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domenica, Aprile 20, 2025
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La svolta economica della Germania nelle parole di Joerg Kukies

Maxi-piano di spesa pubblica per stimolare l'economia e contrastare l'Afd, il partito dell’estrema destra. In un’intervista al Financial Times, il ministro delle finanze uscente spiega la strategia della nuova maggioranza rosso-nera.

In Germania la nuova maggioranza di governo (CDU-CSU e SPD) ha annunciato un imponente pacchetto di spesa pubblica in deficit, suscitando reazioni contrastanti. Il ministro delle finanze uscente, Joerg Kukies, in un’intervista al Financial Times, ha espresso grande ottimismo riguardo all’impatto del piano: “ci fa sperare in grandi progressi sull’economia” e “ci consente di finanziare qualunque aumento della spesa in difesa che dovesse essere concordato al vertice Nato di giugno”.

La strategia politica dietro il piano

Secondo il Financial Times, Kukies, ex banchiere di Goldman Sachs, è stato uno dei principali artefici del piano. La strategia si basa sulla modifica dei limiti costituzionali al deficit, approvata dal Parlamento uscente con il sostegno di cristianodemocratici, socialdemocratici e verdi. Questa manovra è vista come un tentativo di isolare politicamente l’Alternative fur Deutschland (Afd), che pure ha ottenuto un significativo successo elettorale. Kukies ha rivelato che uno degli obiettivi del piano è di influenzare l’opinione pubblica nei confronti dell’Afd: “Posso sperare – afferma – che con il pacchetto convinceremo il pubblico che non offrono semplicemente nessuna soluzione”.

Focus su armamenti e infrastrutture

Il piano si concentra principalmente sull’aumento delle spese in armamenti e infrastrutture. L’Afd, che ha superato il 20% alle recenti elezioni, è vista come una minaccia a causa della sua posizione anti-immigrazione, euroscettica e filo-russa. Kukies ha descritto l’evoluzione dell’Afd da “gruppo di professori euroscettici” a un movimento “molto pericoloso, totalmente pro Russia”.

Evitare uno scenario “alla Liz Truss”

Una delle principali preoccupazioni durante la formulazione del piano era evitare un’instabilità finanziaria simile a quella sperimentata dal Regno Unito sotto l’ex premier Liz Truss. Per questo, sono state condotte “tante discussioni con chi compra i nostri titoli di Stato. Siamo stati in grado di calibrare le cose con alcuni grandi investitori”, ha spiegato Kukies.

Reazioni dei mercati e prospettive future

L’annuncio del piano ha provocato vendite sui titoli di Stato tedeschi e un aumento dei rendimenti, con conseguenti ripercussioni sui tassi di emissione pubblica nell’area euro. Tuttavia, i mercati azionari hanno reagito positivamente e l’euro si è rafforzato. Kukies ha sottolineato che, superato lo scoglio dei mercati, “Ora ci serve la crescita”.