La voce del Popolo | Europa: l’auspicabile ruolo dell’Italia.

In questa circostanza occorrerebbe essere un po’ patriottici e sperare che l’Italia “meloniana” abbia un ruolo importante nella nuova commissione. Ma la premier fa di tutto per renderlo difficoltoso.

La voce del Popolo | Europa: l’auspicabile ruolo dell’Italia.

 

In questa circostanza occorrerebbe essere un po’ patriottici e sperare che l’Italia “meloniana” abbia un ruolo importante nella nuova commissione. Ma la premier fa di tutto per renderlo difficoltoso.

 

Marco Follini

 

È presto per dire come si risolverà la querelle europea. Si intrecciano troppe criticità e troppe differenze e, solo il supplemento di tempo che i leader si sono concessi l’altro giorno a Bruxelles, consentirà di dipanare la matassa ingarbugliata delle nomine. Quello che è chiaro però è che per l’Italia governata da Giorgia Meloni non ci sarà un pareggio. Potrà capitare di vincere, entrando a pieno titolo sulla tolda di comando. Oppure di perdere, venendo ricacciati nel girone degli esclusi.

La via di mezzo, paradossalmente, resta la più improbabile. In questa circostanza occorrerebbe essere un po’ patriottici e sperare che l’Italia “meloniana” abbia un ruolo importante nella nuova commissione. Sentimento che probabilmente scavalca le linee di partito. Ma che la premier fa di tutto per rendere difficoltoso almeno ai suoi critici. Infatti la scelta delle alleanze e la rivendicazione dei ruoli vengono

presentate come un affare interno della maggioranza. Senza neppure cercare il conforto di un consiglio fuori dalle mura di Palazzo Chigi. Non si vuole certo evocare lo spiritello malizioso del consociativismo. Non ci sono posti da spartire tra maggioranza e opposizione. Ma sarebbe saggio che su temi di questa portata e di questa delicatezza almeno ci si parlasse.

Mentre invece si resta tutti paralizzati dai muri innalzati in nome della campagna elettorale, delle riforme a maggioranza, delle (reciproche) faziosità. Meloni oggi appare più forte. Ma appunto per questo dovrebbe usare la sua forza anche presso se stessa, domando certi suoi istinti troppo bellicosi e correggendo gli eccessi della sua stessa maggioranza.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 20 giugno 2024

[Testo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia]