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sabato, 7 Giugno, 2025
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KEY, Silvera (Edilclima): energia elettrica vettore principale

Roma, 7 mar. – L’energia elettrica si conferma come il vettore energetico centrale nella transizione energetica, con un ruolo sempre pi rilevante nel nostro quotidiano. Come ha spiegato Stefano Silvera, Analista presso Edilclima, l’utilizzo di energia elettrica non si limita solo agli edifici, ma coinvolge anche la sua produzione, rendendo complesso valutare tutte le modalit di utilizzo, le diverse tipologie di produzione e le opzioni di accumulo. In questo contesto, non sufficiente monitorare semplicemente l’uso dell’energia elettrica; fondamentale progettare come viene utilizzata, prodotta e, se necessario, accumulata. Per affrontare questa sfida, l’unico strumento veramente efficace l’uso di software di progettazione avanzati che permettono simulazioni dinamiche orarie. Questi strumenti di calcolo, infatti, sono essenziali per analizzare e ottimizzare l’intero ciclo dell’energia elettrica, offrendo un supporto fondamentale nella pianificazione e progettazione di soluzioni energetiche pi efficienti e sostenibili per il futuro. Lo ha dichiarato Silvera in una video-intervista durante la conferenza “Smart Cities Revolution: digitalizzazione e tecnologie per l’edificio intelligente e urbano”, organizzato dal Green Building Council Italia (GBC) nell’ambito della seconda giornata di KEY – The Energy Transition Expo di Rimini.

Migranti, Conte: Meloni contro toghe, distrae cittadini da riarmo

Roma, 7 mar. (askanews) – “Meloni si è buttata a capofitto a commentare la sentenza della Cassazione sul caso della nave Diciotti. Bisogna capirla. Non vedeva l’ora di distrarre l’attenzione dei cittadini dal folle piano di spese in armi dopo i commenti massacranti ricevuti”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Oggi scrive che è ‘molto frustrante’ spendere soldi per le persone che hanno fatto ricorso. Perché buttare 1 miliardo di euro per dei centri vuoti in Albania è divertente? E l’idea di buttare altri 30-35 miliardi di euro per nuovi armamenti mentre i cittadini vivono con stipendi bassi, pensioni minime da fame, bollette da capogiro e anni di attesa per esami medici la trova eccitante?”.

“Il caso Diciotti – ha proseguito l’ex premier – ci riporta a una controversia internazionale con Malta, che si era rifiutata di effettuare le operazioni di soccorso dei migranti nelle acque di sua competenza. Questa controversia venne sbloccata anche grazie al mio intervento, con coinvolgimento di altri Paesi ai fini della redistribuzione. Oggi la Cassazione riconosce il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale per alcuni migranti sulla base di una ‘massima di esperienza’”.

“Le sentenze si rispettano. Si possono anche criticare, ma entrando nel merito delle argomentazioni giuridiche, per chi ne ha capacità e competenza. Di certo – ha concluso Conte – non è accettabile il miserevole criterio utilizzato da Meloni e sodali per criticare i provvedimenti giudiziari, per cui se i magistrati gli danno ragione sono bravi, se gli danno torto sono ‘toghe rosse'”.

Femminicidi, Meloni: con ddl sferzata a piaga intollerabile

Roma, 7 mar. (askanews) – “Oggi il Governo compie un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime. Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto-legge estremamente significativo, che introduce nel nostro ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo, sanzionandolo con l’ergastolo, e prevede aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Ringrazio i Ministri che hanno lavorato al provvedimento e che ci hanno permesso di raggiungere, alla vigilia della Festa della Donna, questo importante risultato”, aggiunge.

Referendum Cittadinanza, Schlein dai promotori: “Il Pd vi sosterr”

Roma, 7 mar. (askanews) – “Siamo molto impegnati a far s che tutti i cittadini e le cittadine siano informati sull’importanza di andare a votare e sostenere questo referendum”. Elly Schlein, partecipa a Roma all’evento dei promotori del Referendum sulla Cittadinanza con Riccardo Magi, segretario di +Europa, e d il pieno sostegno del partito all’iniziativa referendaria, il cui slogan “Siamo figlie e figli d’Italia”, e che punta a ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale nel Paese necessari per fare domanda di cittadinanza. Magi:

“Centosettanta organizzazioni si sono messe insieme e ci sono 10.000 attivisti digitali”, ha ricordato. “Nessuno avrebbe scommesso che avremmo raggiunto le 500.000 firme, ne abbiamo raccolte 640.000 in meno di un mese e allo stesso modo supereremo il quorum”, ha aggiunto.

Nel corso del suo intervento la leader dem ha replicato anche ad alcune prese di posizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Non voglio pi sentire un ministro della Repubblica italiana dire che nelle classi vuole ridurre il numero di stranieri, perch nelle classi non ci sono stranieri, ci sono bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.

I promotori chiedono che il referendum, il cui quesito stato dichiarato ammissibile a gennaio, si svolga nello stesso giorno delle elezioni locali. Nel comitato d’onore del referendum siedono Don Luigi Ciotti, Emma Bonino, Luigi Manconi, Pippo Civati, Insaf Dimassi, Enrico Grosso, Paolo Bonetti, Gianfranco Schiavone; presidenti, oltre a Magi, Sonny Olumati e Deepika Salhan.

A Musiké Lodo Guenzi, Veronica Pivetti e Lucrezia Lante della Rovere

Roma, 7 mar. (askanews) – Dal 19 marzo tornano gli spettacoli di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un programma di dieci appuntamenti, la maggior parte dei quali in prima regionale, con artisti di fama nazionale e internazionale.

L’edizione 2025 di Musikè ha un cartellone che attraversa tutte le arti performative, secondo la consuetudine della rassegna. Attori e attrici come Lodo Guenzi, Veronica Pivetti, Lucrezia Lante della Rovere, Arcangelo Iannace porteranno in scena testi intensi e attuali, mentre la danza sarà protagonista con la compagnia italiana di Michele Merola e la compagnia americana del Tulsa Ballet. La musica spazierà dal pianoforte di Antonio Faraò (in trio con John Patitucci e Gene Jackson) alla tromba di Fabrizio Bosso (in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello), fino all’omaggio che Sarah Jane Morris & Solis String Quartet renderanno a Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Otis Redding, le rockstar del “Club dei 27”.

L’inaugurazione sarà mercoledì 19 marzo al Teatro Ai Colli di Padova, con uno spettacolo in prima regionale: Toccando il vuoto del drammaturgo scozzese David Greig, tratto dal bestseller La morte sospesa di Joe Simpson. Protagonista sarà Lodo Guenzi, che è noto al grande pubblico per i suoi successi musicali con la band Lo Stato Sociale, ma che ha una solida formazione attoriale e una brillante carriera sia teatrale che cinematografica. Con lui saranno sul palco Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta, per la regia di Silvio Peroni. La pièce racconta il drammatico incidente capitato nel 1985, sulle Ande peruviane, agli alpinisti inglesi Joe Simpson e Simon Yate. Quando Joe precipita in un dirupo, Simon è chiamato a una scelta tragica: tagliare la corda che lo tiene legato a Joe oppure precipitare con il compagno. Lo spettacolo si muove tra passato e presente, esplorando temi come l’amicizia, la colpa e la resilienza e ponendo il pubblico di fronte a un dilemma morale: Che cosa avremmo fatto al posto di Simon?

L’arte drammaturgica si unirà alla musica, lunedì 31 marzo al Teatro Ballarin di Lendinara (RO), grazie al talento di Veronica Pivetti, impegnata in uno spettacolo dal titolo volutamente scioccante: L’inferiorità mentale della donna, un’audace sintesi del pensiero reazionario, tra musica e parole. Ispirandosi all’omonimo, famigerato saggio del neurologo e psichiatra tedesco Paul Julius Moebius, lo spettacolo smaschera con ironia tagliente le assurde teorie dei testi scientifici del passato, che per secoli hanno descritto le donne come esseri intellettualmente inferiori. Tra citazioni paradossali, delitti eccellenti e misurazioni del cosiddetto indice cefalico, Veronica Pivetti conduce il pubblico in un viaggio tra scienza e pregiudizio, intonando canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile, con l’accompagnamento del percussionista e rumorista Anselmo Luisi. Lo spettacolo di Musikè viene proposto in collegamento con la mostra Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica, promossa e sostenuta dalla Fondazione Cariparo a Rovigo, nelle sale di Palazzo Roncale.

Come da tradizione, sarà il Teatro Ferrari di Camposampiero (PD) a ospitare, domenica 6 aprile,il primo dei due appuntamenti dedicati alla danza. Le coreografie di Maguy Marin, Duo d’Eden e Grosse Fugue (eseguita per la prima volta in Veneto), prenderanno vita grazie alla Michele Merola Contemporary Dance Company, vincitrice nel 2024 del prestigioso Premio Danza&Danza. Duo d’Eden esplora l’amore ai tempi dell’innocenza, attraverso l’intreccio di due corpi. Grosse Fugue, ispirato all’omonima composizione di Ludwig van Beethoven, è un’esplosione di energia che simboleggia la lotta tra la vita e la morte di quattro danzatrici vestite di rosso, una per ogni strumento del quartetto d’archi. L’ultima coreografia del trittico, Elegia di Enrico Morelli, vede impegnata l’intera compagnia, per raccontare il viaggio di persone alla ricerca della propria identità, passando dal caos alla quiete in un’epoca di smarrimento: la danza corale, accompagnata dalle poesie di Mariangela Gualtieri, celebra la cura e l’attenzione verso gli altri, suggerendo una rinascita possibile.

Giovedì 17 aprile un’altra grande attrice calcherà il palco del Teatro Ai Colli di Padova in prima regionale: Lucrezia Lante della Rovere sarà protagonista della commedia Non si fa così, firmata dalla scrittrice e scenografa francese Audrey Schebat. Sul palco, insieme ad Arcangelo Iannace, Lucrezia Lante della Rovere darà vita a un testo che alterna rabbia e umorismo e che scuote con una forza insolita i suoi personaggi. Alternando toni tragici e toni comici, lo spettacolo mette in discussione la visione comune della coppia e la sua longevità, attraverso l’interrogatorio permanente che è necessario per sfidare il tempo, ritrovare la motivazione e riaccendere lo sguardo, gettando la maschera che ognuno di noi indossa per difendersi dal resto del mondo.

Al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova Musikè avrà il piacere di ospitare, lunedì 5 maggio, la prima nazionale di Heimat delle Salut Salon, quartetto femminile di teatro comico musicale, definite dalla stampa “l’esportazione culturale più affascinante di Amburgo”. In questo nuovo spettacolo le artiste di Salut Salon indagano musicalmente il concetto di patria: una parola che evoca domande su identità, tradizione e appartenenza. Intrecciando brani celebri di Mozart, Saint-Saëns, Copland e Astor Piazzolla con canti tradizionali finlandesi, francesi, cinesi, egiziani, le musiciste del gruppo, che provengono da patrie diverse, danno la loro risposta: le Salut Salon sono a casa nel mondo, e la loro patria è la musica.

Lunedì 12 maggio Antonio Faraò, uno dei nomi più importanti del jazz contemporaneo, presenterà come unica data in Veneto il suo nuovo album Tributes, a Padova nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano. Pianista e compositore di fama internazionale, Faraò è noto per il suo stile che combina una tecnica straordinaria, un’intensa carica emozionale e un senso ritmico impeccabile. Con il suo nuovo progetto, proposto insieme a due musicisti del calibro di John Patitucci al contrabbasso e Gene Jackson alla batteria, Faraò rende omaggio ai grandi jazzisti che lo hanno influenzato, come McCoy Tyner e Chick Corea, e ai luoghi e alle esperienze più significative della sua carriera: Memories of Calvì, in particolare, è un brano dedicato alla scena jazz francese e a Michel Petrucciani.

La danza tornerà sabato 17 maggio, al Teatro Sociale di Rovigo, con Made in America del Tulsa Ballet, compagnia dell’Oklahoma considerata una delle migliori del Nord America. Lo spettacolo è costituito da tre coreografie che, nell’intenzione del direttore artistico della compagnia, l’italiano Marcello Angelini, racchiudono l’essenza della danza americana, concepita come un incontro tra diversi retroterra culturali: l’America come crogiolo di culture in trasformazione che arricchiscono il Paese. Yuri Possokhov, russo di origine, con Classical Symphony, coreografata sulle note della Prima Sinfonia, detta “Classica”, di Sergei Prokofiev, unisce alla purezza del balletto classico una forte influenza delle estetiche contemporanee; Nicolo Fonte, nato negli Stati Uniti da genitori argentini, per Divenire si affida invece alle note italiane di Ludovico Einaudi, sfruttando le progressioni e le ripetizioni della musica per creare una sensazione inebriante; infine, Andy Blankenbuehler, più volte vincitore del Tony Award per i suoi successi a Broadway, con Remember Our Song porta in scena attraverso la danza contemporanea i modi del musical, ambientando la coreografia in un sottomarino.

Mercoledì 21 maggio, al Teatro Verdi di Padova, Sarah Jane Morris con il Solis String Quartet presenterà in prima regionale il suo nuovo progetto musicale e discografico Forever Young!, concerto che celebra rockstar come Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Otis Redding, immaginando di riunirle tutte nel “Club dei 27”: un circolo ideale che raccoglie artisti morti a 27 anni, il cui tragico destino ha reso immortale la loro gloria. Pur provenendo da mondi e da esperienze diverse, i soci del Club hanno in comune il carisma, una vita vissuta sopra le righe e una musica che continua a vivere oltre la morte.

La grande musica sarà di nuovo protagonista domenica 8 giugno alle 21.30, nella straordinaria cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine (RO), per il concerto in prima regionale con cui Musikè saluterà il suo pubblico in vista della pausa estiva: Il cielo è pieno di stelle. Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte renderanno omaggio a Pino Daniele reinterpretando i brani più amati del grande cantautore napoletano, da Napul’è a Je so’ pazzo, da Quanno chiove a Quando, fino a Sicily, che Pino Daniele registrò con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica, aggiungendo il testo.

L’ultima data della quattordicesima edizione di Musikè sarà a settembre, al Teatro Sociale di Rovigo, con uno spettacolo in via di definizione. La direzione di Musikè è affidata ad Alessandro Zattarin.

"Europa Centrale", dal 13 marzo in sala il film di Gianluca Minucci

Roma, 7 mar. (askanews) – Esce in sala, distribuito da Danubio Film, da giovedì 13 marzo “Europa Centrale” opera prima di Gianluca Minucci presentato in Concorso alla 42esima edizione del Torino Film Festival, prodotta da Danubio Film, Wildside, M74 in collaborazione con Rai Cinema.

