La prossima battaglia che il Regno Unito dovrà combattere nei negoziati commerciali post-Brexit con l’Ue sarà sui “Marmi Elgin”, le decorazioni del Partenone di Atene conservate al British Museum di Londra.
Il governo di Atene ha, infatti, chiesto di inserire nel futuro trattato commerciale tra Ue e Regno Unito clausola che obbligherebbe il paese a restituire tutte le opere giunte nelle nelle sue collezioni nel corso dei secoli, tra cui i “Marmi Elgin”.
Il Regno Unito si è sempre rifiutato di restituire alla Grecia i fregi del Partenone all’epoca in cui venne aperto ad Atene il grande museo ai piedi dell’Acropoli. Le grandi placche scolpite vennero prese all’inizio del XIX secolo per decisione dell’ambasciatore britannico Lord Elgin.
Secondo Londra i sovrani ottomani avevano dato il permesso di trasferirle a Londra, ma per la Grecia si tratta di una concessione fatta da un occupante il territorio ellenico da considerare non legale.
Intanto si apre un altro caso: la Gran Bretagna post Brexit chiuderà le porte ai lavoratori non qualificati e a chi non parla inglese. Sono queste le nuove linee sull’immigrazione presentate dal governo di Boris Johnson, basate su un sistema a punti simile a quello australiano.
Fra le misure elencate sul sito del Guardian viene anche specificato che alla frontiera non verranno più accettate carte d’identità di paesi come Francia e Italia. Secondo il quotidiano il motivo è di evitare che lavoratori extra Ue ingannino il sistema con carte d’identità falsificate.