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martedì, Febbraio 11, 2025
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Il paradosso energetico del Vietnam: carbone al massimo, ma il futuro è elettrico.

Il Paese del Sud-Est asiatico accelera sul carbone per soddisfare la crescente domanda energetica, ma punta sul boom dei veicoli elettrici e sulle rinnovabili, cercando un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità.

Il governo vietnamita ha annunciato l’intenzione di potenziare al massimo l’attività delle centrali elettriche a carbone nel 2025, con l’obiettivo di soddisfare una domanda energetica in continua crescita. Secondo le fonti governative, la maggior parte delle centrali a carbone opererà tra le 6.400 e le 6.500 ore nel corso dell’anno, mentre si prevede un aumento del consumo elettrico compreso tra l’11% e il 14%. Nonostante gli sforzi per promuovere le energie rinnovabili, il carbone continua a rappresentare una quota significativa del mix energetico vietnamita. Ad esempio, nei primi dieci mesi del 2024, il carbone ha fornito il 48,7% dell’energia elettrica complessiva, pari a 256,7 miliardi di chilowattora, come riportato dalla società statale Vietnam Electricity Group (EVN).

I tentativi di Hanoi di favorire l’adozione di fonti rinnovabili, come l’eolico offshore e il gas naturale liquefatto (GNL), incontrano ostacoli di natura normativa, rallentando i progressi verso una transizione energetica completa. Il Vietnam, hub manifatturiero strategico dell’Asia-Pacifico, si trova quindi a bilanciare la crescente domanda energetica con i limiti della rete infrastrutturale. Il governo ha dichiarato che l’operatività delle centrali a carbone resterà elevata, in particolare nel nord del Paese, richiedendo piani di approvvigionamento tempestivi per garantire il funzionamento degli impianti.

Questa dipendenza dal carbone riflette una dinamica simile a quella cinese, dove lo sviluppo sostenibile e l’espansione industriale faticano a trovare un equilibrio. Nel nord del Vietnam, inoltre, l’aumento delle temperature e il cambiamento climatico hanno accentuato le difficoltà, con blackout frequenti che dal maggio 2023 colpiscono le zone industriali.

In parallelo, il Paese sta puntando sul mercato in espansione dei veicoli elettrici (EV), una strategia che potrebbe contribuire a diversificare l’economia. Il boom globale degli EV (Veicoli Elettrici) ha visto un incremento delle vendite del 35% nel 2023 rispetto all’anno precedente, con quasi 14 milioni di unità vendute. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), si stima che entro il 2035 i veicoli elettrici rappresenteranno la metà delle vendite automobilistiche globali. Questa prospettiva offre opportunità significative per produttori come VinFast, il primo brand vietnamita di auto elettriche, che sta guadagnando sempre più terreno nel panorama internazionale accanto a leader del settore come Tesla e la cinese BYD.

VinFast, recentemente, ha siglato importanti accordi di finanziamento, tra cui uno da un miliardo di dollari proveniente da investitori esteri, inclusa la Emirates Driving Company di Abu Dhabi. Tali intese, firmate durante la visita ufficiale del primo ministro vietnamita negli Emirati Arabi Uniti, coprono settori strategici come i veicoli elettrici, i trasporti ecologici, la digitalizzazione e lo sviluppo marittimo. Secondo l’agenzia Asia News (dei missionari del Pime), questa combinazione di sfide e opportunità riflette un Vietnam in trasformazione, stretto tra le pressioni del presente e le ambizioni di un futuro più sostenibile.

Fonte: Agenzia Asia News