InTerris| Il generale Cadorna e Padre Pio.

A maggio, precisamente il giorno 25 del lontano 1887, si ricorda la nascita di Francesco Forgione, meglio conosciuto come P. Pio da Pietrelcina. Di seguito riportiamo ampi stralci dell’articolo pubblicato da InTerris.

Gualtiero Sabatini

[…]  Ad oltre cinquant’anni dal termine della sua vita terrena, P. Pio è vivo nella mente e nel cuore di milioni di persone, forse più di quanto era in vita; un fenomeno umanamente inspiegabile. Ciò è dimostrato ogni giorno, dai continui pellegrinaggi di fedeli che si recano al santuario di San Giovanni Rotondo sul Gargano, in quel convento dove il frate visse dal 1918 al 1968, per andare a pregare e a chiedere una grazia davanti la sua tomba.

[…] il generale Luigi Cadorna (1850-1928), Capo di Stato Maggiore dell’esercito, dopo la grave sconfitta di Caporetto del 1917 nella quale diecimila soldati persero la vita in battaglia […] ritenuto responsabile di quanto avvenuto a Caporetto, un comune della Slovenia, viene destituito dal suo incarico. Al suo posto è nominato il generale Armando Diaz (1861-1928) e la sera dell’8 novembre del 1917 avviene come di consuetudine lo scambio di consegne tra i due generali. Luigi Cadorna, successivamente si ritira nel suo studio dando ordine di non essere disturbato per nessun motivo, stava pensando seriamente di suicidarsi, ormai era tutto pronto: la pistola era carica, il generale l’afferra, l’avvicina alla tempia, la mano è sul grilletto, quando all’improvviso il militare vede entrare nel suo studio un frate che gli va incontro, lo abbraccia, lo consola, lo convince a desistere da quel gesto insano e se ne va. Dei soldati di guardia nessuno aveva visto passare quel frate…

Qualche anno più tardi, nel 1920, Luigi Cadorna sul giornale riconosce la foto di P. Pio ed esclama: “Ma questo è il frate che mi ha salvato la vita!”. Ma, come poteva essere vero se P. Pio in quei giorni, si trovava in una caserma di Napoli, come soldato?

Qualche tempo dopo il generale Cadorna, volle recarsi in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo per conoscere di persona il frate cappuccino. Quando tra la folla P. Pio, gli passò davanti, si voltò nella sua direzione, gli sorrise e gli sussurrò: “Generale, l’abbiamo passata brutta quella notte!”. Concludiamo con un pensiero dello scrittore e giornalista inglese Gilbert Keith Chesterton (1874-1936): “Chi crede ai miracoli, lo fa perché ha delle prove a loro favore. Chi li nega lo fa perché ha una teoria contraria ad essi”.

 

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