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martedì, 25 Novembre, 2025
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Enlivex, il campo largo di Renzi: a sorpresa nel cda della biotech

L’ingresso dell’ex premier nella società israeliana apre un inedito fronte tra ricerca immunologica avanzata e finanza digitale. Una mossa che salda scienza, mercato globale e geopolitica dell’innovazione.

Dalla ricerca universitaria al Nasdaq

La notizia ha suscitato sorpresa negli ambienti economici: Matteo Renzi entra nel consiglio di amministrazione di Enlivex Therapeutics, società biotech israeliana fondata nel 2005 da un gruppo di ricercatori guidati dal medico e imprenditore Shai Novik. Nata come spin-off universitario, Enlivex si è specializzata nelle terapie di modulazione immunitaria: non farmaci “contro” un singolo agente patogeno, ma piattaforme cellulari capaci di riequilibrare la risposta immunitaria in condizioni critiche, come sepsi, shock citochinico e complicanze post-operatorie. Il prodotto di punta, Allocetra, è in fase avanzata di sperimentazione clinica e ha attirato interesse negli Stati Uniti e nell’Unione Europea.

Ricerca e mercato globale

Negli anni la società ha mantenuto una forte vocazione di ricerca, ma anche un chiaro profilo di mercato: dal 2019 è quotata al Nasdaq con il ticker ENLV, scelta che le ha garantito accesso al capitale internazionale e partnership con centri accademici. Il bilancio 2024 – pur non ancora profittevole, come spesso accade nel biotech – segnala ricavi in crescita e una cassa solida grazie ai round di collocamento (nell’ordine di alcune decine di milioni di dollari), a conferma di un modello di business basato su ricerca avanzata e licensing.

La svolta Rain e i prediction market

La decisione di affiancare alla ricerca un piano di acquisto e accumulo di Rain, criptovaluta associata ai prediction market, apre un capitolo del tutto inedito. Enlivex sembra voler presidiare un settore emergente: piattaforme decentralizzate che “anticipano” scenari scientifici o economici attraverso mercati di previsione, trasformando l’informazione in asset digitale. Un’operazione ad alto rischio, ma potenzialmente remunerativa nel lungo periodo.

Perché Renzi

In questo quadro si inserisce l’ingresso di Renzi: rete internazionale, contatti istituzionali, capacità di advocacy sui temi dell’innovazione. L’idea, più che scientifica, è geopolitica: collegare una biotech di frontiera a una finanza tecnologica che punta a capitalizzare l’incertezza. Il suo ruolo non sarà tecnico, ma politico-strategico. E proprio qui si misurerà la scommessa di Enlivex.