Si è votato per 248 consigli comunali e circoscrizionali dell’Inghilterra e per 11 dell’Irlanda del Nord, nonché per i sindaci di 6 fra località e comprensori inglesi (le città di Bedford, Copeland, Leicester, Mansfield e Middlesbroug e l’area di North of Tyne).
Allo stato attuale, i conservatori hanno perso oltre 1.300 consiglieri mentre il partito Laburista ha perso decine di consiglieri. Nel frattempo, i Lib Dems e i Verdi hanno più di 650 consiglieri i primi, oltre 180 i secondi.
Si assiste anche ad una buona affermazione dei candidati indipendenti.
Tutti gli analisti politici sono d’accordo nell’affermare che il responso delle urne è una “punizione” per i due grandi partiti che non riescono a uscire dall’impasse del divorzio europeo.
“Se il partito conservatore non correggerà il suo comportamento, è finito”, ha commentato il parlamentare tory Bernard Jenkin, uno dei più strenui sostenitori dell’uscita del Regno Unito dall’UE. Bisogna dare alla gente “una vera e propria Brexit”, ha aggiunto.
Infatti alle elezioni europee i sondaggi danno in testa, con oltre il 30 per cento, il nuovo Brexit Party di Nigel Farage (che non era presente al voto locale), mentre il partito della May rischia di scendere al 13 per cento. Secondo gli esperti anche i laburisti perderanno voti a favore di Change Uk, un nuovo soggetto filo-europeo pronto al debutto.
Anche se, bisogna dire, che questo risultato tremendo e quello che si prevede per il prossimo voto, non può certo peggiorare la posizione già precaria della May.