali per il territorio.”

Dunque un appuntamento strategico per il futuro del Paese laboratorio nazionale di idee e progetti concreti, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico, promuovere la sostenibilit ambientale e valorizzare il patrimonio territoriale, rafforzando il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e nello scenario europeo.

Cartone animato pro-Flotilla mostrato in un asilo a Roma

Roma, 9 ott. (askanews) – “Ora gridiamo tutti insieme: viva, viva la libertà! Free, free Palestine! Free, free Palestine!”: decine di persone sono invitate a scandire insieme il coro. Siamo a Roma, non in una delle tante manifestazioni pro Pal di queste giorni, non in un’aula universitaria occupata o in un circolo di collettivi antagonisti. Il contesto è molto più infantile: una classe di una scuola dell’infanzia, bambini tra i 4 e i 6 anni, al plesso “XXI Aprile” dell’Istituto Comprensivo Via Soriso, zona Aurelia, quadrante nord-ovest della Capitale.

Come raccontato all’agenzia askanews, una maestra, nell’ottica di affrontare con i più piccoli il tema del dramma del popolo di Gaza, alcuni giorni fa ha radunato i bambini e in classe, da You Tube, ha mostrato loro un video di 9 minuti. “C’ERA UNA SVOLTA – raccontare ai bambini il movimento della Global Sumud Flotilla” è il titolo: un fimato, spiega la didascalia, “in sostegno al movimento umanitario, civile, globale e pacifico più grande della storia: Global Sumud Flotilla. Siate liberi di condividere questa storia con i bambini che avete intorno, che siate genitori, insegnanti, educatori o esseri umani responsabili”.

Si tratta di un cartone animato che ha come protagonista un orsacchiotto, di nome Agi, che non riesce a dormire, è preoccupato “per quello che gli ha raccontato il suo amico Amir, un orso gentile che abita in una terra lontana, tra il fiume il mare”, la Palestina. Una terra che “è stata attaccata dalla cattiveria che vuole mandarli via e prendere il loro bosco”, racconta la storia, mostrando Agi che da un Pc vede un video di altri piccoli animali, volpi e conigli, feriti, con le loro tane a fuoco per i bombardamenti. Gli animali del bosco “hanno tanta fame” e anche la loro scuola è stata distrutta, come anche i loro giocattoli. Orso Agi giustamente non si dà pace, è triste, “non sa come aiutare tutti quei cuccioli spaventati”, e chiede aiuto alla luna, una luna piena che mangia una fetta di cocomero, che gli dà un’idea.

Allora Agi, con un radio al grido di “viva, viva la libertà! Free, free Palestine!” (che la voce narrante invita più volte a ripetere tutti insieme) convoca i suoi amici, costruiscono una imbarcazione, poi si reca anche nelle scuole a cercare sostegno, “perchè ogni cucciolo conosca la verità”. Parte poi una flotilla di barchette di carta: “la cattiveria fa di tutto per spaventarli, ma “l’anguria è buona, dolce e fresca” e la flotta dei cuori di anguria solca il mare, arrivando infine da orso Amir in Palestina. “Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza”, la morale che conclude il video.

Come spesso ormai accade nelle chat scolastiche, saputo l’accaduto i genitori si sono divisi, tra chi ha apprezzato la modalità di trattare un tema difficile con un linguaggio delicato adatto ai bambini e chi, invece, ha protestato e chiesto spiegazioni alla preside, ritenendo l’argomento non pertinente per le attività di un asilo, soprattutto quell’invito ai piccoli a gridare “free, free Palestine!” tutti insieme in classe.

Mattarella a Tallinn per Arraiolos e visita a Base Nato di Amari

Tallinn, 9 ott. (askanews) – Il vertice Arraiolos tra i capi di Stato non esecutivi dell’Unione europea quest’anno si tiene a Tallinn, in Estonia, il paese baltico tra i più esposti dell’Europa alle tensioni con la Russia. Sergio Mattarella arriverà in serata per incontrare i suoi omologhi e confrontarsi proprio su medioriente e Gaza nella giornata in cui sembra più vicino il Piano di pace predisposto da Trump.

Domani mattina si svolgerà la ventesima Riunione dei Capi di Stato del Gruppo Arraiolos con al centro i temi dell’intelligenza artificiale. Il capo dello Stato verrà accolto dal presidente della Repubblica estone Alar Karis prima di partecipare alla sessione di lavoro.

Nell’occasione del viaggio in Estonia il capo dello Stato ha deciso di fare visita anche alla base aerea di Ämari dove sono presenti militari italiani del contingente Nato guidati dal comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci e il Comandante della Task Force Air (TFA) – 32° Stormo, Col. Gaetano Farina che illustrerà al Presidente l’attività in cui sono impegnati i nostri militari qui in Estonia. La base aerea di Ämari in Estonia è un’importante struttura NATO utilizzata per le operazioni di pattugliamento aereo e difesa collettiva nel Baltico, attualmente ospita forze italiane con aerei F-35.

Hamas: ci sono contrasti sulla lista dei prigionieri

Roma, 9 ott. (askanews) – Un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza non è stato ancora firmato a causa di contrasti sulla lista di diversi prigionieri palestinesi la cui liberazione è richiesta da Hamas. Lo ha dichiarato Walid Kilani, portavoce in Libano del movimento integralista islamico palestinese.

“Un accordo di cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza non è stato ancora firmato a causa di contrasti sulla lista dei leader palestinesi incarcerati e che dovrebbero essere rilasciati dalle carceri israeliane. Tra questi ci sono Marwan Barghouti, Abdullah Barghouti, Ahmad Saadat, Ibrahim Hamed e Hassan Salama”, ha affermato Kilani.

Le armi dei movimenti di resistenza, tra cui Hamas, e la questione della governance della Striscia di Gaza non sono state discusse in questa fase dei negoziati indiretti in Egitto, ha aggiunto il portavoce.

Un anno in più all’uomo che ha fatto ricorso contro condanna Pelicot

Roma, 9 ott. (askanews) – Un anno in più di carcere all’uomo che ha fatto ricorso contro la condanna per lo stupro di Gisèle Pelicot: lo ha deciso – scrive la stampa francese – la Corte d’appello di Nimes, nel Sud della Francia.

Husamettin Dogan, 44 anni, di origini turche, si era dichiarato innocente, nonostante le immagini video mostrate in tribunale che lo ritraevano mentre penetrava Gisèle Pelicot immobile. La sua condanna a 9 anni in primo grado è stata ora innalzata di un anno, a 10 anni. L’accusa aveva chiesto una pena di 12 anni di reclusione per Dogan, il quale sosteneva di essere stato “vittima” di Dominique Pelicot.

Dogan è stato condannato per “stupro aggravato” lo scorso dicembre, durante un processo in cui sono stati condannati altri 50 uomini. Dei 51 uomini condannati, 17 hanno inizialmente presentato ricorso, per poi ritirarlo poco dopo.

Gisèle Pelicot, 72 anni, è stata drogata dall’allora marito per circa un decennio e violentata a sua insaputa da decine di uomini reclutati su internet.

Generali Italia, i dati del Welfare Index PMI

Roma, 9 ott. (askanews) – Si tenuta a Roma, la tappa del roadshow2025 dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura del welfare aziendale tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Welfare Index PMI Lazio. Welfare Index PMI il primo indice che misura il livello di welfare aziendale delle piccole e medie imprese italiane. Promosso da Generali Italia con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio. Generali produttore, fornitore e promotore di welfare operando su tre diversi fronti: iniziative per i 14 mila dipendenti in Italia; soluzioni personalizzate per le imprese assicurate; progetti dedicati allo sviluppo della cultura del welfare nelle piccole e medie imprese, come il Welfare Index PMI. Abbiamo parlato con Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia:

“Siamo molto colpiti di vedere come in questi ultimi dieci anni il tema del welfare si sia sviluppato a livello di piccola e media impresa in quantit, in qualit, in un modo davvero notevole. Testimonianza che questa iniziativa che abbiamo in paternariato con il Ministero del Lavoro, con le confederazioni nazionali, sta portando davvero un valore di crescita, di consapevolezza di questo settore. Sul welfare noi ci impegniamo tanto anche come datori di lavoro perch il welfare raggiunge i nostri oltre tredicimila dipendenti in Italia, una palestra, un laboratorio per noi molto importante perch ascoltando tutti i nostri colleghi noi lavoriamo per continuamente migliorare e arricchire i nostri servizi di nuove soluzioni a beneficio delle persone e vediamo quanto questo aumenti l’ingaggio delle persone all’interno dell’azienda e crea un valore condiviso”.

Negli ultimi otto anni, le imprese laziali con livello di welfare elevato sono triplicate passando dal 12% nel 2016 al 36% nel 2024 distinguendosi per continuit, buone pratiche e contributo al benessere territoriale. quanto emerge dal Rapporto Welfare Index PMI Lazio. Fondamentale l’impatto positivo che il welfare ha sui lavoratori e sulle loro famiglie. intervenuta Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility:

“Ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una forte accelerazione, una forte responsabilit sociale delle imprese sul territorio, con una forte partecipazione delle istituzioni, presenti a nostro appuntamento con figure di grande rilevanza, abbiamo un terzo settore assai attivo, quindi ci sono le premesse per un rilancio dei sistemi di welfare nel nostro paese, per un rinnovamento dei modelli di servizio che siamo usciti affinch il welfare sia non solo un modello che distribuisce risorse ma ne genera anche di nuove”.

Welfare Index PMI mira a stimolare il cambio culturale sulla consapevolezza del valore del welfare integrativo in azienda. Perch l’interconnessione tra realt produttiva e territorio il pi grande successo che si possa perseguire per la sicurezza, il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie e lo sviluppo del nostro Paese.

Poste Italiane, bonifici istantanei veloci e sicuri

Roma, 9 ott. – Da oggi entrano in vigore le nuove regole europee sui bonifici. Nel tutorial del TG Poste vediamo come compiere l’operazione in modo semplice e sicuro con la Super App di Poste Italiane.

Green Power Energia, perch investire nell’efficienza energetica

Roma, 9 ott. – Il settore dell’efficientamento energetico cresce, e con lui anche l’interesse di tante realt che si affacciano su questo mercato con approcci diversi. C’ chi punta tutto sugli incentivi, chi propone soluzioni standard, chi si limita alla fase d’installazione. Green Power Energia ha scelto un’altra strada: ascolto, metodo e soluzioni su misura, perch dietro ogni impianto ci sono esigenze precise. Ne abbiamo parlato con Igor Bruzzese, Ceo dell’azienda:

“Tra le motivazioni che spingono molti privati a fare questa scelta non c’ solo il risparmio in bolletta. Chi si approccia all’efficienza energetica desidera avere un miglioramento del proprio stile di vita e del confort abitativo. Le aziende, invece, si muovono verso questa direzione per ragioni di carattere economico e di sicurezza energetica, alla luce anche di ci che sta accadendo nel mondo, basti pensare ai recenti conflitti internazionali. Inoltre, avere sicurezza energetica per un’azienda vuol dire avere di costi di produzione stabili e calcolabili, donando ai propri prodotti un’impronta green.”

Non tutte le soluzioni proposte dagli operatori del settore sono davvero pensate su misura: e proprio da qui parte il metodo di Green Power Energia: “Oggi molto diffuso il concetto di ‘pacchetto’, – afferma Bruzzese – tuttavia noi riteniamo che l’impianto vada customizzato, quindi cucito sulle esigenze del cliente. Capita spesso di approcciarsi ad aziende che hanno gi dei sistemi di efficientamento energetico, ma che non sono n efficaci, n efficienti: in Green Power Energia partiamo dall’analisi delle esigenze, tramite i nostri specialisti sul territorio, per passare poi a una fase di progettazione all’interno dell’azienda e solo successivamente facciamo la proposta al cliente, una proposta di valore.” Ma per ottenere risultati nel tempo, non basta installare un sistema per l’efficientamento energetico: serve qualcuno che sappia prendersene cura, anche dopo. “Il post vendita fondamentale: spesso l’efficacia di un sistema di efficientamento legata a una buona manutenzione e a interventi tempestivi su eventuali malfunzionamenti che, seppur rari, possono verificarsi. La nostra azienda, con quasi quindici anni di esperienza nel settore, in grado di gestire tutte le problematiche e le esigenze del cliente” conclude Igor Bruzzese. Un team specializzato e sempre orientato alla crescita: per Green Power, il vero valore comincia dalle persone. per questo che l’azienda ha scelto inoltre di investire sulla formazione, sia tecnica che personale, affinch i giovani talenti possano crescere nella terra che li ha visti nascere.

