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domenica, 20 Luglio, 2025
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Eclisse dei cattolici democratici?

Il ruolo, la funzione e la mission dei cattolici democratici, popolari e sociali continua a fare discutere nel nostro paese. Per ragioni antiche, certamente, ma anche perchè sono gli stessi storici detrattori della presenza dei cattolici nella vita politica del nostro paese a richiamarne, oggi, la bontà e quasi la necessità nella stagione contemporanea. Ora, c’è un aspetto, al di là e al di fuori di tutte le possibili interpretazioni ed analisi, che non possiamo più sottacere o fingere che non esista. E cioè, persiste il vizio – o il limite – della moltiplicazione, e quindi della dispersione, delle sigle, dei gruppi, dei movimenti e anche dei piccoli soggetti politici autoreferenziali sostanzialmente riconducibili alla cultura, al pensiero e alla tradizione del cattolicesimo democratico, popolare e sociale. 

Da qui una domanda, semplice ma oggettiva, che è insita in questa eccessiva e nefasta polverizzazione di sigle e anche di sforzi organizzativi. E cioè, ma com’è possibile rilanciare, salvaguardare e riattualizzare una cultura che è sempre più necessaria ed indispensabile per la stessa conservazione e rafforzamento della qualità della nostra democrazia se poi dobbiamo convivere con una molteplicità di sigle e dove ognuno pensa di rappresentare, quasi in forma esclusiva, l’intera area di riferimento? Un vizio, questo, e seppur nel pieno riconoscimento del pluralismo politico e elettorale dei cattolici italiani – un fatto ormai consolidato storicamente – che non solo si è consolidato ma addirittura è cresciuto in questi ultimi anni. Una sorta di eterogenesi dei fini. Ovvero, man mano che l’irrilevanza e l’ininfluenza dei cattolici italiani si manifestava e cresceva nei vari partiti di riferimento si moltiplicavano le sigle e i protagonisti di un del tutto virtuale protagonismo dei cattolici democratici, popolari e sociali. Ne ha fatto le spese, in ultimo, lo stesso Ernesto Maria Ruffini che è partito come potenziale “federatore” di un qualcosa e che nell’arco di pochissimo tempo è diventato uno dei tanti testimoni di questo presunto protagonismo politico e pubblico dei cattolici nella cittadella politica del nostro paese.

Ecco perché, se vogliamo andare rapidamente al nocciolo della questione, come si suol dire, si rende necessaria una concreta iniziativa politica che affronti il nodo più spinoso. Ovvero, sin quando si persegue la strategia della moltiplicazione infinita delle sigle e dei suoi potenziali, e del

tutto virtuali, federatori si avrà un solo risultato. Altrettanto concreto e definitivo. E cioè, la conferma cronica della sostanziale irrilevanza ed ininfluenza della cultura cattolico democratica, cattolico popolare e cattolico sociale. Serve, quindi, un disboscamento organizzativo – anche se il termine è poco elegante – che sia funzionale ad una semplificazione politica. Anche perché non giova a nulla avere duecento o trecento associazioni, movimenti e gruppi che ripetono le medesime cose rifacendosi agli stessi valori e principi. Comportamenti come questi rischiano solo di trasmettere un messaggio di crisi e di impotenza. Ci vuole, quindi, un colpo d’ala. Ma, soprattutto, si rendono indispensabili tre qualità: coraggio, coerenza e realismo. Il resto appartiene solo al mondo della propaganda, peraltro sterile ed improduttiva.

Gli Usa proporranno dazi più bassi a chi isola la Cina

Roma, 16 apr. (askanews) – Una delle condizioni che il presidente Usa Donald Trump presenterà nei negoziati con oltre 70 paesi per dazi più lievi sarà quella di isolare la Cina. Lo riferisce oggi il Wall Street Journal.

La Casa Bianca punta a convincere i paesi a proibire alla Cina di trasportare merci attraverso i loro territori, ha riportato il giornale economico, aggiungendo che Washington vuole anche vietare alle aziende cinesi di stabilirsi in questi paesi per eludere le tariffe statunitensi e impedire l’ingresso nei loro mercati di beni industriali cinesi a basso costo.

Il segretario del Tesoro statunitense Scott Bessent è uno dei principali artefici di questa strategia, segnala il WSJ. Nel prossimo futuro, tali accordi potrebbero essere raggiunti principalmente con Giappone, Regno unito, Australia, Corea del Sud e India.

Il pensiero di Leopardi sulla politica

Il fervente appello di Giacomo Leopardi alla natura, sentita come benigna, non va inteso come irrazionalismo mistico, ma come lotta per una civiltà celebrata nella sua totalità e come impegno per valorizzare l’uomo nella sua integrità. In questo scenario si sviluppa una «biforcazione» (termine usato da Walter Binni). Da un lato si staglia l’eroismo, dall’altro lato serpeggia l’egoismo. 

Per il poeta, l’eroismo è la forma in cui l’amor proprio si traduce nell’uomo intero, generoso, attivo, poetico, nonché vicino alla natura come fu nelle epoche della classicità greca e latina. L’egoismo, invece, è il vizio, la sigla abietta dell’uomo contemporaneo che — esercitando la ragione in modo gretto — riduce la zampillante sorgente dell’amor proprio al tornaconto individuale, al conformismo interessato e impoetico. Leopardi mirava a configurare un uomo che, sulla base dell’amor proprio e dell’eroismo, sia rivolto al bene pubblico, e sia proteso al conseguimento della felicità personale pur sempre all’interno del consorzio sociale, fuori dal quale l’individuo svaporerebbe in una dimensione irrilevante e sterile, e nell’uggioso compiacimento di una securitas egoistica che conduce al tedio e, quindi, alla morte delle illusioni. 

In un pensiero del 21 gennaio 1821, contenuto nello Zibaldone, il Recanatese scrive: «Eccoci tutti filosofi, eccoci tutti egoisti. Ebbene siamo noi felici? Che cosa godiamo noi? Chi è o fu più felice? Gli antichi coi loro sacrifizi, le loro cure, negozi, imprese, pericoli; o noi, colla nostra sicurezza, tranquillità, ordine, amore del nostro bene e noncuranza di quello degli altri? Gli antichi col loro eroismo, o noi col nostro egoismo?». Da questo pensiero si evince una prospettiva di giudizio in cui vibra una tensione morale cui è sottesa una mirata meditazione sulla politica, con particolare riferimento alla problematica legata agli urti, in quel tempo, fra la Restaurazione e i moti liberali in Italia e in Spagna. 

Una politica che Leopardi concepiva come la parte più importante della filosofia morale e che riteneva fosse funzionale alla «ricerca della felicità» perseguita dal singolo e dalla collettività. Alla luce di questa valutazione si chiariscono le ragioni della sua preferenza per i regimi democratici-popolari, repubblicani della Grecia e di Roma, e, al contempo, i motivi del suo rifiuto per il «compromesso» delle monarchie costituzionali, le quali in quegli anni rappresentavano il modello dei liberali moderati, privi — secondo Leopardi — di «consequenziarietà» ideologica e morale.

Libri | Giubileo, un viaggio nella storia e un dono di speranza

La nuova pubblicazione della filosofa calabrese Maria Francesca Carnea celebra il Giubileo, la sua storia, la sua grande opera di comunicazione, in un tempo in cui il comunicare era assai distante dalle attuali forme e tecniche di comunicazione. Il movimento dei pellegrini verso Roma, da tutta Europa, venne dettato dal veicolo principale che muove le anime, la Parola condivisa capace di far trovare i sentieri di senso alla vita. È un dono di libertà saper comunicare, è l’occasione che rende possibile l’impossibile e che, nello stupore, ricorda che la comunicazione è divina, un motivo per promuovere la verità e la speranza.

Come in una sorta di pellegrinaggio, l’indagine si articola partend dal percorso storico che ha originato l’indizione del Giubileo, quasi una esigenza avvertita da Papa Bonifacio VIII. Un’esigenza sussurrata dal Popolo di Dio, anelante speranza, scuotendo così le coscienze a rinsavirsi verso il senso del sacro, generando attenzione al bene che alberga il cuore delle persone.

Il tempo moderno, troppo spesso, lascia nutrire di ciò che non si conosce o che si crede conosciuto. La trattazione del testo attende l’aspetto storico dell’Anno Santo e, tra le curiosità contenute, si esplicita un approccio semplificato alla conoscenza del cosa è il Giubileo, cosa implica nella vita del fedele, nella storia della Chiesa. Avvicinarsi con maggiore consapevolezza ai diversi suoi aspetti fa comprendere la profondità del contenuto, edificando umanità nell’umanità, dando anima ai segni che rimandano al trascendente raffermando la fede in Cristo. Il Giubileo favorisce la rigenerazione spirituale, è un appuntamento con la storia, un’occasione per prendere coscienza delle proprie radici cristiane, in una modernità in cui sono sempre più diradate nel relativismo. Si indaga il Giubileo nella storia, le origini nella tradizione biblica; il primo Giubileo nella storia della Chiesa del 1300, i Giubilei successivi, alcune caratteristiche tematiche ad esso collegate; lo sviluppo, i cambiamenti strutturali alla città di Roma, e ci si accorge che la bellezza è seguire le tracce di Dio. Tuttavia, poiché la bellezza surclassa il finito limite umano, e riempie i nostri occhi di infinito desiderio, è possibile guardare all’avvenire con fiducia ricordando che Cristo ci precede e ci attende al temine della storia.

Il Giubileo che viviamo, A. D. 2025, spalanca le porte alla speranza, è il 30° nella storia dei Giubilei. La celebrazione giubilare, nel ricordo della nascita di Cristo, accende la speranza di una rinascita in Lui, permette di sperimentare con più intensità la presenza di Dio. Lo sguardo al passato è necessario, permette di guardare al nostro oggi, con maggiore consapevolezza, anche in ambito spirituale, poiché nessuno vive per sé stesso.

La scheda di Amazon

Maria Francesca Carnea, Giubileo storia di una comunicazione di speranza, Independently published, 2025.

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Usa, Trump: con i dazi incassiamo somme record

Roma, 16 apr. (askanews) – Il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha dichiarato oggi che i nuovi dazi statunitensi portano somme record nel tesoro dello Stato e hanno anche contribuito a ridurre l’inflazione e il costo di quasi tutti i prodotti.

“Negli Stati Uniti s’incassano NUMERI RECORD in dazi, con il costo di quasi tutti i prodotti in diminuzione, inclusi benzina, generi alimentari e praticamente tutto il resto. Allo stesso modo, l’INFLAZIONE è in calo. Promesse fatte, promesse mantenute!” ha detto Trump su Truth Social.

Calcio, Barcellona e Psg in semifinale di Champions

Roma, 15 apr. (askanews) – Barcellona e Psg sono in semifinale di Champions League.

Nell’incontro di ritorno dei quarti di finale il Borussia Dortmund vince per la prima volta contro il Barcellona, ma non basta. La squadra di Flick centra la semifinale nonostante la sconfitta 3-1. Protagonista Guirassy, autore della tripletta che spaventa i catalani: all’11’ cucchiaio su rigore, al 49′ colpisce di testa e al 76′ botta di sinistro su errore di Araujo. L’autogol di Bensebaini su cross di Fermin Lopez al 54′ aveva però complicato i piani. I blaugrana attendono ora la vincente di Inter e Bayern Monaco.

Sembrava tutto fin troppo facile per il Paris Saint Germain, che invece rischia al Villa Park dopo essere stato in vantaggio di due reti ed è sconfitto 3-2 dall’Aston Villa. Francesi avanti già all’11’ con Hakimi, al 27′ arriva il raddoppio di Nuno Mendes. I Villans non demordono e reagiscono con la rete di Tielemans prima del break. Nella ripresa, tra il 55′ e il 57′ McGinn e Konsa ribaltano la gara. Donnarumma salva su Rashford, il Psg si difende e porta a casa la qualificazione alle semifinali.

In Colorado focus su diritti umani con l’ACT Human Rights Festival

Roma, 15 apr. (askanews) – Nonostante il momento difficile per iniziative di questo genere negli Stati uniti, a Fort Collins, in Colorado, è stata celebrata la decima edizione dell’ACT Human Rights Film Festival, un appuntamento culturale di riferimento per chi crede nel potere del cinema come strumento di giustizia sociale e dialogo globale. L’evento è anche legato all’Italia, perché collabora con il Festival del cinema dei diritti umani di Napoli, e perché all’interno di questa edizione c’è stata molta Italia.

L’edizione anniversario – che si è tenuta tra il 2 e il 6 aprile – ha presentato oltre 20 film, tra documentari e opere di finzione, molti dei quali in anteprima nazionale o regionale, con proiezioni tenutesi presso la Colorado State University e il cinema The Lyric, offrendo al pubblico storie potenti e riflessioni urgenti.

Fondato nel 2016 dal professor Scott Diffrient, docente di Film and Media Studies alla CSU, il festival si è affermato nel corso degli anni come un punto di riferimento per il cinema impegnato, con l’obiettivo dichiarato di risvegliare le coscienze, creare connessioni e generare trasformazioni attraverso il potere del linguaggio cinematografico.

In nove edizioni, ACT ha portato a Fort Collins 203 film da 45 Paesi, 142 ospiti internazionali – tra cui registi, produttori, giornalisti, studiosi e attivisti – e ha coinvolto oltre 18.000 spettatori, confermandosi come piattaforma inclusiva, partecipativa e culturalmente rilevante.

Il festival è prodotto e organizzato dal Dipartimento di Studi della Comunicazione della College of Liberal Arts della CSU e si distingue per la sua forte vocazione al dialogo interculturale e all’impegno civico. Iniziative come ACT Year-Round e Call to ACT prolungano l’esperienza del festival durante l’anno, promuovendo l’incontro tra pubblico e realtà sociali attive sul territorio, in una logica di cittadinanza globale e partecipazione attiva.

Dietro le quinte del festival opera una squadra affiatata di docenti, staff/amministratori, studenti e volontari, noti come ACTors (tra cui la Direttrice Generale Beth Seymour, la Direttrice del Programma Julia Khrebtan-Hörhager, la Produttrice Elizabeth Williams, i Moderatori/Collaboratori Antonio Pedrós-Gascón e Eric Aoki, la Coordinatrice del Programma di Outreach e volontaria per ACT Worner Clark, la Tirocinante per la Comunicazione e le PR del Campus Anya Guttormson, Coordinatrice della Comunicazione Nathalie Martinez) che ogni anno rendono possibile la realizzazione di questa manifestazione.