Il film, accompagnato da regista e cast, verrà presentato in un tour che toccherà diverse città italiane e che partirà dal Cinema Farnese di Roma, per poi arrivare a Bologna (Martedì 18 Marzo – Cinema Arlecchino, alle 21.15), Milano (Martedì 19 Marzo – Cinema Beltrade, alle 21.30), Trieste (Mercoledì 20 Marzo – Cinema Nazionale, alle 19) ed altre città che verranno comunicate in seguito.

Un kammerspiel metafisico sulla lotta politica, il tradimento e la paranoia, ambientato in un viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un’importante missione nell’aprile del 1940. Europa Centrale è una storia di spionaggio paranoide, un dramma profondamente umano collocato in un contesto politico violento ed angosciante, dove gli aderenti alle ideologie dominanti del Novecento (Comunismo Stalinista e Fascismo) finiscono per perdere qualsiasi forma di umanità. La paura, il sospetto, la violenza psicologica e fisica, creano un’atmosfera claustrofobica e psicotica, un cul de sac dal quale non c’è via di scampo.

Il film, scritto dallo stesso Minucci e da Patrick Karlsen, vanta nel cast Paolo Pierobon (Rapito, Berlinguer – La grande ambizione), Tommaso Ragno (Vermiglio, Nostalgia, Siccità), Catherine Bertoni de Laet (De l’amour perdu e Flaminia), Matilde Vigna (La Legge di Lidia Poët, L’Ultima Notte di Amore), Levente Molnar (Il figlio di Saul) e Angelica Kazankova (Orlando). Le musiche originali sono del compositore polacco Zbigniew Preisner, storico collaboratore di Krzysztof Kieslowski (Film Blu, Rosso, Bianco, La Doppia Vita di Veronica, Il Decalogo). La fotografia è firmata da Carlo Rinaldi, i costumi sono di Stefano Ciammitti, sound designer Thomas Giorgi, e il montaggio di Ian Degrassi.

La Liguria cresce pi della media nazionale: Pil pro-capite + 1,4%

Genova, 7 mar. (askanews) – In Liguria il Pil pro-capite nell’ultimo anno cresciuto dell’1,4%, con un aumento superiore alla media nazionale, che si attesa allo 0,9%, e a quella Nord-Ovest, che si ferma all’1%. quanto emerge dal report di Deloitte “Why Liguria”, presentato da Francesco Iannamorelli, Partner Deloitte, presso il Palazzo della Borsa di Genova.

Secondo i dati diffusi, anche la ripresa post-Covid in Liguria stata pi rapida rispetto al resto del Paese, con un rimbalzo del Pil reale dal 2019-2020 al 2022-2023 pari al +17,6%, contro il +16,5% della media nazionale. Inoltre, la Liguria presenta un tasso di occupazione giovanile superiore alla media del Paese, insieme ad una crescita significativa della digitalizzazione delle imprese private, mentre sconta un ritardo nel settore pubblico e l’impegno nelle politiche di sostenibilit ambientale resta basso.

“Il quadro – spiega Valeria Brambilla, ad di Deloitte & Touche – positivo. Una regione che nell’ultimo esercizio ha registrato un Pil in crescita in misura superiore a quello della media nazionale e anche a quello dell’area Nord Ovest dell’Italia. Con qualche punta distintiva che vorrei ricordare essere un’accelerazione verso la digitalizzazione delle imprese private e un tasso di occupazione giovanile della fascia giovanile, vale a dire la fascia dai 24 ai 34 anni, di cinque punti percentuali superiore alla media nazionale. Quindi questo potrebbe rappresentare un elemento di base verso un dinamismo che auspichiamo possa essere un futuro di continuo sviluppo della regione”.

I settori trainanti per l’economia della Liguria che emergono dal report di Deloitte sono quelli dei trasporti e della logistica.

“In particolare – sottolinea Ernesto Lanzillo, Deloitte Private leader – il contributo della Liguria al valore aggiunto del Nord dell’Italia soprattutto concentrato sul trasporto marittimo, trasporto passeggeri e la logistica da un punto di vista di riparazioni navali e servizi al settore navale. Sicuramente il porto di Genova un hub sostanziale per la crescita della Liguria: il traffico passeggeri, il traffico merci e il traffico container hanno avuto dei tassi di crescita rispetto al periodo pre-pandemico che sono quasi il doppio della media nazionale e soprattutto il traffico container quasi quattro volte quello dei porti di Rotterdam e di Amburgo. Stiamo quindi parlando di una centro nevralgico di creazione della ricchezza e di valore aggiunto per la nostra regione”.

Il report “Why Liguria”, che offre un quadro economico della Liguria con particolare attenzione alle potenzialit della regione e focus su trend macroeconomici, occupazione, investimenti, internazionalizzazione e analisi della produttivit settoriale, stato sviluppato da Deloitte Economics ed stato realizzato per la prima volta nel 2015.

“La cosa straordinaria – ricorda Vittorio Doria Lamba, Ceo di Alifood S.r.l – che siamo andati avanti per 10 anni, affrontando il Ponte Morandi e il Covid parlando sempre di quelle che sono le potenzialit, delle aziende liguri e del prodotto ligure. E’ chiaro che, quando abbiamo organizzato questa, non pensavamo mai pi di trovarci in una situazione di tensione di questo genere. Per questo non ferma un progetto e non ferma soprattutto il discorso che oggi il centro di questo progetto l’azienda, la Liguria e i suoi prodotti”.

Ad Assago in 20 mila per Happiness on Tour

Roma, 7 mar. – Cosa succede quando 20.000 persone scelgono di essere felici? Succede Happiness On Tour: un evento unico, gratuito ed emozionante che il 20 marzo 2025 trasformer la storica location conosciuta come il Forum di Assago a Milano (oggi Unipol Forum) in un’esplosione di energia, formazione e intrattenimento. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione della Felicit ETS in occasione della Giornata Mondiale della Felicit istituita dall’ONU, coinvolger 10.000 studenti al mattino e 10.000 adulti alla sera. Un doppio appuntamento pensato per migliorare la vita dei ragazzi partendo dal presupposto che molto spesso i primi a dover imparare ad essere felici sono proprio gli adulti. Un progetto che va oltre l’evento: oltre 120.000 studenti gi coinvolti. Happiness On Tour non un evento isolato, ma l’avvio di un percorso formativo di due mesi che proseguir nelle scuole italiane. Dal 2023 il Tour della Felicit ha convolto oltre 150.000 partecipanti e 800 scuole in Italia. Un evento quanto mai necessario in un momento storico in cui il suicidio rappresenta la seconda causa di morte tra i ragazzi under 20 dopo gli incidenti stradali. Secondo le pi recenti ricerche, il 24% dei giovani della Generazione Z si dichiara depresso o ha sofferto di depressione, mentre oltre il 30% manifesta segnali di isolamento dovuti all’uso eccessivo dei social media e delle tecnologie. Dati che richiedono risposte concrete e azioni tempestive. Con il patrocinio del Comune di Milano, Citt Metropolitana di Milano e Comune di Assago, il sostegno di “UN SDG Action Campaign” e in partnership con la Regione Lombardia, Happiness On Tour si conferma come la pi grande esperienza formativa mai realizzata in Italia, affrontando tematiche urgenti come bullismo, depressione e dipendenza dai social. L’evento si ispira alle linee guida della ricerca dell’Universit di Harvard, che dimostra che non il successo a portare la felicit, ma la felicit a portare al successo. Su questo concetto si basa l’immensa live experience ideata dall’ingegnere, professore universitario e mental coach Walter Rolfo, che offrir ai giovani strumenti pratici per affrontare e superare le sfide sociali quotidiane: dalla dipendenza dai social all’abuso delle tecnologie che incrementano l’isolamento sociale, fino alla lotta contro bullismo e depressione. Sul palco saliranno personalit del mondo dello spettacolo, dello sport e della formazione, pronte a condividere esperienze di vita autentiche e offrire strumenti concreti per affrontare le difficolt quotidiane:

Walter Rolfo – Presidente della Fondazione della Felicit ETS – Professore universitario, Paolo Borzachiello – Esperto di linguaggio e comunicazione persuasiva.

Oscar Farinetti – Fondatore di Eataly e visionario imprenditore. Sebastiano Gravina (Videociecato) – Influencer e simbolo di resilienza.

Christopher Castellini – Illusionista che sfida i limiti della percezione.

Pasquale Acampora – Mental coach e formatore sportivo.

Gli studenti, insieme ai loro insegnanti, lavoreranno sulla felicit come competenza attraverso strumenti concreti come il libro Il Codice della Felicit e un’app interattiva che, grazie alla gamification, rende l’apprendimento coinvolgente e trasformativo.

Al termine del percorso prender il via il concorso nazionale “La classe pi felice d’Italia”, che premier la classe capace di “contaminare” maggiormente la propria scuola e comunit con gesti di felicit e benessere. La scorsa edizione del contest ha coinvolto oltre 300.000 persone, contribuendo a trasformare la visione della vita di migliaia di studenti e docenti. “Sar un grande momento partecipato per ribadire il Diritto alla Felicit di ogni persona, indipendentemente da genere, et, classe sociale, orientamento sessuale, religione o etnia.” – dichiara Walter Rolfo, Presidente della Fondazione della Felicit ETS. – “Abbiamo chiamato all’appello protagonisti del mondo dello spettacolo, dello sport, della formazione e della scienza per offrire gratuitamente al pubblico storie di felicit autentiche e preziose. Testimonianze capaci di lasciare un segno e di fornire intuizioni utili per realizzare i nostri sogni.”

Condizioni sistema finanziario italiano nell’insieme favorevoli

Roma, 7 mar. (askanews) – Le condizioni del sistema finanziario italiano sono nell’insieme favorevoli. Il settore bancario beneficia di elevati livelli di redditività e la posizione patrimoniale ha continuato a rafforzarsi. Il comparto assicurativo ha registrato un aumento della raccolta e una flessione dei rischi di liquidità, e presenta un grado consistente di patrimonializzazione. I rischi del settore del risparmio gestito e di quello dei fondi pensione sono contenuti, anche per effetto delle loro caratteristiche strutturali.

Sono le conclusioni chiave del Comitato per le politiche macroprudenziali nella sua Relazione sulle attività nel 2024, che come riporta un comunicato della Banca d’Italia è stata inviata anche al Governo e al Parlamento. L’autorità indipendente designata per la conduzione delle politiche macroprudenziali in Italia, è composta dal governatore della Banca d’Italia (Fabio Panetta) che lo presiede, dai presidenti della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) e dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Il Direttore generale del Tesoro partecipa alle riunioni senza diritto di voto. Il Comitato ha iniziato le sue attività nel gennaio dello scorso anno, con l’entrata in vigore del decreto istitutivo.

Secondo la relazione, i principali rischi dell’Italia nel breve termine sono riconducibili al contesto esterno, in particolare agli effetti che potrebbero derivare dall’intensificarsi delle tensioni di natura geopolitica. L’alto livello del debito pubblico e la bassa crescita potenziale aumentano la vulnerabilità del Paese agli sviluppi del quadro internazionale e a mutamenti nella percezione e nell’attitudine al rischio da parte degli investitori. Politiche di bilancio responsabili riducono l’esposizione dell’Italia a possibili episodi di contagio associati a tensioni provenienti dall’estero.

In una situazione di generale solidità della condizione finanziaria delle famiglie, il Comitato continuerà a seguire gli sviluppi connessi con gli investimenti in strumenti di complessa valutazione, come i certificates e le criptoattività. Inoltre, l’esperienza dell’ultimo biennio ha mostrato l’importanza di proseguire nell’analisi dell’esposizione delle assicurazioni al rischio di liquidità, che potrebbe risentire – in termini di raccolta premi – delle situazioni di crisi che hanno interessato di recente compagnie europee operanti in Italia.

In base all’evoluzione dei rischi legati alla stabilità del sistema finanziario italiano, il Comitato, se necessario, potrà adottare iniziative per contenerli, nell’ambito delle competenze assegnategli dall’ordinamento.

Il Comitato persegue la stabilità del sistema finanziario italiano. Con la sua azione contribuisce a contrastare l’accumulazione e la propagazione dei rischi, promuovendo la capacità del sistema di assorbire le conseguenze di eventi che possano minacciarne il corretto funzionamento.

Nel 2024 le condizioni macrofinanziarie dell’Italia sono rimaste stabili, recita il capitolo sullo stato del sistema finanziario. La debolezza della crescita economica e il consistente debito pubblico, in presenza di forti tensioni internazionali e di un’elevata incertezza politica in alcune economie avanzate, rappresentano i principali elementi di rischio per il sistema finanziario italiano. I dati dell’Istat indicano che nel 2024 il Pil è cresciuto dello 0,7 cento. A dicembre l’inflazione armonizzata al consumo era pari all’1,4 per cento; la sua componente di fondo all’1,816. In prospettiva, la riduzione dei tassi di interesse e il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, favorito dalla moderata inflazione e dalla graduale ripresa delle retribuzioni, potranno fornire un impulso positivo all’economia.

L’alto livello del debito pubblico continua a rappresentare una significativa fonte di vulnerabilità per l’economia italiana, si legge. Nel 2024 l’indebitamento netto è diminuito e, secondo il quadro programmatico del Piano strutturale di bilancio di medio termine per gli anni 2025-29, dovrebbe continuare a ridursi progressivamente nei prossimi anni. Tuttavia, il debito in rapporto al prodotto è aumentato nel 2024 e continuerebbe a espandersi fino al 2026, anche per gli effetti dei crediti di imposta sulle ristrutturazioni edilizie maturati negli anni precedenti.

I rischi per la stabilità finanziaria associati al mercato immobiliare sono contenuti. Nel terzo trimestre dello scorso anno i prezzi degli immobili residenziali sono saliti del 3,9 per cento rispetto a dodici mesi prima, senza che si siano tuttavia manifestati segnali di sopravvalutazione. Le compravendite restano inferiori al picco del 2022, anche per effetto di una domanda di abitazioni più debole. Nel comparto non residenziale le compravendite hanno continuato ad aumentare nella prima metà del 2024, mentre i prezzi sono rimasti invariati.

I rischi provenienti dal settore privato non finanziario sono moderati. Il debito delle famiglie italiane in rapporto al reddito è molto inferiore a quello della media dell’area dell’euro e la quota di debito detenuta da nuclei finanziariamente vulnerabili è bassa17. Nel 2024 i prestiti sottoscritti per l’acquisto di abitazioni hanno registrato una lieve ripresa rispetto a un anno prima, mentre quelli per finalità di consumo sono cresciuti in misura maggiore. I redditi sono sostenuti da un elevato tasso di occupazione.

Lo scorso anno la capacità delle imprese di rimborsare i debiti ha beneficiato di condizioni di bilancio favorevoli, dice ancora la relazione, in particolare di una leva finanziaria molto inferiore al picco osservato nel 2011 e di ampie disponibilità liquide. La solvibilità delle imprese più indebitate potrebbe tuttavia risentire della debole crescita dell’economia e del permanere di alti costi di finanziamento.

IA, Santoriello (Cnpr): ruolo esperto contabile

Roma, 7 mar. – “L’Intelligenza Artificiale pu offrire un supporto significativo sia in ambito lavorativo che in termini di efficienza, soprattutto considerando che le nuove generazioni, in particolare i nativi digitali, sono naturalmente predisposte all’uso delle tecnologie. Tuttavia, fondamentale ricordare che l’IA deve essere vista come un valido strumento di supporto, senza mai sostituire il fattore umano e il valore aggiunto che i professionisti offrono alle imprese, sia pubbliche che private. La figura dell’esperto contabile continua ad avere un forte appeal tra i giovani e nel nuovo contesto lavorativo, grazie alle sue competenze trasversali e innovative, unite all’esperienza sul campo”. Lo ha dichiarato Rosa Santoriello, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, nel corso del suo intervento al Salone dello studente, nell’ambito del Forum “Da grande voglio fare l’esperto contabile”, alla Stazione Marittima di Salerno. “Orientare i ragazzi verso una scelta professionale consapevole fondamentale. Ogni azienda – ha sottolineato Giuseppe Esposito, delegato della Cnpr in Campania – ha bisogno di una ‘guida’ dal punto di vista fiscale e organizzativo, capace di contribuire al miglioramento e all’efficienza dell’attivit”. Secondo Anna Maria Belforte, coordinatrice del progetto orientamento per la Cnpr, “la formazione dei giovani un fattore determinante. Le nuove tecnologie stanno trasformando il mondo del lavoro e, in questo contesto, scuola e universit svolgono un ruolo fondamentale per formare le professionalit di cui le aziende hanno necessit. La chiave del successo risiede nella flessibilit, che non significa soltanto orientarsi verso professioni nuove ed emergenti, ma anche valorizzare figure in costante evoluzione. L’esperto contabile, per esempio, analizza e interpreta i dati economici e finanziari, svolgendo un ruolo essenziale di collegamento tra le imprese, i cittadini e l’amministrazione pubblica. In un’ottica futura, chi possiede le competenze per interpretare i dati sar sempre pi richiesto nel mercato del lavoro”.

ETF, dall’Italia all’Ucraina: scambi sulla Garanzia Giovani

Roma, 7 mar. (askanews) – La visita di una delegazione ucraina di alto livello in Italia, durata una settimana e ospitata dalla Fondazione Europea per la Formazione (ETF), si è conclusa oggi con un rinnovato impegno a sostenere l’attuazione della Garanzia Giovani dell’Unione Europea in Ucraina, in un contesto più ampio di riforme del mercato del lavoro, dell’istruzione e della formazione, e delle politiche sociali. L’iniziativa costituirà un passo molto importante per la ripresa economica del Paese e un passo cruciale verso l’adesione all’UE, offrendo ai giovani ucraini opportunità di istruzione, formazione e impiego di qualità.

La visita, che si è svolta tra Torino e Roma, ha riunito rappresentanti del governo e dei ministeri ucraini, della società civile e delle organizzazioni giovanili, delle parti sociali – oltre a istituzioni dell’UE e delle organizzazioni internazionali – per uno scambio di conoscenze e di buone pratiche in Italia. Il viceministro ucraino per la Gioventù e lo Sport, Andriy Chesnokov, ha guidato la delegazione che si è confrontata con le parti interessate italiane ed europee, concentrandosi sulle misure integrate a sostegno dei giovani, in particolare di quelli che non frequentano corsi di istruzione, lavoro o formazione (NEET).

La Direttrice dell’ETF Pilvi Torsti ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Sostenere i giovani ucraini è un investimento nel futuro dell’Europa. La Garanzia Giovani contribuirà ad allineare le politiche occupazionali dell’Ucraina agli standard dell’UE, garantendo che nessun giovane venga lasciato indietro. Questa settimana ho visto una delegazione eterogenea e di alto livello di appassionati sostenitori: non bisogna mai dubitare che un piccolo gruppo di cittadini impegnati possa davvero cambiare il mondo”.

“La Garanzia Giovani è un potente strumento che ci aiuta a prevenire la perdita di capitale umano, a sostenere i giovani nella realizzazione del loro potenziale e a guidare la ripresa nazionale”, ha dichiarato il viceministro Andriy Chesnokov. “Stiamo portando a casa idee politiche concrete che speriamo si traducano in un’attuazione di successo della Garanzia Giovani in Ucraina”.

La visita ha offerto spunti concreti sulle migliori pratiche dell’Italia e di altri Stati membri dell’UE. A Torino, la delegazione ha visitato istituti di formazione professionale e ha incontrato autorità locali, venendo a conoscenza con casi di successo dell’attuazione della Garanzia Giovani a livello locale. A Roma, i colloqui con la Rappresentanza della Commissione europea in Italia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) e i rappresentanti dei servizi per i giovani hanno rafforzato la necessità di politiche coordinate e di un forte coinvolgimento delle parti interessate.

“L’Italia svolge un ruolo centrale nell’UE e nello sviluppo del capitale umano”, ha dichiarato Oleksandr Yarema, Segretario di Stato del Consiglio dei Ministri dell’Ucraina. “Il supporto dell’ETF è prezioso per la preparazione della Garanzia Giovani, fondamentale per il nostro obiettivo finale di adesione all’UE”.

La Task Force Ucraina dell’ETF, guidata da Iwona Ganko, ha sottolineato la collaborazione di lunga data con l’Ucraina: “L’unità crea prosperità – questo è stato il nostro motto per la settimana e lo sarà anche nei prossimi anni. L’ETF rimane impegnata a sostenere l’Ucraina nella costruzione di politiche solide che diano potere ai giovani”.

I risultati di questa visita contribuiranno ai preparativi dell’Ucraina per la Ukraine Recovery Conference che si terrà a Roma a luglio 2025, e nella quale le politiche per l’occupazione e lo sviluppo delle competenze dei giovani costituiranno un tema trasversale.

In qualità di partner di lunga data dell’Ucraina, l’ETF è attivamente impegnata a sostenere lo sviluppo del capitale umano attraverso consulenze politiche per le riforme del mercato del lavoro e del sistema educativo. Il Programma di Condivisione delle Conoscenze dell’ETF sulla Garanzia Giovani dell’UE riflette il suo impegno affinché l’Ucraina tragga vantaggio dall’esperienza e dalle migliori pratiche europee nella definizione di politiche del lavoro inclusive.

L’ETF ha già sostenuto l’attuazione della Garanzia Giovani in paesi candidati all’UE, come i Balcani occidentali, e a livello globale, ad esempio in Thailandia, offrendo consulenza politica e facilitando l’apprendimento tra pari con gli Stati membri dell’UE. La visita rappresenta un passo significativo negli sforzi dell’Ucraina per allineare le proprie politiche agli standard dell’UE e promuovere la resilienza economica e sociale a lungo termine.

In corso il Cdm per il ddl che introduce l’ergastolo per il femminicidio

Roma, 7 mar. (askanews) – E’ in corso a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno, il ddl per l’introduzione del “delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime”. “Chiunque cagiona la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità, è punito con l’ergastolo”. Lo si legge nella nozza del ddl che introduce il delitto di femminicidio grazie a un comma inserito all’577 del codice penale che regolamenta l’applicazione della circostanza aggravante al reato di omicidio.

“Quando ricorre una sola circostanza attenuante ovvero quando una circostanza attenuante concorre con taluna delle circostanze aggravanti di cui al secondo comma, e la prima è ritenuta prevalente, la pena non può essere inferiore ad anni ventiquattro – si legge ancora nella bozza del provvedimento all’esame del Cdm -. Quando ricorrono più circostanze attenuanti, ovvero quando più circostanze attenuanti concorrono con taluna delle circostanze aggravanti di cui al secondo comma, e le prime sono ritenute prevalenti, la pena non può essere inferiore ad anni quindici”.

Terna presenta a Rimini il nuovo assetto di Terna Energy Solutions

Milano, 7 mar. (askanews) – Terna, la societ guidata da Giuseppina Di Foggia, presenta a KEY – The Energy Transition Expo 2025 di Rimini il nuovo assetto di Terna Energy Solutions (TES), la divisione del Gruppo che opera in regime di mercato e propone soluzioni tecnologiche, innovative e digitali in ambito service e industrial.

In linea con quanto comunicato nel Piano Industriale 2024-2028, la riorganizzazione delle attivit non regolate ha l’obiettivo di supportare la transizione energetica in sinergia con il core business di Terna attraverso l’integrazione di competenze diversificate lungo tutta la catena del valore dell’energia.

“I mercati corrono, spinti dai grandi investimenti nella transizione energetica in Italia, i clienti chiedono sempre pi partner di progetto affidabili e in grado di fornire un set di competenze il pi ampio spettro possibile – ha spiegato Stefano Schiavoni, AD di Terna Energy Solutions – Questa la direzione secondo la quale ci siamo riorganizzati in Terna Energy Solutions. Il primo one stop shop per la transizione energetica digitale, un unicum nel panorama italiano: un unico interlocutore per la fornitura dei componenti strategici e critici, per la realizzazione degli impianti e il set di servizi correlati alla progettazione, realizzazione, messa in opera, esercizio e manutenzione”.

La nuova struttura organizzativa di Terna Energy Solutions preveder quattro realt autonome sul mercato coordinate dalla subholding con un set di competenze di eccellenza nei vari ambiti. Quindi: Tamini che realizza e produce trasformatori industriali e di potenza, Brugg Cables che produce cavi in alta, media e bassa tensione, Altenia il nuovo system integrator in grado di fornire servizi in ambito fotovoltaico, alta tensione, accumuli ed efficienza energetica e nella quale confluiscono tutte le attivit energy fino ad oggi fornite separatamente da LT, Terna Energy Solutions e Avvenia. Con lo scopo di espandere ulteriormente le competenze e il posizionamento geografico, Altenia ha sottoscritto inoltre un accordo preliminare per l’acquisizione del 100% di STE Energy, societ attiva da 30anni nel settore della progettazione, costruzione e manutenzione di impianti di energia rinnovabile e infrastrutture elettriche.

A queste si aggiunge una nuova realt, il cui modello operativo e societario attualmente in via di definizione, che fornir un’infrastruttura in Fibra Ottica estremamente capillare e magliata a livello nazionale.

KEY, Soma (Edilclima): progettazione edifici del futuro

Roma, 7 mar. – Per la progettazione dei nuovi edifici, Paola Soma, Amministratore Delegato di Edilclima, sottolinea l’importanza di guardare al futuro con ottimismo. La chiave per affrontare le sfide che il settore dell’edilizia si trova ad affrontare l’acquisizione di nuove competenze, accompagnata da una maggiore consapevolezza dell’impatto che il lavoro dei progettisti ha sulle persone e sull’ambiente che ci circonda. Questa consapevolezza, tuttavia, non pu essere separata dall’innovazione e dalla digitalizzazione, che sono essenziali per sviluppare soluzioni progettuali pi sostenibili ed efficienti. fondamentale che le nuove tecnologie e i processi digitali supportino la creazione di edifici non solo pi performanti, ma anche pi responsabili nei confronti dell’ambiente e della qualit della vita degli utenti. Lo ha dichiarato Soma in una video-intervista durante la conferenza “Smart Cities Revolution: digitalizzazione e tecnologie per l’edificio intelligente e urbano”, organizzato dal Green Building Council Italia (GBC) nell’ambito della seconda giornata di KEY – The Energy Transition Expo di Rimini.

L’Arabia Saudita: l’incontro Ucraina-Usa si terrà la prossima settimana a Gedda

Roma, 7 mar. (askanews) – I colloqui tra Stati Uniti e Ucraina si terranno la prossima settimana a Gedda, in Arabia Saudita. Lo ha confermato oggi il ministero degli Esteri saudita, sottolineando in un comunicato “il continuo impegno del Regno per arrivare a una pace duratura che metta fine alla crisi ucraina”.

Ieri il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, ha annunciato che lunedì sarà in visita in Arabia Saudita “per un incontro con il principe ereditario”, precisando che dopo questo incontro “il mio team rimarrà in Arabia Saudita per lavorare con i nostri partner americani”.

Periodici San Paolo: da oggi online Il Viandante della Speranza

Roma, 7 mar. (askanews) – La speranza, virt teologale per i cristiani, anche atteggiamento umano sempre pi raro e prezioso per affrontare questo nostro tempo che altrimenti sembra segnato solo da passioni tristi e rassegnazione. Cercare i segni di speranza tra le pieghe delle storie della gente ci che si propone Il viandante della speranza, un podcast di Credere – testata del Gruppo Editoriale San Paolo – che debutta con la prima puntata, oggi luned 10 marzo. Un’iniziativa che si inserisce nel solco dei progetti multimediali che il Gruppo San Paolo ha avviato per accompagnare credenti e non credenti nel difficile cammino della speranza.

“In occasione del Giubileo 2025 – spiega don Vicenzo Vitale, direttore del settimanale e da poco nuovo direttore editoriale del Gruppo San Paolo – abbiamo pensato che il modo migliore per testimoniare la forza della Speranza, fosse proporre la vicenda di personalit che hanno saputo trasformare in bene anche situazioni difficili e che aiutano a guardare a questo tempo presente attraverso le lenti “della pi piccola delle virt””. Si parte con la storia di Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, che ha intrapreso un doloro percorso di perdono degli assassini di suo marito e lo ha reso pubblico, fino a farne una straordinaria testimonianza civile.

Rugby, cinque cambi di Quesada per l’Italia anti Inghilterra

Roma, 7 mar. (askanews) – Gonzalo Quesada rivoluziona l’Italia e in vista della sfida di domenica con l’Inghilterra a Twickenham, per la quarta giornata del Sei Nazioni, rispetto alla batosta con la Francia cambia cinque uomini e apporta in tutto sei cambi nel XV. Alle ali rientra dall’infortunio Monty Ioane e debutto stagionale di Matt Gallagher, con Ange Capuozzo che trasloca a estremo al posto di Tommy Allan (che sarà in panchina). Prima da titolari nel Torneo poi per Stephen Varney a mediano di mischia e per Ross Vintcent a numero 8, mentre in prima linea torna titolare Marco Riccioni, con Martin Page-Relo, Lorenzo Cannone e Simone Ferrari tutti in panchina.