(Servizio Pubbliredazionale)

Atletica, spionaggio su Jacobs: Giacomo Tortu stop per 3 anni

Roma, 9 ott. (askanews) – Giacomo Tortu, fratello di Filippo e tesserato Fidal, è stato squalificato e inibito per 36 mesi per spionaggio illegale ai danni di Marcell Jacobs: lo ha deciso il Tribunale federale della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera). La Procura federale aveva chiesto la radiazione. Nel suo dispositivo, il Tribunale federale scagiona la Raptors Milano, società di Giacomo Tortu, e conferma “l’estraneità di Filippo Tortu” all’azione “posta in essere nel suo presunto interesse”.

Nel dispositivo del Tribunale federale si legge che “pur a fronte della richiesta di radiazione fatta dalla Procura e della gravissima condotta posta in essere dal Sig. Giacomo Tortu, si ritiene equo irrogare al medesimo le congiunte sanzioni della squalifica e della inibizione temporanea, entrambe nella misura edittale massima di anni tre, ai sensi dell’art. 5 commi 1, 5 e 6 R.G., che comportano il divieto di svolgere in tale periodo qualsiasi attività in ambito Fidal”. Nel dispositivo viene confermato che “il campione olimpionico Filippo Tortu risulta assolutamente estraneo all’iniziativa dell’Incolpato”

Ferrari svela piano 2030 e primi dettagli bev. Titolo crolla in Borsa

Maranello, 9 ott. (askanews) – Ferrari svela al Capital markets day a Maranello i primi particolari dell’elettrica, aggiorna i target 2025 e presenta il nuovo piano industriale al 2030 che prevede una crescita dei ricavi a 9 miliardi, della redditività, con un margine lordo di almeno il 40%, 4 lanci l’anno e un aumento della politica di dividendi dal 35% al 40% degli utili. Negativa la reazione in Borsa dove il titolo è stato anche sospeso per eccesso di ribasso con perdite fino al 16%.

“I numeri sono un punto di partenza, ma il mercato si aspettava ricavi più alti, questo è chiaro. E’ importante che rispettiamo gli obiettivi, non possiamo vincolarci a target che poi non siamo in grado di raggiungere. Dobbiamo essere prudenti”, ha detto il Ceo di Ferrari, Benedetto Vigna durante il Capital markets day

In merito al piano “è ambizioso come quello del 2022. Vogliamo continuare a crescere ed essere esclusivi e per esserlo non possiamo produrre troppe auto”, ha detto Vigna.

Rispetto all’Ipo del 2015 “Ferrari oggi è un’azienda ancora più forte”, ha detto il presidente John Elkann che ha voluto ribadire il suo impegno “personale” nel sostenere il brand e ha annunciato l’apertura nel 2029 del polo formativo M-Tech a Maranello. La prima elettrica del brand dimostra “la nostra volontà di progredire, la sua architettura è rivoluzionaria”, ha detto Elkann.

Oltre ai numeri al 2030, Ferrari ha aggiornato i target 2025: i ricavi sono ora attesi a 7,1 miliardi di euro (da 7 mld), l’Ebitda a 2,72 miliardi (2,68 mld) pari a un margine del 38,3%, con una generazione di cassa industriale di 1,3 miliardi (1,2 mld). Oggi sono 90mila i clienti attivi, in crescita del 20% rispetto al 2022.

“Raggiungiamo con un anno di anticipo i target di redditività. Abbiamo un portafoglio ordini fino al 2027 che è un punto di forza per il nuovo piano la 2030”, ha detto il Cfo Antonio Picca Piccon.

Riguardo i target del nuovo Piano 2026-2030, Ferrari punta a raggiungere ricavi netti di circa 9 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuale composto di circa il 5%, grazie principalmente al mix prodotto e alle personalizzazioni. L’Ebit è atteso ad almeno 2,75 miliardi (margine 30%), l’Ebitda a 3,6 miliardi (margine 40%). La generazione di free cash flow industriale cumulato è vista a circa 8 miliardi nel periodo 2026-2030, a fronte di investimenti cumulati per circa 4,7 miliardi, il 40% nel primo anno.

In aumento anche i dividendi con un pay-out alzato al 40% dal 35% dell’utile pari a un ammontare cumulato di circa 3,5 miliardi dal 2027 al 2031. Inoltre nell’arco del piano è previsto un nuovo programma di buyback per circa 3,5 miliardi di euro.

Sul fronte prodotto prevede quattro nuovi lanci l’anno con la Ferrari elettrica che sarà un’aggiunta all’offerta dei modelli di gamma. Nel 2030 l’offerta di prodotti sarà per il 40% Ice, 40% ibrida e 20% elettrica, obiettivo dimezzato rispetto al 40% indicato nel vecchio piano. Secondo quanto suggerito dal Ceo Vigna, è probabile attendersi un secondo modello elettrico nell’arco del piano.

Intanto Ferrari ha presentato i dettagli, powertrain sospensioni e telaio, del primo modello bev che uscirà a maggio 2026, con altre tappe intermedie con nuovi dettagli. Diversi componenti, fra cui le batterie che saranno sostituibili, e i motori, sono prodotti nel nuovo E-Building che è stato completato. Il nome della vettura, una quattro porte come la Purosangue, e il prezzo saranno annunciati più avanti. Dalla presentazione è emerso che avrà due assali elettrici progettati internamente, 4 ruote motrici all’occorrenza e sterzanti. La potenza supera i mille cavalli (1.130 circa) per uno 0-100 km/h in 2,5 secondi, 310 km/h di velocità massima e un’autonomia fino a 530 km.

“La Ferrari Elettrica non vuole essere alternativa ma aggiuntiva nella nostra gamma. È la miglior decisione che potevamo prendere. E’ la dimostrazione che possiamo gestire più tecnologie e realizzare prodotti unici. Ci aiuterà ad allargare la nostra base clienti”, ha detto Vigna.

Agrivoltaico, Boccanera (NextEnergy): Giugliano modello virtuoso

Roma, 9 ott. (askanews) – Presentato a Napoli il parco agrivoltaico “Terra del Sole: modello di cooperazione e innovazione sostenibile” da Gianluca Boccanera, Global Managing Director Starlight, societ del Gruppo NextEnergy che si occupata dello sviluppo di questo progetto: “Oggi celebriamo non tanto un progetto in s, che ha visto finalmente la luce dopo pi di sei anni di gestazione progettuale e autorizzativa, ora in fase di realizzazione, quanto piuttosto un modello virtuoso e sostenibile di sviluppo che vede la collaborazione fattiva e positiva del mondo delle istituzioni, associazioni di categoria e imprenditoria privata. Terra del Sole rappresenta un modello di co-progettazione che parte dal basso e che mette al centro l’agricoltura e la produzione di energia pulita, che porta sviluppo e benessere alle comunit locali oltre che rilancio sociale e ambientale. Siamo convinti che simili progetti possano davvero portare a non perdere, ma anzi a recuperare terreni utili ora abbandonati o in via di abbandono da un punto di vista agricolo, mentre si d un contributo alla transizione energetica e si perseguono obiettivi di rilancio sociale oltre che ambientale. Noi come Gruppo NextEnergy ci siamo, per mettere a disposizione le nostre competenze e i nostri capitali e speriamo di poter proseguire il rapporto proficuo instaurato in particolare con Coldiretti per individuare altre aree che possono essere recuperate e maggiormente valorizzate dal connubio tra agricoltura e fotovoltaico”.

Agrivoltaico, Bellelli: a Giugliano risposta vincente

Roma, 9 ott. (askanews) – “Noi di Coldiretti Campania siamo contenti che questa iniziativa sia nata in un territorio difficile. Una zona che in passato ha creato danni a quel mondo agricolo che oggi cerca riscatto dando prova di quanto sia importante la sostenibilit per quello stesso territorio. E’ una risposta vincente. Un’iniziativa che offre anche la possibilit alle aziende agricole di poter trarre un altro reddito da un’altra attivit. Sono questi i motivi che rendono importante questo primo impianto. Sicuramente in futuro ci sar modo di poterlo replicare in altre zone”.

Lo ha dichiarato Ettore Bellelli, Presidente Coldiretti Campania, in occasione della presentazione a Napoli di “Terra del Sole” l’ambizioso e rivoluzionario progetto che promette di segnare un nuovo corso per l’agricoltura e l’energia pulita in Italia. Un parco agrivoltaico frutto di intese, coprogettazione e figlio di un modello di sviluppo che vede imprenditori ed agricoltori alleati per favorire la transizione energetica sostenibile nel rispetto del bene pi prezioso: la terra. Sviluppato da NextEnergy Group e in fase di realizzazione a Giugliano in Campania.

Guterres (Onu): "Tutte le parti rispettino l’accordo di pace a Gaza"

Roma, 9 ott. (askanews) – Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha invitato tutte le parti coinvolte nella guerra di Gaza a rispettare pienamente l’accordo di pace proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e a cogliere le opportunità che offre.

“Esorto tutte le parti a rispettare pienamente i termini dell’accordo e a sfruttare appieno le opportunità che offre”, ha detto ai giornalisti alle Nazioni Unite. Guterres ha anche chiesto che “tutti gli ostaggi” siano “rilasciati con dignità”, mentre l’Onu – ha sottolineato – è pronta a fornire il suo pieno sostegno all’attuazione dell’accordo.

Fragilit e rinascita, l’arte di Miyazaki al Ninfeo di Villa Giulia

Roma, 9 ott. (askanews) – “Se dovessi trovare un messaggio nella mia arte, potrebbe essere ‘immagina il futuro'”, dice l’artista giapponese Keita Miyazaki, arrivato a Roma per inaugurare la sua personale al Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, aperta ai visitatori fino al 2 novembre.

“The Eternal Duality – L dove scorre l’acqua, tra storia e rinascita” l’esposizione site-specific – curata da Pier Paolo Scelsi con la co-curatela di Ilaria Cera (Crea) e la direzione artistica di Riccardo Freddo (Rosenfeld Gallery) – pensata in dialogo con l’architettura del Ninfeo e con l’acqua che qui tornata a scorrere. Le nove installazioni realizzate con parti di motori dismessi, lamiere industriali, carta impermeabile colorata e piegata, feltro e tessuti, esprimono la dualit tra antico e moderno, tra parti dure e massicce e parti delicate, tra l’arte che ha il potere di rigenerare, come gli oggetti riciclati usati, e la fragilit del presente.

L’artista di Tokyo, attivo tra Giappone e Regno Unito, dallo tsunami del 2011 ha approfondito la sua ricerca sul creare arte da scarti e macerie, che rivivono. “Dobbiamo pensare al mondo futuro che vogliamo – spiega – a come possiamo utilizzare i materiali, parti industriali di auto rottamate, cose che nessuno usa pi, a come far convivere sistema meccanico e natura. E io li combino insieme proprio per per far riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura”. ” incredibile essere a Roma- dice – la mia prima mostra qui, sento un po’ di pressione nel confrontarmi con la storia romana, ma sono onorato di mostrare il mio lavoro e spero che le persone possano trarne ispirazione”.

la prima volta che l’arte contemporanea entra a Villa Giulia. Luana Toniolo, Direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia: “Il Museo Etrusco di Villa Giulia non solo il pi importante museo etrusco al mondo, un museo ospitato in una delle ville pi belle del Rinascimento, che nel ‘600 veniva considerata l’ottava meraviglia, noi pensiamo che per valorizzarla il modo migliore sia proprio farlo tramite l’arte contemporanea”. ” un’opera basata sull’acqua – ha aggiunto – e Villa Giulia nasce grazie all’acqua tra il 1550 e 1l 1555 nel punto in cui ancora sgorgava l’acquedotto dell’Acqua Vergine di et romana”.

Il percorso si snoda tra il Ninfeo, la Grotta dell’Acqua Virgo la Sala dello Zodiaco e il Giardino Sinistro, da dove si scorge l’Istituto di Cultura Giapponese in dialogo diretto con Miyazaki.

“Ripensiamo l’Europa”: il programma del convegno

I democratici cristiani possono andare fieri della loro storia e contribuire, in questa fase, a una nuova riflessione sull’Europa. Ha scritto infatti Etienne Borne, eminente filosofo francese e maïtre à penser del Mouvement Populaire Republicain (MRP), che “il sogno europeo è il contributo della politica democristiana a questo secolo” ventunesimo.

Con il suo esempio di ordinamento sovranazionale, unico ad essere sperimentato con successo nel secondo Novecento, l’Europa ha garantito 70 anni di pace in un continente afflitto da guerre fin dal medioevo. È nata una moneta unica che ha messo in evidenza come l’integrazione economica, civile e culturale non sia più un semplice auspicio, ma una condizione indispensabile per avanzare sulla strada della crescita comune legando partecipazione democratica, equità sociale ed innovazione.

Ora, è convinzione diffusa che nel quadro di risorgenti imperialismi l’Europa costituisca una riserva di civiltà. La democrazia è sotto attacco, sono a rischio le nostre libertà. Come salvare, allora, un patrimonio di valori che sostiene l’impalcatura dell’Unione? E soprattutto come rinnovarlo nel contesto di sfide così grandi e minacce così forti, con una guerra di occupazione ai danni dell’Ucraina, che scoperchia la tradizionale volontà della Russia di fare dell’Europa uno spazio di neutralità militare e di subalternità politica?

Certo, nell’immediato la risposta non può non riguardare la capacità di difesa, visto ciò che incombe all’orizzonte; ma alla lunga non può non esigere uno sforzo di attenzione al cammino necessario per una maggiore integrazione politica e istituzionale. Industria, servizi, welfare: serve “riarmare” un modello di sviluppo. Più Europa significa reinvenzione di una storia, per riscoprire il nucleo vitale della politica di De Gasperi, Adenauer e Schuman. Da qui, senza integralismi e preclusioni, la propettiva di un’Unione europea che possa ancora avvantaggiarsi di una memoria straordinariamente ricca e della spinta evocativa che da essa si sviluppa sulla scia dell’umanesimo cristiano.

“Ripensiamo l’Europa”, dunque: questo è il titolo della lectio magistralis che terrà il prof. Jean-Dominique Durand al convegno promosso dall’Associazione Nazionale Democratici Cristiani (ANDC) e dal Centro Documentazione Europea (Lumsa). È un invito alla riflessione e all’impegno, in condizioni tutte nuove. Come ieri nel contesto di una grande forza unitaria, così oggi, in nome di una limpida appartenenza ideale, ciascuno è chiamato a dare il proprio apporto al rinvigorimento di quella che De Gasperi chiamava la “nostra Patria Europa”.

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Il governo israeliano fa sapere che non libererà Marwan Barghouti

Roma, 9 ott. (askanews) – Israele non intende rilasciare il leader politico palestinese Marwan Barghouti, definito “terrorista” da Tel Aviv, nell’ambito dell’accordo raggiunto con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi. Lo ha dichiarato un portavoce del governo israeliano.

“Posso dirvi fin da ora che non sarà coinvolto in questo rilascio”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce Shosh Bedrosian, secondo quanto riporta il Times of Israel. Barghouti sta scontando cinque ergastoli per il suo ruolo nella pianificazione di attacchi terroristici che hanno ucciso cinque israeliani durante la Seconda Intifada.

Agrivoltaico, Bonavitacola: a Giugliano si riscrive la storia

Roma, 9 ott. (askanews) – “Il parco agrivoltaico ‘Terra del Sole’ riscrive la storia di Giugliano, combinando in modo esemplare modernit, tecnologia e rispetto per l’ambiente. L’unione tra la produzione di energia da fonte rinnovabile e l’agricoltura lancia un messaggio potente per riportare il territorio a splendere. Dobbiamo ringraziare NextEnergy Group e Coldiretti per aver fortemente creduto in questa iniziativa, la Regione pienamente al loro fianco. Questo progetto rappresenta una speranza concreta per la rinascita della comunit giuglianese e per la valorizzazione del suo territorio, un chiaro segnale di fiducia nel futuro”.

Lo ha dichiarato Fulvio Bonavitacola, Vice Presidente e Assessore all’Ambiente, Regione Campania, in occasione della presentazione a Napoli di “Terra del Sole” l’ambizioso e rivoluzionario progetto che promette di segnare un nuovo corso per l’agricoltura e l’energia pulita in Italia. Un parco agrivoltaico frutto di intese, coprogettazione e figlio di un modello di sviluppo che vede imprenditori ed agricoltori alleati per favorire la transizione energetica sostenibile nel rispetto del bene pi prezioso: la terra. Sviluppato da NextEnergy Group e in fase di realizzazione a Giugliano in Campania.

Agrivoltaico, Pecoraro Scanio: Giugliano “Terra del Sole”

Roma, 9 ott. (askanews) – “In un paese dove si fanno tante chiacchiere, spesso a vanvera, fare cose concrete un fatto rivoluzionario. Per esempio il pi grande impianto agrivoltaico etico, cio realizzato insieme tra agricoltori e aziende produttrici di energie rinnovabili”. Lo ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, alla presentazione a Napoli di “Terra del Sole”, l’ambizioso e rivoluzionario progetto che promette di segnare un nuovo corso per l’agricoltura e l’energia pulita in Italia. Un parco agrivoltaico frutto di intese, coprogettazione e figlio di un modello di sviluppo che vede imprenditori ed agricoltori alleati per favorire la transizione energetica sostenibile nel rispetto del bene pi prezioso: la terra. Sviluppato da NextEnergy Group e in fase di realizzazione a Giugliano in Campania.

“La Campania, con la sua inestimabile specificit e la sua tradizione agricola di pregio, ha l’opportunit unica, con il parco agrivoltaico ‘Terra del Sole’, di porsi come laboratorio nazionale di questa svolta. Partendo dall’iniziativa di Giugliano in Campania, la nostra agricoltura ha il potenziale per essere la protagonista indiscussa delle transizioni energetica ed eco-digitale. Queste sfide, legate alla produzione rinnovabile e agroalimentare sostenibili, possono trasformarsi in un volano di sviluppo economico e tecnologico a beneficio della comunit e della sua autonomia produttiva. Modelli come il parco ‘Terra del Sole’, con moduli sopraelevati e ben distanziati tra di loro, dimostrano che possibile integrare la produzione energetica pulita con le attivit del primo settore. Il rispetto e la continuit dei suoli agricoli fertili stata una priorit che mi sono posto da Ministro dell’Agricoltura, prima, e poi da Ministro dell’Ambiente. La transizione sostenibile solo se le infrastrutture energetiche e il progresso digitale pi avanzati lavorano per il bene della terra e dei suoi frutti e questo parco agrivoltaico ne un esempio concreto”, ha aggiunto Pecoraro Scanio.

Festa Roma, in anteprima il docufilm "Pontifex" di Daniele Ciprì

Roma, 9 ott. (askanews) – Sarà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma “Pontifex”, il documentario diretto da Daniele Ciprì, nato dal soggetto di Massimo Maria de’ Cavalieri e sviluppato con la sceneggiatura del Prof. Arnaldo Colasanti. Prodotto da Mnemosyne e OvePossibile, “Pontifex” intreccia testimonianza, spiritualità e narrazione cinematografica per affrontare le grandi domande del nostro tempo. E dopo il passaggio alla Festa sarà distribuito in sala 24, 25 e 26 novembre da Film Club Distribuzione.

Al centro del documentario, che sarà presentato il 15 ottobre al Teatro Studio Gianni Borgna e il 16 al Giulio Cesare, l’intervista esclusiva a S.E.R. Mons. Rino Fisichella, una delle voci più autorevoli della Chiesa cattolica, che si confronta con temi centrali del dibattito contemporaneo, utilizzando un linguaggio accessibile, essenziale, ma capace di trasmettere la dirompente forza della Speranza.

“Pontifex” alterna linguaggi e registri: accanto alla parte documentaristica, trova spazio una sezione fiction che dà corpo a una narrazione simbolica e universale. In un dialogo immaginifico tra tre personaggi – una donna (la Speranza), un uomo (il Suicida) e una figura terza (il Mondo) – il documentario riflette sul rapporto tra l’essere umano e la fede, tra la crisi e la ricerca di senso. Ad accompagnare nel viaggio, gli attori Rossella Brescia, Cesare Bocci e Gianni Rosato.

Arricchiscono il film, una selezione di materiali d’archivio concessi da Vatican Media e dall’Istituto Luce, tra cui sequenze inedite delle celebri “Visite del Venerdì della Misericordia” compiute da Papa Francesco durante l’Anno Giubilare 2016: incontri con malati, anziani, disabili, bambini, realtà spesso invisibili raggiunte dal Pontefice con grande umanità.

“Pontifex” non è solo un documento di fede, come testimoniato dal Patrocinio del Dicastero Vaticano per l’Evangelizzazione, ma un viaggio umano e visivo attraverso i luoghi simbolo della città del Giubileo, i suoi quartieri più autentici, i luoghi di culto e il volto della città che accoglie pellegrini da tutto il mondo, nel loro cammino verso la Porta Santa.

Zucchero chiude con un grande successo le sue 12 date all’Arena

Milano, 9 ott. (askanews) – Grande successo per il ritorno live di Zucchero “Sugar” Fornaciari all’Arena di Verona. Con oltre 120.000 spettatori per i suoi 12 show che si sono tenuti tra il 16 settembre e ieri, mercoledì 8 ottobre, Zucchero si conferma l’artista dei record dell’anfiteatro veronese: si contano, infatti, oltre 720.000 spettatori da tutto il mondo nei 66 concerti tenuti ad oggi sul palco che più di ogni altro lo ha celebrato nella sua carriera! Inoltre, continua a detenere il primato di 22 show in un solo anno (da settembre 2016 a settembre 2017) e quello di 14 concerti consecutivi (tra aprile e maggio 2022). Il tour internazionale prosegue in Nord America. Tornano anche il prossimo anno le “sere d’estate” di forti emozioni e di grande musica dal vivo: dopo il successo degli ultimi due anni, Zucchero torna live negli stadi italiani e per la prima volta nell’ambito del prestigioso festival Umbria Jazz con il suo tour “Overdose d’amore”. La sua voce inconfondibile e unica, il repertorio ricco di brani che emozionano e scatenano da sempre fan da ogni angolo del mondo, la band straordinaria composta da grandissimi professionisti nazionali e internazionali e la sua carica esplosiva attraverseranno l’Italia regalando ancora una volta un’overdose di musica tutta suonata dal vivo e di pura energia.

Con lui sul palco, a suonare i suoi più grandi successi, la fedele super band composta da Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schiliro’ (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

Queste le date del tour “Overdose d’Amore” (prodotte da Friends & Partners):

4 luglio al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di UDINE 6 luglio allo Stadio Dall’Ara di Bologna 8 luglio allo Stadio Adriatico di Pescara 11 luglio all’Arena Santa Giuliana (Umbria Jazz) di Perugia 14 luglio allo Stadio Franco Scoglio di Messina I biglietti sono in prevendita su TicketOne e nei punti vendita abituali.

Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.friendsandpartners.it.

Lucio Corsi annuncia l’uscita del disco La Chitarra Nella Roccia

Milano, 9 ott. (askanews) – Lucio Corsi annuncia il disco live “La Chitarra Nella Roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano”, in uscita venerdì 14 novembre e da oggi disponibile in pre-order a questo link nei formati fisici Vinile Edizione speciale doppio LP trasparente 180 gr (include 12 pagine di booklet con foto, testi inediti, un fumetto originale e l’esclusiva locandina del film, anche in versione autografata), Vinile Nero doppio LP 180 gr, Cd con poster autografato e Cd con poster.

L’album si compone delle 21 tracce eseguite dal vivo durante il concerto tenutosi lo scorso luglio nella celebre abbazia cistercense di Chiusdino (Siena): una ricca tracklist che ripercorre i brani più amati del repertorio del cantautore, oltre alle canzoni tratte dall’ultimo disco “Volevo essere un duro” (disco d’oro), per l’occasione suonate da 16 musicisti.

L’omonimo film concerto – che racconta un live speciale in un luogo d’eccezione, affascinante e carico di storia – verrà presentato il 25 ottobre 2025 alla 20° edizione della Festa del Cinema di Roma, con la presenza dell’artista.

Con la regia di Tommaso Ottomano, fratello artistico, regista e co-autore di Lucio, e la produzione di Sugar, il film “La Chitarra Nella Roccia – Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano” rafforza ancora di più il legame dell’artista con la sua terra. Le linee eleganti e imponenti dell’Abbazia – un gioiello incastonato nelle campagne toscane – fanno da cornice ad una serata irripetibile, in una dimensione più intima, che viene adesso finalmente svelata al pubblico.

