La Voce del Popolo | Il Paese ha bisogno di sentirsi unito

C’è tutto nel festival di Sanremo: gli applausi, i fischi, le lacrime. E poi la banalità e l’originalità che si tengono per mano, difficili da distinguere. Ci si riconosce in un destino, sia pure conteso.

C’è sempre un attimo in cui il Paese si raduna e celebra la sua unità attraverso la moltiplicazione delle sue differenze: l’attimo del festival di Sanremo.

Ogni anno ce lo ripetiamo con stucchevole monotonia, celebrando gli indici di ascolto più alti di tutta la stagione televisiva, dando fiato alle trombe delle polemiche tra di noi e ritrovando il nostro significato dentro il flusso di tutte quelle differenze, quelle sfide, quelle polemiche, quei litigi che dal palco dell’Ariston entrano di prepotenza nei nostri salotti.

La figlia d’arte che trionfa in nome del padre, la veterana che non si rassegna al passare degli anni, l’emarginato che si conquista le luci della ribalta, il trasgressivo che gioca a fare scandalo. E poi gli applausi, i fischi, le lacrime. E il giorno dopo le polemiche, le riflessioni, i commenti alati e quelli più terra terra. La banalità e l’originalità che si tengono per mano, difficili da distinguere. E la ritualità delle sentenze che poi se ne traggono, e lo scontato bla bla bla che ne segue (compreso questo mio, ovviamente).

C’è tutto, nel festival e nel dopo festival. Compreso il fatto che quel successo che si ripete di anno in anno ci racconta una cosa che la politica trascura. E cioè che il nostro Paese ha un gran bisogno di trovare un attimo, anche solo un attimo, per sentirsi ragionevolmente unito. Con tutte le differenze, le polemiche, i litigi, s’intende. Ma anche con la consapevolezza che il senso di tutte queste dispute è il loro svolgersi sotto la volta di uno stesso destino sia pure un destino conteso. In una parola, quello che la politica non riesce più a fare per suo conto.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 14 febbraio 2024

[Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia]