Ho letto con interesse l’articolo che Giorgio Merlo ci ha proposto ieri su queste pagine online de “Il Domani d’Italia”.

Dalle citazioni riportate emerge, in sintesi, il senso fondamentale di una posizione centrista: il centro non è un luogo geografico di convergenza di tutti coloro che, nelle diverse contingenze storiche, non si riconoscano ne’ nella sinistra, ne’ nella destra.

Il centro è un sistema di valori (o idealità come è stato scritto) e di indicazioni programmatiche, che naturalmente tengano conto delle evoluzioni sociali e culturali.

Attenzione però, perché la tentazione di ridurre il centro stesso ad un mero luogo geografico si rivela ricorrente, proprio per delegittimarlo sostanzialmente sul piano politico, per neutralizzarne il potenziale. Effetto, peraltro, che rischia di realizzarsi anche quando diventa l’approdo di esperimenti avventurosi di “apolidi” politici, improvvisati e, tendenzialmente, irrilevanti.

Il centro è altro, in linea con quelle opportune citazioni di Sturzo, Moro e De Gasperi. Ma da 1994 è mancata un’adeguata leadership che consentisse di riaggregare il consenso.