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venerdì, 5 Settembre, 2025
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Dal Green al Digitale: la sfida dei territori nell’era delle trasformazioni

Dalla Gigabit society al Metaverso, fino al superamento del digital divide. Di seguito il discorso tenuto ieri dall’Ambasciatore di San Marino, manager di Tim, davanti al corpo diplomatico della Repubblica del Titano.

La Transizione Digitale e quella “Green” rappresentano due processi sistemici e interconnessi che condizioneranno in maniera decisiva lo sviluppo socio-economico dei territori nei prossimi decenni. Laddove i grandi centri urbani hanno tradizionalmente catalizzato risorse, infrastrutture e innovazione, aree di minori dimensioni e meno connesse si sono spesso trovate a poter beneficiare in maniera minore dei vantaggi delle varie ondate tecnologiche. Tuttavia, l’emergere di nuovi paradigmi tecnologici – dal Metaverso alle Smart City, fino al concetto più ampio di Smart Land – apre prospettive inedite per riequilibrare tali dinamiche e valorizzare i contesti non metropolitani.

La Gigabit society e i servizi digitali diffusi

La Transizione Digitale, mirata alla creazione della Gigabit society, è fondata sulla diffusione della connettività ad alta capacità, sull’adozione di soluzioni cloud e sull’impiego pervasivo dell’intelligenza artificiale, e costituisce la premessa per una riorganizzazione profonda dei servizi pubblici e privati. In un’ottica territoriale, ciò si traduce nella possibilità di superare i vincoli derivanti da un determinato posizionamento geografico: telemedicina, didattica a distanza, e-government e smart working consentono a cittadini e imprese di accedere a risorse e opportunità prima precluse. Anche le aree non metropolitane possono così trattenere capitale umano qualificato e aprirsi a nuove forme di imprenditorialità digitale, dall’agri-tech al turismo esperienziale veicolato da piattaforme online.

La Transizione Green come leva territoriale

Parallelamente, la Transizione Green sollecita un ripensamento dei modelli produttivi e di consumo in chiave sostenibile. I territori periferici, spesso caratterizzati da un patrimonio naturale rilevante, possono divenire protagonisti nell’implementazione di comunità energetiche locali, nella produzione diffusa da fonti rinnovabili e nell’applicazione di pratiche di economia circolare.

Smart City e Smart Land

Il paradigma delle Smart City e, in prospettiva, delle Smart Land, segna poi un passaggio cruciale da un approccio urbano-centrico a una visione territoriale integrata. Le tecnologie dell’Internet of Things, i sistemi di monitoraggio ambientale e le piattaforme di analisi dei dati, soprattutto con il paradigma dei Big Data,consentono di ottimizzare servizi quali mobilità, sicurezza, gestione energetica e assistenza sociale.

 

Il Metaverso e le sue caratteristiche

Prendiamo poi quella che potrebbe rappresentare una delle tecnologie più disruptive dei prossimi anni: Il Metaverso.

Il Metaverso è un termine che descrive un universo digitale tridimensionale persistente e condiviso, dove le persone possono interagire attraverso avatar digitali in tempo reale. Non si tratta di un singolo spazio virtuale, ma piuttosto di un ecosistema interconnesso di mondi digitali accessibili tramite dispositivi come visori per realtà virtuale (VR), computer, smartphone e altri dispositivi tecnologici.

Il concetto combina elementi di realtà virtuale, realtà aumentata, social media, gaming e commercio elettronico, creando un ambiente immersivo dove le attività digitali e fisiche si fondono. Nel metaverso, gli utenti possono lavorare, socializzare, giocare, fare acquisti, imparare e creare contenuti in modo simile al mondo reale, ma con le possibilità espanse della tecnologia digitale.

Tra le principali caratteristiche del Metaverso evidenziamo

  • Persistenza e Continuità: il metaverso esiste continuamente, anche quando un utente non è connesso. Gli oggetti, gli edifici e le modifiche apportate rimangono nel mondo virtuale, creando un senso di permanenza e continuità.
  • Immersività: attraverso tecnologie avanzate come VR e AR, il metaverso offre esperienze altamente immersive che coinvolgono più sensi, rendendo l’interazione digitale più naturale e coinvolgente.
  • Interoperabilità: idealmente, il metaverso dovrebbe permettere agli utenti di spostare avatar, oggetti digitali e valute virtuali tra diverse piattaforme e mondi virtuali, creando un’esperienza unificata.
  • Economia Digitale: il metaverso include sistemi economici completi con valute virtuali, NFT (token non fungibili), proprietà digitali e commercio di beni e servizi virtuali.

Il Metaverso si basa su diverse tecnologie convergenti ovvero Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR), Blockchain e Criptovalute, Intelligenza Artificiale, Cloud Computing, Reti 5Ged Internet delle Cose (IoT).