La Direttrice del Programma, Prof.ssa Julia Khrebtan-Hörhager, è responsabile per la progettazione del programma e per la promozione del festival a livello internazionale. La sua visione interculturale ha contribuito a costruire ponti tra la CSU e alcuni tra i più importanti festival europei sui diritti umani, tra cui This Human World di Vienna e Movies that Matter di Amsterdam, promuovendo sinergie accademiche e artistiche basate su valori condivisi come la dignità, la giustizia e la solidarietà globale.

Più recentemente, si è consolidata una collaborazione con il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, fondato 16 anni fa dal Direttore Maurizio del Bufalo e animato dall’impegno appassionato di Chiara Ghidini, Antonio Manco e un’intera rete di attivisti, studiosi e artisti. Questo festival rappresenta non solo una realtà culturale di spicco nel panorama italiano, ma anche una testimonianza concreta del ruolo centrale che l’Italia continua a svolgere come campionessa della difesa dei diritti umani a livello internazionale.

Nel quadro di questa collaborazione, la regista italiana Alice Franchi è stata ospite in Colorado per presentare il suo film Simme Tutt’uno, proiettato al pubblico statunitense durante ACT. Franchi ha partecipato a una sessione di Q&A moderata dagli studiosi interculturali Julia Khrebtan-Hörhager e Daniele Tavani, professore di economia alla CSU, che ha arricchito il dialogo con un’analisi multidisciplinare delle tematiche sociali ed economiche affrontate nel film. L’incontro ha rappresentato un momento emblematico di scambio tra culture, accademie e visioni artistiche unite dalla comune missione di promuovere giustizia, dignità e consapevolezza globale.

Sebbene l’edizione 2025 non prevedesse premi ufficiali, ACT ha confermato la sua identità di spazio autorevole per il cinema di impatto e il pensiero critico. La presenza di registi internazionali, sessioni di approfondimento interdisciplinari, eventi pubblici e una comunità sempre più coinvolta hanno ribadito il valore del festival come crocevia di culture, esperienze e attivismo cinematografico. In un mondo segnato da divisioni e conflitti, ACT si conferma come un raro spazio di ascolto, empatia e trasformazione.

Dazi, per Meloni in Usa crescono le insidie in vista del viaggio da Trump: "Momento difficile"

Roma, 15 apr. (askanews) – L’imminente visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Usa per incontrare Donald Trump si sta riempiendo di insidie. Tra dietrofront, correzioni e nuove dichiarazioni bellicose sul fronte dei dazi, il presidente americano non manca ogni giorno di spiazzare mercati e osservatori senza che questo riveli una strategia coerente, rendendo assolutamente imprevedibile lo scenario entro cui dovrà muoversi la premier.

D’altronde lo ha ammesso la stessa presidente del Consiglio, intervenuta nel pomeriggio di oggi alla cerimonia per il conferimento dei premi Leonardo 2025. “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore, come potete immaginare non sento alcuna pressione per i miei prossimi due giorni…” ha detto ironicamente Meloni riferendosi proprio al previsto incontro di giovedì con Trump. Di sicuro, ha sottolineato, “faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha rassicurato la premier.

Anche per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari la missione di Meloni negli Usa “non sarà facile” e si prospetta “ricca di insidie” perché, ha spiegato intervenendo alla presentazione del libro di Alessandro Sallusti, “le dichiarazioni Usa fanno pensare a una politica protezionistica che danneggerebbe molto l’Italia. Non so quanto possa essere vantaggiosa per gli Usa ma per l’Italia e l’Europa potrebbe essere molto pericolosa”.

A conferma delle difficoltà che si prospettano per Meloni, oggi l’incontro a Washington tra il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, e il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic, unico titolato a trattare per i Paesi europei in materia di tariffe doganali, non sembra aver registrato progressi. Anzi, gli Usa avrebbero respinto la proposta europea di dazi a zero per tutti i beni industriali, inclusa l’auto. Una mossa che sembra suggerire come la maggior parte dei dazi imposti da Trump sui beni Ue non verranno rimossi rapidamente. Una doccia fredda per la strategia delineata da Meloni che punta, sul lungo periodo, ad arrivare a un’area di libero scambio tra Nord America ed Europa.

Proprio alla luce degli ultimissimi sviluppi, e in vista della sua partenza di domani per Washington, la premier ha convocato in serata un vertice di governo a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Difesa Guido Crosetto e quello degli Affari regionali e il Pnrr Tommaso Foti.

Dazi, per Meloni in Usa crescono le insidie: "Momento difficile"

Roma, 15 apr. (askanews) – L’imminente visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Usa per incontrare Donald Trump si sta riempiendo di insidie. Tra dietrofront, correzioni e nuove dichiarazioni bellicose sul fronte dei dazi, il presidente americano non manca ogni giorno di spiazzare mercati e osservatori senza che questo riveli una strategia coerente, rendendo assolutamente imprevedibile lo scenario entro cui dovrà muoversi la premier.

D’altronde lo ha ammesso la stessa presidente del Consiglio, intervenuta nel pomeriggio di oggi alla cerimonia per il conferimento dei premi Leonardo 2025. “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore, come potete immaginare non sento alcuna pressione per i miei prossimi due giorni…” ha detto ironicamente Meloni riferendosi proprio al previsto incontro di giovedì con Trump. Di sicuro, ha sottolineato, “faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha rassicurato la premier.

Anche per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari la missione di Meloni negli Usa “non sarà facile” e si prospetta “ricca di insidie” perché, ha spiegato intervenendo alla presentazione del libro di Alessandro Sallusti, “le dichiarazioni Usa fanno pensare a una politica protezionistica che danneggerebbe molto l’Italia. Non so quanto possa essere vantaggiosa per gli Usa ma per l’Italia e l’Europa potrebbe essere molto pericolosa”.

A conferma delle difficoltà che si prospettano per Meloni, oggi l’incontro a Washington tra il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, e il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic, unico titolato a trattare per i Paesi europei in materia di tariffe doganali, non sembra aver registrato progressi. Anzi, gli Usa avrebbero respinto la proposta europea di dazi a zero per tutti i beni industriali, inclusa l’auto. Una mossa che sembra suggerire come la maggior parte dei dazi imposti da Trump sui beni Ue non verranno rimossi rapidamente. Una doccia fredda per la strategia delineata da Meloni che punta, sul lungo periodo, ad arrivare a un’area di libero scambio tra Nord America ed Europa.

Proprio alla luce degli ultimissimi sviluppi, e in vista della sua partenza di domani per Washington, la premier ha convocato in serata un vertice di governo a Palazzo Chigi a cui hanno partecipato i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Difesa Guido Crosetto e quello degli Affari regionali e il Pnrr Tommaso Foti.

Celebrata a Roma la prima Giornata mondiale delle lenti a contatto

Roma, 15 apr. (askanews) – Si celebrata a Roma, nella Galleria del Cembalo all’interno Palazzo Borghese, la Prima Giornata Mondiale delle Lenti a Contatto, un evento promosso da Assottica – Gruppo Contattologia per valorizzare uno strumento che ha trasformato la vita di milioni di persone. Una data non casuale quella del 15 aprile, perch il giorno della nascita di Leonardo da Vinci, il primo a immaginare, nel 1508, il principio ottico alla base delle moderne lenti a contatto.

L’evento ha visto la partecipazione di giornalisti, stakeholder e rappresentanti delle principali realt scientifiche e professionali del settore, ma anche dell’attrice Nicoletta Romanoff e dell’artista internazionale Finley, che ha presentato in anteprima l’opera “Love your eyes”. “Stiamo celebrando oggi una rivoluzione straordinaria nel mondo della visione, che ha rivoluzionato la vita e il modo di vedere e di vivere di milioni di portatori di lenti a contatto – ha detto Filippo Pau, Presidente di Assottica – l’industria volta ad innovare ogni anno, cercando di osservare anche gli stili di vita che cambiano dei portatori, cercando poi di adattare la tecnologia, i materiali”.

Oggi le lenti a contatto sono utilizzate per il 60% dalle donne, ma cresce anche l’interesse tra gli uomini. Le ragioni principali per cui si scelgono le lenti a contatto sono la libert nei movimenti e la valorizzazione dell’aspetto naturale. Il Professor Antonio Di Zazzo, Medico Oculista, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha affermato: “Ci permette di avere un’indipendenza, nei movimenti, nella quotidianit, anche personale, un miglioramento dell’autostima, un vedersi meglio senza l’occhiale. Ma anche e soprattutto muoversi nel mondo, migliorare l’autostima significa anche essere capaci di erigersi nelle sfide di tutti i giorni con sicurezza”.

L’importante seguire alcune semplici ma importanti regole, come ha spiegato il Professor Tereso Avitabile, Presidente della Societ Italiana Scienze Oftalmologiche: “La regola essenziale l’igiene a 360. Igiene nelle mani, igiene quando si mette, quando si toglie, igiene del contenitore, igiene dei liquidi. Ma sono regole semplici, essenziali, non difficili da adottare”.

La Casa Bianca: Trump e Witkoff credono che la Russia voglia porre fine alla guerra in Ucraina

Roma, 15 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump e il suo inviato speciale Steve Witkoff ritengono che la Russia miri a porre fine al conflitto in Ucraina e che un partenariato economico con Mosca potrebbe essere fattibile, ma è necessario un cessate il fuoco preventivamente. Lo ha affermato oggi la segretaria stampa della Casa Bianca Karoline Leavitt.

Witkoff “crede che la Russia voglia porre fine a questa guerra e anche il presidente la pensa allo stesso modo. Esiste un incentivo per la Russia a terminare il conflitto, e forse ciò potrebbe tradursi in partenariati economici con gli Stati uniti, ma dobbiamo prima vedere un cessate il fuoco, e il Presidente e l’inviato presidenziale Witkoff l’hanno reso molto chiaro ai russi” ha affermato Leavitt durante una conferenza stampa.

Enel illumina il padiglione Italia a Expo 2025 Osaka

Roma, 15 apr. (askanews) – L’Esposizione Universale di Osaka è cominciata e l’Italia è presente con il suo Padiglione che porta in Giappone il meglio del saper fare, della tradizione e dell’innovazione italiana declinando il tema “L’Arte Rigenera la Vita”. Arte, scienza, cultura, sostenibilità e ricerca scientifica: queste le caratteristiche di un padiglione realizzato in legno dallo studio di architetti MCA-Mario Cucinella Architects.

A contribuire alla realizzazione di questa missione è anche Enel, che, grazie al suo know-how e al suo importante impegno nella sostenibilità, illumina il Padiglione Italia con soluzioni all’avanguardia con specifico riferimento alla transizione energetica e all’integrazione tra edificio e ambiente.

“Expo rappresenta un evento di prestigio internazionale nonché un’occasione unica per raccontare l’eccellenza italiana e sostenere il sistema Paese, favorendo il dialogo tra stakeholder globali istituzionali e di business. In questo ambito, Enel è orgogliosa di poter fornire il proprio contributo illuminando il Padiglione Italia, forte della sua comprovata esperienza nell’applicazione di soluzioni ad alta efficienza energetica in contesti di grande pregio artistico e architettonico,” ha dichiarato Nicolò Mardegan, Direttore Relazioni esterne di Enel. “Il progetto che abbiamo sviluppato a Osaka rappresenta, in particolare, la nostra interpretazione del tema “L’arte rigenera la vita”, con una visione che unisce innovazione tecnologica, sostenibilità e maestria artistica, in puro stile made in Italy.”

“Illuminiamo il Padiglione Italia, una vetrina che ci permette di portare in Giappone il meglio dell’industria italiana” ha commentato l’Amb. Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. “Crediamo nelle sinergie e nella forza del partenariato pubblico-privato per vincere insieme le sfide dell’internazionalizzazione e favorire l’accesso delle nostre imprese in mercati strategici come quello giapponese”.

Per il Padiglione Italia, Enel ha realizzato un sistema di illuminazione dedicato al Teatro all’ingresso e al Giardino all’italiana sulla copertura del Padiglione. L’impianto del Teatro valorizza l’architettura attraverso un’illuminazione dinamica, sia bianca che colorata, grazie a 40 apparecchi LED ad alte prestazioni tecniche, integrati in un sistema di controllo digitale. Questa tecnologia consente la creazione di scenari luminosi personalizzabili in base alle esigenze e agli eventi del Padiglione.

Nel Giardino all’italiana, 60 proiettori e circa 800 metri di apparecchi lineari a LED permettono al visitatore di fruire ed apprezzare lo spazio, generando effetti luminosi di grande impatto visivo. L’intervento mette in risalto la vegetazione, i percorsi pedonali e gli elementi artistici presenti, offrendo un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.

Il Padiglione Italia ha aperto ufficialmente le porte al pubblico a partire dal 13 aprile alle ore 18 (orario giapponese, ore 11 in Italia). Il tema della esposizione universale Expo 2025 Osaka è Progettare la società del futuro per le nostre vite, una missione alla quale Enel già da anni contribuisce con le sue innovazioni e tecnologie

Pecoraro: Golfo dei delfini e meetup Ecodigital a Taranto

Roma, 15 apr. (askanews) – Gioved 17 aprile alle ore 16.30, Taranto ospiter un’importante iniziativa della rete Ecodigital in collaborazione con la Jonian Dolphin Conservation, realt di eccellenza internazionale per la tutela dei delfini e dei cetacei del Mediterraneo.

Il meetup ecodigital sar dedicato alla difesa della bellezza naturale del Golfo di Taranto e alla promozione delle innovazioni ecodigitali. Giovani protagonisti della transizione ecologica e digitale presenteranno progetti concreti e idee per un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Saranno coinvolte anche imprese del territorio gi impegnate in percorsi di cambiamento virtuoso.

” fondamentale valorizzare Taranto come laboratorio di innovazione verde e digitale – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della Rete Ecodigital -. Dalle energie rinnovabili sostenibili all’agricoltura di qualit, fino alle start-up giovanili, Taranto pu diventare una realt di punta per l’Italia che cambia”.

