Dal mondo dei Popolari uno scatto di orgoglio e passione politica

Forse siamo alla vigilia di una nuova fase anche per i Popolari italiani che provano ad uscire dall’irrilevanza politica e culturale di questi ultimi anni. Cosa è emerso dal convegno di Roma?

Il convegno organizzato da ‘Tempi nuovi-Popolari uniti’ che si è tenuto a Roma ha segnato, finalmente, l’avvio della stagione della ‘ricomposizione’ politica, culturale ed organizzativa dell’area Popolare, cattolico democratica e cattolico sociale nel nostro paese. Nel pieno rispetto del pluralismo che caratterizza questo mondo ma con la precisa consapevolezza che è finita la stagione della irrilevanza politica, della inconsistenza culturale e della dispersione organizzativa. Insomma, si dovrebbe chiudere – almeno questo è l’auspicio – la lunga stagione del letargo e dell’inerzia dei Popolari a vantaggio di un protagonismo politico capace di ridare un ruolo e una funzione specifica ai Popolari stessi. E questo per la semplice ragione che la presenza dei Popolari non può più limitarsi a giocare un ruolo puramente testimoniale e del tutto personale nel campo dell’attuale destra o, al contrario, ma specularmente, a declinare di nuovo il triste e decadente ruolo dei “cattolici indipendenti di sinistra” nel Pd come già avveniva nel nostro paese negli anni ‘70 con il Pci. Due modalità, queste, che hanno contribuito in modo determinante a ridurre il ruolo dei Popolari ad un semplice ornamento nello scacchiere politico italiano.

E quindi, ricomposizione politica, culturale ed organizzativa dell’area Popolare; rafforzamento dell’universo centrista e riformista nella geografia politica italiana; costruzione di una lista per le prossime elezioni europee con tutte le formazioni centriste, riformiste ed europeiste e, in ultimo, consolidamento organizzativo del movimento ‘Tempi nuovi-Popolari uniti’ in tutta la periferia italiana. Sono questi, in sintesi, gli elementi decisivi e centrali emersi dal convegno romano dei Popolari a cui hanno dato un contributo importante i parlamentari di Italia Viva Elena Bonetti e Enrico Borghi e molti altri ex parlamentari del Ppi, della Margherita e del Pd oltre a moltissimi amministratori locali e regionali provenienti da tutta Italia e presenti alla manifestazione. A sorpresa anche Elisabetta Trenta, ex Ministro della Difesa nel governo Conte I, ha portato il suo saluto.

Ecco perché, forse, siamo alla vigilia di una nuova fase anche per i Popolari italiani che provano ad uscire dall’irrilevanza politica e culturale di questi ultimi anni anche per non continuare a disperdere, irresponsabilmente, il magistero e l’azione dei grandi leader e statisti democratici cristiani e cattolici popolari che hanno caratterizzato e accompagnato l’impegno politico dei cattolici dal secondo dopoguerra in poi nella storia democratica e costituzionale del nostro paese.