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venerdì, 4 Luglio, 2025
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La Voce del Popolo | Non esiste il centro di gravità permanente

Ritorna ciclicamente il dibattito sul centro. Ebbene, tra illusioni geometriche e calcoli prudenti resta il nodo irrisolto di una visione politica vera.  Il centro di gravità permanente esiste solo nella canzone di Battiato.

Il ritorno di un classico

Puntuale come un treno veloce d’altri tempi il dibattito sul centro ha ripreso la sua centralità nel confronto politico. A dispetto di errori e delusioni, la ricerca di una via di mezzo tra le estreme resta infatti un classico del nostro dibattito politico. E tanto più quando sembra avvicinarsi la fine di un ciclo.

C’è un problema, però. Ed è che il centro che rispetta il gioco bipolare e cerca di far sentire la sua flebile voce all’interno dei due principali contenitori appare come un orpello, inutilmente pretenzioso. Mentre il centro che nega il valore di quel gioco appare a sua volta come una velleità, troppo ambiziosa per le sue deboli forze.

Né geometria, né ossessione

Così, oscillando di continuo tra ambizioni troppo furbe e disegni troppo onirici, il centro finisce per perdere le poche occasioni che questa stagione politica sembra ancora offrirgli. Il punto è che il centro non può essere una geometria. Dovrebbe essere una politica. E cioè una visione del paese. Soprattutto, dovrebbe accettare l’idea del rischio, perfino dell’imprudenza.

Quel continuo muoversi stando sempre bene attenti a non oltrepassare nessuna linea rossa e anzi all’occorrenza cercando il benestare dei propri alleati più robusti finisce per essere la negazione di ogni sua ragione. Diventa così una sorta di “ossessione” come ha scritto Pino Pisicchio. Troppo circospetta per appassionare, troppo ripetuta per sembrare nuova, troppo misurata per cambiare gli equilibri che la politica s’è data fin qui.

\Il centro di gravità permanente esiste solo nella canzone di Battiato. Ma per l’appunto non è di una canzone che hanno bisogno i pochi centristi rimasti sul palco.

Fonte: La Voce del Popolo – 3 luglio 2025

Articolo qui riproposto per gentile concessione dell’autore e del direttore del settimanale della diocesi di Brescia.