Il valore simbolico e scientifico di Ketos, il centro di ricerca della Jonian Dolphin Conservation, dove si terr l’iniziativa, altissimo: un centro riconosciuto a livello internazionale, che da anni lavora per la salvaguardia dei delfini del nostro mare. ” urgente istituire finalmente l’Area Marina Protetta del Golfo di Taranto, un vero e proprio Santuario dei Cetacei – ha aggiunto Pecoraro Scanio – e completare al pi presto il Centro Rifugio per i Delfini nei pressi dell’isola di San Paolo, un progetto innovativo e di grande impatto etico e ambientale”.

All’incontro parteciperanno giovani innovatori, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della ricerca e della societ civile, per condividere visioni e proposte per un futuro ecodigital.

Un appuntamento da non perdere per chi crede nella bellezza, nella scienza e nel riscatto sostenibile di Taranto.

Relatori e ospiti del Meetup: Cermelo Fanizza, Fondatore Jonian Dolphin Conservation, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde e Promotore rete EcoDigital, Patty L’Abbate, Vicepresidente Commissione Ambiente, Camera dei Deputati, Sergio Prete, Commissario Straordinario AdSP del Mar Ionio – Porto di Taranto, Riccardo Toto, Direttore Generale Renexia, Roberto Carlucci, Professore Ordinario di Ecologia, Universit degli Studi di Bari Aldo Moro, Renato Mercadante, Delegato Regionale Coldiretti Giovani Impresa Puglia, Michele Carbotto, CEO Switchup, Nicola Mele, Fondatore Vigna Agrivoltaica, Emmanuel Sanarica, CEO e Founder Uliv Posh.

Zelensky (rispondendo a Witkoff) : i territori occupati dai russi sono ucraini, è una linea rossa

Roma, 15 apr. (askanews) – In una conferenza stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a Odessa, Volodymyr Zelensky ha risposto ai commenti dell’inviato Usa Steve Witkoff su Fox News di ieri, che hanno individuato nei territori occupati dalla Russia una questione cruciale per un accordo di pace, sottolineando che “riconoscere i territori occupati come russi è linea rossa” “L’Ucraina è uno stato sovrano (…). Pertanto, ancora una volta, soltanto il popolo ucraino può parlare dei territori del nostro stato. Per noi, è fuori questione riconoscere i territori temporaneamente occupati come non ucraini, ma russi. Pertanto, ancora una volta, i rappresentanti competenti stanno discutendo di questioni che vanno oltre la loro competenza”.

(in Foto Rutte e Zelensky, dal profilo X del presidente ucraino)

Governo, terminato vertice Meloni-Salvini-Tajani a Palazzo Chigi

Roma, 15 apr. (askanews) – È terminato a Palazzo Chigi,il vertice di governo convocato dalla premier Giorgia Meloni in vista della sua partenza domani per Washington, dove giovedì incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump con cui discuterà della spinosa questione dei dazi.Al vertice hanno partecipato, oltre alla premier, anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello della Difesa Guido Crosetto e quello degli affari regionali Tommaso Foti.

"Mediterraneo di Pace": il Museo Ebraico di Lecce in "trasferta" a Roma

Roma, 15 apr. (askanews) – Il Museo Ebraico di Lecce ha celebrato un momento significativo per il dialogo interculturale, il confronto e l’educazione intergenerazionale, inaugurando a Roma, a Montecitorio, due mostre di arte contemporanea che rimarranno visitabili fino al 24 aprile. In questo prestigioso e autorevole luogo, viene così trasmessa l’eredità e la storia della comunità ebraica a Lecce, riportata alla luce dal Museo, e che oggi crea un legame con Manduria, Trani, Nardò e l’intera comunità ebraica d’Italia. L’evento è stato preceduto da una conferenza stampa alla Camera dei Deputati alla presenza dell’On. Claudio Stefanazzi, Deputato alla Camera per il Partito Democratico, Aldo Patruno, Direttore Generale del Turismo e della Cultura Regione Puglia, Rav Riccardo Di Segni Rabbino Capo di Roma, Michelangelo Mazzotta, CEO Museo Ebraico di Lecce assieme a Francesco De Giorgi, Fabrizio Lelli, Direttore del Museo Ebraico di Lecce, Fiammetta Martegani, curatrice mostra Errare, perseverare, sopravvivere e Fabrizio Ghio, Architetto e membro del Comitato Scientifico del Museo Ebraico di Lecce.

Promotore della “trasferta” l’on. Stefanazzi: «La Puglia e il Mediterraneo sono luoghi identitari. Ed è proprio la semplicità con cui, chi la visita, può riconoscerne la storia, la cultura e le sue tradizioni a costituire il fondamento del successo che la nostra terra ha riscosso negli ultimi anni come meta turistica. Tutto ciò è stato reso possibile da uno sforzo enorme della comunità politica e civile pugliese di analisi critica delle proprie radici. Critica perché piena di contraddizioni e conflitti storici, sociali e religiosi che, in ultima istanza, rappresentano l’autentica peculiarità della Regione. La mostra che presentiamo oggi vuole essere una vivida testimonianza dell’approfondimento che ha portato a comprendere il significativo contributo che la comunità ebraica, insieme alle tante altre comunità che si sono incrociate nei secoli, ha garantito, spesso silenziosamente, alla costruzione dell’identità culturale della città di Lecce e della Puglia. Il Museo Ebraico di Lecce, che mi onoro di ospitare nella splendida cornice di Montecitorio, è quotidianamente impegnato per far rivivere l’importanza di questa storia. Una storia che oggi, in un momento di dolorosi conflitti, possiamo raccontare, attraverso l’arte, anche nei luoghi delle nostre istituzioni. L’auspicio è che l’arte e la bellezza possano, insieme alla memoria, aiutare l’umanità a comprendere le ragioni ultime e vere della solidarietà e del dialogo».

Una grande vetrina per la Regione Puglia, come ha sottolineato Aldo Patruno: «Regione Puglia è sempre più orgogliosa che le proprie istituzioni museali e culturali vadano oltre i confini regionali, accedendo a luoghi prestigiosi dell’Arte, della Cultura e, in questo caso, delle Istituzioni democratiche. Con una offerta, peraltro, che punta a valorizzare l’identità “mediterranea” e “meticcia” della Puglia, da sempre terra di attraversamenti, contaminazioni, accoglienza, incontri di culture, civiltà, religioni, costruzione di ponti e, quindi, di pace. Il dialogo interculturale resta l’unico e più potente strumento di resistenza civile a nostra disposizione, in un mondo sempre più orientato alla contrapposizione e al conflitto. E la Puglia, anche attraverso il Museo Ebraico di Lecce e la sua importante programmazione culturale, intende svolgere fino in fondo questo ruolo che la Storia e la Geografia le hanno riservato, con le radici saldamente affondate nel Mediterraneo e la testa proiettata in Europa».

In conferenza, anche i saluti del Rav Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma: «Sono contento che si parli della presenza ebraica in Puglia e di quanto si sta facendo in questa regione per recuperare la memoria della presenza ebraica. La Puglia fu un luogo di grande passaggio e cultura. Gli ebrei approdavano dall’Oriente a Brindisi, si fermavano o salivano verso la Via Appia o, ancora, scendevano verso Lecce. E’ stata un regione di vivissima cultura. Ho visitato il Museo Ebraico di Lecce e sono meravigliato dallo sforzo che è stato fatto per recuperare delle radici sepolte letteralmente sotto la superficie. Mi auguro che questa serie di iniziative porti più pubblicità a questa storia sommersa».

«Abbiamo voluto creare un ponte tra passato e presente. Un luogo in cui la memoria non è qualcosa da conservare in silenzio, ma da raccontare, condividere, rendere viva. Un progetto che oggi è diventato punto di riferimento non solo per la Puglia, ma anche per la nostra città, trasformandosi in un polo di attrazione per tutti coloro che arrivano da ogni parte del mondo, desiderosi di conoscere questa storia. È per tutti coloro che credono che la cultura possa essere uno strumento di crescita, di pace, di convivenza», racconta Michelangelo Mazzotta ripercorrendo la storia della nascita del Museo e i suoi intenti.

“La Puglia crocevia del Mediterraneo – Mobilità di uomini, merci e culture” è stata presentata dal Direttore del Museo Ebraico di Lecce, Fabrizio Lelli, e dall’architetto e archeologo Fabrizio Ghio. Lelli ha sottolineato l’importanza di questa mostra, che si allinea perfettamente con la missione del museo, ossia «creare un ponte tra culture per promuovere la pace -, la mostra costituisce un invito a riflettere sulle relazioni tra i popoli del Mediterraneo, sulle sfide della convivenza e sul ruolo del turismo consapevole per promuovere l’incontro sulla base della conoscenza. La nostra attività ha avuto il suo successo nel veicolare dei contributi che fino a poco tempo prima erano oggetti di studi molto specifici della nostra Università, veicolarli a un grande pubblico, all’inizio una scommessa che nel tempo è stata vinta poiché si è creato un vero interesse attorno all’ebraismo salentino», ha commentato il professor Lelli a proposito della mostra di cui è curatore. «Il Museo Ebraico di Lecce si propone come luogo di incontro tra diverse culture e visioni. Il percorso didascalico della nostra mostra rappresenta un invito al viaggio e alla scoperta dell’immenso patrimonio della regione, attraverso un’ottica particolare, ovvero i contributi forniti dalle diverse popolazioni e culture che, nel corso dei secoli e fino all’età contemporanea, si sono avvicendate sul suo territorio, con particolare attenzione alla presenza ebraica. La Puglia costituiva per molti viaggiatori un luogo di passaggio, una Puglia “meticcia”, proprio come diceva Patruno, perché questa regione ha una lunga tradizione di confronto, storia e radicata», ha aggiunto il co-curatore Fabrizio Ghio.

In parallelo, è stata presentata la personale “Errare, perseverare, sopravvivere” dell’artista ebrea americana di origine siriana, Lenore Mizrachi-Cohen. La sua esposizione, curata da Fiammetta Martegani, utilizza la calligrafia araba come strumento per esplorare i cambiamenti identitari e culturali del popolo ebraico: «2016: mentre a Tel Aviv veniva al mondo mio figlio Enrico, a Lecce nasceva, sui resti di un’antica sinagoga, quello che oggi è il Museo Ebraico di Lecce. 2019: nel corso di una visita diplomatica della Regione Puglia in Israele, il traffico intenso di Tel Aviv fece deviare i programmi previsti dall’Ambasciata italiana in Israele, portando l’On. Claudio Stefanazzi in visita del Museo Eretz Israel, di cui ero curatrice. Come mi disse alcuni anni dopo: “certe cose non capitano mai per caso”. Nel corso di quell’incontro l’on. rimase profondamente colpito dallo storico legame tra Israele e la Puglia che, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, divenne il ponte per portare in salvo i 21.000 sopravvissuti alla Shoah, verso la Terra Promessa.

La mostra che raccontava l’epopea di quei capitani coraggiosi e del ruolo cruciale che in quegli anni ebbero la Puglia e l’Italia fu, nel 2021, la prima di una serie di mostre da me curate presso il Museo Ebraico di Lecce. Lo sguardo sul contemporaneo, attraverso l’arte, risulta oggi più importante che mai. E per questo, dal 2021 ad oggi, presso lo splendido Museo di Lecce abbiamo già curato 4 mostre di arte contemporanea israeliana. Arriviamo, purtroppo, al 2023: a seguito del terribile massacro del 7 ottobre da parte di Hamas e del conflitto che, già prima di allora, lacera, quotidianamente, diversi popoli del Medioriente, era per noi fondamentale dare spazio ad un’artista che potesse utilizzare la voce di popoli diversi, in modo da attraversare il Mediterraneo e toccare il cuore, e le menti, di tutti noi. Lenore Mizarchi Cohen è un’artista americana, figlia di ebrei siriani, scappati dalla Siria di Afel El Assad.

Nata e cresciuta a NY in una casa in cui si parlava arabo, da anni utilizza lo spessore della lingua e della calligrafia araba per raccontare il dolore del suo popolo eternamente sradicato. Quando, dopo l’inaugurazione leccese, l’on. Stefanazzi ci propose di portare la mostra nella splendida sede della Sala del Cenacolo, non sapevamo ancora che l’inaugurazione romana sarebbe coincisa durante la settimana a cavallo tra la Pasqua ebraica e quella cristiana.

Tuttavia “le cose non capitano mai per caso”: se la Pasqua cristiana è simbolo di resurrezione, quella ebraica è simbolo di liberazione. Per questo voglio augurarmi che le parole di Lenore, utilizzate per questa mostra, possano risuonare nei nostri cuori, nelle nostre menti e in quelle di tutti coloro che da 18 mesi si stanno adoperando in tutti modi per raggiungere al più presto una risoluzione duratura di questo conflitto, per una pacificazione del Medio Oriente e del Mediterraneo».

Alla conferenza è seguita l’inaugurazione ufficiale nella suggestiva Sala del Cenacolo dove l’arpa di Eleonora Carbone ha accompagnato i visitatori alla scoperta delle due mostre mentre si sono susseguiti gli interventi di altri influenti personalità come la Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e l’avv. Claudio Fano, amico storico e sostenitore del Museo Ebraico di Lecce. La serata, abbinata alla degustazione dei vini di Cantine Leuci, ha dato il via all’esposizione che resterà aperta, gratuitamente, fino al 24 aprile. Un’opportunità aperta al pubblico di immergersi in una narrazione storica affascinante e più che mai contemporanea. Con questo evento, infatti, il Museo Ebraico di Lecce ribadisce il suo impegno nel promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, un passo importante verso un futuro di pace e collaborazione tra le diverse culture del Mediterraneo.

L’invisibile e il segno, Giorgio Griffa a Palazzo Ducale a Genova

Genova, 15 apr. (askanews) – una pittura misteriosa, strana, eppure funziona come una sorta di guida attraverso percorsi che poi sono quelli dell’arte del secondo Novecento e permette di vivere un avvicinamento sottile all’astrazione e alla logica del segno pittorico. Palazzo Ducale a Genova dedica una mostra importante a Giorgio Griffa, torinese classe 1936, che ricostruisce un percorso particolare nella storia dell’arte italiana.