Racconta il cantautore: «”La Chitarra Nella Roccia”, il film del concerto all’Abbazia di San Galgano catturato su pellicola 16mm, sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma a ottobre. Tra le rovine di questo luogo magico che si staglia in mezzo ai campi della Toscana, sono atterrati due amplificatori giganti, 16 musicisti e i loro strumenti. Il film è diretto da Tommaso Ottomano e interpretato da me insieme al resto della banda. Nonostante la mancanza di un tetto nell’Abbazia, cosa che consentirebbe alla musica una facile via di fuga nel cielo, anche le canzoni sono state intrappolate in un disco.»

Aggiunge Tommaso Ottomano sulla creazione del film: «Sono passati più di dieci anni da quando io e Lucio ci siamo detti che avremmo voluto fare un concerto dentro l’Abbazia di San Galgano. Me la ricordo dalle gite in macchina da bambino e Tarkovskij, un posto magico, sospeso tra memoria e leggenda. Alla fine ce l’abbiamo fatta, e suonarci dentro è stata un’esperienza unica che era obbligatorio immortalare con una cinepresa. Abbiamo deciso di farlo interamente su pellicola 16mm, alla vecchia maniera, per catturare l’autenticità delle immagini ed enfatizzare il potere viscerale del live.»

Il mese scorso Lucio Corsi ha concluso il suo lungo tour estivo che, da giugno a settembre, lo ha visto calcare i palchi dei principali festival italiani percorrendo l’intera penisola, per un totale di 28 appuntamenti che hanno riscontrato grande successo di pubblico e critica. Ritornerà alla magia della dimensione live nel 2026 con due appuntamenti, prodotti da Magellano Concerti, che segnano due nuove prime volte per lui: “Tour Europeo 2026” nei club delle principali città europee, in partenza il 24 gennaio 2026 (info e biglietti a questo link), e “Lucio Corsi – Palasport 2026” nei palazzetti italiani, con tappe a Firenze (27 novembre 2026), Roma (5 dicembre 2026) e Milano (11 dicembre 2026) (info e biglietti a questo link).

Questi nuovi importanti tasselli nel suo percorso arrivano dopo la recente vittoria di due Targhe Tenco nelle categorie “Miglior canzone” e “Migliore album in assoluto” con il singolo e il disco “Volevo essere un duro”. Pubblicato per Sugar Music il 21 marzo su tutte le piattaforme digitali e il 4 aprile nei formati fisici vinili e CD, l’album è attualmente certificato disco d’oro. Ha inoltre conquistato il sesto posto della Top Album Debut Global di Spotify del weekend 21-23 marzo, oltre al primo posto della classifica FIMI degli album e della classifica CD, vinili e musicassette più venduti nella settimana di pubblicazione.

Cantautore toscano, riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima. Ha debuttato alla 75esima edizione del Festival di Sanremo con il singolo “Volevo essere un duro”, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica “Mia Martini”, entrando nel cuore del pubblico, per poi rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025 di Basilea, ottenendo il quinto posto. Il singolo è stato primo tra i brani indipendenti più suonati dalle radio per 10 settimane (Earone) ed è oggi certificato disco di platino. Durante i Tim Music Awards 2025, Lucio è stato inoltre premiato con il Singolo Platino per il brano “Volevo essere un duro”, il Disco Oro per l’omonimo album e il Live Oro per aver totalizzato oltre 100mila presenze nel corso del suo tour nei club italiani della scorsa primavera – che ha registrato il tutto esaurito – ed estivo, appena terminato.

Hamas: Israele manipola date e liste dell’accordo di cessate fuoco a Gaza

Roma, 9 ott. (askanews) – Il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha accusato Israele di “manipolare le date, le liste e alcune delle procedure e delle fasi concordate nell’accordo di cessate il fuoco”, sostenendo che il governo guidato da Benjamin Netanyahu starebbe cercando di rinviare l’attuazione dell’intesa per motivi interni.

In un’intervista concessa ad al Jazeera, Qassem ha dichiarato che Netanyahu “sta cercando di mostrare alla popolazione di essere lui a controllare la situazione, a prendere le decisioni e a gestire tutto”, aggiungendo che Hamas “mantiene contatti con i mediatori per costringere l’occupazione a rispettare quanto concordato e per impedirle di guadagnare tempo”. “Si era parlato con i nostri amici di un cessate il fuoco a mezzogiorno di oggi, ma l’occupante, per motivi interni, sta rinviando l’annuncio ad altre date”, ha spiegato il portavoce. “Continuiamo a ribadire che l’occupante deve attenersi agli accordi e invitiamo i mediatori a intervenire per farla rispettare”.

L’ufficio del primo ministro israeliano Bejamin Netanyahu ha reso noto che l’accordo di cessate il fuoco entrerà in vigore solo dopo l’approvazione formale da parte del gabinetto di sicurezza, la cui riunione è prevista per le 18 ora locale (17 in Italia).

Le insidie del prossimo round negoziale sul piano Trump per Gaza

Roma, 9 ott. (askanews) – “Il prossimo round di negoziati sarà molto complicato”, ha ammesso una fonte vicina ai negoziatori palestinesi dopo l’intesa raggiunta sulla prima fase del piano di pace del presidente americano Donald Trump, che prevede un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Gli altri punti del piano comprendono il disarmo di Hamas e degli altri gruppi armati palestinesi e la completa smilitarizzazione della Striscia di Gaza, da affidare in via temporanea a un comitato tecnico palestinese, monitorato da un “Consiglio di pace” internazionale, in attesa che subentri l’Autorità nazionale palestinese (AnP) una volta che avrà completato il processo di riforme richiesto dalla comunità internazionale.

Nella risposta inviata la scorsa settimana al piano di Trump, Hamas ha affermato di avere il mandato solo per stipulare un accordo su questioni direttamente legate alla guerra a Gaza, sottolineando che le altre questioni richiederanno il coinvolgimento di tutte le fazioni palestinesi. Parlando al sito americano Drop Site, una figura di spicco di Hamas, Mousa Abu Marzouk, e altre fonti che hanno preferito l’anonimato hanno ammesso di aver accettato perché “non c’è nessun altro accordo” possibile per mettere fine al conflitto a Gaza e che il gruppo ha deciso di correre il rischio che Israele torni a violare il cessate il fuoco “fidandosi del presidente Trump come garante degli impegni presi”.

Il calcolo interno tra i principali negoziatori, ha spiegato poi la fonte al corrente del negoziato, è stato che “l’analisi costi-benefici favoriva l’accettazione”, sottolineando al contempo che “i prossimi negoziati devono essere condotti in modo molto intelligente”.

Se verrà attuata la prima fase, il piano prevede il ritiro delle Forze di difesa israeliane (Idf) da Gaza, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione di Gaza, il dispiegamento di una Forza internazionale di stabilizzazione, una nuova forma di governance, riconoscendo al contempo la necessità di “un percorso credibile verso l’autodeterminazione e la statualità palestinese”. Un principio che si scontra direttamente con il rifiuto israeliano di uno Stato palestinese.

DISARMO DI HAMAS E RITIRO DI ISRAELE DA GAZA Stando all’analisi realizzata dallo European Council of Foreign Relations (Ecfr), il piano di Trump modificato su richiesta di Israele prevede che “tutte le infrastrutture militari, terroristiche e offensive, inclusi tunnel e impianti di produzione di armi, saranno distrutte e non ricostruite”. Tale formulazione equivale a “una resa completa per Hamas”, e se anche la leadership del gruppo accettasse, “molti dei suoi combattenti probabilmente rifiuterebbero di consegnare le armi e potrebbero disertare verso gruppi più intransigenti, meno propensi ad arrendersi (come la Jihad Islamica, i Comitati di Resistenza Popolare o le Brigate Mujaheddin)”.

Secondo gli analisti dell’Ecfr, per convincere Hamas a disarmarsi servirà quindi l’impegno israeliano a ritirarsi completamente da Gaza e ad avviare negoziati di pace israelo-palestinesi, mentre l’attuale piano di Trump prevede che Israele mantenga una “zona cuscinetto di sicurezza” che comprende oltre il 17% del territorio dell’enclave fino a quando “non sarà adeguatamente protetto da qualsiasi minaccia terroristica risorgente”. Una formulazione che lascia ampio margine di manovra a Israele.

FORZA INTERNAZIONALE DI STABILIZZAZIONE Il dispiegamento di questa Forza “sarà fondamentale per la smilitarizzazione di Gaza e il completo ritiro di Israele”, ma dovrebbe avere un mandato “chiaramente definito e concordato”, eliminandone il ruolo “al monitoraggio e alla risoluzione del conflitto”. Questa forza internazionale dovrebbe avere anche il ruolo di addestrare un nuovo corpo di polizia palestinese che gestisca la sicurezza. Al momento, però, non è ancora chiara la composizione di questa nuova forza. L’Anp premerà probabilmente per riattivare e incorporare quello che resta delle proprie forze di sicurezza insieme ai 5.000 poliziotti addestrati in Egitto e Giordania, hanno sottolineato gli analisti. Da parte sua, Israele potrebbe anche spingere per includere membri di gruppi sostenuti in funzione anti-Hamas, come la milizia di Abu Shabab. E “a fronte della realtà sul campo e della necessità di ottenere il consenso di Hamas, probabilmente dovrà incorporare molti dei circa 15.000 membri delle attuali forze di polizia di Gaza”. Gli analisti ricordano che non sono membri di Hamas e che erano stati precedentemente autorizzati da Israele nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco del 2018. “La loro completa smobilitazione rischierebbe di far deragliare qualsiasi processo di stabilizzazione post-conflitto”, hanno ammonito.

LA GOVERNANCE DI GAZA Il piano di Trump prevede un primo livello, locale, formato da un comitato di transizione tecnico e apolitico, responsabile “della gestione quotidiana dei servizi pubblici e delle amministrazioni comunali per la popolazione di Gaza”, composto sia da palestinesi che da esperti stranieri. Sia Hamas che l’Anp chiedono che questo comitato abbia potere decisionale, anche nella definizione del modello di ricostruzione di Gaza. Il secondo livello è il Consiglio di Pace, guidato da Trump e dall’ex primo ministro britannico Tony Blair. Hamas ha già fatto sapere che Blair è “una figura sgradita nel contesto palestinese”, ma di fatto non è ancora chiaro quale sarà il mandato e la portata di questo Consiglio.

Secondo gli analisti, questo Consiglio “potrebbe agire come governo di fatto, con ampi poteri sulle questioni umanitarie, economiche, legislative, di sicurezza e di ricostruzione di Gaza” e questo potrebbe portarlo “a nominare giudici, licenziare i membri del comitato amministrativo, così come a controllare le risorse naturali di Gaza, tra cui il suo giacimento di gas offshore, e distribuire terreni senza alcuna reale responsabilità o supervisione”. Frizioni tra i due livelli di governance, insieme “alle richieste palestinesi di decidere autonomamente i propri affari, potrebbe innescare conflitti”, perché anche se Hamas ha da tempo espresso la propria disponibilità a non partecipare alla governance dell’enclave, punta comunque ad avere una voce. A sua volta l’Anp potrebbe temere ancora di più tale situazione, perchè “questo modello di governance potrebbe lasciarle poca o nessuna autorità a Gaza, consolidando la separazione tra la Cisgiordania e la Striscia”.

Proprio a questo riguardo, il piano di Trump non parla di come riconnettere Gaza alla Cisgiordania, né di come porre fine al blocco israeliano della Striscia, “senza il quale non è possibile una riqualificazione economica sostenibile”.

RIFORME ANP Il ritorno dell’Anp a Gaza e l’avvio di un nuovo percorso politico sono subordinati al completamento di un programma di riforme legato al “piano di pace del presidente Trump nel 2020”, così come alla proposta lanciata da Francia e Arabia Saudita. Quest’ultima prevede l’abrogazione del suo sistema di pagamento per “martiri e prigionieri”, la riforma dei libri di testo scolastici e l’impegno a indire elezioni entro un anno dal cessate il fuoco a Gaza. Ad oggi, “l’Anp ha ampiamente rispettato i primi due passaggi e il presidente Abbas ha promesso elezioni legislative e presidenziali entro un anno dal cessate il fuoco”, hanno sottolineato gli analisti.

Il piano di Trump del 2020 risulta invece più insidioso, perché chiedeva all’Anp di rinunciare al diritto di aderire a “qualsiasi organizzazione internazionale” senza il consenso di Israele e di astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione presso organismi come la Corte penale Internazionale e la Corte internazionale di Giustizia.

