È uscito il terzo eBook della collana Plurali: si intitola Un futuro nato male ed è in vendita sul sito del Mulino, su Amazon, su Ibs e altri store online. Gli abbonati alla rivista «il Mulino» riceveranno un link per poterlo scaricare gratuitamente.
L’eBook, curato da Mario Ricciardi, propone alcuni articoli usciti sulla rivista «il Mulino» tra il 1992 e il 1994, utili a ricostruire una fase storica, quella di Mani Pulite e del crollo di un sistema politico che aveva accompagnato la Repubblica italiana sin dalla sua nascita, che lasciava presagire l’arrivo di una stagione in cui, spazzati via corruzione e malaffare, i cittadini avrebbero ripreso in mano il loro destino, guidando una transizione a una nuova Repubblica, che però nei fatti non è mai arrivata.
«La memoria degli italiani è divisa su Tangentopoli e su Berlusconi tanto quanto lo è sul fascismo, e non necessariamente per le stesse cause. C’è di più. Proprio pensando alla storia italiana recentissima ci sarebbe da dubitare sulla capacità dei processi di stabilire versioni condivise dei fatti. Gli italiani, quando ricordano, non sono capaci di farlo insieme. Un problema su cui dovremmo riflettere. Dal proposito di offrire materiali utili per questa riflessione nasce l’idea di questa antologia».
Il libro, oltre che dall’introduzione di Mario Ricciardi da cui abbiamo preso a prestito il passaggio appena citato, è accompagnato da due saggi scritti per l’occasione: quello introduttivo di Guido Formigoni traccia le coordinate di un biennio cruciale per comprendere le vicende politiche e sociali dell’ultimo ventennio; quello conclusivo di Alessandra Pescarolo riflette sui motivi per cui, pur nella loro pluralità, le voci siano tutte maschili.
Questo eBook fa parte della collana Plurali, che è stata inaugurata da Ucraina. Una ferita al cuore dell’Europa ed è proseguita con Orrore, schifo, guerra. L’aggressione all’Ucraina nelle parole dei bambini russi. Plurali parte dal lavoro quotidiano della rivista per offrire letture complementari dei grandi temi del presente, ospitando una moltitudine di voci per ricostruire la complessità dei nostri tempi.