“Nel momento della definizione della crisi della pittura, tra fine anni 60 e primi anni 70 – ha detto ad askanews Ilaria Bonacossa, direttrice di palazzo Ducale e co-curatrice della mostra insieme a Sbastien Delot – Griffa al centro di tutta un’attivit pittorica di astrattismo minimale che attraversa l’Europa e in anche gli Stati Uniti. Per per Griffa pi interessante inserire il suo lavoro in una traiettoria pi larga che quella solo della storia contemporanea e dei suoi contemporanei o artisti appena prima di lui. Per Griffa la pittura un segno, la pittura una modalit di conoscenza e quindi il suo lavoro vuole inserirsi in questa storia del segno legata all’umanit, dalla grotta di Lascaux, dice, fino ai teoremi della fisica quantistica, l’uomo lavora con i segni per conoscere il mondo”.

Proprio questa ampiezza di visione porta al senso del titolo della mostra genovese: “Dipingere l’invisibile”, che nelle grandi tele senza cornice di Griffa prende le forme di linee, macchie di colore, ma anche di numeri per arrivare poi alla parola poetica di Montale. E forse proprio qui si compie quella saldatura tra i diversi segni che, insieme, costruiscono una invisibilit che diventa presente allo spettatore. E, comunque, in tutti questi concetti, ci sono anche elementi molto concreti, come i suoi colori. “Una palette che non si tenderebbe ad associare a un pittore che di 89 anni – ha aggiunto Bonacossa – questi colori pastello, questi colori che sono fuori in qualche modo dai colori della realt e portano quindi in un universo parallelo”.

La mostra anche un omaggio al legame tra Griffa e Genova, citt le cui gallerie hanno ospitato alcune sue importanti esposizioni, ma soprattutto un’occasione per sentire un’idea di pittura – e per estensione di arte – che continua a essere singolare e interessante.

“Italiani veri”, lo show di Arianna parte da Toronto

Roma, 15 apr. (askanews) – Il suo ultimo singolo si intitola “Nel posto giusto” ed la colonna sonora di un cortometraggio prodotto da Loreb/Nativa. Ma l’artista Arianna si prepara per nuovi progetti, come un brano per l’estate e uno show sugli italiani.

“‘Nel posto giusto’ – dice ad askanews – una canzone che parla del fatto che a volte non siamo pronti ancora per essere nel posto giusto con la persona giusta. A volte forziamo la mano, forziamo la situazione, per arrivare a un obiettivo quando invece la vita, il destino, si presentano quando siamo pronti ad accoglierlo”.

Poi lo sguardo al futuro. “Sto anche preparando un nuovo brano, che uscir nell’estate. Un brano molto ballabile – aggiunge – non vedo l’ora che esca. Spero che sia una canzone che vi terr compagnia tutta l’estate. E poi, dopo due anni di scrittura, debutter con il mio spettacolo sugli italiani, l’italianit, su tutti i luoghi comuni che ci appioppano ma che non sono reali. Si chiama ‘Italiani veri’, e grazie agli Istituti di Cultura nel mondo e al ministero degli Esteri, inizier da Toronto e far un tour in tutto il Nord America, tra New York, Los Angels, Chicago e Miami”.

Arianna stata premiata all’Oscar dei Porti 2025, che si svolto a Miami grazie all’idea di Roberto Onofri, che – insieme alla Miss Italia, Gloria Zanin – ha condotto la serata nella Villa Versace di Miami Beach.

"Sport Illumina" rivoluziona sport: 100 nuovi spazi in tutta Italia

Roma, 15 apr. (askanews) – Una rivoluzione del concetto di sport che diventa più di un’attività fisica: un linguaggio comune, un’opportunità di crescita, ponte tra generazioni e culture. Cento nuovi spazi per lo sport in tutta Italia entro settembre. Il Progetto “Sport Illumina”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, tramite il Dipartimento per lo Sport, e ideato da Sport e Salute, con un finanziamento di 35,1 milioni, nasce come risposta concreta – si legge in una nota – alla necessità di restituire ai cittadini luoghi di aggregazione autentici, accessibili e sicuri.

L’avviso pubblico è rivolto ai Comuni con l’obiettivo di realizzare spazi “Illumina” modulari, inclusivi, riconoscibili e funzionali per lo svolgimento di attività sportive e ricreative. I Comuni, suddivisi in cluster in base al numero di abitanti, potranno proporre, fino al 7 maggio 2025, la propria candidatura per trasformare un luogo da loro indicato in uno Spazio Illumina.

“Illumina” risponde a un’esigenza sociale: non più solo impianti sportivi, ma vere e proprie piazze di comunità, aperte, libere e sicure, catalizzatori di comunità, luoghi dove l’aggregazione avviene senza il bisogno di un’organizzazione formale. Un’energia collettiva che si autoalimenta. Lo spirito aggregativo degli oratori che supera la propria dimensione diventando sempre più inclusiva. Il ritorno all’idea di uno sport, inteso non solo come attività fisica, ma come spazio di libertà, incontro e crescita.

Scontro Trump-Harvard, Obama con l’ateneo: "Esempio di libertà"

Roma, 15 apr. (askanews) – L’amministrazione Trump ha congelato oltre 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni federali e 60 milioni in contratti destinati all’Università di Harvard, dopo che l’ateneo ha rifiutato di conformarsi a una serie di richieste governative. Tra queste, la chiusura dei programmi di diversità, equità e inclusione (DEI), la revisione delle politiche di ammissione e assunzione per privilegiare il “merito”, la cooperazione con le autorità migratorie e restrizioni alle proteste studentesche, inclusi divieti sull’uso di maschere facciali durante le manifestazioni.

Il presidente di Harvard, Alan Garber, ha respinto le richieste, definendole un’ingerenza senza precedenti nella libertà accademica e nei diritti costituzionali dell’università. In una lettera alla comunità universitaria, Garber ha affermato: “L’università non rinuncerà alla sua indipendenza né ai suoi diritti costituzionali. Nessun governo dovrebbe dettare ciò che le università private possono insegnare, chi possono ammettere o assumere e quali aree di studio possono perseguire”.

L’ex presidente Barack Obama ha elogiato la posizione di Harvard, definendola un esempio per altre istituzioni di istruzione superiore. In un post sui social media, Obama ha scritto: “Harvard ha dato l’esempio, respingendo un tentativo illegittimo e maldestro di soffocare la libertà accademica, mentre prende misure concrete per garantire che tutti gli studenti possano beneficiare di un ambiente di ricerca intellettuale, dibattito rigoroso e rispetto reciproco”.

Il presidente Donald Trump ha minacciato su Truth di revocare a Harvard lo status di esenzione fiscale, accusando l’università di promuovere posizioni ideologiche e politiche non compatibili con l’interesse pubblico.

“Forse Harvard dovrebbe perdere il suo status fiscale agevolato ed essere tassata come entità politica se continua a spingere malattie di natura politica, ideologica e ispirate o favorevoli al terrorismo”, ha scritto Trump. “Ricordate, lo status di esenzione fiscale dipende totalmente dall’agire nell’interesse pubblico!”.

La decisione del celebre ateneo ha innescato proteste nel campus, il sostegno di ex studenti e una causa legale da parte dell’American Association of University Professors, che accusa l’amministrazione di aver violato le procedure legali previste dal Titolo VI del Civil Rights Act.

Il congelamento dei fondi minaccia di avere un impatto significativo sulla ricerca scientifica e medica dell’università, con particolare riferimento alla Harvard T.H. Chan School of Public Health, che dipende in gran parte da finanziamenti federali per le sue attività.

Harvard ha annunciato l’emissione di 750 milioni di dollari in obbligazioni per far fronte all’emergenza finanziaria e garantire la continuità delle sue attività accademiche e di ricerca.

Dazi, Meloni (che incontrerà presto Trump): siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore

Roma, 15 apr. (askanews) – “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore, non sento alcuna alcuna pressione per i miei prossimi i due giorni, come potete immaginare… Faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo”. Lo ha detto, riferendosi all’imminente viaggio negli Usa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla cerimonia del conferimento dei Premi Leonardo 2025 a Villa Madama.

“Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha aggiunto la premier.

Dazi, Meloni: bene per tutti continuare ad avere a che fare con noi

Roma, 15 apr. (askanews) – “Bisogna ricordare che quando un prodotto italiano viene esportato gran parte della ricchezza non la produce in Italia, la produce dove viene esportato. Quindi anche noi, con questo nostro lavoro legato all’export, produciamo ricchezza anche per gli altri ed è bene per tutti continuare ad avere a che fare con l’Italia perché l’Italia è in grado di produrre benessere, eccellenza e ricchezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla cerimonia del conferimento dei Premi Leonardo 2025 a Villa Madama.

Dazi, Meloni: sono consapevole di quello che vado a difendere

Roma, 15 apr. (askanews) – “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo ccome va nelle prossime ore, non sento alcuna alcuna pressione per i miei prossimi i due giorni, come potete immaginare… Faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevle di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo”. Lo ha detto, riferendosi all’imminente viaggio negli Usa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla cerimonia del conferimento dei Premi Leonardo 2025 a Villa Madama.

“Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha aggiunto la premier.

Ucraina, gli Usa non appoggiano la condanna del G7 all’attacco russo a Sumy

Roma, 15 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno comunicato agli alleati del G7 che non appoggeranno una dichiarazione di condanna dell’attacco più sanguinoso della Russia contro l’Ucraina nel 2025 sferrato domenica a Sumy perché intendono mantenere i negoziati con Mosca in carreggiata. Lo scrive l’agenzia americana Bloomberg.

Secondo fonti citate dall’organo di stampa, l’amministrazione del presidente Donald Trump ha comunicato agli alleati di non poter firmare la dichiarazione di denuncia dell’attacco poiché sta “lavorando per preservare lo spazio per negoziare la pace”, mentre proseguono gli incontri tra la Casa Bianca e il Cremlino.La Russia ha lanciato due missili balistici a corto raggio, tra cui uno equipaggiato con munizioni a grappolo, contro la città di Sumy, nel nordest dell’Ucraina, la Domenica delle Palme, mentre gli ucraini partecipavano alle funzioni religiose. Almeno 35 persone sono state uccise e 119 ferite nell’attacco, inclusi bambini, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

La dichiarazione del G7 doveva condannare l’attacco di Sumy affermando che costituisce la prova che la Russia è determinata a continuare la guerra, secondo quanto riporta sempre Bloomberg.

A "Time in jazz" 38 Bollani, Rava, Rea, Simona Molinari e Paola Turci

Roma, 15 apr. (askanews) – Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, torna per la trentottesima edizione con un programma come sempre ricco e sfaccettato: l’appuntamento è dall’8 al 16 agosto, con base nella sua storica culla, Berchidda (Ss), e tappe negli altri centri del nord Sardegna coinvolti quest’anno in un itinerario che è insieme artistico e territoriale: Alà dei Sardi, Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, San Teodoro, Sant’Antonio di Gallura, Tempio Pausania, Viddalba.

‘What a Wonderful World’ è il titolo che connota questa edizione del festival preso in prestito dalla canzone resa celebre da Louis Armstrong: ‘Anche a noi piace pensare che il mondo sia luminoso e bello da vivere. Ci piace pensare che la musica e l’arte possano cambiarne il volto dipingendolo di colore’, ha affermato Paolo Fresu.

Folto e di alto profilo il cast chiamato a dare forma sonora alla trentottesima volta di Time in Jazz, a partire dai protagonisti dei concerti in programma sul ‘palco centrale’, quello allestito nella Piazza del Popolo a Berchidda: Stefano Bollani con il Danish Trio, Enrico Rava alla testa del quintetto Fearless Five, Danilo Rea, il trio Mare Nostrum di Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren, Les Amazones d’Afrique, Ze in the Clouds, il duo Svaneborg Kardyb e, sempre dalla Danimarca, Trentemøller.

Nomi di spicco anche tra le tante tappe del circuito del festival fuori Berchidda: Nick The Nightfly, Simona Molinari, Paola Turci (che sarà protagonista dell’immancabile omaggio a Fabrizio De André di ogni edizione di Time in Jazz), Ivan Segreto, Stefania Tallini e Franco Piana, Bebo Ferra e Salvatore Maiore, Christian Mascetta, DayKoda, il Duo Bottasso, Eleonora Strino in trio, Ettore Fioravanti col quartetto Opus Magnum, i Freak Motel, il trio Hobby Horse di Dan Kinzelman, Joe Rehmer e Stefano Tamborrino, Pietro Lussu e Felice Montervino con la loro rilettura tra musica e parola di ‘Un anno sull’Altipiano’, il duo Madera Balza di Monica Demuru e Natalio Mangalavite, Matteo Paggi col suo progetto Words, la Banda Musicale ‘Bernardo De Muro’ con la direzione di Corrado Guarino e Domenico Del Rio, e poi il meeting di organetti con Totore Chessa, Mariantonietta Bosu, Giacomo Vardeu e Pierpaolo Vacca, quest’ultimo anche al centro di Time After Time, lo spazio dopo concerto, ogni sera con un ospite diverso: Menion, Marta Loddo, Ze in the Clouds, Gavino Riva col suo trio. Altro momento after hour i dj set di Renton mentre è un appuntamento preserale il FestivalBar, la vetrina di proposte musicali ospitate di volta in volta da un diverso bar di Berchidda, che quest’anno si presenta tutta al femminile con la flautista, musicista elettronica, compositrice, producer e dj TVS (aka Teresa Virginia Salis), con le cantautrici Sista Namely e Mazulco, e con Gold Mass, autrice e produttrice di musica elettronica.

‘I grandi festival, come Time in Jazz, storicizzati in decenni di eventi di grande qualità, sono ormai elemento fondamentale dell’offerta turistica della Sardegna – ha affermato l’assessore regionale del Turismo Franco Cuccureddu – per questo abbiamo ritenuto di dedicargli un apposito cartellone, al quale abbiamo destinato ben 3 milioni di euro. Nella determinazione del punteggio abbiamo scelto di premiare la qualità artistica, la storicità e la notorietà, anche in termini di impatto mediatico dei grandi festival musicali, cinematografici, teatrali, che si tengono nella nostra Isola’.

