La Voce del Popolo | L’aria che tira in Europa è di grande scontento.

La premier ha mietuto un successo che è doveroso riconoscere. Non era affatto scontato. Nei numeri elettorali potrà leggere il resoconto di un diffuso scontento oppure una domanda di politiche più inclusive.

Inutile girarci intorno. Il voto ha premiato Meloni, anzi “Giorgia”. In un’Europa densa di umori e sentimenti antigovernisti la premier di casa nostra ha mietuto un successo che è doveroso riconoscere e che non era affatto scontato. Onore al merito, dunque (detto da un oppositore). Il problema però è quale lettura Meloni darà di tutti questi numeri. E se il consenso che ha mietuto servirà a inasprire gli animi ovvero a distenderli. Dilemma non solo italiano, come s’e appena visto. Poiché l’aria che tira in tutta Europa è di grande scontento.

E lo scontento spinge appunto verso la radicalità, se non anche verso l’estremismo. C’è una carica antisistema che ha colpito al cuore i governi di Francia e Germania. E che lascia ora al governo italiano e alla sua leader un dilemma in più. Nelle nostre contrade l’esecutivo infatti se l’è cavata, e non è stato un successo da poco. Ma domenica scorsa per la prima volta le astensioni dal voto hanno superato l’asticella del 51%, cosa che non era mai successa. Segno che il malumore antipolitico ha raggiunto un punto ancora più critico, destinato a inseguire come un malefico fantasma chiunque abbia in animo di occuparsi della cosa pubblica. 

Per questo sarà importante capire come Meloni intende attraversare il bivio che ha davanti a sé. Nei numeri elettorali la premier potrà leggere il resoconto di un diffuso scontento che spinge ancora più a destra oppure una domanda di politiche più inclusive che indica la direzione opposta. Starà a lei sciogliere questo dilemma. Senza troppe prediche da parte di chi, come il sottoscritto, si trova ai ferri corti con il sentimento politico che va per la maggiore.

 

Fonte: La Voce del Popolo – Giovedì 13 giugno 2024.

Testo qui riproposto per gentile concessone del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia.