Il Decreto Legge varato in questi giorni dal Consiglio dei Ministri, il cosiddetto salva imprese, è senza dubbio una buona iniziativa che contribuirà al rilancio delle attività produttive del Paese. Con questa decisione si è dimostrato come sia possibile, anche con la collaborazione di tutti, comprese le forze dell’opposizione e le associazioni di categoria, conseguire risultati positivi.

Però, questo provvedimento potrà conseguire gli obiettivi che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato e cioè di dare rapidamente liquidità alle imprese, solo se le procedure in capo al mondo bancario che istruirà le richieste di finanziamento e alla Sace per il rilascio delle relative garanzie, unicamente se saranno nella condizione di operare con la efficacia e velocità per dare immediata liquidità alle imprese.

Ma il DL prima di essere definitivo, dovrebbe essere modificato nella parte riguardante la durata del finanziamento portandolo da 6 a 10 anni per consentire maggior respiro finanziario alle aziende interessate.

E, specialmente, dare migliori indicazioni sulle modalità di istruttoria da parte degli istituti bancari per evitare equivoci interpretativi che non andrebbero nel verso della velocità di accreditamento delle risorse al mondo produttivo.

Diversamente le finalità del provvedimento legislativo verrebbero profondamente vanificate, procurando ulteriori difficoltà di struttura finanzia alle diverse aziende produttive. Specialmente nei confronti della attività turistiche che ancora non sanno quando e come potranno ripartire con la stagione estiva. Quindi miglioramenti al DL che diano fiducia e prospettive di sviluppo alle aziende del nostro Paese.