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martedì, 15 Luglio, 2025
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L’Unesco rafforza la protezione di Hebron

Riaffermato l’“Eccezionale Valore Universale” dell’antica città cisgiordana: tra storia millenaria, rischi di insediamenti e tensioni attuali. Il governo giordano, custode dei siti sacri islamico‑cristiani a Gerusalemme, ha sostenuto la risoluzione.

Durante la 47ª sessione del Comitato UNESCO per il Patrimonio Mondiale, tenutasi a Parigi, la Città Vecchia di Hebron — nota anche come Al‑Khalil in arabo — ha ricevuto una nuova conferma del suo status di sito dal “Valore Universale Eccezionale”. Iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo dal 2017, la designazione riconosce la necessità di proteggere la storica Moschea di Ibrahimi (Tomba dei Patriarchi), un luogo sacro per ebrei, musulmani e cristiani, risalente al I secolo d.C.  .

Cosa rappresenta Hebron

Hebron è una delle città più antiche del mondo, fondata circa 3.000 a.C. e situata nel sud della Cisgiordania. La Città Vecchia conserva il carattere urbano mamelucco (1250–1517), con pietre calcaree locali, strette vie artigiane e una morfologia urbana tradizionale; intorno sorge la Moschea di Ibrahimi, centro spirituale e culturale del sito UNESCO ().

Oltre al valore religioso, la città storica era crocevia di rotte commerciali tra Palestina, Sinai, Giordania e Penisola arabica.

Minacce reali: tensioni e nuovi insediamenti

L’Unesco ha espresso profonda preoccupazione per diverse attività israeliane — tra cui costruzioni, demolizioni di botteghe storiche e realizzazione di ascensori nella moschea — considerate violazioni della Convenzione del Patrimonio Mondiale  . Tali azioni minano l’autenticità, l’integrità e la libertà di accesso alla città vecchia.

Nei giorni scorsi, le autorità israeliane hanno installato unità abitative mobili in zone sotto controllo palestinese, suscitando timori circa un’espansione degli insediamenti illegali. Parallelamente, nell’intero governatorato di Hebron, l’esercito ha arrestato diversi palestinesi, innescando tensioni crescenti sul terreno.

UnoScudo Protettivo”: cosa comporta il riconoscimento

La riconferma del Valore Universale Eccezionale attiva:

  • Fondi urgenti da UNESCO per la conservazione e il restauro (es. Moschea di Ibrahimi, Casa Zahdeh, Al‑Sharabati) .
  • Meccanismi di avviso alle comunità internazionali, con un sollecito diretto alla fine delle violazioni e un obbligo di aggiornamento entro il 1° febbraio 2025 sullo stato di conservazione ().
  • Ritorno alla Lista del Patrimonio in Pericolo, finché permane lo stato di minaccia.

Una battaglia per la memoria e la dignità

Il rafforzamento protezionistico arriva in un momento cruciale. Come ha commentato l’UNESCO, le azioni recenti — dall’espansione degli insediamenti a misure infrastrutturali non autorizzate — rappresentano un attacco alla memoria storica, culturale e religiosa di Hebron.

Il governo giordano, custode dei siti sacri islamico‑cristiani a Gerusalemme, ha sostenuto la risoluzione, chiedendo il rispetto del diritto internazionale contro misure unilaterali che rischiano di alterare l’identità storica e demografica della città.

Un invito alla comunità internazionale

La Città Vecchia di Hebron non è solo un monumento: è il simbolo della convivenza fra culture e fedi, della storia viva di un popolo e del patrimonio condiviso dell’umanità. L’impegno UNESCO lancia un chiaro messaggio: non permettere che interessi geopolitici e insediamenti forzati stravolgano un luogo che rappresenta valori universali.

Proteggere Hebron significa salvaguardare l’identità storica, garantire l’accesso libero ai luoghi sacri e testimoniare che il rispetto della cultura e del diritto internazionale sono fondamenti imprescindibili della pace.