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venerdì, 13 Giugno, 2025
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Dalla guerra alla speranza: il viaggio di Adam e sua madre

«Voglio solo che Adam possa andare a scuola, senza le bombe». Queste le parole di Alaa, la mamma che ha perso il merito e nove figli in un raid israeliano.

Adam è arrivato in Italia per curarsi. Ha un nome che evoca origini e risvegli, quasi un segno di rinascita: è l’unico sopravvissuto dei dieci fratelli. Attorno a lui si sono concentrate attenzione, cura e speranza. Accanto a lui, però, c’è una presenza discreta ma centrale: sua madre, Alaa.

Indossa il niqab, lasciando intravedere solo gli occhi. E quegli occhi raccontano, parlano. Portano il lutto di nove figli e del marito, e la fatica di restare in piedi. Ma dentro non c’è odio, né vendetta. In Alaa si percepisce una pace che sorprende: una pace disarmata e disarmante, come ha detto il santo Padre Leone XIV, a ricordarci anche che la pace non ha religione, ma appartiene all’umanità intera. È la pace di chi ha perso tutto e sceglie comunque la vita.

Le sue parole sono poche, misurate, perché il dolore vero non ha bisogno di rumore. «Voglio solo che Adam possa andare a scuola, senza le bombe», ha confidato. Un sogno ovvio in alcune terre, e un gesto di coraggio in altre.

Alaa non cerca riflettori, ma li accende con la sola presenza. È il volto nascosto della resilienza. La madre che accompagna Adam alle visite, che si orienta tra medici e lingue nuove, che porta un mondo sulle spalle senza farlo pesare.

La sua è una forza che non ha bisogno di imporsi: si sente. Non urla, ma resta. In un’epoca in cui la guerra pretende l’ultima parola, Alaa ci ricorda che la vera pace comincia nel silenzio, nello sguardo materno che non smette di credere in un banco di scuola, in un libro aperto, in un cielo limpido, in una vita semplice.

Forse il futuro di Adam inizia proprio qui: da una madre che, senza armi e senza rabbia, ha scelto di sperare ancora. E forse non è un caso che si chiami Alaa, un nome che porta con sé l’eco della nobiltà e dell’elevazione, proprio come la sua scelta di pace. In arabo, infatti, Alaa è “colei che eccelle”.