Come già nelle due precedenti edizioni, anche quest’anno Time in Jazz prende il via l’8 agosto dal prato del Golf Club Puntaldia; protagonista, questa volta, Nick The Nightfly, storica voce di Monte Carlo Nights, con il progetto musicale My Favorite Things. A partire dalle 18, accompagnato da una band di eccellenti jazzisti italiani (Jerry Popolo al sax, Pietro Lussu al pianoforte, Dario Rosciglione al basso e Amedeo Ariano alla batteria), proporrà un mix di brani originali e omaggi a grandi nomi della musica italiana come Pino Daniele, Lucio Dalla, Gino Paoli, Joe Barbieri, Sergio Cammariere, tra gli altri, riletti con il suo stile unico tra jazz e soul. Un concerto che si annuncia emozionante, all’insegna di eleganza, passione e qualità musicale.

Si resta sulla costa nordorientale sarda, a Porto Rotondo, per l’appuntamento della serata: al Teatro all’aperto ‘Mario Ceroli’ riflettori puntati alle 21.30 su Simona Molinari per un viaggio in parole e musica nei diversi momenti della vita – l’innamoramento, la passione, gli inganni, il disincanto, l’amore, l’impegno – raccontati attraverso le sue canzoni e grandi classici. In scaletta brani come Egocentrica, La Felicità, In cerca di te, insieme a omaggi a Ella Fitzgerald, De Gregori e Lucio Dalla. La nuova versione dello spettacolo include anche brani dal suo ultimo album, Hasta Siempre Mercedes, pubblicato a novembre 2023, tra cui Gracias a la vida, Cancion de las simples cosas e l’inedito Nu fil e voce scritto da Bungaro. La cantautrice sarà affiancata sul palco da Claudio Filippini al pianoforte e alle tastiere, ed Egidio Marchitelli alle chitarre.

Il festival prende il largo sabato 9 con un ‘classico’ di ogni edizione: la traversata marittima in musica dal porto di Livorno (partenza alle 10) a quello sardo di Golfo Aranci (arrivo alle 20) a bordo di una motonave della Sardinia Ferries; un appuntamento che si rinnova per il diciannovesimo anno consecutivo grazie alla collaborazione della compagnia delle navi gialle. Ad accompagnare il viaggio sulle acque del Tirreno, stavolta sono i Mefisto Brass, quintetto che attinge dalle sonorità tipiche della musica elettronica, riformulandole e adattandole per un organico esclusivamente di strumenti a fiato e percussioni: Giacomo Bertazzoni al sax tenore, Lorenzo Faraò al sax baritono, Niccolò Pozzi al sousafono, Fabio Danusso al rullante e Davide Turolla alla grancassa. Una proposta, quella del gruppo nato a Milano cinque anni fa, che anche il pubblico del festival potrà apprezzare nelle parate musicali che i Mefisto Brass proporranno nelle sere successive (intorno alle 19.30) a Berchidda per le vie e le piazze del paese.

Nel frattempo, a mezzogiorno appunto a Berchidda, si aprono le porte delle mostre ospitate negli spazi de Sa Casara, la sede di Time in Jazz. In primo piano l’esposizione fotografica ‘Time to Time 2024’, con gli scatti realizzati l’anno scorso durante il festival da Paolo Soriani e Francesca Sara Cauli. Accanto a questa, trova spazio CasArt, la mostra permanente della Collezione di Arte Contemporanea nata nel 1997 nell’ambito del Progetto Arti Visive (PAV).

Evento clou della giornata, e tra i più attesi di ogni edizione del festival, il concerto-omaggio a Fabrizio De André a L’Agnata, in quella che è stata la sua residenza sarda nelle campagne di Tempio Pausania. A rendere tributo al cantautore genovese, questa volta, sarà Paola Turci, in scena a partire dalle 18.

Al rientro a Berchidda, appuntamento alle 21.30 al Museo del Vino con i Freak Motel, una band sarda che raccoglie molteplici influenze e le converte in un personale mix dove elettronica, Nu-jazz e scenari cinematici convivono tra loro. Sul palco Andrea Sanna (Rhodes, synth, sampler), Matteo Sedda (tromba, elettronica), Andrea Parodo (basso) e Nicola Vacca (batteria ed elettronica) alla creazione di un sound personale.

La terza giornata del festival domenica 10 agosto si apre alle 11 a Viddalba, nella chiesetta di San Leonardo, con Madera Balza, il duo formato da Monica Demuru e Natalio Mangalavite.

Nel tardo pomeriggio, alle 18, il festival approda alla Torre di San Giovanni, sulla costa davanti a Posada, per il concerto dell’Opus Magnum, il quartetto del batterista Ettore Fioravanti con Marco Colonna ai clarinetti, Andrea Biondi al vibrafono e Igor Legari al contrabbasso.

La domenica di Time in Jazz si chiude in serata, alle 21.30, ad Arzachena, dove lo scenario di Li Conchi farà da cornice al live di DayKoda, il progetto del musicista e produttore milanese Andrea Gamba (testiere, elettronica e chitarra) con Riccardo Sala (sax e synth), Andrea Dominoni (basso) e Matteo D’Ignazi (batteria).

La pineta di Sant’Anna, nei pressi di Budoni, offrirà l’ambientazione all’esibizione del Duo Bottasso che apre la lunga e fitta giornata di lunedì 11 agosto. Attivo da vent’anni nell’incontro fra folk, improvvisazione, musica contemporanea e progetti multidisciplinari, il duo dei fratelli Nicolò (violino, violino tenore d’amore) e Simone Bottasso (organetto, elettronica) si distingue per la capacità di mescolare influenze e abbattere i confini stilistici. Postcards from Italy è il loro nuovo progetto.

Si resta sulla costa, a Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, per il live pomeridiano: alle 18, Matteo Paggi, trombonista al fianco di Enrico Rava nei Fearless Five e vincitore del Top Jazz 2024 come miglior nuovo talento, presenta il suo progetto ‘Words’.

Al ritorno a Berchidda, nuovo appuntamento con il Festivalbar: alle 20 al Café Rosé (e la sera dopo, il 12 agosto al Bar KataLeya, ex Bar Centrale) sarà di scena TVS (aka Teresa Virginia Salis), una flautista, musicista elettronica, compositrice, producer e Dj con la passione per la musica Ambient e Techno.

Altro gradito ritorno a Time in Jazz è quello di Stefano Bollani, protagonista del secondo set della serata. Classe 1972, il pianista milanese di nascita ma fiorentino d’adozione, tra gli esponenti più apprezzati e popolari della scena jazzistica italiana, sarà sul palco di Piazza del Popolo alla testa del Danish Trio; ad affiancarlo, due musicisti di punta del jazz scandinavo, i danesi (appunto) Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria.

Spenti i riflettori sul palco di Piazza del Popolo, la musica si sposta nella piazzetta adiacente per Time After Time, il consueto spazio dopo concerto affidato anche quest’anno a Pierpaolo Vacca.

La quinta giornata del festival, martedì 12 agosto, prende le mosse alle 11 a Bortigiadas con Ivan Segreto di scena alla Chiesa della Santa Trinità. Con La Biddizza è Suvrana (‘La bellezza è sovrana’), il cantautore, pianista e compositore siciliano, ci accompagna in un viaggio musicale intimo e visionario.

Alle 18 appuntamento a Sa Caminera, nel borgo di Banari, per il concerto del trio Hobby Horse di Dan Kinzelman (fiati, percussioni, voce ed elettronica), Joe Rehmer (basso, harmonium, voce ed elettronica) e Stefano Tamborrino (batteria, voce ed elettronica).

In serata a Berchidda, riflettori puntati in Piazza del Popolo sui Fearless Five, il nuovo progetto di Enrico Rava, sicuramente il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale.

Si presenta come un ponte ideale tra Sardegna e Islanda From Insula to Insula (playing Bjork), di scena nello spazio post concerto di Time After Time: un incontro all’insegna della sperimentazione sonora tra la cantante e compositrice Marta Loddo e Pierpaolo Vacca che esplora le componenti ‘isolane’ presenti nella musica d’avanguardia della cantautrice islandese Bjork, così come nelle sperimentazioni degli artisti sardi.

Spetta a Eleonora Strino in trio con Giulio Corini al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria il compito di aprire la giornata di mercoledì 13 agosto alle 11 nel Parco di San Giuseppe a Sant’Antonio di Gallura.

La Chiesa di Madonna di Castro nella campagna di Oschiri accoglie alle 18 Pietro Lussu e Felice Montervino con il loro progetto Un anno sull’Altipiano.

A Berchidda, alle 20, il Jazz Pub ospita l’appuntamento giornaliero del Festivalbar: protagonista Gold Mass, autrice e produttrice di musica elettronica, new trip hop / dance / techno, considerata tra i migliori talenti emergenti europei.

Due set in scaletta per la serata in Piazza del Popolo a Berchidda. Il primo, alle 21.30, vede Danilo Rea in piano solo, la dimensione ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione; uno dei nomi più rappresentativi della scena musicale scandinava, Trentemøller, è atteso sul palco nel secondo set della serata con la sua band composta da Emma Acs alla voce e ai synths, Brian Batz alla chitarra, Jens Hein al basso e Silas Tinglef alla batteria, oltre allo stesso musicista danese ai synths.

Nell’appuntamento di ogni sera con Time After Time, mercoledì 13 l’organetto di Pierpaolo Vacca incrocia le tastiere del pianista, compositore e produttore d’avanguardia Ze in the Clouds: ViVa ViVa si intitola il loro set, un dialogo tra due mondi musicali differenti, che esprime il desiderio di celebrare e vivere la vita.

Stefania Tallini, pianista, compositrice e arrangiatrice, considerata una delle più originali realtà del jazz italiano, e Franco Piana, trombettista, flicornista, compositore e arrangiatore, altra figura di primo piano della scena jazzistica nazionale: saranno loro a inaugurare la giornata di giovedì 14 nella Chiesa di San Francesco ad Alà dei Sardi.

Altro duo al centro dell’appuntamento pomeridiano: protagonisti alle 18 a Ozieri, – Piazzale Museo Archeologico ‘Alle Clarisse’ il chitarrista Bebo Ferra e il violoncellista Salvatore Maiore: due musicisti sardi, nati artisticamente insieme negli anni Ottanta, che si rincontrano nel segno di Heritage, altra produzione originale di Insulae Lab edizione 2024.

In serata, alle 21.30 a Berchidda, sale sul palco di Piazza del Popolo il ‘padrone di casa’, Paolo Fresu insieme al fisarmonicista francese Richard Galliano e al pianista svedese Jan Lundgren sotto l’insegna di Mare Nostrum.

Altre sonorità nell’ultimo atto di Time After Time con 18esimo Parallelo, un viaggio tra cantautorato, blues e musica di tradizione che vede insieme a Pierpaolo Vacca col suo organetto il trio guidato dal bassista Gavino Riva, con Jim Solinas alle tastiere e Gianluca Gadau alla chitarra.

Per Ferragosto, come da tradizione, Time in Jazz pianta le tende nella campagna poco fuori Berchidda. La mattina trascorrerà con una serie di appuntamenti sotto gli alberi intorno alla chiesetta di San Michele. Il primo, alle 10, è un evento immancabile e attesissimo del festival e di Time to Children, la sua sezione dedicata ai bambini: Gufo Rosmarino nel bosco delle ciliegie gnam gnam, una nuova storia della serie di racconti scritti e interpretati dall’attore e regista Giancarlo Biffi, con i contributi musicali di Paolo Fresu, della violinista Sonia Peana e Catia Gori.

Alle 11, Fine di un’era inizio di un è. La bellezza salterà il mondo?, titolo dell’incontro con l’attore e scrittore Alessandro Bergonzoni, già ospite il giorno prima di Time to Read, la sezione del festival dedicata ai libri e agli autori con il suo Aprimi cielo: dieci anni di raccoglimento, articolato.

Alle 11.30 musica con il solo di Christian Mascetta, chitarrista dal suono unico, capace di fondere tecnica innovativa e sensibilità musicale.

Un breve distanza separa la chiesetta di Santa Caterina, da quella di San Michele dove, dopo il tradizionale momento conviviale del pranzo berchiddese, sono in programma altri due appuntamenti. Alle 17, per Time to Read, la presentazione di Un amore di contrabbando, recentissimo libro del giornalista e scrittore cagliaritano Nicola Muscas.

Poi, alle 18, un’autentica festa dell’organetto con Org.net, altro progetto originale nato dalle officine di Insulae Lab nel 2023; protagonisti quattro specialisti dello strumento a mantice, immancabile presenza delle feste tradizionali: Mariantonietta Bosu, Giacomo Vardeu, Totore Chessa e Pierpaolo Vacca.

L’ultima serata del festival a Berchidda avrà l’immancabile prologo – alle 19.30, in Piazza Funtana Inzas – affidato a un’autentica istituzione storica del paese, la Banda Musicale ‘Bernardo De Muro’ guidata da Domenico Del Rio e Corrado Guarino, che sarà impreziosita dalla presenza di alcuni ospiti, per dare forma a un programma nel segno di ‘What a Wonderful World’.

Alle 21.30 riflettori accesi sul palco di Piazza del Popolo per il primo dei due set in programma: protagonista il duo Svaneborg Kardyb, nato sei anni fa dall’incontro tra Nikolaj Svaneborg (tastiere) e Jonas Kardyb (batteria).

Poi, alle 23, il palco di Piazza del Popolo accoglie Les Amazones d’Afrique, una forza creativa che riunisce voci internazionali, una fusione di talenti e generazioni, armonie morbide e potenti per difendere i diritti delle donne e delle ragazze.

Ultimi appuntamenti a Berchidda nella mattinata del 16 agosto, come da consuetudine al Museo del Vino – Enoteca Regionale, dove alle 11.30 si terrà la tradizionale presentazione con degustazione della bottiglia da collezione della Cantina Giogantinu, impreziosita dall’etichetta illustrata con l’immagine grafica del festival. A seguire, spazio alla presentazione di Time in Jazz Diary 2024, il volume che ripercorre per immagini la scorsa edizione del festival attraverso l’obiettivo del fotografo Paolo Soriani.

L’atto finale del festival, alle 18, va in scena, come ormai d’abitudine, nell’impareggiabile cornice della Peschiera di San Teodoro; il compito di calare il sipario sull’edizione numero trentotto di Time in Jazz spetta al suo ideatore e direttore artistico, Paolo Fresu, alla testa del Devil Quartet, formazione che ha debuttato alla fine del 2003, e che nel nome rimanda e allude al suo illustre precedente, l’Angel Quartet (nato nel 1994 come alter ego elettroacustico dell’allora avviatissimo quintetto ‘storico’ di Paolo Fresu).

In appendice, ultimo appuntamento con il Festivalbar: chiude la rassegna, alle 22 al Bar della Piazza, Mazulco (Maria Giulia Corona) cantautrice e illustratrice cagliaritana, classe 1998; da una collaborazione con ILPINK (Alessandro Lecis), produttore musicale e sound designer cagliaritano, è nato il primo album, Psicomagica (2023), in cui si fondono le visioni artistiche di entrambi, cariche di atmosfere sonore pop, elettroniche e ambient.

A Time in Jazz oltre ai concerti, anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, iniziative ambientali, momenti enogastronomici e l’immancabile sezione Time to Children dedicata ai bambini, che andranno a comporre il mosaico del festival.

La trentottesima edizione di Time in Jazz è promossa e organizzata dall’associazione culturale Time in Jazz con il contributo del Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri coinvolti, della Fondazione di Sardegna, di Illumia, del Banco di Sardegna, di Corsica Ferries-Sardinia Ferries e di Biorepack, mentre Radio Monte Carlo si conferma radio ufficiale di Time in Jazz.

Dl bollette, la Camera vota la fiducia. Ok bonus energia ed elettrodomestici

Roma, 15 apr. (askanews) – Bonus elettrodomestici senza più click day ma con sconto in fattura, proroga dell’attuale regime fiscale per le auto aziendali benzina e diesel (fringe benefit) ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse entro il 31 giugno 2025, ulteriore proroga delle tutele per gli utenti vulnerabili. Queste le principali novità introdotte alla Camera sul decreto bollette, su cui il governo oggi ha ottenuto la fiducia. I voti favorevoli sono stati 182 e 113 quelli contrari. Dopo il voto finale di Montecitorio il provvedimento passerà poi all’esame del Senato.

Un decreto, secondo la maggioranza, che viene incontro alle esigenze di famiglie e imprese per fronteggiare l’emergenza del caro bollette. Per le opposizioni, un provvedimento inadeguato e insufficiente, senza una visione, che non risolve i problemi strutturali sugli elevati costi dell’energia.

Confermate le misure già previste nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio scorso, relative al contributo da 200 euro per il 2025 sulla bolletta dell’energia elettrica per le famiglie con Isee fino a 25.000 euro, misura che secondo le stime coinvolge 8 milioni di famiglie e vale 1,6 miliardi di euro. Il contributo è aggiuntivo rispetto al bonus precedente di cui già godevano le famiglie con Isee fino a 9.530 euro oppure sopra i 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli.

Confermate anche le misure a favore delle grandi imprese cosidette “energivore” con un contributo per complessivi 600 milioni di euro, attraverso il fondo per la transizione energetica, derivante dai proventi delle aste delle quote di emissione di CO2 del 2024. Per le piccole e medie imprese con una potenza disponibile di almeno 16,5 KW è previsto invece l’azzeramento per sei mesi in bolletta degli oneri di sistema (in particolare della voce che sostiene le fonti rinnovabili e la cogenerazione) per un onere di ulteriori 800 milioni di euro. Sul bonus elettrodomestici, che potrà arrivare fino al 30% del costo d’acquisto, per un massimo di 100 euro, cifra che sale a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro, non è più previsto il sisterma del click day, ma lo sconto in fattura. La norma rinvia a un decreto interministeriale l’individuazione degli elettrodomestici ad elevata efficienza energetica che possono beneficiare dell’incentivo a fronte dello smaltimento dell’elettrodomestico sostituito di classe energetica inferiore. L’incentivo sarà riconosciuto solo per prodotti realizzati in stabilimenti dell’Unione Europea. La gestione dei contributi avverrà tramite la piattaforma informatica gestita da PagoPa, mentre le attività istruttorie, di verifica e controllo, saranno svolte da Invitalia.

Novità anche per le auto aziendali a benzina e diesel, che se ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse come fringe benefit entro giugno 2025 possono continuare a godere del vecchio regime fiscale più conveniente rispetto a quello introdotto con la legge di bilancio, che favorisce le auto elettriche.

Una norma ad hoc è stata introdotta per i clienti vulnerabili (over 75, disabili e fragili economici): potranno continuare a godere delle maggiori tutele anche dopo il 31 marzo 2027 (termine del sistema a tutele graduali), senza passare al mercato libero ed essere esposti al teleselling selvaggio.

Introdotta nell’esame in Commissione anche la norma che prevede la non pignorabilità della casa di proprietà di un soggetto vulnerabile se il debito per il mancato pagamento di bollette energetiche condominiali sia inferiore a 5.000 euro e la casa sia l’unico immobile di proprietà del debitore.

Sulle comunità energetiche, è passato un emendamento che fa chiarezza sui soggetti che possono farne parte: le aziende territoriali per l’edilizia residenziale, gli istituti pubblici di assistenza e beneficienza, le aziende pubbliche per i servizi alle persone e ai consorzi di bonifica. Viene inoltre specificato che le piccole e medie imprese, già incluse tra i soggetti che esercitano poteri di controllo nelle comunità energetiche rinnovabili, possono anche essere partecipate da enti territoriali.

Con un altro emendamento approvato in Commissione è stato concesso più tempo ad Arera per definire le misure volte migliorare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e di gas ai clienti finali domestici sul mercato libero. Non più 30 giorni dall’approvazione del decreto ma tre mesi.

Con il decreto arrivano 10 milioni di euro per il 2025 per l’erogazione di contributi a fondo perduto volti a ridurre il costo dell’energia sostenuto dalle piscine ‘energivore’, gestite da associazioni e società sportive iscritte nel registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Tra le modifiche approvate al decreto anche un emendamento che prevede misure per la transizione energetica delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza e delle strutture sanitarie e socio sanitarie no-profit.

Dazi, la Cina ordina alle sue compagnie aeree di interrompere le consegne di Boeing

Roma, 15 apr. (askanews) – La Cina avrebbe ordinato alle sue compagnie aeree di interrompere le consegne di aerei realizzati dal produttore statunitense Boeing e di sospendere, in generale, l’acquisto di attrezzature e componenti per l’aviazione da aziende statunitensi. Lo sostiene oggi l’agenzia finanziaria Bloomberg.

Bloomberg ha riferito inoltre che il governo cinese starebbe valutando di aiutare le compagnie aeree che noleggiano jet Boeing e che si trovano ora ad affrontare costi maggiori.

Dietro la mossa, ci potrebbe essere anche un modo per favorire i concorrenti principali del gigante americano, cioè l’europea Airbus e soprattutto il produttore cinese Comac, che ha messo sul mercato il C919, il primo aereo a fusoliera stretta di totale produzione nazionale.

Tra Cina e Stati uniti, dal ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, è partita una feroce guerra commerciale a colpi di dazi e non solo.

Bce, giovedì atteso taglio tassi "imposto" dalle tensioni sui dazi

Roma, 15 apr. (askanews) – Il calmieramento dei mercati visto nelle ultime sedute – se dovesse persistere – consentirà al Consiglio direttivo della Bce di svolgersi in un clima meno allarmistico, rispetto a quello della settimana scorsa. I banchieri centrali dell’area euro terranno di fatto una riunione allungata a tre giorni, dato che stasera si ritroveranno per una cena informale alla quale la presidente Christine Lagarde ha invitato il presidente del Consiglio europeo, il portoghese Antonio Costa.

L’incontro di stasera tuttavia non riguarda le decisioni monetarie, ma è una occasione per un regolare scambio su “questioni di interesse reciproco”, secondo quando era stato precisato dalla Bce. I temi monetari verranno affrontati dai banchieri centrali solo da domani pomeriggio e giovedì mattina. Al termine della riunione, alle 14 e 15 di giovedì, verranno comunicate le decisioni sui tassi di interesse. Poco dopo Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.

L’attesa prevalente è che il peggioramento delle prospettive economiche determinato dai dazi annunciati – e in parte rapidamente sospesi dall’amministrazione Trump negli Usa – combinato ai cali dei prezzi del petrolio e ai rafforzamenti dell’euro, spingano la Bce a un nuovo taglio dei tassi. Una mossa praticamente obbligata, secondo diversi analisti, laddove la precedente riunione si era chiusa apparentemente anche con la possibilità di una pausa sulle riduzioni dei tassi.

Infatti dopo tutto quello che è avvenuto nelle ultime settimane, se la Bce si astenesse dalla mossa attesa dai mercati, rischierebbe di reinnescare tensioni e apprezzamenti dell’euro, che in un quadro di incertezza sulle prospettive delle esportazioni non è lo sviluppo più auspicabile. E oggi i segnali sul nuovo indebolimento della domanda di prestiti delle imprese nel primo trimestre, dall’indagine sul credito bancario della stessa Bce, alimentano i rischi di sviluppi negativi per l’economia.

Lagarde verrà innanzitutto bersagliata di domande su quelle che la Bce ritiene essere le ricadute per le tensioni commerciali con Washington. Non è da escludere che venga anche interpellata su eventuali discussioni con la sua controparte Usa, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Domani sera lo stesso Powell interverrà all’Economic Club di Chicago, un discorso che sarà attentamente seguito dagli operatori.

Rutte a Odessa con Zelensky: "sostegno della Nato è incrollabile"

Milano, 15 apr. (askanews) – “Oggi ho visitato Odessa insieme con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il popolo ucraino ha sopportato così tanto, non ultimo l’attacco russo della Domenica delle Palme a Sumy. Il sostegno della NATO è incrollabile. Continueremo ad aiutare l’Ucraina affinché possa difendersi oggi e scoraggiare future aggressioni, garantendo una pace giusta e duratura”. Lo scrive il segretario generale della Nato Mark Rutte sui social.

Le relazioni tra NATO e Ucraina risalgono ai primi anni ’90 e da allora si sono sviluppate in uno dei partenariati più significativi della NATO. Dal 2014, in seguito all’annessione unilaterale della Crimea da parte della Russia, la cooperazione si è intensificata in aree critiche. Dall’invasione russa su vasta scala nel 2022, la NATO e gli Alleati hanno fornito livelli di supporto senza precedenti.

Made in Italy, Raf: italiani molto apprezzati nel mondo

Roma, 15 apr. (askanews) – “L’Italia, negli anni, si è svincolata dal concetto che aveva quando ero ragazzino, da quei luoghi comuni che aveva: mandolini pizza e mafia ed è diventata qualcosa per quale noi italiani dobbiamo essere fieri, rendercene conto, nonostante sappiamo quanti problemi abbiamo nel mondo. E finché non viaggi, non capisci quanto gli italiani siano apprezzati nel mondo. Apprezzati per la loro creatività, per quella bellezza nell’arte, nel saper creare moda, nel design”: lo ha detto Raf, intervistato a Miami da askanews, a margine del Premio Oscar dei Porti, che si è svolto a Miami beach, ideato e promosso da dj Roberto Onofri, che ha condotto la serata dedicata alle eccellenze italiane insieme alla Miss Italia, Gloria Zanin.

“Non mi rendevo conto di quanto fosse bello essere italiano – ha aggiunto Raf – fin quando ho cominciato a viaggiare all’estero e ho compreso quanta stima ci sia nei confronti degli italiani”.

Raf è stato premiato all’Oscar dei Porti 2025 con la seguente motivazione: “Per aver dato voce, con il brano ‘Gente di Mare’, a un messaggio universale di libertà e appartenenza, oggi più che mai simbolo di rinascita e unità per il mondo portuale”.

Usa, l’università di Harvard denuncia ingerenze politiche e sfida Trump sui fondi pubblici

New York, 15 apr. (askanews) – La decisione di Harvard di respingere nuove richieste dell’amministrazione Trump in materia di antisemitismo e gestione interna ha aperto uno scontro senza precedenti tra l’università più ricca degli Usa e il governo federale. La task force della Casa Bianca ha annunciato il congelamento di 2,2 miliardi di dollari in finanziamenti pluriennali, mentre sono in revisione altri 9 miliardi di contratti e sovvenzioni.

Il presidente dell’ateneo Alan Garber ha denunciato un’ingerenza politica che viola la libertà accademica, sostenuto da due studi legali e da esponenti democratici, tra cui Barack Obama. “La decisione dell’università rappresenta un esempio, respingendo un tentativo illegittimo e maldestro di soffocare la libertà accademica”, ha dichiarato l’ex presidente, aggiungendo: “Speriamo che anche altre istituzioni seguano questo esempio”.

Le richieste del governo includono la fine dei programmi di diversità, cambi nella governance e limiti al potere decisionale di studenti e docenti.

“Non rinunceremo alla nostra indipendenza né ai nostri diritti costituzionali”, ha scritto Garber. Il blocco dei fondi minaccia ricerca, medicina e sanità pubblica. Harvard ha già annunciato l’emissione di 750 milioni di dollari in obbligazioni per far fronte all’emergenza.

Macron a Netanyahu: il calvario della popolazione civile di Gaza deve finire

Roma, 15 apr. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato su X di aver parlato con l’omologo israeliano Benjamin Netanyahu e di avergli “ribadito il sostegno della Francia alla sicurezza di Israele e del suo popolo”, sapendo che “il rilascio di tutti gli ostaggi è sempre stata una priorità assoluta, così come la smilitarizzazione” del movimento islamista palestinese.

“L’apertura di tutti i valichi di frontiera per gli aiuti umanitari è una necessità vitale per la popolazione civile di Gaza” e “il calvario vissuto dalla popolazione civile di Gaza deve finire”, ha aggiunto Macron. “Cessate il fuoco, liberazione di tutti gli ostaggi, aiuti umanitari e, infine, riapertura della prospettiva di una soluzione politica a due Stati”, ha riassunto infine il presidente francese.

Poco prima di questo messaggio, Netanyahu ha annunciato in una dichiarazione che la creazione di uno Stato palestinese sarebbe “un’enorme ricompensa per il terrorismo”. Macron ha ribadito ieri di voler “innescare una serie” di “riconoscimenti” di uno Stato palestinese e di Israele, durante la conferenza delle Nazioni Unite che la Francia presiederà insieme all’Arabia Saudita, a giugno a New York.

Nanotecnologie: alla Camera confronto con esperti del settore

Roma, 15 apr. – Si svolta presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati la conferenza promossa dall’On. Alessia Ambrosi, dal titolo “Nanotecnologie nel settore dell’edilizia, industria e PA: tra vantaggi e innovazione”.