“Noi schieriamo sempre quella che riteniamo sia la miglior squadra possibile rispetto all’avversario che si va a incontrare, ma è anche vero che avere a disposizione giocatori che hanno un legame con l’avversario o con il loro campionato ti dà l’opportunità di avere qualcosa in più”, spiega Quesada. Che è ripartito dalla settimana vissuta dalla squadra dopo la pesante sconfitta con la Francia: “Segnare 24 punti a una squadra forte come la Francia non è cosa da poco, ma purtroppo, come era successo anche in Scozia, abbiamo avuto diversi problemi in difesa. Soprattutto nel secondo tempo abbiamo fatto fatica a difendere come vogliamo. Non è stato solo un problema tecnico o di organizzazione, piuttosto non c’è stato rispetto dei ruoli e dei principi, non mi era mai capitato di vedere la squadra persa, cercare di risolvere le cose individualmente, senza un’organizzazione collettiva. Prima della partita non pensavo che sarebbe stato possibile vincere, ma perdere in questo modo non è la stessa cosa. La squadra è indubbiamente tornata a lavoro segnata, ma poi con l’impegno quotidiano ce la siamo messa alle spalle, focalizzandoci sulle basi, sull’identità, su cultura e carattere. Anche questa fa parte del percorso, ora ci sarà da valutare però se è stato incidente di percorso di una squadra che sta insieme da poco più di un anno e se saprà riprendere un percorso lineare e far vedere chi siamo veramente”.

Questa la formazione italiana: Italia: 15 Ange Capuozzo; 14 Monty Ioane, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Matt Gallagher; 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney; 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri; 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone; 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Tommy Alla.

Ucraina, Trump minaccia sanzioni alla Russia

New York, 07 mar. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha scritto oggi su Truth di stare “valutando seriamente” l’introduzione di sanzioni bancarie su larga scala, sanzioni economiche e dazi contro la Russia, a meno che non venga raggiunto un cessate il fuoco e un “accordo finale di pace” con l’Ucraina. Il presidente americano ha invitato Mosca e Kiev a negoziare immediatamente, avvertendo che il tempo sta per scadere.

E’ la prima volta, da quando ha assunto l’incarico, che Trump lancia pubblicamente accuse contro la Russia. Secondo un alto funzionario della Casa Bianca sentito da Axios, “la rabbia di Trump si è acuita” negli ultimi giorni a fronte dell’escalation di attacchi russi in Ucraina, mentre il presidente sta premendo per un cessate il fuoco.

“Alla luce del fatto che la Russia sta ‘martellando’ l’Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto seriamente valutando sanzioni bancarie su larga scala, sanzioni e dazi contro la Russia fino a quando non verrà raggiunto un cessate il fuoco e un ACCORDO DI RISOLUZIONE FINALE PER LA PACE. Russia e Ucraina, sedetevi subito al tavolo, prima che sia troppo tardi. Grazie!!!”, ha scritto oggi Trump su Truth.

Calcio, Conceiçao: "Inzaghi vuole il triplete, noi due trofei"

Roma, 7 mar. (askanews) – Non c’è pace in casa Milan. Ieri la lunga lista di accuse del portavoce di Conceicao, Francisco Empis, secondo il quale il tecnico sarebbe insoddisfatto di Milanello, della preparazione atletica con Fonseca, dell’impegno, della mancanza di supporto della dirigenza. Oggi, alla vigilia di Lecce-Milan ne parla il tecnico: “Mi dispiace di tutta questa situazione. Voglio capirne di più anche nelle sedi legali. Non si capisce ciò che mi ha fatto questo collaboratore, non so se per cattiveria o se pagato da qualcuno. Un giornalista mi ha mandato uno screen dei punti che lui ha mandato, lo ha fatto sicuramente per cattiveria. Mi dispiace per tutti, anche per chi lavora qua al Milan. Noi siamo qua tutti i giorni, Ibra e Moncada sono qui tutti i giorni, parliamo con la squadra, abbiamo lavorato in una settimana pulita. Dal Porto sono uscito in una situazione non bella e non ho ancora mai parlato di quello che mi successe al Porto; figuriamoci se, qua, quando ancora non sono andato via, mi metto a parlare di ciò che succede. Dovrà risponderne nelle sedi legali”. Come si esce da questo periodo negativo: “Con i risultati. Ci vogliono due caratteristiche importanti: lavorare al massimo facendo di più come squadra e limitare gli episodi, gli errori non forzati, la sfortuna che abbiamo in partita. Non c’è altra strada se non lavorare. Non si deve credere per credere, ma credere per fare”. C’è ancora modo di raggiungere la Champions: “Da quando sono arrivato qua ci sono state partite decisive. Non dobbiamo pensare troppo in là: abbiamo 13 partite sicure, 11 in campionato e le due in Coppa Italia. Vedendo le dichiarazioni di Inzaghi, ha detto che possono fare il triplete, ma noi possiamo vincerne due anche in una stagione negativa”. Conceicao vede nei suoi la voglia di reazione: “Quando sono arrivato qua abbiamo avuto 10 giorni incredibili con la Supercoppa, poi contro il Cagliari si è persa quell’anima e quell’energia grandissima presa a Riyad. Le due partite col Feyenoord c’è stata un po’ di sfortuna, a livello di mentalità sembravamo essere un po’ più sereni”. Poi tutto è cambiato Quanto manca per vedere il Milan che vuole tatticamente: “Si sta lavorando. In questo momento non voglio entrare nello specifico. Giampaolo sarebbe contento se dicessi qualcosa del genere. Stiamo lavorando, la settimana è stata importante per le dinamiche che vogliamo quando abbiamo e non abbiamo la palla”. Cosa ha sbagliato Conceiçao: “Ho sbagliato come sbagliano tutti gli allenatori. Nei principi e di una dinamica di squadra ho le mie caratteristiche personali, quello che faccio lo faccio pensando al meglio. In questo percorso che ho avuto ci sono state più soddisfazioni che cose negative. Fuori dal gioco io e il mio staff abbiamo le nostre dinamiche, sono dinamiche dove il rispetto tra loro, tra lo staff tecnico e loro, tra loro e chi lavora qua è importante. Sono cose che dico anche ai miei figli. Come campo dico che è stata la prima settimana di lavoro sul campo che ho avuto a disposizione. Io provo a sbagliare il meno possibile. Un’esperienza così, anche nei momenti difficili, ti fa crescere”. Che cosa piacerebbe vedere di quel suo Porto che oggi non riesce a vedere qui: “Parlavo di questo quando ho visto la partita dell’Arsenal… La solidità, la compattezza della squadra, anche con meno qualità rispetto ai giocatori che ho oggi, era fantastica. Deve essere un comportamento armonioso, dove tutti sanno cosa stiamo facendo per rubare palla agli avversari. Tutti i giocatori devono avere un comportamento da soldato: sto trovando più difficoltà di far passare questo messaggio. Ora stiamo lavorando con chi ha giocato di più, abbiamo cominciato questa settimana. Vedremo qualcosa di diverso già domani? Io lavoro veramente su questo… Domani un Milan migliore? Dopo una settimana? Va bene, accetto la sfida (sorride, ndr)”.

Migranti, la Cassazione: Italia aveva l’obbligo di soccorso in mare

Milano, 7 mar. (askanews) – “L’obbligo del soccorso in mare corrisponde ad una antica regola di carattere consuetudinario, rappresenta il fondamento delle principali convenzioni internazionali, oltre che del diritto marittimo italiano e costituisce un preciso dovere tutti i soggetti, pubblici o privati, che abbiano notizia di una nave o persona in pericolo esistente in qualsiasi zona di mare in cui si verifichi tale necessità; come tale esso deve considerarsi prevalente su tutte le norme e gli accordi bilaterali finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare”. Lo scrivono i giudici delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nell’ordinanza con cui condannano il governo italiano al risarcimento dei danni a favore di un gruppo di migranti trattenuti sulla nave diciotti dal 16 al 25 agosto del 2018.

Nel provvedimento, i giudici evidenziano che l’italia ha aderito a una serie di Convenzioni internazionali che “costituiscono un limite alla potestà legislativa dello Stato e, non possono costituire oggetto di deroga sulla base di scelte e valutazioni discrezionali dell’autorità politica, poiché assumono, in base al principio ‘pacta sunt servanda’, un rango gerarchico superiore rispetto alla disciplina interna”.

L’Italia “era tenuta” organizzare lo sbarco dei migranti a bordo dalla nave Diciotti “nel più breve tempo ragionevolmente possibile”sottolineano i giudici delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione nell’ordinanza con cui condannano il governo italiano al risarcimento dei danni a favore di un gruppo di migranti trattenuti sulla nave Diciotti dal 16 al 25 agosto del 2018.

In base alla convenzione Sar, si legge in un passaggio del provvedimento, “lo Stato responsabile del soccorso deve organizzare lo sbarco ‘nel più breve tempo ragionevolmente possibile’, fornendo un luogo sicuro in cui terminare le operazioni di soccorso”. E “per ‘luogo sicuro’ si intende un ‘luogo’ in cui sia garantita non solo la ‘sicurezza’ – intesa come protezione fisica – delle persone soccorse in mare, ma anche il pieno esercizio dei loro diritti fondamentali, tra i quali, ad esempio, il diritto dei rifugiati di chiedere asilo”.

I singoli Stati, evidenziano ancora i giudici della Suprema Corte, hanno sì un margine di “discrezionalità tecnica”, ma “solo ai fini dell’individuazione del punto di sbarco più opportuno, tenuto conto del numero dei migranti da assistere, del sesso, delle loro condizioni psicofisiche nonché in considerazione della necessità di garantire una struttura di accoglienza e cure mediche adeguate”.

Il rifiuto del governo italiano di autorizzare lo sbarco dei migranti a bordo della nave Diciotti non può essere considerato un “atto politico sottratto al controllo giurisdizionale”. Secondi i giudici della Suprema Corte, più che di un atto politico “si è in presenza di un atto che esprime una funzione amministrativa da svolgere, sia pure in attuazione di un indirizzo politico, al fine di contemperare gli interessi in gioco e che proprio per questo si innesta su una regolamentazione che a vari livelli, internazionale e nazionale, ne segna i confini. Le motivazioni politiche alla base della condotta non ne snaturano la qualificazione, non rendono, cioè, politico un atto che è, e resta, ontologicamente amministrativo. Non vi è dunque difetto assoluto di giurisidizione”.

In particolare, rilevano ancora i giudici, “nella misura in cui l’ambito di estensione del potere discrezionale, anche quello amplissimo che connota un’azione di governo, è circoscritto da vincoli posti da norme giuridiche che ne segnano i confini o ne indirizzano l’esercizio, il rispetto di tali vincoli costituisce un requisito di legittimità e di validità dell’atto, sindacabile nelle sedi appropriate. E tra tali vincoli rilievo primario ha certamente il rispetto e la salvaguardia dei diritti inviolabili della persona. L’azione del Governo, ancorché motivata da ragioni politiche, non può mai ritenersi sottratta al sindacato giurisdizionale quando si ponga al di fuori dei limiti che la Costituzione e la legge gli impongono, soprattutto quando siano in gioco i diritti fondamentali dei cittadini (o stranieri), costituzionalmente tutelati”.

Euro estende rally a 1,0852 dollari, bilancio settimanale da record

Roma, 7 mar. (askanews) – Prosegue e si estende per la terza seduta consecutiva il rally rialzista dell’euro, la valuta condivisa si scambia a 1,0852 dollari nel pomeriggio, continuando ad aggiornare i massimi dallo scorso novembre. A spingere l’euro è stata la prospettiva di un ondata di spese pubbliche su infrastrutture e difesa, dopo l’accordo tra Cdu e Spd in Germania per superare i limiti costituzionali sulle spese in deficit.

Secondo il Financial Times per l’euro – che finora è salito del 4,5% sul dollaro – si profila il maggior apprezzamento su un bilancio settimanale dal 2009 ad oggi.

8 marzo delle "Sovversive", podcast su donne che sfidarono il sistema

Roma, 7 mar. (askanews) – L’8 marzo è delle “Sovversive”. Sindacaliste, socialiste, comuniste, donne istruite o fuori dalle righe. Fin dalla nascita dell’Italia unita, le questure hanno avviato la sorveglianza sulle persone “pericolose per la sicurezza dello Stato”. Storie che riemergono dagli archivi attraverso verbali di pedinamento, perquisizioni, fotografie segnaletiche, lettere intercettate e mai consegnate. Una testimonianza di vite che altrimenti sarebbero dimenticate.

“Sovversive” è il nuovo podcast di Alice Facchini e Guido Balzani, ideato e realizzato dall’Archivio di storia delle donne di Bologna-Associazione Orlando e dall’Archivio di Stato di Bologna, prodotto e distribuito da Altreconomia, con il sostegno della Fondazione Carisbo e della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli. L’editing è di Michele Lapini. Il montaggio e il sound design di Claudio Cadei – SMK Factory. Musiche originali di Valentino Pirino. Le voci degli attori sono di Elena Pirazzoli e Valerio Monteventi.

Disponibile sul sito di Altreconomia e sulle principali piattaforme di ascolto.

“Alcune donne venivano sorvegliate perché erano militanti, altre semplicemente perché erano ‘sopra le righe'”, spiega Francesca Delneri, vicedirettrice dell’Archivio di Stato di Bologna e una delle referenti del progetto “Persone pericolose. Tracce di sovversive e sovversivi negli archivi bolognesi”. “La polizia controllava i loro spostamenti, i cambi di residenza. Annotava ogni dettaglio che potesse renderle sospette, come il fatto di saper tenere ‘pubbliche conferenze’: immaginiamo che cosa significasse a quei tempi per una donna parlare in pubblico, per di più davanti a una platea di soli uomini”. Tra i fascicoli c’è quello di Norma Mazzoni, rinchiusa in manicomio semplicemente perché aveva comportamenti insoliti secondo le norme sociali del tempo. C’è Argentina Bonetti Altobelli, sindacalista che difendeva i diritti delle lavoratrici della terra. Ines Oddone Bitelli, giornalista e fondatrice del periodico La donna socialista. E poi Enrica Astorri, sorvegliata per tutta la vita solo perché era stata la compagna del socialista Andrea Costa, da cui aveva avuto cinque figli.

Dentro a ogni puntata, i documenti prendono vita grazie ai racconti di esperte, storiche e archiviste. Tra loro Elena Musiani, storica ottocentista e referente del progetto per l’Archivio di storia delle donne di Bologna, Anna Salfi, presidente della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, ed Elisabetta Arioti, che ha diretto l’Archivio di Stato di Bologna proprio quando molti di questi fascicoli sono usciti dall’oblio. E poi c’è Francesca Delneri, che oggi insieme a Valentina Gabusi coordina anche il progetto “Adotta un sovversivo”, promosso dall’Archivio di Stato di Bologna, che ha l’obiettivo di restaurare e digitalizzare l’intera categoria A8.

I documenti infatti sono molto fragili e i fascicoli sono deteriorati. Rischiano così di andare perdute testimonianze storiche uniche. Per questo nel 2022 è stato lanciato un crowdfunding che finora ha permesso di restaurare e digitalizzare oltre 200 fascicoli. Tra i sostenitori ci sono ricercatori e appassionati, ma anche discendenti dei sovversivi di allora. Una storia nella storia.

Sci, Paris: "Ho dimostrato di essere ancora capace di vincere"

Roma, 7 mar. (askanews) – Il campione torna davanti a tutti. Dominik Paris a Kvitfjell ha conquistato il ventitreesimo successo in carriera in Coppa del Mondo, il quinto in totale sul tracciato norvegese che l’ha visto davanti a tutti quattro volte in discesa, una in superG. Ecco le parole del carabiniere azzurro al termine della prima delle due sfide scandinave.

“Bello, bello davvero. Non so se sono stato grandioso, ho cercato di far correre gli sci al massimo ed è andata bene. Sciando non mi sentivo benissimo ma percepivo tanta velocità. Con il vento ed il sale non era facile capire come interpretare la pista; il feeling non è stato buonissimo, ma quello che conta è il tempo finale”.

Lo stesso Odermatt ha omaggiato Paris a fine gara: “Eh sì, finalmente sono davanti agli svizzeri. Al momento sono loro i più forti, gli uomini da battere e per me era importante tornare davanti. Mi spiace non ci sia Mattia Casse oggi, abbiamo parlato che sarebbe stato bello fare doppietta, ma capiterà l’occasione. Odermatt e gli altri svizzeri mantengono sempre uno standard molto elevato su ogni livello. Non sono imbattibili, si possono battere e l’ho dimostrato, ma per farlo è necessario che tutto, ogni singolo aspetto, sia curato alla perfezione. E non si deve sbagliare”.

Una stagione percorsa in crescendo. “Per fortuna ho trovato una soluzione al setup. Così sono arrivate sensazioni più positive e con loro anche la fiducia e la consapevolezza. Non ero ancora costante ma sentivo la possibilità di poter stare vicino o davanti agli altri. Tra l’ultimo mio successo in Val Gardena e la vittoria di oggi c’è tanto lavoro, da parte dell’intera squadra. Quando le cose non vanno alla perfezione, si vuole trovare una soluzione ma a volte ci vuole del tempo. A Bormio ho capito di essere sulla strada giusta, a Wengen sono arrivato vicino al podio così come a Saalbach. Poi tra Crans Montana e Kvitfjell sono tornato in alto: era fondamentale dimostrare per me e per gli altri di essere ancora capace di essere qui, anche in ottica futura. Gli altri ora sanno che Paris è ancora in grado di vincere”.

Vince Paris, vince Federica Brignone: serve essere esperti per imporsi. Ride, Paris. “Beh, si, qualche anno l’abbiamo. Ma lei è più brava perchè vince sempre e dappertutto. Domani intanto c’è un’altra discesa, speriamo in condizioni buone e con meno vento. Poi l’importante sarà non sbagliare”.

Atletica, Iapichino in finale agli europei indoor

Roma, 7 mar. (askanews) – Larissa Iapichino è in finale nel lungo grazie al 6.76 con cui si qualifica direttamente (6.65 era la misura da superare per la finale). Il secondo salto è quello buono per guadagnarai il pass per la finale europea del salto in lungo in programma domani sera (inizio alle ore 20.29). Il livello è molto alto fin dalle prime battute, Larissa apre con un buon 6.53, mentre volano la svizzera Kalin (6.77), la tedesca Mihambo (6.68) e la serba Gardasevic (6.67). L’azzurra le raggiunge qualificandosi alla finale con il salto successivo, quando era provvisoriamente ottava. “Qualificarsi lo scalino più difficile” le parole dell’azzurra

Sci, Dominik Paris vince la libera di Kvitfjell

Roma, 7 mar. (askanews) – Dominik Paris torna davanti a tutti. Per la ventitreesima volta in carriera, per la diciannovesima in discesa, per la quinta volta complessivamente sulla OlympiaBakken di Kvitfjell: la prima delle due discese norvegesi – recupero della gara non disputata a Garmisch – regala il primo successo stagionale al campione altoatesino, che torna così sul gradino più alto del podio a quasi 15 mesi di distanza dalla vittoria della Val Gardena di fine 2023.

Il 35enne appuntato dei Carabinieri in forza al centro sportivo dell’Arma, sezione sport invernali, di Selva di Val Gardena, interpreta ancora una volta alla perfezione il tracciato scandinavo, disegna una traiettoria impareggiabile nel tratto centrale della pista ed è veloce come nessun’altro nello schuss finale. Il cronometro è tutto dalla sua parte: 1’44″67 il tempo del campione della Val d’Ultimo che lascia a 32 centesimi di secondo Marco Odermatt, a 0″63 Stefan Rogentin, a 0″83 il campione del Mondo Franjo Von Allmen, 0 0″89 Alexis Monney.

Lo squadrone svizzero oggi si deve inchinare di fronte a Domme, con tutti gli altri a fronteggiare un distacco superiore al secondo. Il crescendo di condizione di Paris nella seconda parte della stagione è evidente e dopo aver sfiorato per questione di centesimi le medaglie iridate di Saalbach tanto in superG quanto in discesa, nelle ultime settimane ha saputo salire prima sul podio a Crans Montana – in superG – ed ora in discesa su una delle piste che hanno saputo esaltarlo maggiormente nella sua enorme carriera, nevi su cui ha vinto 4 discese ed un superG.

Nelle condizioni primaverili di Kvitfjell Florian Schieder e Christof Innerhofer pagano rispettivamente 2″16 e 2″43 dal compagno di squadra per chiudere al 18esimo e ventiduesimo posto, con Nicolò Molteni staccato di 2″70, Giovanni Franzoni di 2″79 e Benjamin Alliod di 3″90; non ha completato invece la prova Matteo Franzoso. Domani, sabato 8 marzo, è in programma una seconda discesa, con il via confermato alle 10:30; domenica quindi la tappa si completerà con un superG.

Carceri, Consulta: incostituzionale il ‘no’ ai permessi premio ai detenuti imputati

Roma, 7 mar. (askanews) – È incostituzionale la preclusione biennale alla concessione di permessi premio a un detenuto che sia stato imputato o condannato per un reato commesso durante l’esecuzione della pena. Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella sentenza n. 24, depositata oggi, con la quale è stata ritenuta fondata una questione sollevata dal magistrato di sorveglianza di Spoleto.

Un detenuto, in carcere dal 2017, aveva chiesto di essere ammesso a un permesso premio. La sua richiesta era però inammissibile, perché l’articolo 30-ter, quinto comma, della legge sull’ordinamento penitenziario vietava, per due anni, di concedere permessi premio a detenuti che siano stati condannati o siano imputati per un reato commesso durante l’esecuzione della pena. Nel caso concreto, il richiedente era stato rinviato a giudizio per avere tentato, un anno prima, di introdurre droga nel carcere per un altro detenuto. Il magistrato di sorveglianza ha tuttavia rimesso gli atti alla Corte costituzionale, ritenendo la preclusione stabilita dalla legge incompatibile, tra l’altro, con la presunzione di non colpevolezza e la funzione rieducativa della pena.

La Consulta ha anzitutto osservato che un’analoga questione era stata ritenuta non fondata in una sentenza del 1997, che peraltro aveva invitato il legislatore a modificare la norma per renderla più conforme alla funzione rieducativa della pena. Rilevato che il tendenziale rispetto dei precedenti costituisce una condizione essenziale dell’autorevolezza delle proprie decisioni, la Corte ha tuttavia rammentato come ci possano essere “ragioni cogenti” che rendano non più sostenibili le decisioni precedentemente adottate, ad esempio quando esse non siano più coerenti con il successivo sviluppo della giurisprudenza costituzionale o di quella delle Corti europee.

In questo caso, una preclusione che si fondi sulla sola circostanza che il richiedente sia “imputato” per un reato appare, oggi, incompatibile con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, con il diritto dell’Unione europea e con la stessa giurisprudenza della Corte costituzionale in materia. Gli effetti della presunzione di non colpevolezza non si esauriscono, come ancora si riteneva alcuni decenni fa, all’interno del procedimento penale relativo alla responsabilità per il reato addebitato all’imputato, ma implicano un generale divieto di considerare l’imputato colpevole del fatto anche in qualsiasi altro procedimento giudiziario, sino a che il reato non sia definitivamente accertato.

Conseguentemente, una norma che vieta in via assoluta al magistrato di sorveglianza di concedere un permesso premio, per il solo fatto che il richiedente sia stato imputato di un reato da parte del pubblico ministero, “agli effetti pratici (à) vincola il giudice a ‘presumere colpevole’ l’imputato”. Una disposizione così concepita, ha concluso la Corte, “sottrae al magistrato di sorveglianza ogni margine di autonomo apprezzamento sulla reale consistenza della notitia criminis e, soprattutto, gli impedisce di ascoltare l’imputato e il suo difensore, e di tenere conto delle loro deduzioni circa l’effettiva commissione del fatto (à), con conseguente, indiretto, vulnus allo stesso diritto di difesa dell’interessato, legato a doppio filo alla presunzione di innocenza”.

La Corte ha inoltre affermato che l’automatismo preclusivo stabilito dalla norma è ormai divenuto incompatibile con i principi ripetutamente affermati dalla giurisprudenza costituzionale, in base ai quali il giudice della sorveglianza deve essere sempre libero di compiere una valutazione individualizzata sui progressi effettivamente compiuti dal condannato nel suo percorso penitenziario, nonché sulla sua residua pericolosità sociale. Anche nell’ipotesi, dunque, in cui il richiedente sia stato condannato in via definitiva per un reato commesso durante l’esecuzione della pena, il rispetto del principio rieducativo sancito dall’articolo 27 della Costituzione esige che il magistrato di sorveglianza resti sempre “libero di valutare il concreto rilievo del fatto, giudizialmente accertato in altra sede, ai fini della specifica decisione a lui affidata, tenendo conto dei contributi provenienti dalla difesa”.

KEY, Badan (Schneider Electric): smart readiness indicator

Roma, 7 mar. – “Lo Smart Readiness Indicator (SRI) uno strumento cruciale per la modernizzazione e l’innovazione del nostro parco immobiliare, non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Come ha sottolineato Nicola Badan, Country Standardization & Regulation di Schneider Electric, l’SRI rappresenta un’opportunit per migliorare significativamente l’efficienza energetica degli edifici, promuovendo al contempo il comfort degli utenti e una maggiore integrazione con la rete elettrica. Grazie a questo strumento, possibile compiere un importante passo verso l’obiettivo di edifici net zero, dove i consumi energetici sono ridotti al minimo e l’energia utilizzata interamente proveniente da fonti rinnovabili. L’SRI si configura quindi come un elemento centrale per favorire la transizione verso un futuro pi sostenibile, offrendo una soluzione integrata che ottimizza le prestazioni degli edifici, migliorando la loro capacit di adattarsi alle sfide moderne in termini di efficienza, tecnologia e impatto ambientale”.

Lo ha dichiarato Badan durante la conferenza “Smart Cities Revolution: digitalizzazione e tecnologie per l’edificio intelligente e urbano”, organizzata dal Green Building Council Italia (GBC) nell’ambito della seconda giornata di KEY – The Energy Transition Expo di Rimini.

Migranti, Schlein: italiani pagano prezzo di fallimenti Meloni

Roma, 7 mar. (askanews) – “Giorgia Meloni continua ad alimentare lo scontro con la magistratura per coprire i fallimenti del suo governo. Ma la Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, come stabilito dalla Costituzione, che non cambia in base al suo umore. Non è possibile che ogni giorno il governo attacchi le sentenze”. Lo afferma in una nota la leader del Pd Elly Schlein intervenendo sulla polemica per la sentenza dei supremi giudici che condanna lo Stato al risarcimento per la vicenda della nave Diciotti.

“Ciò che allontana i cittadini dalle istituzioni – dice Schlein – è una sanità pubblica presa a picconate dai tagli del suo governo, con quasi 5 milioni di cittadini che rinunciano alle cure. Ciò che allontana i cittadini dalle istituzioni sono salari da fame, con 3,5 milioni di italiani poveri anche se lavorando e mentre Meloni affossa il salario minimo. Ciò che allontana i cittadini è il quasi miliardo di euro dei contribuenti scialacquato proprio da Meloni in Albania, per costruire delle prigioni vuote: il prezzo delle sue scelte intanto continuano a pagarlo gli italiani”.

Imprese, professionisti a sostegno di un nuovo rapporto con il fisco

Roma, 7 mar. (askanews) – Costruire un nuovo rapporto con il fisco attraverso la collaborazione tra imprese, professionisti ed amministrazione finanziaria. Un passo avanti verso l’obiettivo arriva quest’anno con il nuovo adempimento collaborativo, al centro di un incontro promosso da Confindustria e KPMG.

Il viceministro all’economia, Maurizio Leo, aprendo i lavori ha sottolineato come si tratti, insieme al concordato preventivo, di una svolta per definire la fiscalit in una logica ex-ante.

Un approccio che ha trovato l’interesse delle imprese come spiega il direttore Politiche fiscali di Confindustria, Giulia Abruzzese: “Le imprese fin dagli albori di questa disciplina, e mi riferisco alle proposte dell’Ocse che risalgono ormai a pi di dieci anni fa, hanno mostrato grande interesse per per una forma di confronto preventivo con l’amministrazione finanziaria in un contesto, quello fiscale, in cui sempre difficile arrivare alla certezza del diritto. Sicuramente il quadro che emerge dalla delega fiscale pone un po’ al centro un dato valoriale quello della fiducia tra l’amministrazione finanziaria e le imprese e ne emerge un quadro sicuramente migliorato”.

Le opportunit, ha sottolineato il direttore generale del Dipartimento Finanze del MEF, Giovanni Spalletta: “Sono quelle di riuscire a instaurare un rapporto nuovo con l’amministrazione finanziaria, meno conflittuale con un coordinamento preventivo, una sorta di tutoraggio da parte dell’amministrazione, sfruttando la sperimentazione che gi stata fatta in passato tramite l’istituto per le imprese grandi”.

