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De Gasperi e Paronetto: come Baietti ricostruisce il loro connubio intellettuale.

Testo della relazione svolta il 21 novembre dall’autore in occasione della presentazione a Napoli, presso l’Istituto Italiano di Studi Filosofici, del libro di Stefano Baietti: “L’idea di ricostruzione. Gli anni della prepolitica 1941-1945”.

Stefano Baietti ci conduce con occhi nuovi a riconsiderare il contributo dei grandi ricostruttori, a cominciare da De Gasperi e Paronetto, alla rinascita dell’Italia. Secondo Baietti è a Paronetto – con La Pira e Vanoni – che si deve il riconoscimento del primato del ‘sociale’ (rapporti sociali, rapporti economici, rapporti politici, secondo l’ordine costituzionale); e sempre a lui  – con Montini e Pacelli – è da ricondurre l’allargamento della Dottrina sociale della Chiesa a una dimensione propriamente universale, fraternamente rivolta a tutti.

 

Premessa: la democrazia economica, ieri e oggi.

Rileggendo questo contributo chi scrive si è reso conto dell’assenza di una fondamentale premessa. Eccola: per tutti i pensatori prepolitici – il cui pensiero getta i presupposti della democrazia (Croce, De Gasperi, Einaudi, La Malfa, La Pira, Nitti, Paronetto etc.) – l’ottenimento di un certo grado di “democrazia economica” è decisivo per la tenuta e lo sviluppo della democrazia politica. Si vadano a rileggere I principi di economia politica (1848) di J.S. Mill, Libro quarto (Influenza del progresso della società sulla produzione e sulla distribuzione), capitolo VI (Dello stato stazionario) e lì si leggerà, a proposito di una società libera, economicamente ben ordinata: “la società mostrerebbe queste caratteristiche principali: una classe di lavoratori ben pagata e abbondante; non fortune enormi, salvo quelle guadagnate e accumulate nel corso di una sola vita; e una categoria di persone molto più numerose che attualmente, non soltanto esente dalle fatiche più pesanti, ma con un tempo libero sufficiente per potersi dedicare alle cose belle della vita”.

 

Che cos’è questo libro? Chi ne è l’Autore? Questo libro è il concentrato (pare un paradosso vista la dimensione, ma è così), il frutto, di circa 15 anni di ricerca e di circa 10 anni di scrittura da parte di Stefano Baietti, ingegnere, manager e cultore di lungo corso della storia economica e sociale del Paese: 2141 pagine, 40 pagine di indice dei nomi, oltre un migliaio di personalità citate. Nitidamente chi scrive ricorda che il 26 dicembre del 2009, l’Autore annunciò – nel giorno del suo onomastico (S. Stefano protomartire) – di aver messo la testa su un personaggio straordinario: Sergio Paronetto. Ne nacque, nel 2011, un convegno alla LUISS, che organizzammo insieme e, nel 2012 un libro, che curammo insieme, che ne raccoglieva gli Atti. Fu in certo senso la riscoperta di Paronetto. Da allora numerose iniziative e libri ne hanno approfondito e ripreso l’insegnamento.

 

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