All’iniziativa hanno partecipato, oltre all’On. Alessia Ambrosi, membro della Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati; il Sen. Manuel Vescovi, Presidente dell’Associazione Culturale Stati Uniti d’Italia; Italo Nimis, CEO di Nanotek.eu Italy; Patrycja Socha, EMBA – Executive Master in Business Administration; Piero Dal Maso e Emanuele Villani, ingegneri esperti in nanotecnologie e i rappresentanti del mondo politico, delle istituzioni, del mondo associativo e dell’impresa.

Dazi, la Commissione Ue: nessun compromesso sulle norme agroalimentari europee

Bruxelles, 15 apr. (askanews) – La Commissione Ue “non è disponibile a compromessi sulla salute e il benessere dei cittadini europei”, mettendo in discussione gli standard Ue di qualità del settore agroalimentare; questa per la Commissione è “una linea rossa”: gli standard agroalimentari “non sono parte del negoziato” con l’Amministrazione Usa sui dazi, così come non ne fa parte “la regolamentazione Ue sulla tecnologia e il mercato digitali”.

Lo hanno sottolineato oggi a Bruxelles i portavoce della Commissione europea Arianna Podestà e Olof Gill, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.

Il nuovo incontro con le controparti Usa ieri dell’eurocommissario responsabile, Marcos Sfcovic era esplorativo e “ora ci attendiamo negoziati significativi e impegni supplementari dagli Usa – ha detto Gill -: sta a loro”, a significare che secondo la Ue ora la palla è nella metà campo Usa.

Dazi, Commissione: nessun compromesso su norme agroalimentari Ue

Bruxelles, 15 apr. (askanews) – La Commissione Ue “non è disponibile a compromessi sulla salute e il benessere dei cittadini europei”, mettendo in discussione gli standard Ue di qualità del settore agroalimentare; questa per la Commissione è “una linea rossa”: gli standard agroalimentari “non sono parte del negoziato” con l’Amministrazione Usa sui dazi, così come non ne fa parte “la regolamentazione Ue sulla tecnologia e il mercato digitali”.

Lo hanno sottolineato oggi a Bruxelles i portavoce della Commissione europea Arianna Podestà e Olof Gill, durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.

Il nuovo incontro con le controparti Usa ieri dell’eurocommissario responsabile, Marcos Sfcovic era esplorativo e “ora ci attendiamo negoziati significativi e impegni supplementari dagli Usa – ha detto Gill -: sta a loro”, a significare che secondo la Ue ora la palla è nella metà campo Usa. (fonte immagine: European Union).

Calderoli: troppi abusi sulle bimbe, ripensare alla castrazione chimica

Roma, 15 apr. (askanews) – “Purtroppo stiamo assistendo ad un aumento vertiginoso di casi di violenza sessuale su bambine. Sempre più piccole. Cinque giorni fa il caso dell’11enne aggredita a Mestre da uno stupratore seriale con all’attivo una lunga serie di episodi di violenza sessuale, eppure libero di colpire ancora. Oggi il caso della 14enne stuprata a Busto Arsizio da un 21enne di origini nordafricane. Questi due casi, che rappresentano la punta dell’iceberg, confermano la necessità di ripensare seriamente alla mia storica proposta di una ‘castrazione chimica’, una misura temporanea e con effetti reversibili, per questi soggetti patologici, seriali. Una proposta che ho presentato in ogni legislatura, ma mai calendarizzata o discussa”. Lo dichiara in una nota il senatore ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.

“Di fronte a queste continue violenze sessuali quotidiane – sottolinea il senatore della Lega – indignarsi non basta, servono risposte vere e servono subito: per questo auspico che il Parlamento si impegni a discutere e votare una proposta di legge per introdurre la castrazione chimica almeno per i recidivi”.

Ponte Morandi, altolà di Mattarella: nella legge rischi di incostituzionalità

Roma, 15 apr. (askanews) – Sergio Mattarella ha promulgato la legge cosiddetta “Ponte Morandi”, voluta e approvata unanimente dal Parlamento per risarcire i familiari delle vittime della tragedia avvenuta il 14 agosto del 2018. Ma ha ritenuto di accompagnarla con una lettera per segnalare alcune modifiche che ritiene necessarie a causa dei rischi di incostituzionalità contenuti nel provvedimento.

Dal Colle premettono che “il presidente ritiene doveroso risarcire le vittime di gravi incidenti”. Ma avverte anche che nell’indicazione dei soggetti che hanno diritto ai risarcimenti ci sono però dei “rischi di incostituzionalità”, innanzitutto per l’individuazione degli incidenti (perchè il viadotto autostradale sì e uno comunale no, perché non vengono risarciti i familiari e le vittime del crollo in un ospedale o in una scuola?). Inoltre il presidente della Repubblica nota una “inacettabile discriminazione” tra i figli delle vittime, dal momento che la legge specifica che i risarcimenti spettano ai figli del coniuge superstite esclude in questo modo i figli delle coppie conviventi o di unioni civili che invece, sulla base delle sentenze della Corte Costituzionale, vanno ugualmente tutelati.

L’ultima annotazione di carattere tecnico contenuta nella lettera del capo dello Stato riguarda la previsione di un fondo per il risarcimento che può limitare – in caso di esaurimento del fondo stesso e in presenza di numerosi incidenti – la parità tra i soggetti.

Visibilia, al via il processo a Santanchè. Giudici: accuse da riscrivere

Milano, 15 apr. (askanews) – Riscrivere il capo di imputazione formulata dalla Procura di Milano nei confronti di Daniela Santanchè e degli altri imputati per il falso in bilancio di Visibilia. Si è aperta così la prima udienza del processo che vede la ministra del Turismo imputata insieme ad altre 15 persone per false comunicazioni sociali. Il presidente dei giudici della seconda sezione penale ha chiesto ai pm di riformulare in modo più preciso, suddividendo le contestazioni anno per anno. “Meri formalismi”, spiega ad askanews l’avvocato Nicla Castelluccio, che insieme al collega Antonio Piantadosi rappresenta alcuni piccoli azionisti di Visibilia.

Nel corso dell’udienza uno degli avvocati delle difese ha chiesto la nullità del decreto di rinvio a giudizio. Il Tribunale si è riservato una decisione rinviando il procedimento al prossimo 13 maggio. “Si tratta di un’eccezione già presentata in sede di udienza preliminare e già respinta dal gup. Non so come si porrà il Tribunale di fronte a questa richiesta”, evidenzia ancora l’avvocato Castelluccio.

Nel frattempo, i piccoli azionisti di Visibilia capeggiati da Giuseppe Zeno hanno avviato una nuova iniziativa giudiziaria nei confronti della ministra del governo Meloni: ieri l’avvocato Piantadosi ha presentato in procura un esposto sollecitando i pm ad approfondire i dettagli dell’operazione che avrebbe dovuto portare Santanchè a cedere il 75% del capitale di Athena, società controllata dalla senatrice di Fdi, alla svizzera Wip Finance, ora sotto indagine nel Paese elvetico. L’operazione, non andata in porto, avrebbe dovuto portare Visibilia sotto il controllo della società svizzera.

Le Maldive annunciano il divieto d’ingresso ai turisti israeliani

Roma, 15 apr. (askanews) – Le Maldive hanno annunciato il divieto di ingresso agli israeliani nell’arcipelago turistico di lusso, in “risoluta solidarietà” con il popolo palestinese.

Il presidente Mohamed Muizzu ha ratificato la legge oggi, poco dopo la sua approvazione da parte del parlamento. “La ratifica riflette la ferma posizione del governo in risposta alle continue atrocità e ai continui atti di genocidio commessi da Israele contro il popolo palestinese”, ha affermato il suo ufficio in una nota.

“Le Maldive riaffermano la loro risoluta solidarietà con la causa palestinese”, ha aggiunto il comunicato. Il divieto sarà applicato con effetto immediato, ha dichiarato alla France Presse un portavoce dell’ufficio di Muizzu.

Lo scorso anno, il ministero degli Esteri israeliano ha sollecitato i cittadini a evitare di recarsi alle Maldive.

Cannes, "Enzo" di Laurent Cantet apre la Quinzaine des Cinéastes

Roma, 15 apr. (askanews) – Lucky Red porterà al cinema in Italia “Enzo”, il nuovo film di Laurent Cantet diretto da Robin Campillo con Pierfrancesco Favino; il film aprirà la Quinzaine des Cinéastes del 78esimo Festival di Cannes.

Nel cast anche Eloy Pohu, Maksym Slivinskyi, Elodie Bouchez. Il film parla di Enzo, 16 anni, apprendista muratore a La Ciotat, località di mare vicino Marsiglia. Incalzato dal padre che lo vorrebbe vedere intraprendere gli studi superiori, il giovane cerca di fuggire dall’ambiente confortevole ma soffocante della villa di famiglia. È nei cantieri, a contatto con Vlad, collega ucraino, che Enzo intravedrà un nuovo orizzonte.

Sui luoghi Adenauer a Bonn, il primo ufficio di chi disse no a Hitler

Roma, 15 apr. (askanews) – Visitare i luoghi di Adenauer a Bonn un viaggio a met tra storia passata e trasformazione moderna obbligata della citt renana, che stata Capitale “provvisoria” della Germania Ovest dal 1949 al 1990, mentre per soli 18 voti – i residenti lo ricordano ancora con una punta di amarezza – il 20 giugno 1991 il Bundestag decise di trasferire il governo a Berlino.

A Bonn si trova il primo ufficio usato da Konrad Adenauer, storico primo cancelliere della Germania Ovest, (1949-1963). Si trova al primo piano del Museo di Storia naturale Alexander Koenig (dal nome del celebre zoologo, ndr), tappa della delegazione di giornalisti internazionali del GTM 2025. C’ una foto che mostra la prima riunione di gabinetto, mentre il leader cristianodemocratico chiese di ricoprire con dei tendaggi le pareti, si narra, per l'”odore” degli animali impagliati.

A pochi passi da l, nel cuore dell’ex quartiere governativo di Bonn, sorge Villa Hammerschmidt, ex residenza ufficiale (1950-1994) del Presidente della Repubblica Federale di Germania, oggi seconda residenza ufficiale dopo Palazzo Bellevue.

“Il primo presidente a venire qui fu Theodor Heuss” (presidente della Germania Ovest 1949-1959, ndr) e la voleva molto modesta”, racconta la guida, Gabriele Zoeller. Al piano terra, tra le varie sale usate a scopi cerimoniali, si trova anche una foto di Adenauer molto giovane.

Proseguendo su Adenauerallee si intravede Palazzo Schaumburg, ex cancelleria federale (oggi seconda sede ufficiale) e poco dopo, sulla Bundeskanzlerplatz, il monumento del 1981 di Hubertus von Pilgrim: una testa di bronzo alta circa due metri con il volto di Adenauer e alcuni “segni particolari”.

“Questo un 1, un 8, un 7 e un 6… Adenauer nato nel 1876. E questo il Duomo di Colonia, stato il sindaco pi giovane della Germania”, spiega la guida.

Da borgomastro di Colonia (1917-1933), sua citt natale, nel 1933, Adenauer si rifiut di ricevere Hitler, allora neo-eletto cancelliere, e di accendere le luci della citt in suo onore.

Servizio di Stefania Cuccato

Montaggio Carlo Molinari

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Dazi, Schlein: Europa sia unita senza rinunciare ad asse con Usa

Roma, 15 apr. (askanews) – “Io penso che l’Unione Europea debba negoziare unita e compatta per sventare una guerra commerciale che pagherebbero anzitutto le imprese, i lavoratori e le lavoratrici italiani”. Il presidente Usa non deve pensare di “poter negoziare bilateralmente, paese per paese. È la vecchia storia, la strategia del dividi e comanda. Non pensiamo che la strada giusta sia quella, pensiamo che sia importante che l’Europa negozi insieme”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlien, a margine di un incontro sulla libertà dell’informazione a Roma.

E se “l’amministrazione americana ha dimostrato la sua inaffidabilità in questi mesi”, ha puntualizzato Schlein, “ciò non vuol dire rinunciare alla relazione con gli Stati Uniti. Se c’è un’altra cosa che gli imprenditori mi hanno detto in questi giorni è che non sarà possibile sostituire la parte di export che fanno negli Stati Uniti, ma anche per ragioni geopolitiche non vogliamo rinunciare all’asse con gli Stati Uniti”.

Ponte Morandi, Mattarella firma legge ma avverte: discriminazioni

Roma, 15 apr. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge cosiddetta “Ponte Morandi” ossia la norma sui “Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale”, ma ha allegato alla sua firma una lettera ai presidenti delle Camere e alla presidente del Consiglio per segnalare “taluni punti che non appaiono in linea con principi e norme della Costituzione” in quanto da questi benefici vengono discriminate le vittime di incidenti di natura diversa e i figli di coppie non coniugate e unite civilmente.

Il capo dello Stato rivolge quindi “al Parlamento e al Governo l’invito a considerare con attenzione i predetti rilievi e a valutare interventi integrativi e correttivi”.

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Record occupati Ue in 2024 (76%), in Italia il dato più basso (67%)

Roma, 15 apr. (askanews) – Lo scorso anno il tasso di occupazione medio nell’Unione europea ha raggiunto il 75,8%, il livello più elevato dall’inizio delle serie storiche nel 2009. Lo riporta Eurostat, secondo cui gli occupati tra 20 e 64 anni nella Ue hanno raggiunto 197,6 milioni, lo 0,5% in più rispetto al 2023 e l’1,2% in più rispetto al 2022.

Eurostat rileva che l’Italia, dove il tasso di occupazione su questa fascia di età è pari al 67,1%, è il paese con il livello più basso di tutta l’Unione, seguita dalla Grecia (69,3%) e dalla Romania (69,5%). All’opposto i livelli di occupazione più elevati si registrano in Olanda (83,5%), Malta (83%) e Cechia (82,3%). (fonte immagine: Eurostat).

Tony Hadley festeggia 45 anni di carriera con il nuovo tour

Milano, 15 apr. (askanews) – Tony Hadley torna in tour in Italia in estate con “Tony Hadley 45”, una serie di concerti che celebrano un traguardo straordinario: quarantacinque anni di carriera. Un viaggio lungo decenni, segnato da successi, esibizioni in tutto il mondo e da una voce inconfondibile che continua a emozionare intere generazioni.

