Ieri, sul Sole 24 Ore, Sergio Fabbrini chiudeva il suo commento spiegando che la “adesione a quell’Appello è incompatibile con l’appartenenza, nel Parlamento europeo, a raggruppamenti partitici la cui missione è contrastarne gli obiettivi (come è il caso di entrambi partiti del governo italiano). L’interesse nazionale si difende con scelte chiare e non già con discorsi di convenienza”.
Molti, anche nel cosiddetto mondo cattolico, fanno finta di ignorare che il nesso Europa-libertà-progresso richiede scelte limpide, fuori da connubi, mascherati da equidistanza, con le forze sovraniste e populiste.