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lunedì, Febbraio 24, 2025
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Centralità della persona: diritti, dialogo e confronto nell’era dei cambiamenti globali.

In un mondo in rapida trasformazione, la democrazia e il dialogo diventano strumenti essenziali per preservare dignità, libertà e giustizia sociale, affrontando le sfide tecnologiche e globali. Ce lo ricorda il Presidente Mattarella.

Dopo aver letto le significative parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate a Lecce in occasione del 70° anniversario dell’Università del Salento, desidero condividere alcune riflessioni su ciò che ritengo il tema cruciale del nostro tempo: la centralità della persona umana.

Il Presidente ha sottolineato con forza l’importanza di porre la persona al centro, specialmente in un’epoca di cambiamenti epocali come quelli generati dall’intelligenza artificiale. Viviamo in un momento storico segnato da una rapidità di trasformazioni senza precedenti. In questo contesto, valori fondamentali come l’uguaglianza, la giustizia sociale e la dignità devono rimanere il metro di giudizio per ogni scelta politica, economica e tecnologica. Tuttavia, la velocità di questi mutamenti rischia di farci smarrire il valore essenziale dell’essere umano.

In proposito, Mattarella ha dichiarato: “Esiste l’esigenza di richiamare, in questi cambiamenti così radicali e profondi, la centralità della persona, la sua libertà e i suoi diritti”. Ha inoltre evidenziato come questa centralità sia strettamente legata al dialogo, al confronto e al rispetto reciproco. Le sue parole ci invitano a riflettere sul ruolo centrale dell’essere umano in un’epoca di trasformazioni complesse, dove solo ponendo al centro l’umanità, l’inclusione e il rispetto possiamo costruire una società in cui il progresso tecnologico sia al servizio dell’uomo, e non il contrario.

Non si tratta solo di preservare le conquiste del passato, ma di adattare i nostri valori alle sfide del presente e del futuro. In questa prospettiva, il confronto e il rispetto reciproco non sono semplici strumenti, ma veri e propri pilastri fondanti, capaci di dare senso e direzione al nostro cammino.

Le parole del Presidente ci richiamano a una responsabilità collettiva, in cui la capacità di dialogare e confrontarsi costruttivamente rappresenta il cuore della democrazia. Questa si nutre di pluralismo, tolleranza e apertura verso il diverso. In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, tuttavia, il rischio di polarizzazione e frammentazione è reale.

Il progresso tecnologico, incarnato oggi dall’intelligenza artificiale, ci offre straordinarie opportunità, ma pone anche sfide inedite: come preservare la libertà individuale, garantire il rispetto dei diritti fondamentali ed evitare che le disuguaglianze si acuiscano. Non sono concetti astratti, ma basi concrete su cui edificare una società giusta, equa e sostenibile.

Solo attraverso il dialogo possiamo affrontare le complessità del presente, trasformando le differenze in risorse e le sfide in opportunità. Questa riflessione non riguarda solo il piano politico o istituzionale, ma coinvolge ciascuno di noi nella vita quotidiana, nelle relazioni e nelle scelte personali e collettive.

Porre al centro la persona significa riaffermare il valore universale della dignità umana, promuovendo un progresso che rispetti l’individuo nella sua integrità. Significa difendere la libertà come spazio di crescita, creatività e confronto. Soprattutto, significa costruire un futuro in cui la tecnologia sia al servizio dell’uomo, senza che quest’ultimo perda la propria umanità.

Come ha ricordato Mattarella, la civiltà europea, con il suo straordinario patrimonio di democrazia e umanesimo, ha molto da insegnare e offrire in questo contesto. Tuttavia, per farlo è necessario un impegno collettivo che coinvolga istituzioni e cittadini, al fine di preservare ciò che di più prezioso abbiamo: la dignità e la libertà di ogni essere umano.