E’ stato un dibattito senza esclusione di colpi quello tra il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence e la candidata allo stesso posto nella corsa alla Casa Bianca per i Democratici Kamala Harris. In particolare i due sfidanti, divisi da un doppio vetro di plexiglass (misura legata alla positività del presidente Donald Trump al coronavirus) si sono scontrati duramente sulla pandemia di Covid-19.
Per Harris si è trattato “del più grande fallimento di qualsiasi amministrazione presidenziale americana nella storia del nostro Paese”. Pence, invece, ha accusato il candidato Joe Biden di aver presentato un piano anti-pandemia “plagiando” quello attuale della Casa Bianca.
Nei circa 90 minuti di dibattito, l’unico che ci sarà fino al 3 novembre, data delle presidenziali, tra i due vicepresidenti si è discusso del vaccino e Kamala Harris ha dichiarato che non autorizzerebbe mai un farmaco prima del voto senza l’approvazione di professionisti.
“Il fatto che lei continui a minare la fiducia pubblica nel vaccino, se si trovasse un vaccino nel corso dell’amministrazione Trump, è immorale”, ha attaccato Pence.
Nel corso del dibattito, nonostante i 3,6 metri di distanza tra i due candidati alla vicepresidenza, gli scontri accesi non sono mancati anche se i toni sono rimasti civili. Sullo sfondo di tutto gli oltre 200mila morti causati da coronavirus.