L’Italia è leader mondiale per efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Molte delle sue imprese -sia nell’ambito della manifattura che dei servizi- sono in prima fila, a livello internazionale, per comportamenti virtuosi sull’ambiente, il rispetto delle persone, l’inclusione e la solidarietà sociale.
I dati dell’ International Energy Efficiency Scorecard parlano chiaro: numeri alla mano, l’Italia si posiziona ai massimi livelli europei e mondiali. Sommando i vari indicatori che contribuiscono a definire il ranking italiano (politiche e best practice, edilizia, industria e trasporti), il Paese si piazza al primo posto assoluto dell’efficienza energetica mondiale.
E l’Italia è prima anche per la sostenibilità ambientale.
Ecco i dati del Centro Studi Confindustria: il nostro Paese emette meno gas serra rispetto a Francia, Germania ed alla media Ue (203,4 tonnellate di CO2 equivalente per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 257,2 tonnellate), consuma meno materie prime (286,8 tonnellate per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 446,5 tonnellate), consuma meno energia (87,4 di 10 alla quattordicesima joule, l’unità di misura dell’energia, del lavoro e del calore, per miliardo di euro di valore aggiunto, media Ue 203,5 di 10 alla quattordicesima joule) e recupera rifiuti più di tutti gli altri Paesi (83,4% del totale rifiuti, su una media Ue del 53%).
In questo quadro stanno nascendo anche numerose aziende nuove.
Ne è un’esempio Ener2Crowd che si pone come obbiettivo la realizzazione di un impianto di illuminazione a led con contratto di «servizio energia» presso una società leader mondiale nella produzione di batterie, della durata di 8 anni.