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martedì, Febbraio 11, 2025
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Dibattito | Patriottismo coerente o sovranismo di convenienza?

In effetti la sovranità nazionale è un tema cruciale e complesso, spesso conteso tra politica, magistratura e influenze esterne. Dobbiamo difenderla con coerenza, oltre ogni ideologia o fazione.

Il capitolo della sovranità nazionale, e non del sovranismo, è un tema delicato della e nella politica italiana. Delicato perchè non solo, adesso, rientra anche nel burrascoso rapporto tra l’attuale maggioranza di governo di centro destra e la magistratura – che da molto tempo ormai è, forse inconsapevolmente, in perfetta sintonia con la sinistra politica, culturale, accademica, giornalistica ed editoriale del nostro paese – ma perchè si tratta di un tema, quello della difesa della sovranità nazionale, che si ripropone puntualmente e nelle più svariate occasioni. Gli esempi sono talmente tanti in questi ultimi due anni che per ricordarli tutti dovremmo scrivere un libello.

L’ultima occasione ce l’ha fornita il miliardario americano Elon Musk a cui ha risposto magistralmente il nostro Presidente della Repubblica. Ma gli esempi sono talmente tanti e diversificati – da parte di moltissimi esponenti politici ed istituzionali di altri paesi europei e non solo europei, soprattutto e quasi esclusivamente nei confronti della coalizione di centro destra – che non vale neanche la pena di ricordarli o citarli.

Ora, il nodo da sciogliere è molto semplice e tempo stesso complesso. Ovvero, come si difende la sovranità nazionale di un paese, nel caso specifico del nostro paese? Si deve sempre intervenire ogniqualvolta qualche Istituzione – nazionale o sovranazionale – bacchetta solennemente il nostro paese in tema di affidabilità democratica del suo Governo e, di conseguenza, delle sue istituzioni democratiche? Se sì, come io personalmente credo, ci deve essere una coerenza di fondo da parte delle forze politiche, di tutte le forze politiche, che debbono respingere al mittente qualsiasi “incursione” nelle vicende politiche nostrane. Da parte dei partiti, di qualsiasi istituzione e, soprattutto, di esponenti istituzionali e di governo di altri paesi.

Certo, non potrà sempre essere il Presidente della Repubblica, praticamente ogni settimana, a dover rispondere a questi miserabili attacchi o a queste singolari ed anacronistiche incursioni.

Ma se si segue una regola, quella cioè di far valere giustamente e in modo sacrosanto la difesa della nostra sovranità nazionale e non il nostro sovranismo, non si può procedere ad intermittenza. E cioè si deve rispondere solo a qualcuno e non a qualcun altro. Adesso ci ha pensato Mattarella. D’ora in poi ci devono pensare, però, tutti. Altrimenti dovremo prendere amaramente atto che la difesa della nostra sovranità nazionale viaggia a giorni alterni. E questa è l’unica strada che non sarebbe nè comprensibile e nè, tantomeno, tollerabile.