Nelle loro conclusioni, gli analisti Ecfr hanno sottolineato che “un percorso di pace credibile deve iniziare con un cessate il fuoco a Gaza, ma non durerà senza un cambiamento radicale nell’atteggiamento pubblico e politico israeliano e senza un’inversione di tendenza nell’espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania”. Inoltre, hanno sottolineato Hugh Lovatt e Muhammad Shebaba, è “necessario garantire risultati politici da Israele per sostenere il processo di smantellamento di Hamas” e “tutto questo richiede un incessante sforzo congiunto da parte degli stati europei e arabi per esercitare pressioni dirette su Israele”, così come sugli Stati Uniti perchè si adoperino per “garantire il rispetto degli impegni israeliani”. “Senza tutto questo, il piano di Trump potrebbe fallire prima ancora di decollare”, è la loro conclusione.

Cinema, dal 13 novembre nelle sale "Due famiglie, un funerale"

Roma, 9 ott. (askanews) – Arriverà dal 13 novembre nelle sale italiane la commedia “Due famiglie, un funerale”. Un film che mescola il caos della vita familiare con il dramma di una malattia, regalando risate inaspettate e riflessioni sull’amore, sui legami e sulle beffe del destino.

Peppino (Maurizio Mattioli), impresario funebre romano da sempre supportato dal maldestro Spartaco (Enzo Salvi), è un uomo che si destreggia tra funerali disastrosi, affari turbolenti e… due famiglie. Una con la moglie Lidia (Anita Kravos) e l’altra con l’amante spagnola Helena (Isabelle Adriani). Una vita già complicata, che diventa una vera e propria corsa contro il tempo quando Peppino scopre di avere solo poche settimane di vita. Il protagonista attua una mossa che sconvolgerà le vite di tutti. Definitivamente.

Una commedia che mescola con leggerezza il destino, l’amore e la morte, invitando a riflettere sulla famiglia e sui legami che ci uniscono. Un film che non si prende mai troppo sul serio, ma che mostra come, anche nel caos, la vita possa sorprenderci e portare a momenti di felicità inaspettati. “Due famiglie, un funerale” è diretto da Mark Melville, e prodotto da Marvaso Production Films, in collaborazione con Taffo Funeral Services.

Consorzi Cobat, Viva (Cobat RIPA): centralit filiera

Roma, 9 ott. (askanews) – Cobat RIPA ha raccolto 88.627 tonnellate di pile e accumulatori esausti, con una crescita del +35% rispetto al 2023. La raccolta ha riguardato in particolare 51.379 tonnellate di batterie per veicoli e 33.075 tonnellate di batterie industriali, cui si aggiungono 4.174 tonnellate di batterie portatili. Parallelamente, i soci del Consorzio hanno immesso sul mercato 236.853 tonnellate di pile e accumulatori, un dato leggermente inferiore rispetto al 2023, ma superiore al 2022.

Sono i numeri illustrati in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilit dei Consorzi Cobat alla Stampa Estera a Roma.

“Questi risultati confermano la centralit della filiera RIPA per il recupero di materie critiche e per la sicurezza ambientale”, ha commentato David Viva, Direttore Generale di Cobat RIPA.

Bce, direttorio vuole mantenere capacità di risposta in caso di shock

Roma, 9 ott. (askanews) – La Bce mantiene lo status quo sui tassi di interesse anche per garantirsi margini di manovra e “agilità”, nel caso in cui fosse necessario intervenire di fronte a qualche shock su prezzi o crescita economiche. E sempre per questo riafferma l’orientamento a non vincolarsi ad alcuna decisione futura sul costo del danaro. E’ quanto emerge dai verbali del Consiglio direttivo, che si è svolto lo scorso 10 e 11 settembre, pubblicati oggi dall’istituzione monetaria.

Nell’area euro “l’inflazione è rimasta vicina (all’obiettivo) del 2% per diversi mesi” e secondo i componenti del Consiglio direttivo della Bce “le aspettative sul restano saldamente ancorate, con la maggior parte delle misure che continuano a pervederla attorno al 2%, elemento che supporta la stabilizzazione dell’inflazione attorno all’obiettivo”. In questa occasione la Bce ha deciso nuovamente di confermare i tassi di interesse di riferimento per l’area euro, con il tasso sui depositi al 2%.

Secondo il documento, i banchieri centrali hanno identificato rischi su entrambi i versanti per l’inflazione: potenzialmente rialzisti, ma anche al ribasso sul medio termine. Tra quelli che potrebbero contenere la dinamica dei prezzi viene citato il rafforzamento dell’euro, oltre al potenziale effetto frenante sull’economia. D’altra parte “alcuni componenti” del Consiglio hanno sostenuto che negli ultimi mesi sarebbero aumentati i rischi al rialzo sul medio termine.

In questo quadro, e con una valutazione di rischi sulla crescita economica che si sono fatti più equilibrati, “tutti i componenti hanno appoggiato la proposta del (capo economista Philip) Lane mantenere i tre tassi chiave della Bce invariati”, riportano ancora i verbali.

“Con le prospettive sull’inflazione che restano più incerte del consueto e con il rischio di shock su prezzi e crescita in ambo le direzioni, è importante che il Consiglio direttivo mantenga la sua piena opzionalità sulle future riunioni – si legge – e possa essere agile per reagire rapidamente ad ampi shock, se necessario. La comunicazione – aggiunge il documento – deve mantenere un tono prudente e neutrale e restare orientata non vincolarsi sulle future decisioni per i tassi di interesse”.

Consorzi Cobat, Massaro (Cobat TYRE): motore innovazione

Roma, 9 ott. (askanews) – “Abbiamo superato i target ministeriali e dimostrato che la filiera PFU pu diventare un motore di innovazione e sostenibilit, anche grazie a nuove applicazioni industriali della gomma riciclata”. Lo ha dichiarato Francesco Massaro, Direttore Generale di Cobat TYRE, in occasione della presentazione del bilancio di sostenibilit integrato dei Consorzi Cobat.

Cobat TYRE ha raccolto 38.377 tonnellate di pneumatici fuori uso, corrispondente al 111,36% rispetto al target. La Lombardia si conferma la regione con il maggior volume (4.266,40 tonnellate), ma ottime performance sono arrivate anche dal Sud, a dimostrazione di una rete logistica solida e capillare.

Nuoto, Benedetta Pilato e Chiara Tarantino sospese per 90 giorni

Roma, 9 ott. (askanews) – La Federnuoto ha disposto una sospensione di 90 giorni dalle attività sociali e federali per Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, con effetto immediato. La misura arriva a conclusione del procedimento avviato dalla Procura federale, che ha tenuto conto dei risultati dell’inchiesta sul furto all’aeroporto di Singapore e del comportamento collaborativo mostrato dalle due atlete, entrambe autrici di una piena ammissione di responsabilità.

Dopo aver ricevuto il nulla osta del Procuratore generale del Coni, la Federnuoto ha approvato la proposta sanzionatoria avanzata dalla Procura federale, relativa alle richieste di patteggiamento presentate singolarmente da Pilato e Tarantino. La decisione chiude così il capitolo disciplinare interno, aperto in seguito ai fatti dello scorso 14 agosto.

Le due nuotatrici azzurre erano state fermate all’aeroporto di Singapore con l’accusa di furto di prodotti cosmetici all’interno del duty free. L’episodio era avvenuto al termine di una vacanza successiva ai Mondiali di nuoto disputati nella città-Stato del sud-est asiatico.

Secondo la ricostruzione, le atlete erano state trattenute per alcuni giorni dalle autorità locali e poi autorizzate al rientro in Italia grazie all’intervento dell’ambasciata italiana e della Farnesina.

Nei giorni successivi al rientro, Benedetta Pilato aveva dichiarato di essere stata una “protagonista involontaria” della vicenda, sostenendo che fosse stata Tarantino a sottrarre gli oli essenziali e a riporli a sua insaputa nella borsa che lei portava con sé. Chiara Tarantino, invece, non aveva mai replicato pubblicamente a questa versione.

Con la sospensione odierna, la Federnuoto chiude formalmente il caso, pur lasciando aperta una ferita d’immagine che ha scosso due delle giovani promesse più luminose del nuoto italiano.

Italgrob, Stati Generali e previsioni per il mercato Horeca

Milano, 9 ott. (askanews) – Un settore strategico che da sempre dimostra grande capacit di crescita e di reazione. Partecipazione importante agli Stati Generali Mercato Food & Beverage, evento promosso da Italgrob (Federazione Italiana dei Distributori Horeca) presso il Museo Alfa Romeo. Nome programmatico, quello dell’incontro, “Raccontare il presente, immaginare il futuro”. E obbiettivo chiaro: cercare una visione comune tra tutte le parti in causa.

Antonio Portaccio, Presidente Italgrob, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo fotografare il mercato. Nel corso degli ultimi anni il potere d’acquisto fortemente depauperato, ma non bisogna fermarsi. necessario capire in che modo la filiera pu rilanciare i consumi”.

L’andamento su cui ragionare poi, un’estate 2025 che ha riallineato la situazione dopo i primi mesi difficili dell’anno: stabile il dato sui Distributori di Bevande, lieve incremento della Grande Distribuzione Organizzata, flessione del Cash&Carry. Il risultato un numero globale vicinissimo a quello del 2024.

Alessandro Fontana, Direttore Centro Studi Confindustria, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Siamo in un momento fortemente condizionato dai dazi americani, ma anche dalle guerre e da altre barriere commerciali. Questi elementi creano grande incertezza nelle famiglie e nelle imprese, ci vuol dire che le famiglie tendono a risparmiare, mentre le aziende preferiscono ritardare le scelte d’investimento”.

Collaborazione e visione comune fondamentali per il comparto Horeca. Per guardare con fiducia al 2026.

Assotir: recepire Regolamento Ue contro l’intermediazione parassitaria

Roma, 9 ott. (askanews) – Concentrare ogni sforzo per fare in modo che l’Italia recepisca il Regolamento Ue 1055/2020 che impone alle società di autotrasporto di avere un numero di addetti e di veicoli proporzionale al proprio fatturato. “Servono impegno e determinazione da parte di governo e Parlamento per vincere una battaglia che, oltre ai trasportatori veri, sarà decisiva per contrastare l’intermediazione parassitaria, effettiva zavorra del mercato”. È l’impegno che ha rinnovato la presidente di Assotir, Anna Vita Manigrasso, intervenendo al convegno “Filiera Logistica: dare valore all’Autotrasporto” che si è tenuto a Roma, presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati.

I lavori si sono aperti con il saluto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, hanno quindi partecipato, tra gli altri, il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda; il vicepresidente Andrea Casu e l’on. Antonino Iaria. Intervenuti anche l’on. Alessandro Battilocchio, della Commissione politiche della Ue e il segretario generale della Uetr, Marco Digioia. Manigrasso ha sottolineato che “in Italia, ancora oggi, anche avendo un solo camion si possono fare contratti di trasporto milionari, salvo poi darli in subvezione”. Secondo la Presidente di Assotir, “il contrasto all’eccesso di intermediazione è fondamentale in questa fase storica in cui il mercato si sta concentrando nelle mani di colossi imprenditoriali, spesso multinazionali. Questa battaglia ha un valore strategico, perché rappresenta un solido antidoto contro l’azione sistematica di destrutturazione dell’imprenditoria di media e piccola dimensione”. Manigrasso ha quindi evidenziato che l’iter per recepire il Regolamento ha subito diverse battute d’arresto: gli ultimi due governi hanno fatto scadere le deleghe, mentre l’attuale esecutivo, grazie anche al confronto con le Associazioni di categoria, ha definito una bozza che però è ferma da due anni. E oltretutto, “i tempi per completare l’iter, 18 mesi, sono molto stretti” ha sottolineato ancora Manigrasso, ricordando che il testo deve essere approvato dal governo, e quindi sottoposto all’esame del Parlamento.