Applicazioni pratiche

Di seguito alcune possibili applicazioni pratiche:

  • Lavoro e Business: uffici virtuali, meeting immersivi, formazione aziendale, showroom digitali e presentazioni di prodotti in 3D.
  • Istruzione: classi virtuali, simulazioni educative, visite guidate storiche immersive e laboratori scientifici digitali.
  • Intrattenimento: gaming, concerti virtuali, cinema immersivi, eventi sportivi e socializzazione.
  • Commercio: negozi virtuali, prove di prodotti in AR, consulenze personalizzate e marketplace digitali.
  • Sanità: terapie immersive, formazione medica, riabilitazione e telemedicina avanzata.

Le sfide etiche e sociali

Il Metaverso, però, solleva alcune questioni etiche e sociali che vanno valutate e gestite attentamente:

  • Privacy e Protezione dei Dati: il metaverso raccoglie quantità enormi di dati personali, inclusi movimenti oculari, espressioni facciali, pattern comportamentali e preferenze. Questo solleva preoccupazioni significative sulla privacy e sull’uso improprio dei dati biometrici e comportamentali.
  • Dipendenza e Benessere Mentale: l’immersività del metaverso può portare a dipendenza digitale, isolamento sociale nel mondo reale e disturbi dell’identità. È importante monitorare l’impatto sulla salute mentale, specialmente nei giovani.
  • Disuguaglianza Digitale: l’accesso al metaverso richiede tecnologie costose, creando potenziali barriere socioeconomiche. Questo rischio di ampliare il divario digitale tra chi può permettersi le tecnologie avanzate e chi no.
  • Sicurezza e Molestie: gli spazi virtuali possono diventare luoghi di cyberbullismo, molestie sessuali e altri comportamenti dannosi. La moderazione di questi comportamenti in ambienti 3D immersivi presenta sfide tecniche e sociali complesse.
  • Controllo e Governance: chi governa il metaverso? Le grandi aziende tecnologiche che controllano le piattaforme principali hanno un potere significativo nel definire regole e standard, sollevando questioni sulla democratizzazione degli spazi digitali.
  • Identità e Autenticità: nel metaverso, le persone possono
  • assumere identità completamente diverse. Questo solleva questioni sull’autenticità delle relazioni, sulla rappresentazione di genere e razza, e sui potenziali impatti psicologici dell’abitare identità
  • Lavoro e Diritti dei Lavoratori: con il lavoro che si sposta nel metaverso, sorgono nuove questioni sui diritti dei lavoratori, la sorveglianza digitale sul posto di lavoro e la regolamentazione delle condizioni lavorative in ambienti virtuali.
  • Proprietà Intellettuale: la creazione e il commercio di contenuti digitali nel metaverso sollevano complesse questioni di proprietà intellettuale, copyright e diritti di creatori e artisti digitali.

Volendo fare una sintesi, il Metaverso rappresenta una potenziale evoluzione significativa di come interagiamo con la tecnologia e tra di noi. Tuttavia, mentre le opportunità sono entusiasmanti, è cruciale affrontare proattivamente le sfide etiche e sociali per garantire che questa nuova frontiera digitale sia inclusiva, sicura e benefica per tutti.

Il successo del Metaverso dipenderà non solo dall’avanzamento tecnologico, ma anche dalla nostra capacità di sviluppare framework etici, normativi e sociali appropriati che mettano al centro il benessere umano e i valori democratici.

Digital Transformation e accelerazione

Quanto sopra descritto, rappresenta solo una parte, seppure importante, del più ampio processo di evoluzione tecnologica che va sotto il nome di Digital Transformation. L’accelerazione rappresenta forse la cifra più significativa del processo di “Digital Transformation”, perché la si riscontra in tutti i settori in cui si realizza la trasformazione.  Tanto per fare un esempio, l’ormai famoso Chat GPT, che appena 3 anni fa ancora non esisteva, nel 2025 riceve ormai circa 6 miliardi di visite ogni mese.

Fare i cittadini digitali

Il punto chiave è: siamo noi in grado di stare al passo di questa accelerazione? Siamo in grado di controllarla e di gestirla? In caso di risposta negativa correremo il rischio di venirne travolti. Quindi la trasformazione Digitale ci riguarda direttamente e ci chiama in causa come attori protagonisti e non come meri esecutori di azioni che usano la tecnologia, ma come esseri evoluti in grado di saper fare buon uso di quanto la tecnologia ci offre per migliorare le condizioni di vita e per far sì che la trasformazione porti benessere e prosperità a tutti. In tal senso, un obiettivo fondamentale da porsi è quello di azzerare il cosiddetto “Digital Divide”, declinato nelle tre componenti infrastrutturale, culturale ed economico.

In sintesi, parafrasando il famoso detto di Massimo D’Azeglio possiamo dire: “Ora che il Digitale è fatto dobbiamo fare i cittadini Digitali!”.

Nicola Barone, Incaricato straordinario con il rango di Ambasciatore della Repubblica di San Marino. Il suo intervento ha avuto luogo in occasione dell’incontro annuale della Segreteria di Stato per gli Affari esteri con il corpo diplomatico e consolare sanmarinese.