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martedì, Febbraio 11, 2025
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Francia: il governo Barnier a rischio sfiducia, Macron invoca stabilità.

Il presidente ha criticato duramente le forze politiche che appoggiano la sfiducia, definendo "insopportabilmente cinico" l’atteggiamento del Rassemblement National e accusando il Partito Socialista di essere scivolato verso una "totale perdita di orientamento".

In Francia si respira un clima di tensione politica e sociale, con il governo del Primo Ministro Michel Barnier sotto la minaccia di una mozione di sfiducia che potrebbe segnare la fine del suo mandato dopo soli tre mesi. Per le strade di Parigi, i cittadini esprimono sentimenti contrastanti: Bertrand Chenu, un pensionato di 65 anni, dichiara di essere “molto preoccupato e arrabbiato contro le forze di sinistra e quelle di estrema destra”, riflettendo il malcontento di una popolazione che teme nuove instabilità.

La mozione di sfiducia, promossa da una coalizione di sinistra ma sostenuta anche dal Rassemblement National, potrebbe rappresentare un duro colpo per il presidente Emmanuel Macron, che ha ribadito il suo sostegno a Barnier. “Non posso credere a un voto di sfiducia. La mia priorità è la stabilità”, ha dichiarato il capo dello Stato durante la visita in Arabia Saudita. Macron ha sottolineato che il governo, nonostante le difficoltà, sta portando avanti riforme essenziali e che la Francia rimane un paese “ricco e solido” con istituzioni e una costituzione stabili.

Il presidente ha criticato duramente le forze politiche che appoggiano la sfiducia, definendo “insopportabilmente cinico” l’atteggiamento del Rassemblement National e accusando il Partito Socialista – in particolare ha chiamato in causa l’ex presidente François Hollande – di essere scivolato verso una “totale perdita di orientamento”. In pratica, ha messo in guardia contro i rischi di una crisi finanziaria qualora il governo dovesse cadere, evidenziando che non si può “spaventare la gente con queste cose”.

Nel frattempo, il primo ministro Michel Barnier ha fatto appello al senso di responsabilità dei deputati, riconoscendo in un’intervista che la sua posizione è “fragile ed effimera” ma confidando in un voto contrario alla mozione. “Ognuno ha una parte di responsabilità davanti ai francesi e alla Francia. Spero in un riflesso di responsabilità al di là delle divergenze, in nome di un interesse superiore”, ha affermato. In ogni caso, se approvata nella seduta odierna dell’Assemblée Nationale, il voto di sfiducia potrebbe innescare un processo di forte incertezza politica. A Parigi nessuno scommette sul futuro del governo Barnier.