“Tony Hadley 45” non è solo un titolo, ma il simbolo di una storia musicale senza tempo. Un numero che racchiude l’essenza della sua carriera: 45 come gli anni trascorsi sul palco con passione, 45 come i giri dei vinili che hanno fatto la storia del pop e del rock, un universo di cui Hadley è parte integrante, prima con il suo ex gruppo, gli Spandau Ballet, poi come solista. 45 come i viaggi intorno al mondo che ogni anno lo portano a esibirsi davanti a pubblici sempre entusiasti, mantenendo viva la magia della sua musica.

Il tour sarà un’esperienza potente e travolgente in cui Hadley porterà sul palco il meglio del suo repertorio, dagli iconici brani che lo hanno reso celebre a livello internazionale alle hit della sua carriera solista, senza tralasciare cover sorprendenti. Ad accompagnarlo, la sua inseparabile Fabulous TH Band, un ensemble di musicisti di altissimo livello con cui ha costruito un’intesa perfetta. Insieme, trasformano ogni concerto in un’esplosione di energia, perfettamente in sintonia con la potenza vocale di Tony Hadley e la sua incredibile capacità di coinvolgere il pubblico.

“È incredibile pensare al percorso che ho fatto, dagli inizi fino a oggi. Sono grato ogni giorno per questa avventura straordinaria e non vedo l’ora di tornare sul palco per condividere con il pubblico un viaggio musicale che attraversa tutta la mia storia. La scaletta sarà un’esperienza emozionante, con le hit che tutti conoscono, i miei brani solisti e alcune cover che amo particolarmente. Sarà uno spettacolo ricco di energia, emozione e, ovviamente, grande musica. Con me la mia Fabulous TH Band, la loro energia è travolgente e spero che il pubblico possa divertirsi tanto quanto noi ci divertiamo a suonare. Ogni volta che torno in Italia l’affetto che ricevo è semplicemente incredibile. Ci vediamo presto!” – Tony Hadley.

Le prevendite sono disponibili. Il tour è organizzato da IMARTS – International Music And Arts. Queste le date annunciate: 13 luglio – Villa Arconati, Bollate (MI) 14 luglio – Piazza Alfieri, Asti – Asti Musica 26 agosto – Teatro Antico, Taormina – Taormina Arte, in concerto con l’Orchestra della Magna Grecia 27 agosto – Teatro La Versiliana, Marina di Pietrasanta – 46° Festival La Versiliana 28 agosto – Giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano – Merano World Music Festival 30 agosto – Piazza della Vita, Civitavecchia (RM) – Civitavecchia Summer Festival 2 settembre – Teatro Sociale, Sondrio 3 settembre – Esedra di Palazzo Te, Mantova – Mantova Summer Festival

Radio Monte Carlo è partner del tour.

Clima, Copernicus: il 2024 anno più caldo della storia in Europa

Milano, 15 apr. (askanews) – “Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato per l’Europa, con temperature annuali record nell’Europa centrale, orientale e sud-orientale”. A rivelarlo è il bollettino per il clima in Europa messo a punto da Copernicus.

Secondo il rapporto, nel 2024 in Europa “il 45% dei giorni è stato molto più caldo della media mentre circa il 12% dei giorni è stato il più caldo mai registrato”. In particolare Copernicus ha registrato “temperature annuali record in quasi la metà (circa il 48%) del continente. L’area con temperature record copriva principalmente l’Europa centrale, orientale e sud-orientale, ma anche la Scandinavia settentrionale e la Spagna sud-orientale. In altre parti d’Europa, le temperature erano generalmente più calde della media, con circa l’85% della regione molto più calda della media. L’Islanda era l’unico paese con temperature molto più fredde della media. Gran parte della Groenlandia e alcune piccole aree dell’Europa sudoccidentale hanno visto temperature quasi medie. Le maggiori anomalie di temperatura positiva, di 2-3°C sopra la media, si sono verificate nelle parti orientali e sudorientali dell’Europa”.

La conseguenza è che “circa il 69% della superficie europea ha visto meno di tre mesi (90 giorni) di giorni di gelo”.

La Sala stampa: lo stato di salute del Papa ancora in miglioramento

Città del Vaticano, 15 apr. (askanews) – Lo stato di salute di Papa Francesco “sono in miglioramento” come dimostrato anche dalle sue ultime apparizioni in pubblico e all’aperto. Lo sottolinea la Sala stampa della Santa Sede che, nel corso di un breafing con i giornalisti, ha riferito che il pontefice prosegue nei suoi miglioramenti sia sul fronte motorio, che respiratorio e dell’uso della voce grazie anche alla fisioteraia che prosegue.

Il pontefice sta anche progressivamente intensificando i suoi ritmi di lavoro con maggiori impegni ricevendo anche a Casa Santa Marta alcuni sueriori della Curia romana.

Papa Francesco non presiederà, visto il suo periodo di convalescenzain Vaticano, i solenni riti pasquali del Giovedì e Venerdì Santo che saranno presieduti da alcuni porporati “delegati” dallo stesso pontefice ancora convalescente in Vaticano. La conferma è giunta oggi dalla Sala stampa della Santa Sede che, però, non ha ancora fornito particolari per quanto riguarda una possibile partecipazione del pontefice il Sabato e la Domenica di Pasqua. Una partecipazione che, comunque, è stato riferito ai giornalisti, dipenderà anche “dalle condizioni meterologiche” che, però, non si annunciano buone sulla capitale.

Giovedì Santo, per quanto riguarda la messa del Crisma, questa sarà tenuta nella Basilica di San Pietro e sarà presieduta dal presidente emerito dell’Apsa, card. Domenico Calcagno, mentre ancora non sono chiare le modalità della celebrazione della messa vespertina in Coena Domini (la Lavanda dei piedi).

Venerdì Santo, invece, la celebrazione nella quale si ricorda la passione del Cristo, si terrà sempre in Basilica e sarà presieduta dal Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, card. Claudio Gugerotti mentre la sera, la tradizionale Via Crucis al Colosseo sarà presieduta dal vicario del Papa a Roma, card. Baldo Reina con i testi e le meditazioni scritte dallo stesso pontefice.

Dazi, nuovo incontro Ue-Usa apparentemente senza passi in avanti

Roma, 15 apr. (askanews) – Nuovo incontro sui dazi commerciali a Washington – apparentemente senza passi in avanti di rilievo – per il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic. Secondo il resoconto fornito dal portavoce, Olof Gill, sul tavolo sono stati affrontati i temi della proposta europea di dazi a zero per tutti i beni industriali, inclusa l’auto; quello dell’eccesso di capacità produttiva nei settori di acciaio e alluminio e, terzo, quello della resilienza delle catene di approvvigionamenti su micro circuiti e farmaceutica.

Ma eloquentemente, a due riprese, il portavoce della Commissione Ue ripete che “come in ogni negoziato, entrambe le parti devono portare qualcosa sul tavolo”, implicitamente, lasciando così capire che al momento dalla delegazione Usa non sono state presentate controproposte.

L’incontro di Sefcovic con il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick è durato circa due ore, successivamente ha avuto ulteriori riunioni al Dipartimento del Tesoro, riferisce ancora il portavoce.

Cinema, il 18 aprile è il "Superman Day": tante le iniziative

Roma, 15 apr. (askanews) – Il 18 aprile si festeggia il Superman Day, un’occasione per celebrare il primo supereroe del mondo anche in attesa del nuovo film dei DC Studios, “Superman”, che verrà lanciato in IMAX in Nord America l’11 luglio 2025 e a livello internazionale a partire dal 9 luglio.

Warner Bros. Discovery e DC invitano i fan di tutto il mondo a festeggiare il #SupermanDay: sono state organizzate esperienze, pubblicazioni, prodotti in edizione limitata e alcune sorprese speciali dalle diverse divisioni di Warner Bros. Discovery – DC Comics, DC Studios, Warner Bros. Studio Tour Hollywood e Warner Bros. Discovery Global Consumer Products.

Creato dallo scrittore Jerry Siegel e dall’artista Joe Shuster, Superman ha cambiato il mondo della cultura pop a partire dalla pubblicazione dell’iconico fumetto Action Comics #1 della DC il 18 aprile 1938. Fin dal suo debutto, Superman è stato un simbolo internazionale di speranza, forza e gentilezza ispirando persone di tutte le generazioni attraverso film, tv, cartoon, fumetti e altro ancora.

Il 18 aprile i fan di tutto il mondo sono invitati a riunirsi indossando l’iconico simbolo della S e a condividere le loro storie sull’Uomo d’Acciaio. Il regista-sceneggiatore e co-ceo dei DC Studios James Gunn e il presidente, editore e direttore creativo della DC Jim Lee, hanno unito le forze per celebrare il Superman Day, condividendo ciò che Superman significa per loro e incoraggiando i fan a raccontare le proprie storie su di lui. I contributi di James Gunn e Jim Lee sono disponibili nel feed dei profili social ufficiali di DC @DCOfficial e @Superman. I fan sono invitati a realizzare i propri contenuti a tema Superman, indossando anche loro il suo simbolo S, e taggando i profili ufficiali di DC in Italia @dcitaliaofficial. Inoltre, in attesa del nuovo film, i fan potranno registrarsi a DC Studios Fan First per ricevere gli ultimi aggiornamenti e informazioni relative ai DC Studios.

In Italia, il Superman Day è celebrato in tv, sui fumetti, negli stores e persino con esclusive uova di Pasqua. Cartoon Network (canale 607 di Sky) propone una programmazione dedicata per il Superman Day: il 18 aprile i fan più piccoli di Superman avranno l’opportunità di celebrare il personaggio con una maratona di 10 episodi della serie animata DC “Teen Titans Go!”. Gli episodi saranno programmati dalle 19.40 alle 21.45, e includeranno Superman come protagonista o special guest. Warner TV (canale 37 DTT) ha deciso di omaggiare il supereroe il 18 aprile: per l’occasione, il logo del canale si trasformerà nel logo del Superman Day, e durante la giornata gli spettatori avranno la possibilità di scoprire di più su Superman attraverso curiosità e fatti dedicati a questo iconico personaggio che appariranno sullo schermo durante l’intera giornata.

Poste San Marino celebra il Superman Day annunciando un’emissione filatelica esclusiva con una tiratura limitata a 20.000 foglietti dal valore di 4,90 euro, disponibile dal 17 giugno. Questa edizione speciale celebra il leggendario supereroe che incarna coraggio e giustizia, valori universali che rispecchiano la missione della più antica Repubblica del mondo, San Marino, custode millenaria della libertà e dei diritti universali.

Il mondo dei comics, da cui Superman è nato, propone, grazie a Panini Comics, volumi antologici, grandi classici e novità in uscita quest’anno. Da “Il grande libro di Superman”, antologia che raccoglie tutte le avventure che hanno segnato l’evoluzione del personaggio nel corso degli anni, a “Superman: Stagioni”, “Superman: Su nel cielo”, “All-Star Superman”, “Superman: Anno uno”.

Tra le iniziative celebrative è previsto in uscita il 25 giugno anche “Superman: Il mondo”, con storie originali che raccontano Superman dalla prospettiva di varie culture a livello internazionale; inoltre, gli autori di fumetti italiani Marco Nucci e Fabio Celoni portano l’Uomo d’Acciaio in Italia con la storia “Superman: Inferno”: nel 2021, Clark Kent e Lois Lane sono a Firenze, la città natale del Sommo Poeta Dante Alighieri, nel 700esimo anniversario della sua morte; all’improvviso, la terra si spacca e Lois e altri astanti sono inghiottiti in un abisso che sembra condurre direttamente all’Inferno. L’unica speranza di Superman contro gli eserciti di Lucifero è legata a una formula, presente nelle visioni di Dante, che sembra perduta per sempre.

Negli store sono infine disponibili per la speciale occasione diversi prodotti a tema Superman, realizzati in collaborazione con celebri brand di intimo, moda, giocattoli, ecc.

Gota (Assogestioni): in momenti complessi guardare ottica di lungo periodo

Milano, 15 apr. (askanews) – “È un grande onore dare il via al mio mandato di presidente di Assogestioni con il Salone del Risparmio, ancora di più in questo momento storico, che ci vede impegnati con le nostre reti a rassicurare i clienti per far capire loro che, nella giusta prospettiva – mai di breve termine – questo momento e questa situazione saranno in futuro, guardando indietro, niente di diverso dalle crisi degli ultimi anni, ovvero una flessione in un sentiero di lunga crescita dei mercati”. Lo ha detto la nuova presidente di Assogestioni, Maria Luisa Gota, nel corso del suo intervento di apertura del Salone del Risparmio.

“È un momento particolare, dove assistiamo a trasformazioni sociali, economiche e geopolitiche che ci toccano da vicino e chiamano in causa la nostra industria come motore del cambiamento – ha proseguito -. Siamo consapevoli della ricchezza incredibile del risparmio, in Italia e in Europa, dove tocca i 33.000 miliardi di euro. Un terzo di questa somma è ferma sui conti correnti e sottoposta a inflazione, una grande consapevolezza che è comune a tutti gli operatori di mercato”.

Il titolo dell’edizione 2025 del Salone ‘Capitale paziente, progresso e longevità’ dà proprio la chiave di lettura attraverso la quale affrontare anche le turbolenze di mercato. “Sono tre concetti – ha detto la presidente di Assogestioni – che definiscono le tre direttrici sulla quale industria si deve focalizzare in futuro per creare valore”.

“Il capitale paziente richiama spesso il mondo dei capitali privati, ma in realtà la virtù della pazienza serve anche per avere quell’orientamento all’investimento nel lungo periodo necessario per abbracciare asset class come l’azionario e generare rendimenti superiori nel lungo periodo”.

Sul fronte della trasformazione digitale e dell’IA, ha sottolineato la Gota, “questi nuovi strumenti aiuteranno la nostra industria a essere sempre più efficiente e più solida, e potrà servire meglio i clienti”. Infine, ha concluso, “il tema della longevità è qualcosa che tuti tocchiamo ogni giorno con l’allungamento delle speranze di vita che crea nuovi bisogni, e occorre pensarci oggi per costruire quel benessere finanziario per affrontare con serenità la terza e quarta età”.