Ad oggi sono circa 140 le imprese coinvolte nell’adempimento collaborativo per un imponibile di circa 40 miliardi. E si stima possano arrivare a 200 entro l’anno. Con un impatto positivo nei rapporti col fisco come spiega l’associate partner di KPMG, Eufemia Piancazzi: “Alla luce della riforma e delle modifiche normative sicuramente un impatto estremamente positivo nell’ottica di quello che il nuovo rapporto tra imprese e fisco di dialogo e di trasparenza e di anticipo di quelle che sono le dinamiche ad oggi tipicamente invece vissute dalle aziende come ex post in sede di controlli”.

Dialogo in cui sar importante il ruolo dei professionisti nel supportare le imprese di fronte alle sfide messe in campo da queste novit.

“Il ruolo dei professionisti – aggiunge – prima di tutto, chiamato a ad assistere le imprese con riferimento al alla costruzione dei modelli alla luce delle ulteriori indicazioni provenienti e quindi in linea con quelle che sono le indicazioni che normativamente a livello di prassi sono state recentemente emanate, e ancora di pi in sede di certificazione”.

Per Confindustria restano comunque alcuni profili della disciplina che possono essere migliorati.

“Attendiamo che si definisca in maniera organica il novero dei soggetti certificatori che dovranno essere soggetti probabilmente ad una specifica attivit di formazione. Inoltre sul TCF volontario che questo sistema di tax control framework che pu essere adottato anche dalle imprese di pi ridotte dimensioni, forse ci saremmo aspettati degli effetti premiali pi convincenti” sottolinea Abruzzese “In ogni caso momenti di confronto come quello odierno che mettono intorno ad un tavolo l’amministrazione finanziaria, le imprese e i professionisti sono sicuramente utili a comprendere meglio i punti di caduta di queste modifiche normative e i possibili miglioramenti”.

Ue, Tajani: le spese per la difesa non incidono su altro, essenziali per la sicurezza

Roma, 7 mar. (askanews) – “Dobbiamo rispettare l’impegno con la Nato del 2% del Pil per la difesa ma sono spese che non incidono su altro, ieri abbiano deciso che le scorporiamo dal Patto di stabilità perciò non si toccano altre spese”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto in una conferenza stampa alla Camera a proposito del nuovo impegno economico per la difesa europea.

“Le spese non sono solo per le armi – ha spiegato – è più ampio il concetto di sicurezza di cui c’è una esigenza incontrovertibile, significa sicurezza cibernetica, infrastrutture, innovazione, ricerca, tutto ciò che garantisce la sicurezza dei cittadini, anche i militari per strada, gli uomini che vengono impegnati nella lotta al terrorismo, quelli a difesa dei confini, per la sicurezza nel Mediterraneo, in mare per la protezione delle navi mercantili nel canale di Suez e nel Mar Rosso, la Protezione civile e le missioni di pace. Non bisogna semplificare nè mistificare – ha concluso -, le spese per la sicurezza favoriscono anche la crescita e speriamo ci sia anche il contributo dei privati”.

Meloni: condannati a risarcire immigrati illegali, è frustrante

Roma, 7 mar. (askanews) – “Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“In sostanza – prosegue – per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”.

Zyn, l’alternativa di Philip Morris per un futuro senza fumo

Milano, 7 mar. – realistico pensare a un futuro senza fumo e fumatori? Philip Morris crede di s e anche per questo ha lanciato ZYN, l’ultima novit del suo portafoglio di prodotti senza combustione, che gi comprendeva IQOS e VEEV.

Si tratta di sacchetti di nicotina privi di foglie di tabacco, pensati per essere una soluzione alternativa alle sigarette. Alla presenza del neo Presidente e Ad di Philip Morris Italia, Pasquale Frega, ZYN stato presentato a Milano anche da Gianluca Iannelli, Head of smoke-free products category: “Le particolarit del prodotto sono ben definite: non fa cenere, non fa fumo n odore. Nasce per far vivere in totale libert la quotidianit e la mobilit del consumatore attuale. Crediamo sia un prodotto ideale per i fumatori per abbandonare le sigarette”.

ZYN brand leader a livello mondiale dei prodotti contenenti nicotina per uso orale, i sacchetti di nicotina sono gi disponibili in 5 varianti di aromi in 10mila tabaccherie in Italia. E, nei migliori auspici, potrebbero portare a cambiamenti come quelli visti in Svezia, dove la percentuale di fumatori si ridotta drasticamente. Dati mostrati nel dettaglio da Patrik Hildingsson, Director oral category communication di Philip Morris International: “Il consumo pi diffuso di nicotina quello delle sigarette a combustione, la forma pi dannosa, che riguarda circa 1,2 miliardi di consumatori al mondo. A loro dobbiamo poter offrire un insieme di alternative, pur sapendo che non esiste una soluzione che funziona per tutti. Noi crediamo che i sacchetti di nicotina possano essere una delle possibilit”.

La speranza quella di lasciare le sigarette nel passato, ha affermato Tommaso Di Giovanni, Vice President international communications and engagement: “Per Philip Morris, i prodotti senza fumo sono una priorit, perch il nostro obiettivo un mondo in cui le sigarette diventano un pezzo da museo. Il 90% dei nostri investimenti in ricerca e sviluppo sono dedicati a questi prodotti per innescare un vero cambiamento”.

L’obiettivo a livello globale di Philip Morris, per cui dal 2008 l’azienda ha investito oltre 14 miliardi di dollari, quello che i ricavi netti dai prodotti senza combustione superino i 2/3 del totale entro il 2030.

Papa, fonti vaticane: continua le terapie e la ventilazione ad alti flussi

Città del Vaticano, 7 mar. (askanews) – Papa Francesco “prosegue la terapia prescritta, la fiosioterapia motoria e sulla ventilazione continua l’alternanza meccanica di notte” con la maschera “e ad alti flussi di giorno” con i naselli. È quanto si aprende da fonti vaticane.

La fisioterapia motoria “attiva”, in particolare, richiede una “collaborazione attiva del paziente, per mantenere un buon tono muscolare in caso di un ricovero prolungato”. Una parte della terapia il Papa la segue dalla poltrona. Ieri nel corso della giornata ha sempre intervallato riposo, preghiera e lavoro.

In assenza di ulteriori informazioni mediche (questa sera non è previsto un bollettino), “si presume” che Bergoglio “mantenga una stabilità in un quadro complesso, per il quale i medici mantengono ancora riservata la prognosi”.

Il Papa non ha ricevuto nuove visite e una nuova conferenza stampa dei medici del policlinico Gemelli ancora non è stata programmata ma, si precisa, “non si immagina si possa tenere domani”.

Rossella Mattielli e la professione di Private Life Manager

Roma, 07 Mar. – Nel contesto lavorativo italiano, la figura dell’assistente personale sta guadagnando sempre pi rilevanza, rispondendo a un’esigenza crescente di gestire non solo la vita professionale, ma soprattutto quella privata. Secondo le proiezioni, entro il 2025, si prevede che le famiglie italiane necessiteranno di circa 2 milioni e 288 mila lavoratori nel settore domestico, evidenziando la necessit di professionisti capaci di affrontare le complessit quotidiane. Rossella Mattielli, pioniera in questo campo, afferma: “Tutti dovrebbero avere un assistente personale, non solo per pianificare attivit private, ma per una gestione esaustiva delle esigenze organizzative, burocratiche e amministrative della vita di ciascuno.” La sua esperienza con figure di spicco, tra cui cantanti noti e un regista famoso, le ha permesso di elaborare un metodo distintivo, registrato come opera intellettuale. “Non un lavoro che si sceglie, un lavoro che ti sceglie”, spiega Mattielli, evidenziando come l’assistenza sia un attitudine naturale, che si affianca alla formazione e alla professionalit.

Il ruolo del Private Life Manager, come lo definisce, va oltre la semplice gestione di appuntamenti o vacanze; si occupa di ogni particolare della vita del cliente, dalle utenze a questioni organizzative e burocratiche complesse. ” come gestire una piccola azienda familiare,” commenta Mattielli, sottolineando la responsabilit e la complessit di questo lavoro. La sua attivit si fonda su un rapporto di fiducia con i clienti, che spesso si traduce in legami affettivi profondi. “Si crea un’atmosfera di familiarit, ed questo l’aspetto pi importante e gratificante per me,” afferma.

L’impatto positivo di questa professione sulla societ innegabile. Non solo fornisce soluzioni pratiche per chi vive in modo frenetico, ma genera anche nuove opportunit lavorative. Con la crescente domanda di assistenti personali prevista anche per il 2025, il settore in espansione e offre interessanti prospettive di carriera. “Le mie collaboratrici, professioniste formate e supervisionate da me, hanno tutte vissuto storie di cambiamento e crescita personale,” racconta Mattielli, evidenziando come questa professione possa rappresentare una svolta per molte donne.

L’assistente personale potrebbe diventare una figura sempre pi centrale nel mercato del lavoro, non solo per le famiglie benestanti, ma anche per chiunque abbia bisogno di supporto nella gestione della propria vita. “La bellezza del mio lavoro prendersi cura delle persone, sempre con un sorriso,” conclude Mattielli, rimarcando l’importanza di un approccio umano e personalizzato in un mondo sempre pi complesso e interconnesso.

Meloni: condannati a risarcire immigrati illegali, è frustrante

Roma, 7 mar. (askanews) – “Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno condannato il governo a risarcire un gruppo di immigrati illegali trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini, non li fece sbarcare immediatamente in Italia. Lo fanno affermando un principio risarcitorio assai opinabile, quello della presunzione del danno, in contrasto con la giurisprudenza consolidata e con le conclusioni del Procuratore Generale”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“In sostanza – prosegue – per effetto di questa decisione, il Governo dovrà risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”.

Il Cremlino: finché Kiev rifiuta il dialogo l’operazione militare continuerà

Roma, 7 mar. (askanews) – Raggiungere gli obiettivi tramite la diplomazia è una priorità per la Russia, ma finché l’Ucraina rifiuterà il dialogo, l’operazione militare speciale continuerà. L’ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

“Naturalmente, raggiungere i nostri obiettivi attraverso metodi politici e diplomatici è preferibile per noi. Ma in condizioni in cui l’Ucraina rifiuta il dialogo, quando si proibisce legalmente tale dialogo, continuiamo l’operazione militare speciale per tutelare i nostri interessi”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.

Venezia, la magia delle maschere, presentato il libro fotografico

Roma, 07 Mar. – Si svolta luned 3 marzo presso l’Ateneo Veneto la presentazione del libro di Massimo De Santis che celebra il Carnevale di Venezia attraverso l’arte e la cultura. “Venezia, la magia delle maschere”, il suo titolo. All’evento, aperto dai saluti di importanti personalit come Antonella Magaraggia, Presidente dell’Ateneo Veneto, Piero Rosa Salva, amministratore Unico di Vela Spa, Giovanni Giusto, Consigliere Delegato alla Tutela delle Tradizioni, Massimo Checchetto, Direttore Artistico del Carnevale di Venezia, Luigino Rossi, gi Presidente dell’Accademia delle Belle Arti, Barbara Bertoni, Ceo & Founder di Imago srl, ha preso parte, nel ruolo di relatrice, Elena Gradini, storico e critico d’arte, che ha tenuto una lezione sul tema “Venezia, magia delle maschere. L’immaginario di Massimo De Santis”.

Roma, 07 Mar. – L’incontro poi proseguito con un’intervista di Antonia Sautter a Massimo De Santis, offrendo un’opportunit unica di conoscere il pensiero e la visione dell’autore. De Santis, che, partito dalla fotografia delle gare automobilistiche, approdato alla Formula Uno per poi dedicarsi alla fotografia d’arte, ha spiegato come nato il progetto, un’opera monumentale di 13 chili con 430 pagine e 300 fotografie. Il volume, stato detto, sar tradotto in cinque lingue e arricchito da contributi di personalit come Salvo Nugnes, Luigino Rossi, Cristina Cattaneo, Giulio Alberoni e appunto Elena Gradini.

“Il nostro obiettivo quello di far conoscere il libro a livello nazionale e internazionale -ha spiegato l’autore- sottolineando l’importanza di una strategia di comunicazione efficace per raggiungere un pubblico pi ampio. “Venezia, la magia delle maschere” di Massimo De Santis si inserisce del resto in un contesto culturale e storico di grande rilevanza, in concomitanza con il Carnevale di Venezia 2025. La kermesse, che si conclusa il 4 marzo, segna il 300esimo anniversario della nascita di Giacomo Casanova e ha attirato un numero record di visitatori, con un significativo aumento delle prenotazioni alberghiere. “Il Carnevale di Venezia un’occasione unica per celebrare la storia e la cultura della citt” -ha affermato De Santis, sottolineando l’importanza di eventi come il Carnevale Internazionale dei Ragazzi che si svolto dal 22 febbraio al 2 marzo 2025.

Al termine della serata, si svolta infine la cerimonia di consegna della copia numero uno dell’opera al Comune di Venezia, a testimonianza dell’importanza di questo evento per la cultura veneziana. In sottofondo, le melodie al piano di Giulia Vazzoler hanno accompagnato i presenti, mentre Paola Zanoni ha condotto la serata.

8 marzo, Panetta (Bankitalia): educazione finanziaria dà risultati

Roma, 7 mar. (askanews) – Con le iniziative sull’educazione finanziaria portate avanti lo scorso anno assieme alle reti pubbliche della Rai, la Banca d’Italia è riuscita a raggiungere 7 milioni di italiani e “le analisi condotte ex post su questi programmi indicano che c’è stato un miglioramento dell’educazione finanziaria di 10 punti percentuali, più ampio per le donne. Questo è un modo piuttosto efficace per raggiungere i gruppi con minori livelli di educazione finanziaria”. Lo ha spiegato il governatore di Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento alla conferenza sulla giornata internazionale della donna organizzata oggi a Francoforte dalla Banca centrale europea.

Bankitalia sta operando attivamente sull’educazione finanziaria da oltre un decennio. “Abbiamo realizzato che in Italia abbiamo un difficile divario di genere” su questo aspetto ed “è anche importante cercare di capire il perché” di questi divari. “Abbiamo risultati interessanti che suggeriscono che il divario di genere sull’educazione finanziaria riflette la situazione occupazionale”, ha spiegato.

Quindi a Bankitalia “abbiamo lanciato diversi programmi”, mentre “effettuiamo indagini per cercare di capire quali siano i gruppi più deboli, tra cui donne, disoccupati e immigrati. Cerchiamo di fare programmi molto mirati e abbiamo una attenta valutazione ex post che ci aiuta a migliorare. Abbiamo raggiunto la popolazione in modo diversi, uno dei più efficaci – ha detto – sono le collaborazioni tra la Banca d’Italia e i canali pubblici televisivi: i nostri esperti partecipiamo in programmi televisivi con la Rai e cerchiamo di farlo in orari in cui si possono raggiungere i gruppi con minore educazione finanziaria. E introduciamo questi argomenti non in maniera accademica, ma in maniera colloquiale tra i nostri esperti e il presentatore, introducendo concetti di base con esempi. Ad esempio, su quando un consumatore chiede un mutuo che cosa debba discutere e come dovrebbe pianificare il proprio futuro finanziario. Concetti molto semplici – ha detto – spiegati con esempi concreti”.

