Alessia De Luca
Se non è stata la serata di Kamala Harris, poco ci è mancato. Nel primo e forse unico dibattito contro Donald Trump la vicepresidente non ha commesso passi falsi, si è mostrata serena e determinata e ha lanciato una serie di esche che Trump ha prontamente colto al volo. La vicepresidente – è opinione condivisa di numerosi commentatori – ha dominato gran parte della serata, tenendolo sulla difensiva, distraendolo dai temi in cui avrebbe potuto segnare dei punti ed evitando che si concentrasse troppo sulle sue vulnerabilità. Come quando, parlando di immigrazione, Harris ha concluso invitando gli elettori “ad andare ai comizi di Trump” per vedere quanta gente se ne andasse prima della fine dell’evento perché stanchi e annoiati. Una dichiarazione che ha punto nel vivo la vanità dell’ex presidente, che ha passato i due minuti successivi a magnificare i suoi appuntamenti elettorali anziché attaccare l’avversaria sul merito di un argomento potenzialmente problematico per i democratici. Il contrasto tra i due era evidente anche quando erano in silenzio: lei sorridente, lui torvo, lei con il sopracciglio inarcato, lui torvo, lei che scuoteva la testa, lui torvo. E anche se lui ha parlato più a lungo, lei ha dettato il ritmo della serata.
Tra i momenti più improbabili e commentati, c’è stato poi quello in cui Trump ha rilanciato una teoria complottista secondo cui immigrati di origine haitiana avrebbero mangiato cani e gatti dei vicinidi casa a Springfield, una cittadina in Ohio. “È questo il tipo di persone che stanno facendo entrare nel nostro paese” ha detto l’ex presidente, costringendo i moderatori a intervenire, sottolineando che le stesse autorità locali smentiscono l’intera vicenda. Nel frattempo, Harris ha colto l’occasione per lanciare un appassionato appello alle famiglie che hanno dovuto affrontare gravi complicazioni durante la gravidanza e non sono state in grado di ricevere assistenza a causa dei “divieti di aborto di Trump”, come li ha chiamati. Quello che accade negli stati che restringono l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza “è un insulto alle donne americane” ha insistito. Ecco i 5 punti salienti della serata.
Nonostante Harris abbia preso il testimone da Biden nella corsa alla Casa Bianca, Trump ha mantenuto per gran parte del dibattito il focus sul presidente in carica e le sue politiche, ritenute il bersaglio più facile da attaccare. L’ex-presidente continua, infatti, a cercare di sfruttare l’insoddisfazione popolare verso l’attuale presidenza per rafforzare il proprio consenso, presentando l’amministrazione Biden, e quindi Harris, come il simbolo del declino del paese. Durante il dibattito la vicepresidente ha faticato a mantenere questo equilibrio complesso: ha evitato di discostarsi troppo da Biden, ma allo stesso tempo ha arrancato nel proporre una ‘linea Harris’ dai contorni ben definiti.
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