Buongiorno a tutti, ai colleghi presenti e a quelli che ci seguono da connessioni remote.
Vorrei, in apertura di dibattito, esprimere un pensiero alle vittime del Coronavirus, alle loro famiglie e ai loro cari.
Vorrei inoltre inviare a tutte le persone malate i nostri auguri per una pronta guarigione.
In questo momento, i nostri operatori sanitari sono in prima linea nella lotta contro questo virus. Meritano tutto il nostro sostegno, ammirazione e gratitudine per il lavoro che stanno svolgendo e per la generosità che li contraddistingue, operando in situazioni spesso drammatiche.
E il nostro pensiero va anche a tutti i volontari e alle persone che stanno portando il loro sostegno a chi è in difficoltà. L’ho detto e lo ripeto, l’umanità dei nostri cittadini é la nostra più’ grande ricchezza.
Vorrei anche ringraziare tutti quei lavoratori che mantengono in funzione le nostre società: gli agricoltori, gli impiegati delle poste, gli uomini della sicurezza, i cassieri dei supermercati, i tecnici che ci consentono di telefonare e collegarci via internet, gli uomini e le donne dell’informazione. Tante persone, attive nei loro diversi campi di competenza, che con disciplina e senso di responsabilità non hanno mollato. A tutti loro il nostro ringraziamento.
E non dovremmo dimenticare tutti i cittadini che fanno la differenza con gesti semplici: rispettando le misure preventive, comprando per un vicino anziano, chiamando amici isolati, prendendosi cura delle persone più fragili.
Piccoli gesti di solidarietà concreta, come ha voluto fare il nostro Parlamento aprendo le sue cucine per preparare fino a 1000 pasti al giorno per i senza fissa dimora e i volontari. Nei nostri locali di Bruxelles saranno anche ospitate 100 donne vulnerabili.
Ma anche a Strasburgo e in Lussemburgo abbiamo dato la disponibilità alle autorità di utilizzare i locali del Parlamento per attività legate all’emergenza. Sono le città che ci ospitano, a cui dobbiamo riconoscenza, e con voi voglio salutare i cittadini di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo e dire che presto sarà bello ritrovarci e continuare insieme a lavorare per l’Unione europea.
Le iniziative del Parlamento sono state contrassegnate dall’emergenza. Confesso di essermi trovato ad assumere iniziative difficile ma sempre sostenuto e incoraggiato da tutti i gruppi politici, nessuno escluso, e dai consigli di tanti di voi. Naturalmente la funzionalità del Parlamento non sarebbe stata possibile senza il supporto straordinario del nostro staff e dell’amministrazione che, con coraggio e senso del dovere, è stata presente e operativa. È per questo che voglio chiedere al signor segretario generale e a tutti direttori generali di trasmettere la nostra gratitudine al personale, dai lavoratori che hanno lavorato dietro le quinte a quelli che hanno seguito in maniera operativa le decisioni che abbiamo assunto.
Ogni sforzo, anche quello di tenere aperto e funzionante il Parlamento, deve dimostrare che ci prendiamo cura delle persone, che vogliamo far vivere anche nell’emergenza i nostri valori, che la democrazia non si ferma.
Questi sono tempi difficili e molto altro ancora dovrà essere fatto – inclusa una profonda riflessione sulla società che desideriamo -, ma l’UE è già pienamente impegnata a soddisfare le esigenze dei cittadini e degli Stati membri, nel nostro interesse comune, durante questa crisi e successivamente e per contribuire alla risposta globale al Coronavirus.
L’UE sta agendo per sostenere i sistemi sanitari e rendere disponibili prodotti medici e medicinali essenziali, sostenere la ricerca, aiutare a preservare i posti di lavoro e sostenere le famiglie e i più poveri, e per fornire aiuto agli agricoltori, ai pescatori e alle imprese.Solo insieme, possiamo ottenere risultati per il bene dei nostri cittadini ed è anche per questo che sarà della massima importanza coordinare l’eliminazione graduale delle misure di contenimento e la via di uscita dalla crisi.
Facciamo nostro l’appello della Commissione europea, qui rappresentata dalla presidente Von der Leyen che ringrazio, di un uscita dall’emergenza ordinata e coordinata per evitare effetti di ritorno potrebbero essere devastanti.
È particolarmente importante mantenere vive le nostre democrazie e ascoltare i nostri cittadini durante questo periodo.
In qualità di loro rappresentanti eletti, discuteremo e voteremo in questa sessione una risoluzione sull’azione coordinata dell’UE per combattere la pandemia e le sue conseguenze, insieme ad altre misure urgenti. Il nostro impegno e’ volto a dare indicazioni sulle migliori misure da intraprendere e indicare i fondi necessari per mettere a disposizione degli Stati membri il massimo di risorse possibili. Dobbiamo essere ambiziosi perché i cittadini europei aspettano risposte rapide.
Siamo la voce dei cittadini fieri in questo momento di contribuire, con disciplina, ad essere utili per costruire un futuro migliore.