Panetta è intervenuto ad un dibattito a cui partecipavano Christine Lagarde, presidente della Bce, Claudia Buch, presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce, Klaas Knot, governatore della Banca centrale dell’Olanda, Annamaria Lusardi, professore della Stanford University e Joachim Nagel, presidente della Bundesbank.

“In Italia rispetto ad altri paesi, il punto di inizio può essere stato diverso ma il miglioramento si è visto. E i programmi che abbiamo lanciato per gli studenti mostrano che abbiamo avuto un aumento medio dell’8%, ma più ampio per le ragazze che per i ragazzi. E abbiamo lanciato un programma chiamato ‘le donne contano’, disponibile sulla nostra piattaforma con sistemi interattivi. In alcuni casi la difficoltà che troviamo è entrare in contatto con quelli che hanno veramente più bisogno di educazione finanziaria, che a volte si sentono intimiditi dagli interlocutori. Quindi – ha detto Panetta – operiamo questi programmi assieme ai sindacati, a organizzazioni della società civile e a livello regionale”. (fonte immagine: ECB).

Ue, Mattarella: rafforzare difesa sviluppo naturale integrazione europea

Roma, 7 mar. (askanews) – “Rafforzare la difesa europea è uno sviluppo naturale dell’integrazione europea che è andata avanti in questi decenni”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un’intervista all’emittente giapponese Nhk, rilasciata nel corso della visita ufficiale in Giappone e riportata sui media.

Italia e Giappone, ha detto il capo dello Stato hanno “una convinzione comune: quella che la vita internazionale è possibile soltanto se vi sono regole certe che tutti rispettino, regole che valgano per tutti a prescindere dalle dimensioni o dalla forza militare o economica di cui dispongono. Regole di questo genere sono indispensabili per una vita ordinata.”

“Giappone e Italia pensano che le regole vadano rispettate e che quando vengono violate si realizzano condizioni drammatiche come in questo momento in Ucraina”, ha concluso.

Wang Yi: un sano e stabile rapporto Cina-Ue farà crescere entrambi

Roma, 7 mar. (askanews) – Un “sano e stabile” rapporto tra la Cina e l’Unione europea farà crescere “entrambe le parti” e contribuirà a un futuro più luminoso per il mondo. L’ha affermato oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nella conferenza stampa sulla politica estera nell’ambito delle annuali “Due Sessioni”.

“In mezzo secolo di relazioni Cina-Ue, l’asset più prezioso è il rispetto reciproco, la spinta più potente è il reciproco beneficio, il più grande consenso unificante è il multilateralismo e la definizione più accurata è partnership”, ha affermato il capo della diplomazia cinese.

“Una sana e stabile relazione Cina-Ue – ha proseguito – farà crescere entrambe le parti e renderà il mondo più luminoso. Cina e Ue hanno capacità e saggezza per crescere assieme per altri promettenti 50 anni”.

Vertice Ue, Costa: pronti alla sfida sulla difesa e il sostegno a Kiev

Bruxelles, 7 mar. (askanews) – “Questo è un momento memorabile per l’Europa: oggi abbiamo dimostrato che l’Unione europea è pronta alla sfida, costruendo l’Ue della difesa ed ergendosi spalla a spalla con l’Ucraina. Perché alla fine, ciò che tutti noi vogliamo, meritiamo e per cui lavoriamo è la pace, e la sicurezza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, durante la conferenza stampa al termine del vertice straordinario di Bruxelles, sintetizzando l’esito della discussione tra i capi di Stato e di governo.

Costa ha anche spiegato in modo efficace la messa nell’angolo dell’Ungheria, che non ha voluto firmare il testo del Consiglio europeo sull’Ucraina, facendo mancare l’unanimità necessaria per le conclusioni formali e costringendo gli altri governi a sottoscrivere un testo a 26, che comunque esprime chiaramente la loro posizione.

Tra i Ventisette, ha detto Costa rispondendo a un giornalista in spagnolo “tutti vogliono la pace; la differenza è che 26 paesi credono al percorso per la pace attraverso il rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina. L’Ungheria si è isolata da questo consenso, ed è rimasta sola. Un paese isolato non crea una divisione. I Ventisei continuano uniti, con una posizione comune, e continueranno ad appoggiare l’Ucraina, come abbiamo fatto dal primo giorno, il 24 febbraio 2022. E così continueremo”, ha assicurato il presidente del Consiglio europeo.

Rispondendo a una domanda su quanto questa divisione possa indebolire l’Europa, Costa, ha ricordato che comunque che dal 2022 l’Ue è stata in grado di approvare 16 pacchetti di sanzioni contro la Russia.

Ucraina, Mattarella: occore una pace giusta che non mortifichi nessuna parte

Roma, 7 mar. (askanews) – “Occorre che ci si sieda a un tavolo per negoziare una pace duratura e giusta, vi sono ora iniziative per la pace speriamo vadano in porto, è altamente opportuno, occorre che si arrivi a una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti, una pace giusta, che non sia un omaggio alla prepotenza delle armi”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a proposito della guerra in Ucraina a seguito dell’aggressione russa nel corso di un’intervista all’emittente giapponese Nhk, rilasciata nel corso della visita ufficiale in Giappone.

Il Papa "ha trascorso una notte tranquilla"

Città del Vaticano, 7 mar. (askanews) – “Il Papa ha trascorso una notte tranquilla e si è svegliato poco dopo le 8:00”. Così la Sala stampa Vaticana, mentre Papa Francesco è al 22mo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

Il bollettino medico diramato ieri sera spiegava come le condizioni cliniche di Papa siano “rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti” e anche ieri “non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria”: Bergoglio “ha continuato con beneficio la fisioterapia respiratoria e quella motoria. I parametri emodinamici e gli esami del sangue sono rimasti stabili. Non ha presentato febbre”. In considerazione di un quadro clinico comunque ancora complesso, i medici mantengono ancora la prognosi riservata.

Oggi, “in considerazione della stabilità del quadro clinico”, non è previsto un bollettino medico: il prossimo verrà diffuso domani, anche se la Sala stampa Vaticana oggi fornirà comunque informazioni sulla situazione di Papa.

Intanto emozione ieri sera in Piazza San Pietro dove è tornata a risuonare la voce del Papa. Al principio della recita del Rosario per le sue condizioni di salute, è stato infatti diffuso un audio, registrato sempre ieri da Bergoglio in ospedale, nel quale in spagnolo e con la voce affaticata diceva: “Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie”.

ZCS e il futuro delle rinnovabili a Key Energy Transition Expo

Rimini, 7 mar. (askanews) – La transizione energetica si confronta con nuove sfide e opportunit nel panorama italiano. A Key – Energy Transition Expo di Rimini, il principale appuntamento del settore, si delineano le strategie per un mercato in evoluzione dopo la stagione dei grandi incentivi.

“Il mercato si sta auto-sostenendo – dice Averaldo Farri, Direttore della divisione Green Innovation di Zucchetti Centro Sistemi – e nonostante che il sentimento generale sulle rinnovabili sia un po’ in calo perch adesso si parla di nucleare e si guarda a orizzonti molto lunghi, 2030-35, in realt l’oggi, se uno oggi vuole produrre energia e spender poco e farsi un autoconsumo che si aggiri intorno al 95%, l’unica soluzione sono le rinnovabili”.

La Green Innovation Division di Zucchetti Centro Sistemi, nata nel 2015, ha installato oltre un milione di impianti per 7 GW di potenza. Nel 2024 ha inaugurato un centro analisi che, oltre a offrire assistenza, diventa un laboratorio per migliorare i prodotti futuri.

“Utilizzando una nostra forza per analizzarli – prosegue Farri – vediamo dove sono i problemi, vediamo da che cosa sono causati e li rimediamo in modo da nel futuro non averli pi. In modo da studiare prodotti che siano sempre pi performanti e sempre meno soggetti a guasti e in modo da poter avere un fondo di prodotto rimesso a nuovo che possiamo rimettere in circolo per eventuali nuovi sostituzioni nel campo”.

Secondo i dati raccolti dall’azienda, il 90% dei problemi riscontrati sul campo non dipende da difetti di produzione ma da errori di installazione. Per questo la formazione diventa strategica.

“La miglior risoluzione ad un problema sul campo – spiega Riccardo Filosa, Direttore commerciale della divisione Green Innovation di ZCS – quella per cui questo problema non succede, quindi investire nella formazione ci evita tanti errori che successivamente possono capitare. Do un dato per far capire, fatti 10 i ritorni dal campo dei nostri prodotti, uno di questi dovuto ad un difetto di prodotto, 9 di questi sono dovuti a errori di installazione”.

L’azienda ha anticipato di due anni le normative sulla certificazione dei prodotti, con dati significativi sulla sostenibilit del ciclo produttivo. “I risultati di questa analisi – commenta Filosa – ci hanno sorpreso in modo del tutto positivo: abbiamo scoperto che alcuni dei nostri prodotti si ripagano in tema di sostenibilit energetica in meno di un mese. Un nostro inverter, lavorando soltanto un mese, ripaga se stesso in termini di sostenibilit, evitando tante emissioni quante ne servono per essere prodotto, lavorare per tutta la vita e essere smaltito”.

Entracap guida gli investimenti nella transizione energetica

Rimini, 7 mar. (askanews) – L’Italia oggi il pi grande mercato a livello europeo per i sistemi di accumulo di energia, e tra i pi grandi al mondo. Il Paese ha un’occasione unica: diventare un faro a livello globale nella transizione energetica grazie alle rinnovabili e alla capacit di mantenere la rete stabile e sicura attraverso i sistemi di accumulo. In questo contesto, Entracap si propone come partner strategico per chi vuole investire nel settore, offrendo competenze specializzate per il mercato. Come emerso a un evento organizzato da Key to Energy all’Energy Transition Expo di Rimini.

“Nel mondo dei rinnovabili – spiega Carlalberto Guglielminotti, partner Entracap – energy transition capital – fare investimenti ormai maturo dal punto di vista tecnologico e finanziario. Nei sistemi di accumulo, invece, completamente diverso. Per ottenere un investimento profittevole, con un ritorno idealmente a doppia cifra, sono necessarie competenze tecnologiche e industriali specifiche: dalla selezione del sito alla costruzione dell’impianto, fino alla gestione operativa”.

Le competenze offerte da Entracap rispondono alle esigenze specifiche del mercato italiano, che prevede l’installazione di 65 gigawatt di rinnovabili e tra i 50 e 70 gigawattora di sistemi di accumulo nei prossimi anni, per un valore di mercato di decine di miliardi di euro, come ricorda Guglielminotti: “Le competenze di chi ha realizzato impianti, di chi sta sul mercato e di chi combina le competenze di mercato con le competenze tecnologiche, passando per quelle industriali sono competenze vitali per poter fare investimenti profittevoli in un settore complesso ma estremamente remunerativo”.

La transizione energetica in Italia sta accelerando, grazie a un quadro normativo chiaro e alla competitivit crescente delle fonti rinnovabili. “La tempesta perfetta pronta – prosegue -. Il modo in cui Entracap contribuisce da un lato con la piattaforma di investimento, quindi Energy Transition Capital, supportando i fondi di investimento che vogliono investire in transizione e quindi facendo s che coloro che hanno i capitali siano in grado di mettere a terra gli investimenti con il massimo livello di astrazioni di valore che quello che interessa ai fondi investimento e dall’altro con la piattaforma industriale Stora andiamo al servizio con dei servizi che eroghiamo a tutti i player che investono gi loro e sono gi equipaggiati per investire nella tradizione energetica e forniamo tutto quello che gli serve, dalla selezione del sito alle scelte tecnologiche da fare, la costruzione di impianto, la strategia di mercato e di estrazione del valore, sino alle operation e quindi la generazione di energia”.

UniCredit perfeziona acquisizione di Aion Bank e Vodeno per 376 mln

Milano, 7 mar. (askanews) – UniCredit, ottenute le approvazioni da parte di tutte le autorità competenti, ha acquisito l’intero capitale sociale della belga Aion Bank e della polacca Vodeno per un corrispettivo complessivo pari a 376 milioni di euro.

L’operazione, sottolinea UniCredit, segna un’accelerazione dell’attività della banca nel digital banking, rappresentando una delle prime mosse da parte di una banca nell’acquisizione della piena proprietà di una nuova tecnologia (senza alcuna dipendenza da fornitori terzi): questo garantisce una forte differenziazione rispetto ai puri fornitori di tecnologia, alle neobanche e agli operatori tradizionali in fase di trasformazione digitale. UniCredit ha ora accesso a una piattaforma cloud-based innovativa, scalabile e flessibile, basata su connettività API e con tecnologia smart contract incorporata, il tutto integrabile con i processi e le procedure della banca.

I progetti iniziali consistono, tra l’altro, nel rientrare nel mercato polacco, nell’espansione nei paesi adiacenti dell’Europa occidentale e nell’offerta di soluzioni di Embedded Finance.

UniCredit prevede di investire progressivamente fino a 200 milioni di euro, con un payback inferiore ai due anni, con l’ambizione di aggiungere 2,5 milioni di clienti, raggiungendo un ROAC superiore al 25% e un rapporto costi/ricavi del 34% entro tre anni, il tutto con un impatto significativo sull’utile netto del Gruppo – come presentato con i risultati di fine anno 2024.

“Il nostro impegno a fornire costantemente i migliori rendimenti sul mercato e distribuzioni sostenibili nel tempo è perfettamente bilanciato con l’impegno a investire nel futuro”, ha commentato Andrea Orcel, Ceo di UniCredit. “In questo contesto, Aion Bank/Vodeno rappresenta un investimento sia per migliorare la nostra capacità tecnologica – attraverso l’acquisizione di un team collaudato, che ha sviluppato uno dei sistemi bancari più moderni e flessibili in circolazione – sia per il nostro business, consentendoci di crescere in modo significativo attraverso l’ingresso in nuovi mercati, settori e segmenti di clientela. Questa è la dimostrazione dei risultati resi possibili dal nostro piano strategico e di tutti i successi che potremo raggiungere in futuro, a partire dal grande valore già generato da questo investimento”.

La chiusura di questa operazione – annunciata lo scorso 24 luglio – è perfettamente in linea con la nuova fase di accelerazione della strategia UniCredit Unlocked, che consente a UniCredit di imprimere maggiore velocità alla propria crescita organica entrando in nuovi mercati, business e segmenti di clientela, spiega la banca. Dimostra inoltre la disciplina in materia di M&A, che vede UniCredit concentrata sul valore incrementale derivante dagli investimenti che permetteranno al gruppo di migliorare il supporto ai clienti e alle comunità in tutta Europa.

