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lunedì, 5 Maggio, 2025
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La Germania davanti allo specchio della destra radicale

L’ascesa dell’AfD (Alternative für Deutschland) interroga la democrazia tedesca: reprimere, integrare o riformare? Tra pressioni internazionali e inquietudini interne, Berlino è costretta a misurarsi con un bivio delicatissimo.

In Germania c’è aria di bufera e non sembra che sia un fenomeno del tutto transitorio. L’AfD, il partito di Alternativa per la Germania, ha posto un dilemma politico non da poco e pare si sia di fronte alla cruda scelta se continuare a procedere con l’attuale sistema di regole e valori o piuttosto piegare in direzione di una destra che si ispira a tendenze antidemocratiche di naziste memorie.

Si è osservato che mettere L’AfD fuori dal sistema farebbe correre il rischio di accrescere per reazione i consensi. E ’per questo che ci si muove con cautela e indecisione, pur mancando un’alternativa al fatto di dover sbrogliare una matassa che aumenta ogni giorno di volume.

Tedesco indica letteralmente la “lingua del popolo” ed a quest’ultimo non si può negare la libertà di indirizzarsi come meglio crede. È così che la pensano anche in Usa. Il Segretario di Stato Rubio e suoi compagni d’avventura hanno chiaramente indicato la loro preferenza per l’AfD rinunciando ad ogni diplomatica equidistanza politica, schierandosi decisi verso una parte.

La si chiami o no interferenza è così che stanno le cose. Secondo i linguisti, il rublo etimologicamente segna il tagliare o lo spezzare. Rubio, anche se figlio del dollaro, forse strizzando l’occhio alla Russia, è rimasto in qualche modo contagiato dal senso della moneta di quella terra ed ha spezzato una lancia in favore di un partito che in Germania sta facendo un gran polverone.

È di un autore tedesco, Eckhart Tolle, il libro “Un nuovo mondo” che racconta di come si dovrebbe imparare a lasciare il proprio ego per vivere semplicemente nel momento. Sembra essere questa una lezione non ancora accolta dal paese locomotiva d’Europa ora in affanno nel suo procedere e tutto concentrato su se stesso nel recupero di passati allori.

“Un nuovo mondo” è anche lo scritto dell’americana Barbara Kingsolver che ci dice della storia di una società che cambia malgrado le resistenze della tradizione.

L’ Amministrazione Usa immagina forse di voler dar vita ad un nuovo mondo, indirizzando i fatti in modo da scrollarsi di dosso tutto ciò che è stato ad oggi ritenuta prassi consolidata da osservare rigorosamente.

Può darsi che nella fase attuale il governo Trump voglia restituire quello che è stato donato secoli prima da Cristoforo Colombo e abbia il progetto ora di disegnare a sua volta un nuovo mondo secondo le misure da lui confezionate.

SI discuterà circa l’opportunità di muoversi in tal senso ma non appare questo il punto centrale della questione.

La materia da affrontare è altra e ben più grave. Una parte consistente della società tedesca si riconosce in quel partito e non è cosa da poco. Considerata la dimensione dei numeri, non sembra si tratti di un momentaneo rigurgito di nostalgia del passato, di mettere nel gorgo del proprio stomaco politico qualcosa che possa facilmente digerirsi.

Non è questione leguleia, se mettere fuori ordinamento un partito di tal fatta. È prendere atto che una quota significativa di popolo si è schierato da quella parte e non si può negarne l’evidenza.

Chi dovrà prendere in mano la situazione sarà condannato a tirare in alto una moneta e giocare a testa o croce. Mettere in ballo la testa del diritto, collocando fuori campo l’AfD, o sfidarne la croce con le conseguenze che ne verranno è la scommessa ed il rischio da affrontare.

Qualcosa in Germania è accaduto di non trascurabile. Ci vorrà la scure delle norme o l’arte della lenta conversione di quel partito a diversi più accettabili miti per venirne a capo. C’è un futuro in attesa che gli venga detto come fare la sua parte. Per adesso tutto è possibile.