La presidente di Assotir ha quindi ricordato che anche le altre battaglie storiche dell’Associazione – i costi minimi e una disciplina efficace per riconoscere ai vettori il costo delle soste al carico e allo scarico – “convergono tutte verso lo stesso obiettivo: mettere a disposizione del vettore strumenti di tutela, perché il vettore è la parte largamente soccombente. Il legislatore deve tenere conto della disparità di forze in campo che spesso si traduce in condizioni di ricatto per il vettore”. Il professor Massimo Campailla, docente di Diritto della Navigazione e dei Trasporti presso l’Università degli studi di Trieste, nella sua relazione ha chiesto di reintrodurre la scheda di trasporto, per contrastare in maniera effettiva la subvenzione, e per “rendere più efficaci le norme in materia di responsabilità condivisa”. Questo principio, ha spiegato, è stato introdotto con il D.lgs 286/05 e prevede che il committente sia corresponsabile per le eventuali infrazioni commesse dal vettore. Di conseguenza, “il committente è libero di affidare i trasporti a qualunque prezzo, ma è tenuto a vigilare affinché il vettore da egli scelto esegua la prestazione nel rispetto della legalità. Si persegue così, allo stesso tempo, la sicurezza stradale e la prevenzione di atti di concorrenza sleale da parte di vettori irrispettosi della normativa”. Purtroppo però si è rivelato molto difficile dare applicazione al principio della responsabilità condivisa, soprattutto a causa dell’inefficacia dei controlli: “i dati disponibili ci rivelano una divaricazione importante fra il numero di sanzioni elevate ai vettori e quelle comminate agli altri soggetti della filiera. La documentazione che accompagna le merci trasportate è, infatti, spesso redatta in modo tale da rendere difficoltoso ‘fotografare’ correttamente l’intera filiera dei soggetti a monte del vettore che esegue concretamente il trasporto”. La scheda di trasporto avrebbe semplificato l’attività di controllo, tuttavia “è stata abrogata in un’ottica di semplificazione, in quanto veniva spesso lamentata un’eccessiva difficoltà del committente nella sua compilazione. Ad anni di distanza, in un mondo sempre più digitalizzato – ha sottolineato Campailla, – è verosimile ritenere che tali complessità sarebbero oggi in gran parte agevolmente superabili”. “Quello che chiediamo oggi – ha detto il segretario generale di Assotir, Claudio Donati, rivolgendosi ai politici intervenuti – sono regole. Regole che diano disciplina al mercato del trasporto, in modo che la competizione tra le imprese avvenga all’interno del perimetro della legalità e della sicurezza, in un quadro di piena trasparenza. L’intermediazione oggi vale almeno 4-5 miliardi di euro, sui 60 miliardi complessivi che muove il settore dei trasporti. Per questo chiediamo che chi vuole esercitare questa professione debba disporre di un organico e di un parco mezzi proporzionato all’attività che svolge. E chiediamo di introdurre o reintrodurre un meccanismo di tracciabilità delle merci. Perché è assurdo che in un mondo in cui si traccia tutto – le ore di sosta, di guida, il carburante consumato, i pedaggi- l’unica cosa che non viene tracciata siano i passaggi tra i vari soggetti della filiera”, ha concluso Donati.

Caso Almasri, no all’autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano

Roma, 9 ott. (askanews) – L’aula della Camera ha respinto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano, indagati a vario titolo nella vicenda Almasri.

Si sono tenute tre votazioni distinte a scrutinio segreto. I sì alla proposta di negare l’autorizzazione per Nordio sono stati 251, i no 112. Per quanto riguarda Piantedosi i sì sono stati 256, 106 i no. Su Mantovano 252 i sì, 112 i no. In aula c’era anche la premier Meloni che ha lasciato Montecitorio subito dopo la votazione.

Gaza, Salvini: grazie a Trump per pace, senza di lui solo sangue

Rimini, 9 ott. (askanews) – “Bisogna dire grazie a Trump” per l’accordo di cessate il fuoco a Gaza e “se tutto andasse come spero e prego, Trump per la pace se lo stra-meritato” il Nobel, mentre la Lega sta “preparando documenti da presentare in Parlamento”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al Ttg di Rimini per l’incontro “Un futuro per la balneazione italiana”.

“E’ una giornata bellissima, una giornata straordinaria, una giornata emozionante. Confesso che quando mi sono alzato questa mattina ero felice – ha esordito Salvini -. Dopo tante chiacchiere, dopo tante promesse, dopo troppi morti si vede la luce in fondo al tunnel e c’ un’ipotesi di pace concreta a portata di mano, il cessate il fuoco, la restituzione degli ostaggi vivi o morti ai parenti, la ricostruzione di Gaza, l’allontanamento dei terroristi di Hamas”.

Il ministro ha annunciato che “come Lega stiamo preparando in questi minuti dei documenti da presentare in Parlamento, in Italia e in Europa, perch se tutto andasse come spero e prego, Trump il Nobel per la pace se lo stra-meritato”. Salvini ha poi attaccato chi protestava in Italia: “La soluzione in Palestina e la liberazione di Gaza non l’ha portata qualche barricadero in Italia che bloccava i treni, le strade e gli aeroporti, ma l’ha portata quello che per loro era il diavolo, Trump, e per me se riesce a fare quello che sta facendo un grande”.

Almasri, no aula Camera a processo per Nordio-Piantedosi-Mantovano

Roma, 9 ott. (askanews) – L’aula della Camera ha respinto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano, indagati a vario titolo nella vicenda Almasri.

Si sono tenute tre votazioni distinte a scrutinio segreto. I sì alla proposta di negare l’autorizzazione per Nordio sono stati 251, i no 112. Per quanto riguarda Piantedosi i sì sono stati 256, 106 i no. Su Mantovano 252 i sì, 112 i no.

Pizzaballa su Gaza: ferite ancora sanguinanti, non farsi illusioni

Roma, 9 ott. (askanews) – “A Gaza, c’è tanto dolore ancora, le ferite sono aperte, sanguinanti. Anche se adesso ci sarà il cessate il fuoco la situazione resterà drammatica ancora per molto tempo. È tutto da ricostruire, ammesso che si arrivi ad una conclusione definitiva di questo conflitto, perché non dobbiamo farci troppe illusioni. La fine della guerra, ripete, non è la fine del conflitto”: lo ha dichiarato a Radio24 il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa.

Per Pizzaballa è importante però rallegrarsi di questo passaggio di cui c’era bisogno. Il patriarca spiega a Radio 24 quali sono le urgenze a Gaza in questo momento. “Innanzitutto, servono le tende perché sta arrivando l’inverno e c’è tanta gente che non ha nulla, serve cibo, medicinali”.

Equitazione, il Global presentato al Circo Massimo

Roma, 9 ott. (askanews) – Si tenuta al Circo Massimo la conferenza stampa di presentazione della decima edizione del Longines Global Champions Tour di Roma, prestigioso circuito internazionale di salto a ostacoli in programma dal 10 al 12 ottobre. Presenti alla conferenza Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Svetlana Celli, Presidente Assemblea Capitolina Roma Capitale, Paola Frassinetti, Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Alessandro Cochi, Presidente CONI Lazio, Remo Chiodi, Direttore Generale Direzione Ippica del Ministero dell’Agricoltura, Edy Palazzi, consigliera regionale del Lazio e vicepresidente Commissione Sport Spettacolo Cultura e Turismo, Marco Danese, Direttore Sportivo del circuito LGCT, Marco Di Paola, Presidente FISE-Federazione Italiana Sport Equestri e vicepresidente CONI, Marco Porro, CT Nazionale Italiana di salto ostacoli e l’azzurro Filippo Lupis.

Caparezza sorprende i fan e pubblica Io sono il viaggio

Milano, 9 ott. (askanews) – In occasione del suo compleanno e a quattro anni di distanza dal suo ultimo lavoro discografico, Caparezza sorprende i fan e pubblica oggi a sorpresa Io sono il viaggio, il primo singolo estratto dal disco-fumetto Orbit Orbit in uscita il 31 ottobre per BMG: una release che unisce ed esalta le sue due anime, quella di musicista e quella di grande appassionato e sceneggiatore di fumetti.

Brano che segna ufficialmente il ritorno in musica dell’artista, Io sono il viaggio esplora il potere rigenerante della vita e la capacità di rinascita dell’essere umano: non siamo solo l’inizio e la fine, ma anche il percorso, la ripartenza e la trasformazione, soprattutto quando sembra che sia tutto finito. Nel brano, Caparezza -che si identifica con il viaggio- riflette su come la vita trovi sempre un modo per ripartire, trasformando ogni fine in un nuovo inizio, ogni sconfitta in energia nuova.

Ho capito che per ogni capolinea c’è un nuovo biglietto che fa capolino/scriverò sul retro della cartolina/lo sono il viaggio, sono il bagaglio, sono il distacco, sono il traguardo.

A rendere ancora più vivo questo viaggio le sonorità elettroniche del brano, che amplificano la sensazione di movimento ed evoluzione, creando un’atmosfera sospesa tra introspezione e slancio verso il futuro.

Le novità non finiscono qui: tra ottobre e novembre il cantautore presenterà Orbit Orbit e incontrerà il pubblico in occasione di numerosi firmacopie in tutta Italia. Si parte dai tre giorni al Lucca Comics & Games: i firmacopie si terranno presso il Padiglione Sergio Bonelli da giovedì 30 a sabato 1 novembre (sarà possibile acquistare il FUMETTO presso il Padiglione Sergio Bonelli Editore in Piazza Antelminelli, mentre CD/LP e COFANETTO saranno disponibili presso ORBIT ORBIT POINT in Piazza San Martino e FELTRINELLI LIBRERIE in Via Beccheria 29).

Dal 2 novembre Caparezza percorrerà poi l’Italia da nord a sud, facendo tappa negli store Feltrinelli Librerie di Bologna, Torino, Milano, Verona, Firenze, Napoli, Taranto, Bari, Palermo, Catania, Cagliari, presso il Festival Fino a leggermi matto a Sassari, Discoteca Laziale di Roma e Clinic Music Store di Molfetta dove il giorno dell’evento sarà possibile acquistare il CD, l’LP, il COFANETTO o il FUMETTO e ritirare il pass per avere accesso prioritario all’evento (1 pass per ogni merceologia acquistata fino ad esaurimento disponibilità).

In occasione dell’uscita del nuovo album, Caparezza firma anche il suo debutto come autore di fumetti, in collaborazione con Sergio Bonelli Editore. Contestualmente all’album, arriverà infatti in libreria e in fumetteria Orbit Orbit, il fumetto evento che accompagna e completa il nuovo disco: un viaggio onirico disegnato da grandi firme e nuovi talenti del fumetto italiano. Folle e scatenato, colorato, divertente e allo stesso tempo intimo e personale, Orbit Orbit è un’avventura senza limiti.

Emozioni e solidariet al Festival del Cinema per gli animali

Roma, 9 ott. (askanews) – Si chiude il sipario sull’ottava edizione del Pet Carpet Film Festival Giubileo Edition 2025, ispirata ai valori si San Francesco D’Assisi, con tante emozioni autentiche e una finale indescrivibile, tra code scodinzolanti, battiti accelerati, lacrime di commozione e sorrisi sinceri.

La kermesse cinematografica internazionale dedicata al mondo animale, pet e wild, ha avuto per la prima volta una madrina che naturalmente ha conquistato la platea: la cagnolina Rosita, una bellissima Chihuahua di 2 anni e mezzo che ha rubato la scena all’attrice e conduttrice Paola Barale, che non si separa mai da lei da quando l’ha adottata.

Una delle numerose testimonianze di amore incondizionato che ha caratterizzato questa rassegna, a quattrozampe con le ali e con la coda, che stata condotta dalla sua ideatrice e Direttrice Artistica, la giornalista Federica Rinaudo, con Don Cosimo Schena, psicologo e poeta, il sacerdote pi seguito d’Italia sui social per via dei suoi video motivazionali, anche contro l’abbandono, e per aver accolto nella sua chiesa animali bisognosi e maltrattati. Il festival, voluto anche dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli e con il patrocinio di Camera dei Deputati, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Anas (Gruppo Fs Italiane), Fnovi, ancora una volta ha messo in evidenza la forza della sua mission, quella cio di informare, educare, sensibilizzare, attraverso le storie del cuore proiettate sul maxi schermo. Cortometraggi, provenienti dall’Italia e dall’estero, colmi di messaggi: fratellanza, inclusione e rispetto per ogni creatura. A rendere tutto pi colorato ci hanno pensato gli animali in sala, pronti a dispensare coccole, ma anche alcuni ospiti speciali come: il giovanissimo mago di appena 10 anni “Super Ale”, con i suoi interventi magici e il numero delle ombre, naturalmente a tema green & pet, il ventriloquo Antonio Diana con il suo simpaticissimo asinello “Lello”, un po’ irriverente ma decisamente un vero artista con la coda, l’allegria coinvolgente dei Comici Camici che hanno infiammato il pubblico, le dimostrazioni di Polizia e Carabinieri. Una giuria di professionisti, divisa nelle due serate di semifinale e finale, ha valutato le opere in concorso decretando i vincitori.

Si aggiudicato una doppia vittoria “Enzo, colui che vede con il cuore” di Filippo Gigliotti che trionfa come Miglior Corto Assoluto e nella sua categoria Cine Pet. “Lorenzo e Leo” di Lorenzo Tanzi vince invece la categoria Mondo Pet, insieme a “Nico, il cervo ritrovato” di Rachele di Fabrizio che arrivato primo nella categoria Docu Pet. Premio anche per “Il Pianeta S – il pane di Rosa” dell’istituto IC SOLVAY – ALIGHIERI di Livorno per la categoria Scuole Pet, mentre il p Premio “Una vita a 4 zampe” stato assegnato al cantante Valerio Scanu, per la dedizione e l’impegno verso il mondo animale. Menzioni speciali a: “Accarezzando la felicit” d Natale Belviso, “Una famiglia allargata” di Ermes Uaz e Francesca Bastone, “Tuskers” di Human World for Animals South Africa, “La storia di Jessica e Tris” di Fabio Di Marcantonio. Miglio film: Mr. Beau, scritto e diretto da Claudia Tosi. Un Pet Carpet esplosivo per la regia di Petro Romano, organizzato dalla Associazione Pet Carpet e reso possibile grazie a realt leader come PetStore Conad e Vitakraft, insieme a Cucciolotta, che ha vantato una giuria di personaggi dal mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo, capitanata nelle due serate dall’attore Andrea Roncato, per la semifinale, dal presidente onorario l’attore Enzo Salvi con la sua Peggy e dalla cantautrice Grazia Di Michele, presidente di giuria, per la finale. Tra i giurati: gli attori Jane Alexander, Eva Henger con la sua Chloe, Massimiliano Vado con il cane Renato, Brice Martinet, i produttori Riccardo Ferrero e Massimiliano Caroletti, i cantautori Stefano Borgia, Mirko Fabbreschi dei Raggi Fotonici con Kiko e Paolo Audino, i conduttori Sofia Bruscoli con la sua Kelly, Bernie Cherubini e Igor Righetti con Byron, il fisico del CNR Valerio Rossi Albertini, i cantanti e comici Gemelli di Guidonia, Pierluigi Ugolini, presidente Ordine Veterinari di Roma e consigliere Fnovi, Marco Ludovico, Direttore Comunicazione Anas, l’agente del cinema Emanuela Corsello, Nicole Moscariello dell’associazione Amate gli Animali, la fotografa Barbara Gallozzi, l’influencer Lorenzo Castelluccio, Fabio Spina tesoriere dell’Ordine dei Veterinari di Roma, il regista Vittorio Rombol e il musicista Gianni Mazza. Grande soddisfazione dal punto di vista solidale con le centinaia di alimenti per cani e gatti donati da tutti i presenti (unica richiesta per poter entrare e seguire il festival) che saranno poi consegnati ai volontari di alcuni rifugi. Questo gesto di carit e condivisione riflette lo spirito del Giubileo e l’insegnamento di San Francesco, che invitava a spogliarsi dei beni materiali per donare agli altri.

Il Papa: contro la povertà pochi sforzi mentre aumentano i super ricchi

Città del Vaticano, 9 ott. (askanews) – Il mondo odierno si presenta sempre più ingiusto strutturalmente, con sistemi economico-sociali che allargano le povertà creando vere e proprie elite di super ricchi che dominano l’orizzonte internazionale. A denunciarlo è Papa Leone nella sua esortazione apostolica “Dilexi te”, “sull’amore verso i poveri”, resa nota oggi.

Nella “Dilexi te”, il pontefice afferma che “si può dire che l’impegno a favore dei poveri e per rimuovere le cause sociali e strutturali della povertà, pur essendo diventato importante negli ultimi decenni, rimane sempre insufficiente; anche perché le società in cui viviamo spesso privilegiano criteri di orientamento dell’esistenza e della politica segnati da numerose disuguaglianze e, perciò, a vecchie povertà di cui abbiamo preso coscienza e che si tenta di contrastare, – ricorda – se ne aggiungono di nuove, talvolta più sottili e pericolose”.

In questo senso il pontefice spiega che è, quindi, “da salutare con favore il fatto che le Nazioni Unite abbiano posto la sconfitta della povertà come uno degli obiettivi del Millennio”. Ma, mette in guardia Papa Prevost, “all’impegno concreto per i poveri occorre anche associare una trasformazione di mentalità che possa incidere a livello culturale”. Infatti, argomenta nel documento, “l’illusione di una felicità che deriva da una vita agiata spinge molte persone verso una visione dell’esistenza imperniata sull’accumulo della ricchezza e sul successo sociale a tutti i costi, da conseguire anche a scapito degli altri e profittando di ideali sociali e sistemi politico-economici ingiusti, che favoriscono i più forti”.

“Così, in un mondo dove sempre più numerosi sono i poveri, paradossalmente – mette in rilievo il Papa – vediamo anche crescere alcune élite di ricchi, che vivono nella bolla di condizioni molto confortevoli e lussuose, quasi in un altro mondo rispetto alla gente comune. Ciò significa che ancora persiste – a volte ben mascherata – una cultura che scarta gli altri senza neanche accorgersene e tollera con indifferenza che milioni di persone muoiano di fame o sopravvivano in condizioni indegne dell’essere umano”.

Il pontefice nel suo documento ha voluto anche citare un caso di cronaca. “Qualche anno fa, la foto di un bambino riverso senza vita su una spiaggia del Mediterraneo – ha scritto infatti – provocò grande sconcerto; purtroppo, a parte una qualche momentanea emozione, fatti simili stanno diventando sempre più irrilevanti come notizie marginali”.

Israele: cessate il fuoco a Gaza ci sarà solo dopo il voto del governo

Roma, 9 ott. (askanews) – Il cessate il fuoco entrerà in vigore nella Striscia di Gaza dopo il voto del governo israeliano sull’accordo raggiunto in Egitto con Hamas sulla prima fase del piano di pace del presidente americano Donald Trump. Lo riportano i media israeliani, dopo che la Tv egiziana al-Qahera aveva annunciato l’entrata in vigore della tregua.

“Il cessate il fuoco non è ancora entrato in vigore: entrerà in vigore solo dopo il voto del governo. Se ci saranno tentativi di attaccare le nostre forze, colpiremo i terroristi”, è la posizione israeliana riferita dal Jerusalem Post.

Il governo israeliano si riunirà nel pomeriggio alle 18 locali (17 in Italia). Stando alla convocazione pubblicata dai media israeliani la riunione ha in agenda il “Piano per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani”.

M.O., Meloni: pace si costruisce lavorando non sventolando bandiere

Roma, 9 ott. (askanews) – “Sono molto fiera del lavoro silenzioso ma costante dell’Italia, riconosciuto da tutti gli attori in campo, sempre per ricordare che la pace si costruisce lavorando e non limitandosi a sventolare bandiere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in diretta al Gr1.

“Il piano di pace – ha aggiunto – è molto complesso, noi stiamo parlando della prima fase del piano che prevede da una parte il rilascio degli ostaggi e dall’altra un ritiro graduale delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Il lavoro è molto lungo e dovrà coinvolgere anche noi e la comunità internazionale”.

Cosa prevede l’accordo sulla prima fase del piano di pace per Gaza

Roma, 9 ott. (askanews) – All’indomani dell’annuncio del presidente americano Donald Trump sull’intesa raggiunta in Egitto sulla prima fase del piano di pace per la Striscia di Gaza, Israele e Hamas firmeranno oggi l’accordo e inizieranno a dare attuazione al cessate il fuoco e al successivo scambio di prigionieri.

Di fatto, sarà l’approvazione da parte del governo israeliano, che si riunirà nel pomeriggio, ad avviare il conto alla rovescia di 72 ore per la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas. Dopo il voto del governo, le forze israeliane cominceranno a ritirarsi entro 24 ore lungo la linea concordata con Hamas, per consentire ai miliziani di trovare tutti gli ostaggi. Secondo Ynet, in questa prima fase Israele manterrà il controllo di circa il 53% del territorio di Gaza e come parte del ritiro, le Forze di difesa israeliane (Idf) lasceranno Gaza City.

Con il ritiro delle forze israeliane, inizierà il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas, senza alcuna cerimonia pubblica, che dovrebbe avvenire tra domenica e lunedì. Il presidente Trump ha dichiarato in un’intervista a Fox News che il rilascio comprende tutti i 48 ostaggi, i 20 ritenuti ancora in vita e gli altri 28 deceduti. Tuttavia, secondo Ynet, il gruppo palestinese ha fatto sapere ai mediatori di non sapere dove si trovino nove salme.

Nel frattempo i negoziatori israeliani sono ancora impegnati a definire la lista dei 1950 detenuti palestinesi da rilasciare: 250 persone condannate all’ergastolo e altre 1.700 arrestate dall’inizio della guerra a Gaza. Secondo quanto detto a Ynet da un funzionario israeliano, nella lista non compariranno i membri della forza d’élite Nukhba di Hamas, coinvolti nell’attacco del 7 ottobre, né i leader palestinesi Marwan Barghouti, Ahmad Saadat, Abdullah Barghouti, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed, condannati all’ergastolo, di cui Hamas ha chiesto il rilascio. Hamas ha fatto sapere di essere ancora in attesa dell’approvazione definitiva dell’elenco dei prigionieri, aggiungendo: “Promettiamo ai prigionieri che rimangono in carcere e alle loro famiglie che rimarranno in cima alle nostre priorità e non ci fermeremo finché l’ultimo prigioniero non sarà liberato”.

La prima fase dell’accordo prevede anche, secondo quanto dichiarato da Hamas, l’ingresso nella Striscia di Gaza di almeno 400 camion di aiuti al giorno “nei primi cinque giorni dopo l’inizio del cessate il fuoco”. Numero che dovrebbe aumentare nei giorni successivi.

Hamas ha anche chiesto al presidente americano di garantire che “Israele rispetti tutti i suoi impegni”. Dopo aver annunciato l’intesa, ieri Trump ha detto al sito Axios che “probabilmente” sarà in Israele “nei prossimi giorni” per intervenire davanti alla Knesset, su invito del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo Ynet, Trump potrebbe arrivare in Israele domenica.

Una volta avviata la prima fase, partirà “immediatamente” la discussione sulla seconda fase del piano di Trump, secondo quanto fatto sapere da Hamas.

Massimiliano Gioni: dobbiamo interpretare le immagini in modi nuovi

Milano, 9 ott. (askanews) – “Per me fare mostre, questo sembra un po’ ambizioso e non voglio sembrare neanche trombone, un modo per misurarsi con le immagini. Viviamo in una cultura dell’immagine, viviamo in una cultura di immagini volatili, digitali, onnipresenti, viviamo in una cultura anche di inquinamento visivo”. Lo ha detto ad askanews Massimiliano Gioni, uno dei pi importanti curatori sulla scena internazionale, in occasione dell’inaugurazione dell’ultimo progetto della Fondazione Trussardi, la mostra ‘Fata Morgana’.

” sintomatico, anche se ne sono appassionato – ha aggiunto Gioni – che uno dei ultimi contributi del Made in Italy, si chiami Italian Brain Rot, ed generato da macchine e sono immagini tra lo disgustoso e l’affascinante. Tutto questo per dire che fare mostre, ma anche essere artisti o comunque avere un atteggiamento critico, non nel senso noioso, ma un senso di analisi e scoperta delle immagini, non pu che farci bene. E questa mostra spero inviti a ripensare alle immagini. Se pensiamo alle foto delle medium con gli ectoplasmi e cos via fatte nell’ottocento quando nasceva la fotografia, che come oggi l’intelligenza artificiale rendeva credibile dei fenomeni che non lo erano e quindi guardarle oggi spero che ci inviti sia a sorriderne sia a dubitare di immagini che vogliono dirci cose che spesso tragicamente aizzano l’odio e che invece dobbiamo saper

M.O., irrompe a Camera intesa pace. Dibattito, invece che su Almasri, su piano Trump

Roma, 9 ott. (askanews) – Irrompe nell’aula della Camera la prima intesa sul Piano di pace di Donald Trump. All’avvio di seduta che aveva all’ordine del giorno la discussione della Relazione della Giunta sulla domanda di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, la notizia di quanto deciso in Egitto, ha portato l’assemblea a dibattere su questo.

Le opposizioni sono tornate a chiedere che la premier Giorgia Meloni venga a riferire in Aula.

Partnership Alleanza Assicurazioni e Banca Generali nell’insurbanking

Milano, 9 ott. (askanews) – Alleanza Assicurazioni e Banca Generali insieme nell’insurbanking, segmento in forte crescita. Grazie alla partnership, Generali amplia così l’offerta di servizi per i clienti, unendo la forza e la qualità distributiva di Alleanza e il know how di Banca Generali nel private banking e nella gestione degli investimenti.