Immagini di un mondo diviso tra cinici vincenti e Papa ammalato

Mi ha colpito la foto del Segretario di Stato americano, Marco Rubio, che si è fatto immortalare con una croce sulla fronte nel giorno che i cristiani dedicano al rito delle Ceneri, inizio della Quaresima. Non so se il personaggio in questione conosca i dossier internazionali: del resto a cosa gli servirebbe? So per certo invece che non conosce il Vangelo secondo Matteo che la Chiesa Cattolica riserva a questa giornata.

“Quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.

Quanto al “fare l’elemosina”, il problema non si pone, viste le decisioni del nuovo Governo americano, che ha bloccato tutti i fondi destinati agli aiuti ai Paesi poveri del Mondo. Per quanto riguarda il “pregare”, penso che per questa nuova Destra globale i segni della Religione siano soltanto strumenti di esibizione, propaganda per il consolidamento di un Potere acquisito e gestito su ben altre rotte etiche e spirituali rispetto al magistero cristiano.

L’immagine di Rubio col segno della croce in fronte si contrappone a quella di Papa Francesco che da settimane lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale. I nuovi cinici prepotenti vincenti ed il Papa gravemente ammalato. Gravemente ammalato come la speranza del “nuovo umanesimo” da lui evocato come unica via per un Mondo migliore. Ha veramente da passare una lunga nottata. Rendiamocene conto fino in fondo.

Il tramonto dell’Occidente è inevitabile?

Il mio profondo turbamento si rivolge verso coloro che, con l’ascesa di Trump, prevedono il consolidamento di un mondo dominato da tre superpotenze: Stati Uniti, Russia e Cina, ciascuna con una formula di egemonia all’interno delle proprie sfere d’influenza. Coloro che profetizzano la fine dell’Occidente dovrebbero riconsiderare le loro tesi pessimistiche, sapendo che un cambio di scenario potrebbe intervenire presto, malgrado tutto. Un primo segnale di resistenza è già giunto dalla Corte Suprema, che ha bloccato il decreto presidenziale volto a ridurre i fondi destinati all’Usaid, un’organizzazione cruciale nel supporto alle popolazioni delle aree più vulnerabili del nostro pianeta.

È incredibile pensare che otto decenni di progressi in termini di benessere e consolidamento delle istituzioni democratiche possano essere vanificati, specie dopo aver prevalso ultimamente su tre storici nemici: nazismo, fascismo e comunismo sovietico. Paradossalmente, in questa nuova era, sarebbe inappropriato che a predominare fossero gli scettici, soffocando così le potenzialità di rinnovamento dell’Occidente. In questo contesto globale in continua trasformazione, l’unità europea è fondamentale per difendere le ragioni della “nostra” civiltà.

L’aspirazione universale alla libertà, che appartiene a tutti i popoli, trova nel terreno fertile dell’Occidente un nutrimento che deve continuare a essere coltivato. Da un’angolazione di fiducia e ottimismo, prevedo che già nelle prossime elezioni di metà mandato gli americani contrasteranno il tentativo di ristrutturare l’ordine mondiale mediante politiche protezionistiche. Questa strategia, che alterna minacce a sporadici tentativi di accordo, rischia di rivelarsi miope: l’idea di “predare” l’economia globale potrebbe infatti generare tensioni e conflitti anziché condurre a soluzioni ragionevoli, con prospettive di stabilità.

La vera sfida per gli Stati Uniti consisterà nel riconquistare un ruolo di leadership abbandonando politiche aggressive, per privilegiare invece un dialogo aperto e costruttivo tra le nazioni. La strada da percorrere è complessa, irta di difficoltà, ma imprescindibile per evitare il pericolo della frammentazione, da cui verrebbero conseguenze negative per tutti.

Trump, Zelensky e un buon cynar.

Per come sembra, Zelensky ha dovuto sottomettersi a Trump. Il giorno seguente il litigio con il Presidente USA, l’incontro con il premier del Regno Unito non ha fornito evidentemente garanzie per tenere il punto. Siamo di fronte ad una sorta di neo colonialismo in versione moderna. Non porto le mie truppe sulla tua terra e neppure impongo al vertice del comando miei uomini fidati. È sufficiente che tu mi obbedisca e mi ceda le ricchezze che hai, altrimenti sarai privo del mio illuminato aiuto in armi.

Siamo di fronte ad una forma di indiretto mercenarismo che con il mecenatismo ha assai poco a che fare. Sei alla mia mercè e chiudiamo ogni ulteriore contenzioso.

Neanche a Yalta si era arrivati a tanto, chiedere a Roosevelt in proposito. C’è per il mondo uno sgradevole odore di colonia. Dovrebbe essere meno intenso di un profumo che è più ricco di oli essenziali eppure sembra superarlo per persistenza e fragranza o meglio ancora deflagrazione.

Ha l’odore di strane essenze del tipo litio e titanio, roba buona per la tecnologia. Un giorno si scoprirà che il progresso scientifico avrà bisogno semplicemente di aria e l’uomo ne consumerà fino ad arrivare alla fine della storia. Per l’intanto stanno sfibrando la terra fino a lasciarne in piedi solo la crosta, sguazzando nella sua intimità senza approntarle alcuna anestesia.

È l’effetto del ritrovato sogno americano, di una razza speciale. Non richiede per presupposto un sonno, una specie di ipnosi in cui cadere per abbandonarsi a progetti fantastici. Al contrario, Trump ha svegliato gli USA dal torpore in cui erano caduti, così da sognare ad occhi vigili e aperti per riprendere il primato del mondo da altri minacciato.

Per molti che non la pensano come lui, la politica internazionale si sta trasformando in un incubo. La mamma, che fino a poco prima ti cullava, ora ti stringe tra le braccia, soffocandoti, mentre affonda i denti nelle tue giugulari succhiandoti il sangue.

Zelensky ha dichiarato di essere pronto a “lavorare sotto la guida del Presidente Trump”. La politica americana ha creato un po’ di scombussolamento, mandando in frantumi credenze pur radicate, mettendo sottosopra la simpatia per il paese leader di una democrazia da esportare.

“Sotto” è una parola che non lascia dubbio ad interpretazioni. Gesù patì sotto Ponzio Pilato, narra di una sofferenza che è l’opposto delle parole del Sommo Poeta “E vissi a Roma sotto ’l buono Augusto”. Dire che Zelensky ora proceda sotto l’auspicio e l’egida di Trump è un forzare la mano al vocabolario ed ai sentimenti. La sua è una protezione che costa cara.

C’è un proteggere davanti ad un nemico ma c’è anche un proteggere che è figlio di uno sfruttamento. La categoria dei lenoni ne sanno qualcosa. Mi adopero per lenire le tue pene pur essendo io stesso la loro causa. C’è nel tempo di oggi una confusione in corso che lascia smarriti.

Il mondo si muove smaccatamente secondo la ritrovata ispirazione delle sfere di influenza. Ci si trastulla a palla con il pianeta come fosse un diletto in cui felicemente cimentarsi, facendovi scorrere dentro un desiderio di dominio che sa di epoche passate ed anche di infantile smania di possesso di un gioco tutto per me.

Alla Cina spetta l’Africa e parte del Sud America, a Putin l’egemonia del suo antico impero, a Trump tutto il resto non esclusa l’irrilevanza dell’Europa da mantenere in piedi solo per utile mercato.  Fa gola anche la Groenlandia che il biondo Trump ha detto che “in un modo o nell’altro prenderà” avido dei suoi pascoli verdi e delle sue risorse petrolifere. Avrà preso lezione dal condottiero Eric “il rosso” che secoli prima ne aveva scoperto la ricchezza.

Quando tutto sarà spremuto, si passerà a Marte perché è irresistibile la smania di accaparrarsi la roba ed urlare “mia e di nessun altro”. Che vada alla malora anche la cultura woke e tutte le sue contraddizioni e ipocrisie. Woke-washing e woke capitalism sono da abbattere senza ripensamenti. Mettere a nudo organizzazioni che con il pennacchio della difesa della giustizia sociale si riempiono le tasche di soldi può essere cosa buona. Buttare il bambino con l’acqua sporca è la cautela a cui dovrebbe prestarsi attenzione.

Sullo sfondo c’è la competizione degli USA con la Cina. Contro la frenesia della vita moderna e di un mondo in subbuglio. Trump sa come fare. In mezzo ad ogni bivio planetario ed al traffico di potere prenderà con impassibile calma il suo Cynar.

Zelensky lo porterà affannato al suo tavolo sempre che prima qualcuno non lo butti sotto.

Giuseppe Toniolo, all’origine del movimento democratico e cristiano.

Giuseppe Toniolo? Certo. A 180 anni esatti dalla sua nascita, avvenuta a Treviso il 7 marzo 1845, la straordinaria attualità del “pensiero-azione” dell’insigne docente trevigiano – primo economista nella storia a salire agli onori degli altari come beato – risalta con particolare rilievo nella vita della Chiesa e del Paese. Le celebrazioni per questo speciale anniversario tonioliano assumono un grande valore e significato, per ribadire alla comunità ecclesiale e civile la validità nell’oggi e per il domani di una lezione di fede e di vita davvero esemplare.

 

La santità laicale, il pensiero e l’azione
Docente universitario di economia politica per quarant’anni a Pisa, morto nel 1918 e sepolto nel Duomo di Pieve di Soligo, cittadina nativa della moglie Maria Schiratti, Giuseppe Toniolo – ufficialmente beato dal 2012 – è modello riconosciuto di virtù umane e cristiane. “Voglio farmi santo” era il suo intento di vita, sin da giovanissimo. Il suo diario spirituale è specchio e conferma di questo impegno quotidiano, nella vita di sposo, padre di sette figli (tre morirono in tenera età), docente universitario ed educatore dei giovani, animatore instancabile e guida autorevole del movimento cattolico tra fine ‘800 e inizi ‘900, teorico del primato dell’etica in economia, della cooperazione e della democrazia sociale, consulente di Leone XIII per l’enciclica “Rerum Novarum” del 1891, uomo di Azione Cattolica e presidente dell’Unione Popolare, fondatore di riviste e studi internazionali e delle Settimane Sociali (Pistoia, 1907), sostenitore della nascita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alfiere della possibile costituzione di un “Istituto cattolico di diritto internazionale” per la pace (1917).

 

Sale e luce
Beato Giuseppe Toniolo fu sale saporoso e luce che splende”, capace di tradurre “il Vangelo in un progetto culturale al servizio dell’uomo”: nelle parole del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ritroviamo le ragioni profonde della grandezza di questo santo laico, uomo di indomita speranza e di straordinaria visione di futuro. Risaltano il primato di Dio e la sintesi unificante nella vita di un uomo sempre fedele alla vocazione di cristiano laico, propria di chi tratta le cose temporali e le ordina secondo Dio. Sale e luce, con una presenza che sa discernere, pensa e propone, si attiva, costruisce comunione, si assume per intero le responsabilità. Ecco l’attualità del Toniolo: un vero cristiano, che non esita o si scoraggia, non si adegua alla mentalità corrente, non teme la modernità, ma sa affrontare con creatività e lungimiranza le novità culturali, economiche e sociali del suo tempo con lo sguardo profondo e l’azione concreta, positiva, competente e riformatrice. Una santità totale, integrale, “popolare”, “della porta accanto”, come sottolinea Papa Francesco nella sua esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” sulla chiamata per tutti a essere santi.

Pieve di Soligo è città del beato Toniolo

Alla città del Quartier del Piave il beato Toniolo è sempre stato molto legato: qui si unì in matrimonio con Maria Schiratti il 4 settembre 1878, visse periodi estivi nella casa di piazza Umberto I, fu attivo al servizio dell’economia cooperativa del territorio e volle la sua ultima dimora terrena, perché così, egli diceva, “gli umili verranno a deporre un requiem sulla mia tomba”. E sempre qui è avvenuto il miracolo di una guarigione per sua intercessione, riconosciuto da Papa Benedetto XVI nel 2011. Già per tutto il tempo della ripresa della causa nazionale e diocesana di beatificazione del Servo di Dio Giuseppe Toniolo, fra l’ultimo quindicennio del secolo scorso e tutto il primo periodo del nuovo millennio, la città di Pieve di Soligo ha ospitato importanti celebrazioni, convegni ed eventi nell’ambito delle iniziative a carattere religioso, culturale e formativo poste in essere dalla diocesi di Vittorio Veneto per favorire la conoscenza e la devozione del Toniolo. E qui oggi ha sede l’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, che dal 2017 opera in primis per favorire il percorso verso la canonizzazione del beato ed è impegnato con molte iniziative sul fronte ecclesiale, culturale e sociale, proponendo in particolare il Premio Giuseppe Toniolo, giunto ormai nel 2025 alla sua decima edizione. Nel corso di quest’anno, poi, l’IBT collaborerà con la Parrocchia per varie attività in programma perché il Duomo pievigino sarà Chiesa Giubilare, proprio nel segno del Toniolo, dal 4 settembre al 7 ottobre 2025.

 

Giuseppe Toniolo simbolo e patrono di un nuovo umanesimo cristiano
Rispetto ai grandi temi planetari della partecipazione, della democrazia sociale e di una nuovo modello economico, sempre più al centro della riflessione e dell’urgenza di scelte concrete, possiamo guardare a Giuseppe Toniolo come icona e simbolo fecondo di vita vissuta al servizio del bene comune, alimentata alle radici dei valori profondi di libertà, giustizia e solidarietà verso tutti. Come ha di recente messo nero su bianco la Carta Toniolo presentata a Pieve di Soligo per iniziativa IBT, condivisa da vari soggetti pastorali, economici e sociali del territorio, sono straordinariamente attuali una serie di valori essenziali e di linee di azione ispirati dal beato Toniolo, capaci di dare risposte di senso, di vita e di speranza agli uomini e alle donne d’oggi. Eccoli: pienezza di vita; la persona a fondamento; sostegno alle famiglie; centralità di scuola, cultura e formazione; primato dell’etica in economia; impresa e lavoro per tutti in sicurezza; nuovo welfare aziendale e di comunità; cooperazione nella modernità; democrazia sociale e sussidiarietà; corpi intermedi protagonisti; la pace bene necessario; partecipazione al bene comune. Nell’anno del Giubileo della Speranza, ecco Giuseppe Toniolo patrono di un nuovo umanesimo cristiano all’altezza delle nuove sfide della cultura, dell’economia e della società del nostro tempo.

 

Marco Zabotti

Direttore scientifico Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.