La proposta di poteri differenziati a vantaggio di alcune Regioni settentrionali suona come una beffa per il Meridione.
Gianluca Budano
Mi vergogno di vedere all’attenzione di Governo e Parlamento ancora una volta una proposta di autonomia differenziata che significa che chi corre di più in una Regione ha più soldi da spendere per i suoi cittadini!
Dopo anni in cui il sud (dire sud è una semplificazione perché anche alcune aree del centro Italia sono interessate) ha arricchito la sanità del nord, ha smaltito la produzione del nord, ha fornito manodopera spopolandosi, si è sorbito gli impianti inquinanti che hanno portato morte e neutralizzazione delle vocazioni economiche territoriali, non ha avuto le stesse infrastrutture (strade, alta velocità, ecc), ha pagato i riparti delle risorse europee e di quelle nazionali imposti con la logica dei più forti e con una buona dose di accondiscendente e incompetente classe dirigente dello stesso sud.
Per non aggiungere che siamo nel pieno di un conflitto bellico, di una pandemia e di un caro vita senza paragoni (dopo la benzina, ora anche l’aumento dei tassi di interesse dei mutui prima casa!!!). Per non parlare del fatto che nel 2022 il diritto alla salute uguale per tutti è ancora una finzione in barba alla Costituzione e nel centro sud si muore prima, e in culla di più.
La politica del sud (o dei sud) si unisca in un muro compatto, senza eccezioni! E chi al nord si dice solidale, lo dimostri dicendo NO a questo cannibalismo senza precedenti, altrimenti è connivente e appartiene al partito trasversale degli sciacalli.
Gianluca Budano è stato Vice Presidente nazionale delle Acli.