La Voce del Popolo | Berlusconi, due errori tra guadagni e perdite.

La persona di Berlusconi era meglio di come lo raccontavano gli avversari e la politica di Berlusconi peggio di come la raccontavano i suoi tifosi.

Ci vorrà tempo, molto tempo, perché si possa formulare un giudizio meditato e profondo (e magari condiviso) a proposito di Berlusconi e delle sue conseguenze. Il tempo che serve a lasciar depositare la polvere di tante controversie e a capire meglio quello che resta e quello che sfuma della sua straordinaria avventura politica.

Personalmente credo che la persona di Berlusconi fosse meglio di come lo raccontavano gli avversari e che la politica di Berlusconi fosse peggio di come la raccontavano i suoi tifosi. Ma il mio giudizio vale quel che vale. È unimpressione e non vuole essere una sentenza. Il punto è un altro. E sta forse nel fatto che c’è sempre un elemento di passionalità, quasi epico, che accompagna il percorso di Berlusconi. Come se non lo si potesse mai giudicare al di fuori di quel contesto arroventato, fatto di tifo e di vituperio.

Il senso comune attribuisce a Berlusconi il merito di avere modernizzato la politica italiana. Ma si tratta di un merito assai controverso. Infatti, politicamente, egli da un lato ha nutrito limmaginazione. Dallaltro però ha svuotato la rappresentanza. Così, diventa difficile misurare la somma algebrica tra quello che si è guadagnato e quello che si è perduto.

Il mio personalissimo calcolo dei profitti e delle perdite è che alla fine resti a tutti noi un segno meno. Berlusconi ha interpretato gli italiani dal lato dei loro difetti. E li ha assolti. Chi gli ha mosso guerra ha lungamente pensato che dalla parte opposta ci fossero tutti i pregi. Due errori che si sono alimentati a vicenda. Errori di tutti noi, viene oggi da dire.

Fonte: La Voce del Popolo – 15 giugno 2023

[Articolo qui riproposto per gentile concessione del settimanale della Diocesi di Brescia]