La partnership consentirà alla rete di Alleanza – che conta circa 10.000 consulenti altamente qualificati, di cui 2.700 abilitati all’iscrizione all’albo dei consulenti finanziari – di affiancare sempre più le famiglie nella protezione dei rischi, nella gestione consapevole dei risparmi e nella diversificazione degli investimenti, attraverso soluzioni personalizzate da oggi abbinate ai servizi bancari di Banca Generali per la gestione della liquidità e del conto titoli. Con una ricchezza finanziaria targetable delle famiglie che ha raggiunto l’anno scorso i 3.600 miliardi, di cui il 37% è ancora detenuta in liquidità a basso rendimento, Alleanza e Banca Generali mirano a cogliere questa opportunità strategica proponendo strumenti di qualità in grado sostituire parte del risparmio detenuto in depositi, o in titoli a basso rendimento, in soluzioni assicurative di medio-lungo termine che abbinano alla protezione dei capitali le opportunità derivanti dalla diversificazione dell’investimento in coerenza con i bisogni espressi dalla clientela.

Il progetto offre una nuova opportunità di sviluppo per Alleanza, mirata ad aumentare la quota di mercato e la diversificazione delle proprie fonti di ricavo. L’offerta della compagnia viene arricchita da strumenti per la gestione efficiente dei flussi finanziari e l’allocazione personalizzata degli investimenti delle famiglie. Allo stesso modo per Banca Generali si aprono nuovi orizzonti di crescita e redditività, potendo contare, da una parte, sull’unicità della rete distributiva di Alleanza e dei suoi 1,9 milioni di clienti per lo sviluppo nel segmento Affluent, e dall’altra sul rafforzamento delle opportunità come gestore dei fondi sottostanti alle nuove polizze multiramo.

Jeff Wall: la fotografia enigmatica perch ci somiglia troppo

Torino, 9 ott. (Askanews) – Una figura di spalle osserva una grande fotografia, un’opera di Jeff Wall. Ma chi la osserva lo stesso artista che l’ha realizzata e ora sembra cercare di nuovo di decifrarla. Forse in questo piccolo momento rubato prima di un’intervista possiamo provare a vedere un possibile approccio al racconto del lavoro di Jeff Wall, da sempre portatore di un concetto di realt fotografica tanto evidente quanto sfidante e problematica.

“Io credo che la fotocamera – ha detto Wall ad askanews – sia un dispositivo unico, che ci permette di catturare quello che i nostri occhi vedono normalmente, o per lo meno fissare qualcosa che assomiglia a ci che gli occhi umani vedono. Ma un dispositivo che in un certo senso ancora non capiamo, troppo ampio, ci assomiglia troppo, cos tanto vicina al modo nel quale facciamo effettivamente esperienza del mondo da risultarci enigmatica. La fotografia ha questa qualit e penso che non sia possibile sfuggirle”.

Il punto proprio questo: guardiamo una fotografia che assume cos tanti elementi della realt da essere quasi insostenibile. Nella massima chiarezza possibile ci accorgiamo di perdere i punti di riferimento. E la sensazione non vale per una sola immagine, ma ci accompagna lungo tutto il percorso della mostra che le Gallerie d’Italia di Torino hanno scelto di dedicare al grande fotografo canadese.

“Questo artista – ci ha detto Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Torino – in fondo quello che ha preso la fotografia negli anni 70, l’ha trovata nei giornali, l’ha trovata alla documentaria, l’ha trovata dedicata al reportage classico e attraverso l’interpretazione della realt, attraverso il grande formato, attraverso l’unione di cinema e di pittura e allo stesso tempo di fotografia, l’ha spinta e l’ha appoggiata alle pareti dei grandi musei e delle grandi gallerie”.

Non sappiamo che cosa sia davvero la “realt”, chiaro, e le immagini di Jeff Wall contribuiscono ad aumentare questa incertezza. Ma di fronte a esse quello che si prova un indiscutibile sensazione di “verit” della creazione artistica, pur figlia, e anche questo altrettanto evidente, di una costruzione tanto minuziosa quanto inafferrabile. E forse proprio a questa perdurante inafferrabilit stava pensando il fotografo fermo davanti all’immagine.

Fata Morgana e il mistero dell’arte come forma di liberazione

Milano, 9 ott. (askanews) – Una mostra pensata per gli spazi di Palazzo Morando a Milano, in dialogo con la collezione dedicata al costume e alla moda, per dare spazio a un pensiero diverso intorno alla storia dell’arte. La Fondazione Nicola Trussardi presenta “Fata Morgana”, progetto che nasce con un’anima esoterica.

“Racconta le avventure di tanti personaggi diversi – ha spiegato ad askanews Massimiliano Gioni, co-curatore della mostra – in un certo senso non so neanche pi se una mostra d’arte o una sorta di catalogo di biografie, soprattutto per i personaggi di inizio 800-900: molti di loro non erano neanche riconosciuti come artisti. La mostra si apre con Georgiana Houghton che nel 1871 presenta 200 acquerelli realizzati sotto l’influenza di spiriti guida e va in bancarotta perch non ne vende neanche uno e la prendono in giro nei giornali dell’epoca. Per, retrospettivamente, faceva arte astratta 50 anni prima o 40 anni prima dei suoi colleghi pi noti poi come Kandinsky o Mondrian. Lo stesso con Hilma af Klint, oggi celebrata di cui abbiamo 16 straordinarie opere. la storia anche di un’emarginazione e di tutta una riscoperta che non solo nostra”.

La mostra trae anche il titolo da un poema di Andr Breton che evocava un altrove in cui visibile e invisibile si confondono, dove sogno e realt si intrecciano fino a dissolvere i loro confini. E anche le opere esposte a Palazzo Morando cercano in qualche modo di andare oltre le limitazioni. Grazie anche al dialogo tra le tante precorritrici e artisti di oggi come Chiara Camoni o Giulia Andreani.

“Mettono nelle loro opere – ha aggiunto Marta Papini, che ha curato l’esposizione insieme a Gioni e a Daniel Birnbaum – quelle interiorit che queste artiste mediane n qualche modo giustificavano attraverso l’essere possedute dagli spiriti. Ci hanno liberato in un certo senso e ci hanno consentito di aprire l’interiorit e pubblicarla senza bisogno di essere medium”.

Quello che si dipana nelle sale, quindi, pu anche essere visto come un percorso di liberazione o di emancipazione della posizione dell’artista. “La mostra – ha detto ancora Gioni – anche un incoraggiamento a ripensare l’arte come possibilit di reinvenzione del s, al di l di qualsiasi costrizione culturale o storica”.

Il progetto della Fondazione Trussardi, poi, dialoga con la citt e le sue istituzioni culturali, in questo caso Palazzo Morando. “Per noi – ha concluso Gianfranco Maraniello – direttore musei di arte moderna di Milano – anche un modo per conoscere e riconoscere uno spazio e il suo potenziale, sia quello ereditato storico, come la biblioteca esoterica della contessa che ha donato il palazzo alla citt, sia per scoprire nuovi potenziali e usi di questo museo”.

“Fata Morgana” aperta a pubblico, a ingresso gratuito dal 9 ottobre al 30 novembre.

Giovani. Nelle mani dei social?

Replico volentieri agli interrogativi avanzati da Nino Labate nel suo articolo Davvero siamo nelle mani della televisione e dei social? (leggi qui), su questa testata, cercando di spostare in avanti la questione di come leggere il comportamento dei giovani contemporanei.

Le nuove tecnologie e il cambio di paradigma

In proposito, occorre ammettere che le certezze scientifiche dei media studies non sono più quelle che l’autore legittimamente richiama alla mente. Non è possibile rispetto al passato arrivare a semplificazioni come quella di “una generazione completamente telecomandata”, perché la modernità e l’avvento di nuove tecnologie, come il digitale e l’IA, hanno radicalmente rivoluzionato lo stato della questione, e conseguentemente costretto gli studiosi a nuove interpretazioni.

Intanto lasciamo da parte la Tv, perché il nodo oggi è casomai il sovranismo digitale. Ma anche questa frase da sola non basta. Aiuta a capire le volumetrie più imponenti delle scelte comunicative, ma non spiega tutto: le scelte politico-elettorali dei giovani, soprattutto nelle politiche, non consentono di istituire un legame prepotente tra digitale e trasformazioni delle opinioni.

 

Dalla piazza alla coscienza civile

Prendiamo il caso del ritorno alle manifestazioni pubbliche di questi giorni. Che ci siano stati episodi inaccettabili è vero, ma non al punto di dimenticare che i giovani abbiano falsificato l’immagine di una generazione tra aperitivi e divano. I movimenti di cui stiamo parlando aggiungono al dibattito uno sdegno morale e una difesa del Diritto Internazionale che vanno seriamente messi al centro dell’attenzione. È compito di chi sa.

 

Il nodo della sfiducia e dellincertezza valoriale

A dirla tutta, il nodo principale che si intravvede da tante ricerche (ne cito una soltanto: l’indagine Giovani e politica dell’Istituto Toniolo, sintetizzata lunedì 18 giugno da Avvenire), è che ciò che si afferma soprattutto è un clima di sfiducia che si riversa anche sui partiti, una non meno evidente attenzione al clima ma, in generale, la percezione di una rilevante incertezza valoriale.

È difficile del resto meravigliarsi di questi risultati, se osserviamo le condizioni morali del Paese, l’aumento della maleducazione individuale e pubblica, spesso anche l’esempio che politica, istituzioni e adulti offrono ai giovani, in una suicidaria drammatizzazione continua nei toni e negli argomenti.

 

Limpatto del monopolio digitale

A questo punto, le responsabilità del monopolio digitale sui giovani appaiono ridimensionate ma certo non secondarie. Se si pensa all’impatto emotivo che domina gli scenari comunicativi, alla velocità e frammentazione dei tagliandi “consumati” dai device e alla sostanziale assenza di politiche formative ispirate alla media education, è difficile non trarne la conclusione che una parte della coorte giovanile resti impigliata nella palude di una comunicazione troppo spesso a basso grado di innovazione, e dunque di impatto sulla formazione dei giovani.

 

Giovani più avanti degli adulti

Resta però la prova consistente che la cultura delle nuove generazioni, non da ieri, è più avanti rispetto a quella dei loro genitori e degli adulti. Lo dimostrano la varietà e, per molti versi, l’idealità ben più radicale rispetto al dibattito dei partiti, al punto che, come ho dimostrato nella Rubrica sulla Rivista Formiche nell’aprile 2024, il Parlamento disegnato dai giovani 18–25 anni non sarebbe rivoluzionato rispetto all’attuale, ma resta il fatto che i rapporti di forza sarebbero completamente diversi.

Certo, il richiamo ad alcune teorie del passato, come l’effetto confermativo dei media, non è saltato per aria, ma vale più per gli adulti “crocifissi” ai loro consumi prevalentemente tradizionali e mainstream piuttosto che per la nuova società giovanile.

La generazione del disincanto

Riflettiamo su quante crisi stratificate i giovani contemporanei hanno dovuto assorbire ed elaborare, prendendo atto definitivamente che la nostra non sembra una società strutturata al bene comune. È la prima generazione che ha dovuto pagare il conto di tante criticità di cui loro sono gli ultimi responsabili. Si spiega dunque perché, per i giovani, i toni e i teatrini della politica non appaiano solo come linguaggio, ma costruzioni sociali troppo orientate al passato.

Rispetto agli adulti, ad esempio, i media non funzionano da élite dirigente come succede in altre fasce di età.

Stabilità, normalità e bene comune

Se mi venisse richiesta una ricetta (e dunque una semplificazione), direi che c’è bisogno di stabilità e normalità. Serve anche una tregua non rinviabile che pacifichi almeno il piano della contesa sui progetti di uomo e di società. In questo contesto si capisce che i giovani non seguano lo spartito tradizionale del dibattito politichese, ma una nuova graduatoria e gerarchia di temi.

I movimenti come laboratorio

Vale la pena lasciarli da soli in questo sforzo? Non converrebbe ricordare che i movimenti collettivi – ce lo ha insegnato anche Francesco Alberoni, nel suo testo intitolato pertinentemente Statu nascenti – non danno riscontri immediati sull’alfabeto e sui contenitori della politica attuale, ma in genere lievitano in profondità, non emergendo chiaramente al primo appuntamento elettorale (è successo anche dopo il ’68), ma addirittura al secondo.

Se non teniamo conto di questa dinamica, scegliamo di incoraggiare l’astensionismo, dimenticando che la cultura civile è il fine della Scuola e dell’Università.