In occasione della recente conclusione dei miei primi due anni di esperienza politica come sindaco di Udine, vi propongo dieci brevi riflessioni sulla politica in generale. Una mini mappa per motivare e orientare l’azione politica.
- Il valore della politica
“La politica è la forma più alta di carità”. Le parole sono di Pio XI rivolte il 18 dicembre 1927 ai dirigenti della Federazione Universitaria Cattolica. Don Luigi Sturzo esplicita il concetto nel Popolo del 5 Novembre 1946: “La politica deve essere concepita come servizio alla collettività, come cooperazione al bene, come dovere di solidarietà”.
- Il senso dell’impegno in politica
Don Primo Mazzolari nel 1943 spiega il senso dell’impegno delle persone in politica: “Ci impegniamo noi e non gli altri, ci impegniamo senza pretendere che altri s’impegnino, ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna, senza accusare chi non s’impegna, senza condannare chi non s’impegna, senza disimpegnarci perché altri non s’impegna, ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni, che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore”.
- Il disinteresse verso la politica
Sul tema dell’apatia verso la politica ecco il pensiero del 1917 di Antonio Gramsci: “Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera”. Dietrich Bonhoeffer nel 1943 rincara la dose: “C’è chi, sfuggendo al confronto pubblico, sceglie il rifugio della virtù privata. Ma costui deve chiudere occhi e bocca davanti all’ingiustizia che lo circonda. Solo mentendo a se stesso può evitare la contaminazione prodotta dall’azione responsabile. Qualsiasi cosa egli faccia, avvertirà l’inquietudine per ciò che tralascia di fare. Ne sarà prostrato, oppure diventerà più ipocrita dei farisei”.
- I valori della politica
Cito le parole del nostro presidente Sergio Mattarella espresse in occasione della cerimonia del 79° anniversario della Liberazione: “Recuperiamo i valori calpestati dalla dittatura fascista. La libertà, al posto dell’imposizione. La fraternità, al posto dell’odio razzista. La democrazia, al posto della sopraffazione. L’umanità, al posto della brutalità. La giustizia, al posto dell’arbitrio. La speranza, al posto della paura”.
- Le virtù necessarie in politica
Come diceva Max Weber nel 1919: “La politica è un forte e lento trapanare di tavole dure con passione e con misura nello stesso tempo”. Alcide De Gasperi in un discorso del 13 gennaio 1947 tenuto a New York ebbe a dire: “I progressi del mondo sono lenti; bisogna avere tenacia e pazienza”.
- Il tempo della politica
Il 28 Febbraio 1978, Aldo Moro nell’incontro con i gruppi parlamentari della DC, disse: “Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficolta”.
- La politica vive del confronto
Piero Calamandrei il 12 dicembre 1952 alla Camera dei Deputati affermò: “Nella nostra democrazia nessun partito è depositario della verità, che viene fuori dalla discussione”. E Benigno Zaccagnini nel 1976 scrisse: “La vita democratica vive nel confronto: cioè nella capacità di mantenere un atteggiamento di modestia e di umiltà, riconoscendo che nessuno può essere depositario assoluto della verità”.
- Il metodo in politica
“Il tempo è superiore allo spazio. Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita. Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici” (Evangelii Gaudium, 2013).
- La speranza in politica
Il 4 novembre 2008 – durante la campagna elettorale – Barack Obama dichiarò: “Se c’è qualcuno che si chiede se il sogno dei nostri padri fondatori è ancora vivo, questo è il nostro momento. Questo è il momento di reclamare il sogno americano e riaffermare che per noi sperare è come respirare. E ogni volta che sulla nostra strada incontreremo cinismo, dubbi e persone che ci dicono che non ce la faremo, risponderemo con quel credo senza tempo esemplare dello spirito del nostro popolo: Yes, we can”. Lo stesso Obama – nel suo discorso di insediamento come Presidente del 20 gennaio 2009 – disse: “Oggi siamo riuniti qui perché abbiamo scelto la speranza rispetto alla paura”.
- Il destino dell’uomo in politica
Un giovane Aldo Moro di soli 27 anni – durante le lezioni di Filosofia del Diritto presso l’Università di Bari nel 1943 – argomentò come: “Il dolore dell’uomo che trova di continuo ogni cosa più piccola di quanto vorrebbe, la cui vita è tanto diversa dall’ideale vagheggiato nel sogno, è un dolore che non si placa, se non un poco, quando sia confessato ad anime che sappiano capire o cantato nell’arte o quando la forza di una fede o la bellezza della natura dissolvano quell’ansia e ridonino la pace. Forse il destino dell’uomo non è di realizzare pienamente la giustizia, ma di avere perpetuamente della giustizia fame e sete. Ma è sempre un grande destino”.