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Brescia: Carlo Cattaneo, il contemporaneo

Brescia 8 ottobre 2019

Fonte Associazione Popolari

Nel 2019, oltre al Centenario del Partito popolare italiano e al 60° anniversario della scomparsa del suo fondatore Luigi Sturzo, si commemora anche il 150° della morte di Carlo Cattaneo (Milano 1801 – Lugano 1869).

Spirito concreto e programmatico, Cattaneo ha elaborato le tesi per un rigoroso e serio federalismo, ed è stato, insieme proprio a Luigi Sturzo, uno dei grandi cantori del ruolo fondamentale dei Comuni (“le patrie singolari”). Fu lui a insistere sull’importanza delle città nello sviluppo socio-economico. Su questo tema specifico si terrà a Brescia il prossimo 8 ottobre un convegno nazionale (qui il programma) che riproporrà l’attualità del pensiero di Cattaneo, che per molti aspetti può essere considerato un contemporaneo.

Idee che meritano ascolto in Italia, paese stretto da una evidente schizofrenia tra un neocentralismo pericoloso e tendenze regionaliste separatiste che con il federalismo e le autonomie di Cattaneo non hanno alcuna parentela. Schizofrenia che porta a sacrificare proprio l’importanza del Comune che è, invece, in crescita, ideale e pratica, in tutto il mondo.

Occorre riflettere sulle parole che recentemente il Presidente della Repubblica ha formulato nella prefazione del libro che ricorda uno degli importanti sindaci bresciani, Pietro Padula, non a caso esponente dei democratici popolari di ispirazione cristiana che affondano le loro radici culturali in quel pensiero delle Autonomie e dei corpi intermedi che parte da Tocqueville e Cattaneo per riassumersi nel municipalismo sturziano. Scrive Mattarella: “La consapevolezza che il Comune è l’istituzione della Repubblica più vicina ai bisogni delle persone ha sempre accompagnato la riflessione di Padula. La sua visione, in coerenza con il dettato costituzionale è sempre stata quella di una Repubblica delle Autonomie, antitetica rispetto ai disegni neo-centralisti e opposta a un modello di regionalismi ingigantiti, suscettibili di mortificarle”.

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